I coniugi Bruno si dichiarano innocenti

I coniugi Bruno si dichiarano innocenti Il delitto di Sant'Ambrogio I coniugi Bruno si dichiarano innocenti (Corte d'Assise di Torino) 11 processo iw il delitto di S. Ambrogio è stato ripreso ieri mattina con la lettura di una iuta serie di alti istruttori. Si tratta degli interrogatori resi dagli imputati Franchino. Curtelti e Barale durante le lunghe e drammatiche fasi dell'istruttoria. Franchino e Curtetti, come si sa, avevano dapprima negato ogni loro partecipazione al delitto. Queste loro proteste d'innocenza avevano trovato suffragio nella incertezza e sull'inconsistenza degli elementi emersi dall'indagine e la Sezione d'Accusa — giudicando su tali elementi — si era indotta ad ordinare il proscioglimento dei dui.- imputati per insufficienza di indizi. Ma più tardi, riaperta l'istruttoria in seguito all'arresto del Barale, l'indagine ebbe, fortunatamente, tutt'altro corso. Franchino insistette, anzi, in un armeggio multiforme e disperato ora per far accettare questo alibi, ora per far accreditare quest'altro circostanza a sua difesa, ma Curtelti, che negli atteggiamenti del compagno aveva scoria una finalità accusatoria conno di lui, parlò chiaro e confessò ogni coso: la sua partecipazione, e quella del Franchino — che erti stato per cosi dire il deus ex machina della criminosa orditura — al feroce delitto. « Posizione aggravata » Si ebbero allora confronti, drammatici ed agitali, fra i due imputati, cui seguirono interrogatori nei quali il Franchino lanciò contro il Curtelti controateuse tremende. Di tutto questo gioco di accuse e controaccuse — dal quale però i due sciagurati giovani appaiono del pari travolti — si é avuta già abbondante eco all'udienza. Dagli atti che lo documentano nel suo sorgere e nel suo svolgersi durante la seconda fase dell'istruttoria, si ha- ora conoscenza attraverso la lettura fattane dal Presidente. Esaurita la lettura degli atti, si procede all'interrogatorio dei due ultimi imputati: i coniugi Luigi Bruno fu Giovanni e Maria Nitrisse fu Pietro. Come è noto, sono costoro che ospitavano a S. Ambrogio la infelice signora Giuditta Olirlo. L-'. nella loro casa appunto, fu consumato il delitto. Verso la metà del VM7 la povera signora, che aveva risieduto sino ad allora a Torino, si decideva a ritirarsi a S. Ambrogio presso la famiglia del Bruno, che erti il suo figlioccio. Dal Bruno, colla pensione (il cui importo fu convenuto in 3tì0 lire mensili) ella ebbe l'uso gratuito di una camera soprastante al retrobottega del negozio gestito dalla di lui moglie, camera che comunicava dalla parte interna col l'alloggio dei Bruno e dalla parte esterna sopra un ballalo io comune, do.1 quale si accedeva in cor ti le. In questa camera fu consumato la sera del il novembre 192S — tra le ore 20 e le 22 secondo stabilirono i periti — il delitto. Questo fallo e le i-esultanze dei primi accertamenti portarono ad addossare senz'altro i più gravi sospetti sui coniugi Bruno, i quali vennero tratti in arresto il giorno sui cessivo n quello della scoperta del cadavere. Nelle ore in cui era stato commesso il delitto, la moglie del Bruno — per sua slessa dichiarazione — era in casa e si trovava precisamente nel la stanza, adibita a retrobottega, che è sottostante a quella occupata dalla vittima. Parve strano cosi che ella non avesse udito alcun rumore, a prescindere ancora dal folto che il ira» e e -j porto del cadavere avevo, dovuto effet almarsi per li ballatoio s o i i l n i o a oo ni a a a ncpsngclmctgmcsgdr3A■mmQegncsntsdlpdrngrnNrscatsu eui si opre l o u oo, aa a e- _ e l .incile la porta della camera da letto sua e del marito. 