Verso il nuovo assestamento dell'economia nazionale

Verso il nuovo assestamento dell'economia nazionaleVerso il nuovo assestamento dell'economia nazionale Roma, 29 notte. L'accordo per la riduzione dei salari, raggiunto con significativa e sorprendente rapidità per l'adeguamento di tutte le categorie sociali al rapporto da 1 a 4, è una prova di più che si aggiunge alle altre della esatta comprensione da parte di tutti all'attuale momento dell'economia italiana. Le modalità e le misure che l'accompagnano dimostrano lo spirito di grande equità che ha determinato l'accordo stesso. Intanto 1 provvedimenti si susseguono e il movimento iniziato va determinandosi in un piano di perfetta collaborazione e di disciplina esemplare. Salari e stipendi degli addetti al giornali Il Commissario straordinario della Confederazione nazionale dei Sindacati fascisti dell'Industria, gr. uff. Umberto Klinger, ha inviato al segretari delle Federazioni e delle Unioni provinciali della Confederazione stessa una circolare con la quale dà notizia dell'accòrdo stipulato con la Confederazione dell'industria per le riduzioni da apportarsi ai salari degli operai. La circolare precisa che l'accordo approvato dal Capo del Governo vale « per tutte le categorie, escluse le aziende municipalizzate per le quali sono ancora in corso trattative ». « Vi invitiamo — scrive il comm. Klinger — a vigilarne la integrale applicazione, segnalando d'urgenza a questa Confederazione le eventuali contestazioni che dovessero sorgere per l'interpretazione e l'applicazione dell'accordo' stesso. Facciamo sicuro affidamento sul senso di responsabilità dei dirigenti e sullo spirito di disciplina e di sacrificio dei nostri organizzati ». Il gr. uff. Klinger è partito per l'Italia Settentrionale per avere scambi di idee con i dirigenti sindacali di Genova, Torino e Milano. Egli tornerà a Roma martedì o mercoledì prossimo. Oggi, presso la sede della Confederazione generale fascista dell'industria, tra l'Associazione nazionale editori giornali, rappresentata dal proprio presidente on. 'Bevione. e il Sindacato nazionale fascista del giornalisti, rappresentato dal proprio presidente on. Amicucci. si è convenuta la riduzione del 12 'Per cento su tutti gli assegni percepiti da direttori, redattori capi, redattori, collaboratori e corrispondenti di giornali. Una sola eccezione è fatta per i pochi giornalisti che percepiscono il minimo di stipendio (800 lire per le città sino a luu.uOO abitami, 1000 per le città sino a 500.000 abitanti, 1100 per le città oltre 500.000 abitanti), per i quali la riduzione è stata concordata nella misura del 10 per cento. Tali riduzioni avranno decorrenza dal primo dicembre prossimo venturo. Fra l'Associazione nazionale fascista editori giornali, rappresentata dal suo presidente senatore Giuseppe Bevione assistito dai signori comm. Silvestri vice-presidente, generale Pelissero, gr. uff. Mele, cavaliere di gran croce Favi, ing. Berseilini, signor Tognetu, avv. Rivoli, e la Federazione nazionale dei Sindacati fascisti dell'Industria della stampa, rappresentata per delega del commissario delia Confederazione nazionale Sindacati fascisti dell'Industria, gr. uff. Klinger, e dall'on. prof. Lojacono, si è convenuto che a partire dal l.o dicembre 1930 le retribuzioni globali degli operai e personale vario addetto alle tipografie delle aziende rappresentate dalla Associazione suddetta siano ridotte del 10%. A partire dal l.o dicembre 1930 alle retribuzioni degli impiegati addetti alle aziende stesse verranno applicate le seguenti riduzioni: 8% per le retribuzioni da L. 300 a L.100O; 10% per quelle superiori a L. 1000 mensili. Per effetto della riduzione suddetta la retribuzione dell'impiegato non potrà in nessun caso scendere ai disotto ai L. 300 mensili. I dirigenti di aziende eonmerelali II Comitato direttivo della Federazione dirigenti aziende commerciali per concorrere con pronta applicazione alle direttive del Governo fascistaper la riduzione di tutti gli elementiche compongono la vita economica nazionale, interpretando lo spontaneo ! ;!1"'.! voto della categoria, ha deliberato che i dirigenti di aziende commerciali si mettano a disposizione dei rispettivi datori di lavoro al line di concordare con essi la riduzione complessiva dei propriì assegni In