Il Regime ha la forza e i mezzi per vincere ogni resistenza

Il Regime ha la forza e i mezzi per vincere ogni resistenza Il Regime ha la forza e i mezzi per vincere ogni resistenza Roma, 27 notte. La seduta viene aperta alle 16 dal Presidente Ciurlati. Al banco del Governo siedono il Capo del Governo, i Ministri Bottai, Mosconi, De Bono, Giuliano, Ciano, Rocco, Cazzerà, e i Sottosegretari Arpinati, Ricci, Di Marzo, Pennavaria, Russo e Leoni. Aula e tribuna sono assai affollate. La seduta si inizia con lo svolgimento delle interrogazioni. Il bilanci© Dopo lo svolgimento di alcune interrogazioni si riprende la discussione sul rendiconto generale dell'Amministrazione dello stato per l'esercizio finanziario 1928-29. RONCORON1 esamina la situazione economica del Paese ed afferma che lline del corrente esercizio ; anche in Germania il bilancio del Reich ha re bistrato nel periodo aprile-agosto del altri Paesi*: "ifglWW reria prevede un deficit che potrà aggirarsi sui 200 milioni di dollari alla l'esercizio 1930-31 un notevole peggioramento che si concreta in un disavanzo di 44,500 milioni di marchi oro, dovuto essenzialmente all'aumento delle spese. Nel bilancio inglese, nel suo complesso, si ha un passaggio da uno sbilancio di 81 milioni di sterline nell'esercizio 1929-30 ad uno di 91 milioni nel corrente esercizio; ed anche in Francia le entrate dell'esercizio finanziario 1930-31 hanno avuto una forte contrazione nelle corrispondenti dell'esercizio precedente: si tratta di un miliardo e 598 milioni. Quanto ai disoccupati, il numero medio di quelli tedeschi è passato da G0O.0OO nel 1929 a 960.000 nei primi otto mesi dell'anno in corso; in Inghilterra si è passati rispettivamente da 990.000 a 1.30O.000. e inllne in Italia da 300.000 a 3SO.00O. Conclude ricordando le meravigliose forze spirituali che il Fascismo ha saputo ridestare e sviluppare in tutto il popolo italiano, con sicura fede in colui che lo guida. (Vivi applausi, congratulazioni). U PRESIDENTE dichiara chiusa la discussione generale, riservando la facoltà di parlare agli on. relatori ed al Ministro. OLIVETTI, relatore, rinuncia a parlare. II Ministro MOSCONI, Ministro delle Finanze. (Segni di attenzione). Dichiara anzitutto, circa la imputazione delle entrate e delle spese ai singoli esercizi, che I criteri seguiti in questa materia sono ispirati a grande rigore e a doverosa prudenza. Per le entrate si considerano accertate soltanto quelle per le quali è definito e sicuro il credito dello Stato, ed è avvenuto il versamento o almeno maturata l'esigibilità. Per le spese è tenuta presente la fase inizialo dell'impegno, perchè costituendo il bilancio un limite insuperabile per gli oneri dell'Erario, è necessario che tale limite operi fin dal primo atto con cui l'Amministrazione tende alla effettuazione di ogni singola spesa. ^Gli onorevoli relatori — continua il Ministro — accennano particolarmente alle spese straordinarie ripartite per le quali si consente di conservare tra 1 residui la quota disponibile dello stanziamento, anche se non vi corrisponda, nonché un impegno verso terzi, neppure una precisa destinazione. II criterio seguito a questo riguardo consiste nell'autorizzare globalmente l'esecuzione di una spesa complessiva da eseguirsi nei bilanci annuali in relazione alle presunte disponibilità dei singoli esercizi. Questa regola fondamentale risponde ad esigenze eccezionali dell'equilibrio finanziario. Ad ogni modo, il Ministro delle Finanze ha facoltà di proporre, con gli stati di previsione della spesa dei-vari Ministeri modificazioni al riparto delle spese straordinarie, sia prorogando il termine per l'iscrizione, sia riducendo gli stanziamenti complessivi 0 le singole rate annuali, sia eliminando quelle non più necessarie. Recentemente poi la legge 9 dicembre 1928 ha autorizzato il Ministro dello Finanze ad eliminare dal conto residui le assegnazioni rela- ttve a spèse straordinarie ripartite, in quanto non vi corrispondano impegni verso terzi. Il sistema vigente tutela pertanto efficacemente l'interesse generale della finanza. Aggiungasi che. dal rendiconto dell'esercizio 1929-30, i residui risultano notevolmente ridotti, ciò che prova come la finanza tenga fede alla enunciazione fatta dal Capo del Governo, procurando di avvicinare