Colloquio Grandi-Litvinoff a Milano

Colloquio Grandi-Litvinoff a Milano Colloquio Grandi-Litvinoff a Milano L'esame delle questioni che Interessano i due Paesi o a Milano, 24 notte. L'Agenzia « Stefani » comunica: « Il Ministro degli Affari Esteri S. E. Grandi e il signor Litvinoff, commissario del popolo per gli Affari Esteri della U.H.S.S., si sono incontrati oggi a Milano. 1 due uomini di Stalo hanno avuto un lungo ed amichevole colloquio, scambiando le proprie idee circa le questioni politiche ed economiche die interessano i due paesi e circa lo sviluppo delle loro relazioni», U, Ministro., Grandi è giunto a Milano oggi alle ore 14,55. Il Ministro era accompagnato dal suo capo di gabinetto, Chigi, dal capo del cerimoniale e ministro plenipotenziario Taliani, dal vicedirettore dell'ufficio stampa del Ministero degli Esteri, Guido Rocco, dal segretario particolare cav. Nonis e dal segretario* di Legazione Leonardo Vitetti Erano ad attendere il Ministro alla stazione S. E. il Prefetto .Fornaciari, il questore Bruno, e numerosi alti funzionari. Ossequiato dal presenti, S. E. Grandi è disceso all'albergo Principe e Savoia. Alle 16,40 proveniente da Ginevra, donde era partito questa mattina, è giunto il commissario del popolo per gli Affari Esteri della U.R.S.S. Litvinoff. che era accompagnato dal capo del protocollo sovietico del suo dicastero, Sokolin A ricevere l'uomo di Stato dei Soviet si trovavano il nostro Ministro degli Esteri S. E. Grandi col suo seguito, nonché l'Ambasciatore dei Soviet a Roma, Kursky, che era giunto appositamente stamane dalla capitale. Erano pure presenti il Prefetto, il Questore, tutte le altre autorità e Sandro Giuliani, redattore-capo del Popolo d'Italia, in rappresentanza di Arnaldo Mussolini. L'incontro del nostro Ministro con Litvinoff è stato molto cordiale. Dopo rapide presentazioni nella saletta reale, Litvinoff si è diretto all'albergo Continentale, ove gli era già stato predisposto un appartamento e dove era disceso anche l'ambasciatore sovietico. Nella saletta reale prestava servizio d'onore la Milizia ferroviaria fascista, S. E. Grandi per contro si recava in Prefettura, ove alle 17,30 riceveva la visita del commissario degli Affari Esteri sovietico. Questi è stato ricevuto allo scalone dal Prefetto e dai funzionari del seguito del Ministro e da altre autorità. Li'vinofl è stato subito introdotto nel salone d'onore ove si è intrattenuto a colloquio col Ministro Grandi. Il colloquio è durato due ore. Quindi Litvinoff è rientrato all'albergo Continentale, dove S. E. Grandi si è recato a restituirgli la visita. Questa sera, alle 20, ha avuto luogo al pala/zo del Governo un pranzo offerto dal Ministro degli Esteri, S. E. Grandi. Oltre ai due e ai loro seguiti, hanno partecipato al banchetto S. E. il Prefetto Fornaciai, il Ministro plenipotenziario Taliani, l'ambasciatore dei Soviet a Roma Rursky, il capo del protocollo russo Sokolin. Alle 23,25 Litvinoff si è congedato da S. E. Grandi, e, accompagnato dall'ambasciatore Rursky, dal Ministro Taliani, dal capo del protocollo sovietico Sokolin, si è recato al proprio albergo. Alle 0,15 col •direttissimo di Bolo¬ gnrsdpiIuomini politici'' gna, S. E. Grandi ha lasciato Milano, ossequiato alla stazione da parecchie personalità, tra le quali il seniore Brusa, • Segretario federale di Milano, Sandro Giuliani in rappresentanza di Arnaldo Mussolini, e il Questore. Le impressioni ginevrine I lavori dalla Gcmmiss'tone del disarmo - Ginevra, 24 notte. n fatto del giorno a Ginevra è costituto dalla partenza di Litvinof, e dall'incontro di Milano di cui è giunta qui notizia soltanto a tarda sera. Le versioni che si «o«;« fotte attorno al motivo della p'arreiiza di Litvinof, sono state, molte. In alcuni ambienti si e manifestata molta meraviglia per questa decisione del commissario degli Esteri Sovieti, come di una cosa assolutamente Inattesa. Nella seduta odierna della Commissione preparatoria del disarmo, dedicata alle questioni dello scambio delle informazioni e della pubblicità degli armamenti, è stata presentata una proposta Italiana tendente ad ottenere dei dati distinti per i presidi militari stabiliti nei territori d'oltre mare e le forze armate reclutale in questi territori. Quesia proposta giunge quanto mai opportuna di fronte alla pretesa francese di voler sistematicamente creare della confusione fra i presidi incaricati della difesa'delle colonie, e '.e formazioni milita ri reclutate in questi territori, unicamente allo scopo di ingrossate, quando è necessario, le forze metropolitane. Stavolta la dialettica del signor Massigll non è riuscita a convincere neppure tulli gli accoliti della Francia, e a. difendere In lesi francese non si sono trovati che «re fedeli; gli altri si sono astenuti e la proposta italiana è stata crsi adottata. La commissione è quindi passata all'esame della questione, particolarmen te importante della pubblicità dell'Aeronautica civile. Secondo il progetto di--articolo approvato in prima lettura, ognuna delle parti contraenti dovrà comunicare annualmente il numero' di tutti gli aeroplani e dirigibili adibiti a servizi civili nel proprio territorio. La Delegazione tedesca, che sia aveva formulato una riserva su questo punto ai momento delia prima lettura, ha proposto di rinviare la discussione dell'articolo fino al momento in cui si discuterà la questione del materiale aereo. Il signor Messigli ha invece sostenuto l'opportunità che la Commissione prendesse una decisione immediata e, per appoggiare la sua proposta, ha creduto bene di Illustrare alla Commissione la facilità con la quale un aeroplano civile può essere trasformato In un aeroplano da bombardamento. « Se non si tiene conto dell'aviazione civile nella futura convenzione — ha detto il signor Massigli - i] problema si ripresentera tra pochi anni, quando sarà possibile ad un paese che possiede un'aviazione civile potente e una industria aeronautica molto sviluppata, di di-porre di mezzi aggressivi considerevoli ». Il signor Mussigli ha dato a quesio proposito alcuni dettagli per illustrare la possibilità di utilizzare per scopi militari l'aviazione commerciale, citando alla Commissione dei brani di una intervista concessa ad un giornale spagnuolo da un'pilota della casa Junker. Il conte Bernsdorf, con bella prontezza, ha subito controbattuto, dando dlettura di un discorso pronunziato da '11110 del cani dell'aeronautica francese, e precisamente il generale Broccard, al Parlamento francese. « Ammetto la possibilità di trasformare rapidamente gli aeroplani civili in aeroplani da bombardamento — ha detto in sostanza il generale Broccard — ma non credo che a noi convenga metterci su questa strada. E" molto più tulle per noi costruire dei buoni aeroplani militari, dato che lo possiamo; gli aeroplani civili trasformati saranno infatti sempre in condizioni di inferiorità: Per mio conto sarei ben soddisfatto di essere chiamato a dirigere una squadriglia di aeroplani mi-litarl speciali contro una squadriglia nemica composta di aeroplani civili trasformati a scopi guerreschi >.