misura non inferiore al 12 %. Per quei dirigenti di società anonime commerciali che ricoprono contemporaneamente la carica di amministratori delegati o di membri dei Consigli di amministrazione la riduzione non potrà essere inferiore al già deliberato 25 %. A questo proposito, li presidente della Confederazione, mentre segnala ai datori di lavoro del commercio la spontanea offerta dei dirigenti, ricorda loro, per quanto li concerne, l'Impegno di ridurre gli emolumenti dei presidenti, dei consiglieri delegati e del membri dei Consigli di amministrazione 'delle Società commerciali nelle misura fissata, non inferiore al 25 %. Apposite istruzioni sono state direttamente diramate a tutte le Federazioni provinciali del commercio, Le tariffe tranviarie 10 % di ribasso per i «taxi» Presso il Ministero delle Corpora zloni, sotto la presidenza di S. E. Alfieri, si sono riuniti i rappresentanti del Ministero delle Comunicazioni, del Ministero dell'Interno, della Confederazione dei trasporti terrestri t navigazione interna, e della Confede razione sindacati trasporti terrestri e navigazione interna, allo scodo di concretare le direttive nazionali da adottarsi nelle riduzioni da apportarsi nelle tariffe dei pubblici servizi non previsti dal precedente accord-o stipulato alla presenza dei Ministri Ciano e Bottai. Per quanto si riferisce alla revisione delle tariffe tramviarie urbane, materia demandata alla competenza dell'autorità prefettizia, si è fatta una distinzione tra die aziende gestite direttamente dai Comuni e quelle affidate all'industria privata. Per le aziende comunali si è convenuto che la situazione lariffaria, per la quale seno sitate già decise in molti centri notevoli riduzioni, venga esaminata per le città nelle quali tali riduzioni non fossero ancora intervenute direttamente fra l'autorità prefettizia e l'autorità comunale, formulandosi il voto dell'intervento delle associazioni sindacali interessate nella determinazione delle nuove tariffe. Circa le aziende tramviarie urbane gestite dall'industria privata è stato stabilito che le riduzioni tariffarie vengano dal 15 dicembre prossimo adeguate alle decisioni adottate per le imprese ferro-tTamviarie gestite in concessione. E' stato poi compiuto un particolare esame della situazione tariffaria dei servizi pubblici di « taxls ». E' stata derisa, su proposta della Confederazione dei datori di lavoro la riduzione del 10 per cento sulle1 tariffe in vigore dal l.o novembre, da applicarsi in tutta Italia mei piti breve tempo possibile. La Confederazione dei prestatori d'opera, per collaborare all'attuale indirizzo economico, ha accordato con la corrispondente associazione di datori di lavoro un congruo adeguamento delle paghe basi e delle percentuali di compartecipazione. ecdgznnsmgdLa orisi a I rimedi I giornali tutti mettono in rilievo l'importanza dell'accordo sulla riduzione dei salari. Per il Giornale d'Italia le. riduzione annunziata è per la sostanza e per il modo come r- stata raggiunta un avvenimento grandioso. « Un accordo di così vasta portata — scrive il giornale — che riguarda milioni di operai e migliaia di aziende, è divenuto fatto compiuto in meno di 24 ore, con un sereno e leale dibattito di tecnici delle parti interessate, dal quale sono bandite le deviazioni polemiche e le resistenze politiche di gruppo. Non si può oggi non ammirare lo spirito .che si è creato nella nuova Italia e la forza che nella tendenza e nello sviluppo della sua economia le assicura il Regime corporativo. Ecco una Italia forte, ordinata, risoluta, volontaristica, che si fa strada con una sana e meravigliosa disciplina nazionale nel disordine del mondo. In tutti i Paesi la crisi è grave e l'ansiosa ricerca dei rimedi si fa sempre più confusa e disordinata». Dopo avere lumeggiato con cifre inequivocabili la situazione degli altri Paesi il giornale continua: «L'Italia opera. Ha bandito le chiacchiere e non aspetta da terzi o dall'Altissima Provvidenza i soccorsi. Trova in sè stessa nella volontà di | i mezzi della difesa e dell'avan-1 t .