sempre più il conto di cassa e quello della competenza. Quanto ai residui attivi, essi sono diminuiti per 7651 milioni. I rimanenti 6764 milioni costituiscono sopravvenienze verificatesi nelle riscossioni in confronto degli accertamenti. La differenza in meno di milioni 2SR."i per i residui passivi dipende da diminuzioni derivate da economie accertate e da eliminazioni. L'elevatezza di queste differenze va considerata lln connessione con le eccezionalità del - — ^ ^ ■ 1 ^ o a i i e i e n a o e - provvedere alla laboriosa sistemazione contabile del periodo bellico. Gli interventi dello Stato nel campo economico Nel riguardi delle variazioni di sposte sul bilancio dell'esercizio in corso, devesi osservare che esse sono determinate 0 da esigenze sopravvenute, quale, per citare un caso tipico, il terremoto dell'lrpinia; 0 da integrazio ne di stanziamenti che si è ritenuto di ■poter disporre soltanto dopo aver adottato provvedimenti tributari e che, come quelli concernenti la difesa o le opere pubbliche, investono problemi politici ed economici di alto interesse nazionale. Quanto alla importante questione dei rendiconti dei funzionari delegati, la finanza non ha mancato' di prendere iniziative allo scopo di disciplinarla. « E' pure da considerare che il lento ritmo di accrescimento del risparmio non permette di fronteggiare tutte le richieste di finanziamenti che vengono avanzate in questo momento mediante sconti di annualità e di sovvenzioni governative 0 di mutui da accendersi con partecipazione dello Stato al relativo servizio di interessi ed ammortamenti, nonché tutte le richieste di fi nabziamenti per comuni Provincie ed altre aziende statali e parastatali. La questione è certo di altissima impor tanza, ed il Capo del Governo ha a tale uopo testé istituito un comitato di coordinamento dei finanziamenti di pubblico interesse, il quale ha appun to il compito di adeguare le richieste alle rispettive disponibilità. « A proposito delle cosidette aziende parastatali, il loro numero è molto minore di quello esposto. Numeroso aziende, che hanno avuto solo qualche agevolazione o contributo governativo e sono talvolta assoggettate a vigilanza e tenute a far partecipare l'Erario ai proprii utili, in sostanza, per funzioni e per patrimonio, restano ben distinte dalla auministrazione stata come la Croce Rossa, i Magazzini generali, gli Archivi notarili, il Registro Italiano, l'Istituto di credito navale, il Consorzio sovvenzioni valori industria li, l'Unione Militare, ecc. Sarebbe assurdo pensare a sopprimere tali istituzioni che pur rispondono a reali ed accertate necessità, ovvero pensare a incorporarle nell'amministrazione statale, il che costituirebbe dal punto di vista finanziario e amministrativo non una semplificazione nè' una economia ma un grave e pericoloso aggravio ed un esorbitare dell'attività statale ». 11 Ministro prosegue osservando che in questi ultimi tempi gli interventi governativi nel campo economico, più che con la costituzione di aziende con partecipazione statale si sono svolte prevalentemente in varie forme di aiuto ad importanti società venutesi a trovare in gravi difficoltà 'Per il periodo di crisi mondiale. Il Capo del Governo, nel discorso pronunciato nella prima seduta del Consiglio Nazionale delle Corporazioni, ha trapelata il quadro chiarissimo di questi interventi e ne ha spiegato in modo da non lasciare dubbio le ragioni non meno che i limiti relativi. L'oratore assicura la Giunta del bilancio che gli oneri e l'utilità di questi interventi dal punto n i a l , a o e o i e e e a l e , o i toe i e ei o' io o e o e ni si aafi d a r a o i n e e o e o o n o l i e e o o à e ù n e uoo rie ae e ia e di vista dell'interesse generale della nazione sono stati valutati con ogni ponderatezza. Certo è in ogni caso che il controllo dello Stato deve efficacemente svolgersi a tutela del pubblico Erario ; e chef/attività di esso deve il più possibile astenersi dall'invadere il campo industriale e commerciale, riservato alle iniziative private, Questa è la direttiva che in massima intende seguire il Governo, il quale non è alieno, pure con la debite riserve, dall'addivenire anche, per taluni casi almeno, a un riesame della situazione. La pressione tributaria Il Ministro prende quindi in esame