La nota della Germania a Ginevra

La nota della Germania a Ginevra LA TENSIONE TEDESCO-POLACCA La nota della Germania a Ginevra Berlino, 29 notte. La nota tedesca presentata a Ginevra, per protestare contro il trattamento inflitto in Polonia alla minoranza tedesca e per chiedere che il Consiglio della Società delle Nasoni se ne occupi nella sua seduta del prossimo gennaio è stata presentata oggi. La Nota entra subito in argomento, esponendo, dopo un breve esordio generale, circa trenta mila casi in cui all'elettore tedesco è stato impedito di esercitare il diritto elettorale col mezzo di mettere in dubbio la loro autentica sudditanza allo Stato polacco. Tali elettori sono stati diffidati di presentare entro tre giorni un tale cumulo di documenti per procurarsi i quali sarebbero occorse almeno due settimane. Intanto la votazione avveniva. Un altro mezzo è stato la propaganda per la consegna della scheda aperta e la pubblicità del voto. Per il resto — continua ad esporre la nota — è stato eseguilo un piano premeditato, il quaie, dalle autorità polacche è stato per lo meno tollerato ed il cui centro di azione era la « Lega degli insorti » di cui il Voivoda Blesiano è presidente. Le autorità di Polizia in nessun caso sono intervenute per limitare o impedire gli atti di violenza; in molti casi, anzi, i poliziotti vi hanno assistito inattivi. ■ La nota è- divisa in quattro parti: nella prima pnrtp è l'impostazione generale del reclamo e la richiesta dell'esame da parte del Consiglio nella sessione di gennaio; nella seconda parte è il racconto dei latti; nella terza è la valutazione da parte del Governo esponente; la quarta parte contiene un vasto memoriale documentario e probatorio. La orisi finanziaria tedesca L'opinione diffusa nei circoli pn.rlatateiMari' che il Gabinetto abbia ormai Preso la decisione di ricorrere per il varo delle sue leggi finanziarie al sistema delle ordinanze presidenziali sulla base dell'art. 18 pare si confermi. Anche le conversazioni delle ultime ventiquattro ore coi capi dei partiti hanno contribuito a rafforzare questa impressione. Il fatto è che si è aggiunta all'ultimo momento, come già avemmo occasione di spiegare, la pressione diremo cosi passiva e negativa della 6ocial-democrazia veTso la via antiparlamentare per il fatto che nella siinazione che si è ormai venuta a creare, la social-democrazia sempre più pensa che non ha nulla da guadagnare anzi ha tutto da perdere dall'ap-j parire, proprio lei, come l'unica strenua sostenitrice di leggi finanziarie cosi topopolari; tutto da guadagnare tnivece da una applicazione di esse per Ma dittatoriale. In queste condizioni Bi prevede che dopo una definitiva riunione del Consiglio dei Ministri, che avrà luogo domani sera, le nuove ordinanze saranno promulgale dal Presidente Hindenburg lunedì o martedì. Ma c'è un ma":' cioè una difficoltà la quale è grossa. Ed è questa; che Bell'insieme dei 28 progetti che costituiscono la riforma risanatrice del bilancio, vi è un certo numero di leggi, e sono forse le più sostanziali e importami, Je quali per un verso o per un altro avrebbero carattere di leggi intaccanti in qualche punto la Cosnituzione; cioè a dire come si dice leggi che implicano una modificazione della Costituzione stessa. Sono quelle leggi che, appunto, hanno reso e rendono più che mai impossibile di tentare la via parlamentare, perchè le leggi che hanno questo carattere di modificazione della Costituzione non possono, per disposizione della Costituzione stessa, passare al Reichstag a semplice maggioranza, ma devono, Invece, riscuotere una maggioranza dei due terzi dell'assemblea. E nelle condizioni presenti della maggioranza del Governo non è nemmeno da pensare di raggiungere per queste leggi i due terzi richiesti. Ma il guaio è che queste leggi non hanno, per ciò, una situazione più facile nemmeno in seno all'art. 48. La Cosiituzione, infatti, nell'orma! celebre articolo 48 elenca tutti gli articoli della Costituzione stessa i quali