«La prova che essa dà — non è òggi ieccessivo il nostro orgoglio di italiani1 e di fascisti — è il più significativo collaudo delle profonde virtù interne del suo Regimo.. La Nazione saluta gli operai italiani, di nuova coscienza, che danno pure essi con disciplina il loro contributo atlf lotta nazionale. Ma è importante anche subito sapere quali siano i significati economici immediati e prossimi di questo grandioso avvenimento. E' difficile fissare cifre precise ma è possibile darne alcune approssimative ed espressive. 11 censimento industriale del 1927 dava 3 milioni e mezzo di addetti alle attività industriali, compresi gli artigiani che dipendono dalle industrie. Tenuto conto della disoccupazione e delle aziende che non partecipano all'attuale accordo per diverso inquadramento sindacale, rimane una massa di 3 milioni di lavoratori ai quali si applicherà la riduzione salariale. Si può calcolar* che il salario medio, comprendendovi anche quello delle donne e dei bambini, raggiunga le 19-20 lire al giorno, e che le giornate lavorative •siano in media per operaio 220 all'anno, pur con l'attuale depressione. « La combinazione di queste cifre ci porta, ora con la riduzione concordata ad un risparmio dell, aziende sulle mercedi di almeno 1 miliardo di lire all'anno. La cifra è' imponente. E' di quelle che hanno forza risolutiva. Il commento del «Lavoro Fascista» Il « Lavoro Fascista » nei suo editoriale scrive: | 1 « Messi sulla strada di una generale riduzione dei costi di produzione al fine di adeguare il costo della vita al valore della lira, era logico che si dovesse incidere anche sui salari operai. Questo rientra nella normalità delle cose; ina ciò su cui occorre insistere è il significato politico e morale della questione, vale a dire che se gli operai hanno consentito la decurtazione dei loro salari, il fatto non va archiviato con una generica lode, ma piuttosto sottolineato come la riprova della partecipazione attiva che in Regime corporativo spetta agli operai. Che nel periodo delle. « vacche magre » questa partecipazione si risolva in una perdita non deve indurre a riflessioni pessimistiche. Nel periodo delie « vacche grasse » (che dovrà pur tornare anche so non ne sappiamo per ora la scadenza) la partecipazione dovrà tradursi in attivo per gli operai, non solo, ma potrà attuarsi in altre forme di cui è inutile per ora anticipare 1 disegni. Resta fermo ad ogni modo il principio che i lavoratori entrano nella produzione come elemento attivo, e che il sacrificio di oggi dovrà es:-erp compensato domani ». L'« Agenzia Economica e Finanziaria » osserva: « Oggi, con la diminuzione dei costi di produzione, questa situazione che a lungo andare diventava insostenibile, si capovolge. La nostra industria potrà lavorare, anzi potrà aumentare il ritmo di produzione, perchè le riuscirà pili facile collocare i suoi prodotti anche con qualche margine ili utile. « Questa la principale ragiono per la quale, secondo noi, il pessimismo che fino ad oggi fileggia sui nostri mercati finanziari dovrebbe scomparire. Le buone e sane industrie lavoreranno e potranno in' misura equa retribuire il capitale. I prezzi di oggi dei titoli azionati, che le rappresentano, dovranno essere al minimo, anche perchè come ha autorevolmente detto il Ministro delle Finanze, il denaro dovrà diminuire effettivamente di prezzo e nniindi contentarsi di un tasso di capitalizzazione inferiore all'attuale». I prezzi Continua Intanto la campagna per la riduzione dei prezzi al minuto. A 11 giorni di distanza dalla deliberazione del Consiglio dei Ministri per la riduzione degli stipendi ai dipendenti dello Stato e degli Enti, si possono fissare i seguenti risultati ottenuti nell'adeguazione della' vita economica della Nozione al valore attuale della lira. Riduzioni delle pigioni, delle case "e dei negozi; del pane e di vari generi alimentari; dei trasporti nel tram e negli autobus; del trasporto merci per ferrovia; delle tariffe elettriche e del gas, non ancora generale, ma tale da costituire un primo passo deciso verso l'applicazione totale; riduzione del prezzo dei giornali; degli stipendi dei dirigenti industriali, dei bancari, dei compensi ai Consigli d'amministrazione, di tariffe per varie categorie di professionisti; riduzione dei salari dei dipendenti da aziende delle tramvie, dei lavoratori dei porti; dei salari dell'industria; dei canoni di affiato del fondi rustici; riduzione di .sovrimposte e di canoni comunali e i provinciali, e riduzione di saggio di 1 interesse delle Casse di Risparmio.