le osservazioni emerse dalla discussione alla Camera e ricorda all'on. Bianchini clie gli uffici dell'imposte hanno ordine espresso di non eseguire alcuna indegne sui depositi né ai fini della applicazione dell'imposta patrimoniale nè ai fini della complementare. Al deputato Gervasio osserva che il nuovo testo di legge sulla, tassa di scambio rappresenta un notevole passo innanzi in quanto è diretto a rendere più facile e più semplice la applicazione del tributo, pur tutelando l'Interesse dell'Erario; all'on. Capri Cruciali: osserva che le tariffe di estimo per tutti i catasti in vigore, vecchi e nuovi, sono state riferite al l.o gennaio 101 i. e per questo tributo la base è quindi ragguagliata al valore della lira prebellica; all'on. Mazzini, a proposito di una nota alla sua ultima esposizione, relativa a talune cifre riguardanti la nostra pressione tributaria comparata con quella di altri Stati, spiega che una di queste cifre concerneva l'entrata francese, la quale da una bozza di stampa che appariva già corrotta, risultava in una misura di molto superiore, mentre trattavasl di un errore di stampa cui fu riparato nel testo definitivo: ciononostante il valore essenziale di quella nota rimane immutato, poiché essa dimostra che quel rappòrto tra reddito ed entrata tributaria, fissato per noi nei confronti con l'estero di 22.8. era inesatto e superione alla realtà, dovendosi l'entrata di oltre 19 miliardi anche per l'Italia depurare, come erasl fatto per la Francia, delle entrate non di carattere tributario, come le entrate patrimoniali ed altro, per modo che la cifra scendeva a 17 miliardi e mezzo e di con seguenza quel rapporto pur scendeva di qualche punto. Le cause delle attuali difficolti «I deputati Ruggero Romano e Lcjacono — prosegue il Ministro — si sono intrattenuti sulla crisi che grava in questo periodo sull'economia moti diale, e sui rillessi che ne derivano sia per l'economia italiana in genere sia in ispecie per il bilancio statale. L'esercizio 1928-29 erasi chiuso brillantemente, con un avanzo effettivo di 255 milioni. Poteva quindi ritenersi ormai sistemata la situazione finanziaria statale, col superamento delle non lievi difficoltà inerenti alla stabilizzazione della lira. E fu questa non ul tinia ragione che Indusse allora il Governo a considerare l'opportunità di modificare e migliorare il trattamento lei personale dipendente. Senonchè la gestione dell'esercizio 1929-30 riusci as sai meno agevole, cosicché si è chiusa con un avanzo di soli C5 milioni, il tinaie, se pur potrà avere un lieve miglioramento nella chiusura definitiva, già denotava una situazione piuttosto delicata, e ormai priva di larghi margini « Quali le cause ? Oltre ad alcune di carattere speciale, una ve ne ha che ha dominato e domina ogni altra, e che è venuta man mano accentuandosi: cioè la crisi mondiale, che si è abbattuta sopra tutti gli Stati, anche i più ricchi, e che risale soprattutto alla colossale erisi finanziaria nordamericana iniziatasi nell'autunno 1029. e alla connessa fortissima flessione dei prezzi all'ingrosso in tutti i mercati. Alle conseguenze dannose di questa raffica perturbatrice non poteva por certo sottrarsi l'Italia. Ed è perciò che mol l'andamento finanziario del bilancio in a à e n a a e i a i a o e . i n i o a a l , o i e e è e o 9. i . a r e corso si delineò sin da.l principio poco favorevole. Da un lato, infatti, nuovi oneri si resero indispensabili per esigenze di supremo interesse nella vita nazionale, sia per provvedere a pur limitate.necessità di difesa, sia per fronteggiare situazioni dalla stessa crisi aggravate come la disoccupazione, sia per porgere urgente riparo ai danni dei terremoti che hanno portroppo funestato vaste regioni. « D'altro Iato la depressione economica generale ha fatto sentire i suoi effetti negativi nel rendimento dei tribuni, per molo che ora tutti i maggiori cespiti presentano una contrazione rispetto alla previsione: 13fi milioni le imposte dirette, 276 milioni le tasse sugli affari, 123 milioni 1 proventi dei monopoli, 140 milioni le imposte indirette sui consumi, sia pure compensati da 161 milioni in più nel dazio sul grano. • E' questo, del resto, un fenomeno inevitabile che si verifica dovunque, anche in proporzioni maggiori, persino negli