11 rinvio a giudizio elei coniugi Bruno, già sancito dalla Sezione d'Accusa dopo la prima fase dell'istruttoria fu cosi mantenuto ter- mo anche dopo la ulteriore fase delle indagini. 1 magistrati della Sezione di Accusa osservarono inizi che la posi- zinne del Bruno appare ancora più ag- gravata dalle dichiarazioni e contes- sioni dell'imputato Curtetti, il quale in un primo tempo, quando ancoro non si era visto stretto a confessare il delitto dal drammatico confronto col Franchino, ebbe ad esprimersi con queste frasi; «Io penso che II Iran- eiiiiiuo abbia commesso il delitto ci oc cordo con gli zìi Bruno della cui casa era a-ssiduo frequentatore. Anzi con gli zìi Bruno egli era m grande mei- mila,"-. , unn r'entro ner nulla» <. Non centro per nuiia^ Ma Luigi Bruno, elle è un omino, smilzo e sottile di 5? anni lall'appa- renza ne dimostra molti di più) re- spinge nettamente, decisamente, ogni accusa eli .partecipazione diretta o In- diretta al delitto. — Io non c'entro per nullo — egl: dichiara allorché il Presidente lo fa uscir fuori dalia gabbia per rendere il suo interrogatorio. — Non so nulla intorno al delitto. Mio nipote Frati- chino freeiuentava la nostra casa, e perciò egli conosceva le abitudini elèi- la Chirio e sapevo anche che; ella de- teneva dui valori. Quanto al Curtetti, io non l'ho inai veduto e non liei mal avtitn rapporti con lui. Pres.: — Bisulta che la Ciurlo ha fano testamento in vdstro favore. L at- to fu ricevuto dal notaio Boslo il 5 no- vembre 1927. — Effettivamente ella ha tostato in mio favore. Ma questa era seni-pre stola ia sua iiilejiziorie. Po- chi giorni prima eli f.-fre testa-mento era stata colta da malore: quan-do si fu rimessa mi elisse: -Se fossi morta, non avrei lasciato nulla a voi ■ intendendo dire con ciò ehe non aveva provveduto ancora a far testamento E fu dopo quell'ep-L-odio che -si reco dal notaio. Ma io ignoravo la sostanza ehe mi avrebbe lasciato. Avv. Dagasso: — La Clùrio non aveva mafrifestato negli ultimi tempi la intenzione — Sì sbetico e propositi, sempre che _ dove esistevano maggiori comodità. Fujperciò che quando, la mattina del Zi ' a a novembre, m-i vennero ad avvertire da casa che la vecchia era scomparsa, io pensai subito che ella fosse partita nascosiameiMe per Torino. Pres. : ■— Ma di preciso non sapevate nulla ed invece ai carabinieri di Av-igliana avola affermato questo come cosa certa.. Non l'avete fatto per sviare le indugimi? — No, non potevo spiegare diversamente la sua scomparsa P. M. : — E perche nel recarvi dai carabinieri, ad Avigiiana, vi siete fat to accompagnare dal Franchino? — Mentre ci dirigevamo verso Avigiiana l'abbiamo incontrato e l'abbiamo pregato di accompagnarci. Pres.: — Ai carabinieri avete taciuto che nella stanza abitata dalla Chirio si erano trovate delle macchie di sangue. Perchè? — Io non sapevo di queste macchie di sangue. -Mi erano venuti a t.'i ioniare allo stabilimento dove lavoravo da 32 unni, ed io ero partito subito per Avigiiana, senza ripassare a casa. Le ■macchie- perciò non le avevo viste, ne mia moglie me ne aveva parlato. Quando ritorna.: a casa e seppi che erano -state scoperte le tracce di sangue, tornai ad Avigiiana per informarne i carabinieri. Un gruzzolo in biglietti da cento E l'imputato prosegue raccontando come trascorse le ore in cui sarebbe staio consumato il delitto. Quel giorno ricorreva la festa patronale di Sant'Ambrogio ed alla sera la banda musicale teneva concerto sulla piazza della, chiesa. Egli usci di casa verso le 20. Dopo essersi trattenuto qualche poco In piazza, si recò in un'osteria dove rimase sino alle 22. A quest'oca