possono essere sospesi in caso di applicazione dell'art. 48. Ora il terribile è che gli articoli 1 quali sarebbero modificati da alcuna delle leggi finanziarie proposte non sono tra quelli sospendigli dall'art. 48. Tra queste leggi è per esempio quella detta di plafond, la quale prescrive che le spese del bilancio futuro non possono essere superiori a quelle del bilancio 1931. Questa legge limita evidentemente non soltanto l'autonomia finanziaria dei Paesi, che è stabilita dalla Costituzione, ma limita anche la libertà stessa del Parlamento, donde l'alterazione della Costituzione. E un'altra — fondamentale di questa riforma — è quella della riduzione degli stipendi agli impiegati e della riduzione delle pensioni, poiché questa legge intacca oltreché la solita autonomia dei Paesi anche il diritto fondamentale dell'impiegato anch'esso stabilito dalla Costituzione. L'imbarazzo del Governo Su queste difficoltà che sono grosse ti sta studiando per trovare una via per eliminarle, ma finora il fatto è che non si sa come fare: si è proposto per esempio di emanare per via di ordinanza soltanto quelle leggi che non hanno carattere di modificare la Costituzione, presentando regolarmente al Reichstag quelle che la modificano; ma è una soluzione evidentemente disperata, la quale si tonda in sostanza soltanto sulla speranza che 11 Reichstag all'ultimo momento, visto che una parte delle leggi è ormai promulgata, non stimi che valga la pena Idi essere mandato a casa per quelle laltre poche; ma la difficoltà grave è che queste leggi non hanno in ogni modo molta probabilità di essere approvate perchè esse richiederebbero, icome già si è detto, 1 due terzi 'di maggioranza. Si è cercato di passare sopra alla difficoltà chiudendo gli occhi ni fatto che queste leggi modificano la Costituzione facendole passare e sdaziandole per non tali; ma je chiaro che si tratterebbe anche qui bon dJ soluzione ma di pericolosa negazione di un problema esistente. gn è anche proposto di fare si che Urt. i& abbia li potere, aflzj lfl Stra¬ cDhsdBAzETglSMcMzpa potere, di sospendere senz'altro tutti gli articola della Costituzione: si è all'uopo sostenuto che gli articoli citati dalla Costituzione siano citati solfarle a mo' di esempio, c non in maniera esclusiva. Soluzione anche Questa assai rischiosa, come si vede; di quelle che se per poco le proponesse un regdme appena appena meno parlamentare di questo, apriti cielo, cadrebbe il mondo. Ala non si ha il coraggio di saltare nessuno di questi fossi pericolosi; e pare che si corra alla soluzione di decotinizzare il più possibile queste leggi nei punti in cui sono troppo cariche di anti-costituzionalismo, ritoccandole, lavandole e denaturandole, temperandole, insomma al punto da ridurre quasi a nulla il loro carattere modificativo della Costituzione. Ma è naturale che a via di riduzioni e di temperamenti si rischia di ridurre queste leggi'a poco a poco ad essere irriconoscibili e quindi pericolosamente inefficaci. Non si sa quale deliberazione il Consiglio dei Ministri prenderà domani rispetto a questa questione; certo che bisognerà ricorrere ad uno di quei compromessi (dei quali del resto sono tonto fertili questi circoli politici) in cui tutti, dalla Costituzione al testo delle nuove leggi, bisogna che sacrifichino qualche cosa; ipoiehè in sostanza la sola cosa che vale e su cui si conta veramente è questa: che se da un lato è cerio che il Reichstag manca del cofaggio di approvare le leggi, dall'altro si conia che non avrà per questo il coraggio di revocarle quando siano promulgate; poiché, a quanto pare, di coraggio a questo Parlamento non se ne attribuisce se non di negativo. Si conferma, intanto, che il Reichstag è convocato per il giorno 3 e che sull'ordine del giorno è inserita, oltre ad alcuni argomenti di secondaria importanza, la prima lettura dei bilancio 1931 che darà subito luogo a grandi discussioni. G. P.

Persone citate: Nasoni

Luoghi citati: Berlino, Germania, Ginevra, Polonia, Stra