Stati economicamente più fort: come gli Stati fniti aja Francia. Di fronte a questa riduzione di entrate stanno le maggiori assegnazioni di spese occorse per le accennate inderogabili necessità: 55S milioni per spese riguardanti i ministeri militari, 565 milioni per opere pubbliche straordinarie, compresi 120 milioni in dipendenza dei terremoto dell'lrpinia e delle Marche, e 40 milioni per la direttissima Bologna-Firenze; 175 milioni per interessi dovuti dal Tesoro dello Stato, I e 123 milioni ad integrazione degli stanziamenti per competenze al personale in servizio e in quiescenza, e per pensioni di guerra. I provvedimenti del Governo « Ecco come e perchè si è venuto formando al 31 ottobre scorso quel disavanzo di 729 milioni, che non può a meno di preoccupare, e che ha deciso il Governo ad affrontare la situazione con energia e con risolutezza fasciste. Il raggio della sua oossibile azione era necessariamente assai ristretto. Anzitutto, il caposaldo di una evidenza indiscutibile lo aveva già posto il Capo del Governo nel suo memorando discorso del 27 ottobre: lasciar tranquilli i contribuenti e i portatori di titoli dello Stato. « Elevare comunque la giù aita pressione tributaria significherebbe inaridire, a danno della stessa finanza, le fonti della vita economica della Nazione. Il debito pubblico tirilo Sialo nei suoi rapporti con i privati clune considerarsi come intangibile, altrimenti ne verrebbe ferito il credito dello Stato. Non lo si tocca e non lo si toccherà. Ogni assurda voce in senso contrario non può essere che opera dì malafede antifascista (approvazioni). « Anche in altri campi il nostro bilancio è bloccato, è assorbito da spese difficilmente riducibili. Certo in talune parti restrizioni ed economie sono ancora possibili. Ora più che mai occorre intensificare le nostre indagini e i nostri studi, ed il Ministero delle Finanze fa all'uopo sicuro assegnamento sulla collaborazione solidale dei colleglli, poiché tutte le economie più rigorose ora si impongono come una esigenza assoluta per salvaguardare quell'equilibrio del bilancio, che è sempre i! pilastro basilare dello Stato. E l'equilibrio dovrà essere e sarà certamente ristabilito al più presto. « Frattanto, una riduzione di speso si è presentata non solo di ineluttabile necessità per il bilancio, ma altresì vzccgDitl'avrrtsdzcilmligieILcMAdutrAsmnmczrscdoverosa per ragioni di economia ge-1ncrale; la riduzione degli assegni a tut-1 to il personale dello Slato, quanto di ogni ente pubbheo. Necessità non ha legge, e la finanza ha pure il dovere di adattare le sue direttive alle esigenze realistiche della vita finanziaria ed economica nei suoi diversi periodi. Il personale dello Stato b-'n sa come il Governo fascista, apprezzandone le grandi benemerenze ed i servizi che esso rende di continuo al Paese, coll'alto senso di dovere e con l'opera illuminata e scrupolosa, ha ognora inteso ad elevarne il prestigio morale non meno che la condizione economica. « Infatti, a partire dal 1923, il trattamento dei dipendenti statali era stato migliorato nell'in>i<rme di circa un miliardo, .si non' che i'ultima legge del 27 giugno 1929 si prefisse non solo un miglioraménto materiale, ma altresì una più giusta distribuzione della misura degli stipendi, che nel tempi demagogici era stata informata a tendenze livellatrici, le quali avevano portato a far quasi disertare l'accesso alle carriere direttive. Questa seconda parte della riforma è rimasta immutata, rna gli assegni hanno dovuto subire una decurtazione del 12%, che reca al bilancio un sollievo annuo netto di 700 milioni circa, e quindi di poco più di 400 nell'esercizio in corso. a La benemerita classe dei dipendenti statali, civili e militari, come era da attendersi, ha colto il provvedimento con grande spirito di comprensione e di disciplina.; ad essa quindi è dovuto anche In questa circostanza il compiacimento del Governo non meno che la riconoscenza del Paese. Il provvedimento fu reso obbligatorio anche per tutti gli enii pubblici, comuni e Provincie, istituzioni di beneficenza, istituti parastatali, associazioni sindacali, ed ogni altro ente tutelato o sorretto dallo stato, e dovrà prontamente trovare analoga applicazione presso tutte le aziende anche private, in ogni strato sociale. La