rientrò in casa: si soffermò alquanto nel negozio, per fare i conti della „,,giornata., quindi sali al piano superio-|re. attraverso una botola che comu-inica coll'alloggio, e si pose a letto. Non fu svegliato da alcun rumore nè rumori di sorta furono avvertiti dalla sua consorte, la quale era rimasta a casa durante la sua assenza. Avv. Bàrdamzellu (P. C): — Nella abitazione del Bruno vennero rinvenute e sequestrate 6000 lire, tutte in bigLieti da 100. Aire mille lire, pure in biglietti da 100, vennero rinvenute più tardi nascoste tra le materassa, nella camera ila letto del Bruno. Come ifpiega l'imputato il possesso eli questa somma. — Erano i miei risparmi. e i i^iaimvérnmnN-i-Hleiia povera morta? ì rWY' orni Noì'ta per .A,,,anan. Non,Avv. Bardanzeilu: - Non si trattaiinvece dei danari della Avv. Dagasso (Dif, lavorato senza'posa Pres. : — Come giudicate il Franehlpuó over risparmiato 6000 lire'.' no, vostro nipote? — A me non ha mai fatto del male. L'ho sèmpre pensato un ottimo giovane e non immaginavo certo che potesse macchiarsi di un delitto cosi feroce. E' ia volta ora della moglie del Bruno: Miu'ia Nurisso, anch'essa cinqiio.u- a settenne, ina incanutita ed invecchila-1la anzi tempo. Racconto, che la sera del il novembre 1928, verso le 7,30,aveva portato alla Chirio il caffè?, che ella pero non aveva sorbito. Poco prima le era stata servita la cena. Pres.: — Sappiamo. La povera donna aveva avuto il caffè; latte, un uovo e del formaggio. Fu appunto questa ci itosi a.nza che permise ai periti, attraverso l'esame dei reperti gastrici, di stabilire l'ora della morte. o || SOpraluogO o r Imp.: — Uopo non l'ho piti vista. e Intanto la mia figliola ed i miei iìgli - U;: -irono per recarsi al concerto. -Lisci e anche mio marito ed lo mi ritirali ned i retrobottega dove rimasi sino al suo - ritorno. - Pres.: — E non avete sentito proprio - nulla? e _ "proprio nulla, o Pres. : — Ma dal retrobottega si poe ieva.uo sentire i rumori del piano suo periore? n _ certamente. La Chirio era abitua- ta ;l thiaintu-ci picchiando suf pavic mento con una. sedia.. Polche io ero a avvezza a tendere l'orecchio qualora n ja a,jrj0 avesse chiamato, non ìnisa- reubero sfuggiti gli eventuali rumori provenienti tlallfi sua camera. Pres.: — Non può darsi invece che abbiate tacitilo per salvare vostro ni- , potè? - imp. tquasi r-on aria eli sgomento): - — Salvare mio nipote? Per carità, i Uopo i|ii.*l]o che ha fatto! - Avv. Dal Fiume (Dif.): — Ricorda che la Chirio ubbia detto, pochi giorni : prima della sua morte, che delle pora sono si erano recate a • cercarla per e consegnarle uno lettera da Torino? a Ma l'imputata non ricorda questo - episodio. L del pari non lo ricorda il e [parilo. - Avv. Bardanzellu': — I coniugi Bru- no hanno detto di avere essi stesso ri, chiesto la compagnia del Franchino l per rei-arsi ad Avigiiana. Perchè, in vere di ricorrer.- ai"Franchino, non si a sono fatti accompagnare dal loro ti- rfiiin? • - imp.: — Perchè nostro figlio si tro vava al lavoro a Condove. Era partito n sin dalle 5 'lei mattino. -' ]•; l'interrogatorio degli Imputati è - eou illuso, si inizia ora la sfilata elei -1 testimoni, che è preceduta da taia nre-ivissimit apparizione alla pedana della i | signorili a liva Cantore, ventunenne, ■ i a ujgo nella casa ove venne commesso il i 'delitto. pronipote della novera vittima Ella si è costituita l*. C. contro gli imputati, ma non è in grado di riferire elementi utili per i fin- della giustizia. E' congetlatn e le succede il maresciallo dei carabinièri Gallaratti. comandante della stazione di Avi-gitana, il quale rievoca le Indagini svolte per diradare