crisi mondiale che imperversa esige ora in modo assoluto che tutte indistintamente le singole economie compiano ogni sforzo, ogni sacrificio per evitare sperperi di energie, sciupìo di mezzi. Ovunque 11 funesto inflazionismo del dopoguerra aveva fatto deviare dal retto cammino creando situazioni artificiali che si sono risolte necessariamente in dissesti e disastri. Il generale adeguamento al valore reale della moneta «Tre anni or sono il Duce segnò'.! ritorno alla giusta via, e la moneta, comune denominatore di tutti i valori, fu stabilizzata. Senonchò nell'attuale n depressione generale, che anche tra di noi necessariamente si ripercuote, ogni Iulteriore ritardo sarebbe tpi.te sicura dì gravissimi pencoli, di nestr cahìli situazioni. Ed ecco ancora la parola del f:ap<> che tronca gli indugi e sag- Blamente comanda. ..Il nuovo valere aureo della mo- nota, che ha portato da 1 a 3,66 flrapporto della lira rispetto all'ante- guerra, devono adeguarsi tutti 1 vaio-ri, tutti l costi ed i prezzi del prodot-ti e del servizi. Ogni resistenza sarcb- oc colpevole, sovratutto sarebbe vana dperche il lìcgime ha la forza e i mezzi par vincerla, senza che occorra per questo ritornare a bardature vincolistiche. L'organizzazione corporativa, una delle creazioni più geniali del Fascismo, sta già dimostrando in questa occasione mila la sua attillila e la sua efficienza, alla a fondere armonicamente gli interessi particolaristici in quelli superiori della Nazione. E' già un movimento in pieno sviluppo, agevolalo dalla caduta delle barriere daziarie, che formavano nel territorio dei compartimenti slagni, il quale dovrà continuare fino alle sue ultime conseguenze, poichò la ferrea volontà del Duce è compresa da tutto' il popolo italiano che ben sente essere questa l'unica via per giungere all'effettivo assestamento economico della collettività e dei singoli ad un tempo, « II generale adeguamento al vaiare reale della moneta, ora iniziato con la riduzione delle retribuzioni, sarà infatti il principio e la base di tutta una scric concatenata di benefici effetti: riduzione del costi di produzione, riduzione del costo della vita e quindi un complesso di favorevoli circostanze per il migliore sviluppo di tutta l'economia. tVe deriverà un ulteriore conao- mdndp! lidamento della lira, la cui stabilità | granillca, ben può farri sorridere, del- ie ricorrenti menzogne straniere. « Saranno sempre rafforzati il ere- dito ed il prestigio dello Stato, men- Ire ì proventi erariali, uscendo dal momentaneo ristagno, potranno riprendere il ritmo ascendente e consentiri non solo quella successiva riduzione del carico fiscale, che forma semprei parte del programma del Governo, ma altresì la possibilità di favorire ogni iniziativa atta ad accelerare Ut nostra marcia in avanti. Se l'oggi dunque, a guisa di un fenomeno eco* nomico mondiale, deve ancora svolgersi in una atmosfera di tensione, perchè falla di restrizioni e di sacrifici, esso e preparatore e preannunciatore di un domani migliore per la Patria rinnovata ». (Vivi generali applausi, ai quali si associano il Duce e i membri del Governo. Molti deputati si congratulano col Ministro delle Finanze;. Senza discussione si approvano gif articoli del disegno di legge. Quindi il Presidente mette in votazione a scrutinio segreto tutti i disegni di legge già approvati in seduta di oggi. 11 rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 1928-29 è approvato a scrutinio segreto con 287 voti favorevoli e ! uno contrario. Anche tutti gli altri disegni di legge sono approvati. Prima di togliere la seduta il Presi- | dente comunica che la Camera è con vocata per domani alle ore 10 in camitato segreto, e per martedì 2 dicem bre alle ore 16 in seduta pubblica. La visita a Sofia Sofia, 27 notte. ~" Negli ambienti ufficiali si informa, ohe il primo dicembre arriverà netla' capitale bulgara il Ministro degli Esteri turco Tewfik Ruscdi bey. SI afferma che ila visita dell'uomo di Stato turco non ha altro scopo che quello di trattare in merito alla conclusione di una convenzione giuridica e di una convenzione veterinaria tra ? due Paesi, ma nei circoli diplomatici di Sorta si afferma che l'incontro di Tewfik Ruscdi bey con 11 Ministro degli Esteri bulgaro Buroff avrà ben al* tra portata politica.