La terra di Sengiskan, conquistatore del mondo

La terra di Sengiskan, conquistatore del mondo VIAGGIO IIV MONGOLIA La terra di Sengiskan, conquistatore del mondo r>A.rw iv o ss* t re o i fcr v l a t o KALGAN, ottobre. Le noie che seguono sono stale raccolte nella permanenza fatta ai due estremi settentrionale e meridionale della Mongolia, le rive del Lago Baikal ed il territorio al nord della Grande Muraglia fra Kalgan ed il Fiume Giallo. Ritengo opportuno riunirle poiché vorrei evocare attraverso le mie personali impressioni una tra le imprese storiche più formidabili originate per l'appunto da queste parti e che si compendia nel nome di Gengiskan, conquistatore del mondo. La ragione dell'evocazione è interamente soggettiva, voglio dire che mi sembra di aver intuito fra le imprese dell'uomo che sette secoli fa. si rese padrone di metà della terra conosciuta e che fu chiamato assai giustamente : Grande Uccisore. Flagello di Dio, Perfetto Guerriero ed. il contenuto ideale della. Confederazione Sovietica una grande analogia. Con. questo non voglio certamente affermare che le quaranta scuole militari sovietiche disseminate in Russia e Siberia e la compagine dell'esercito rosso siano destinate a rinnovare in un avvenire più o meno lontano le gesta del grande capitano mongolo e neppure mi a zardo a formulare previsioni di sorta sui destini prossimi della li. R. S. S. E' soltanto la disposizione d'animo dei russi d'oggi nei riguardi degli altri popoli d'Eurqpa e d'Asia che mi ha colpito, poiché l'ho trovata del tutto simile a quella dei mongoli animati per virtù di Gengiskan da un fervore guerriero irresistibile e spinti fuori dai loro deserti da una forza soprannaturale che comandava loro di distruggere sul loro cammino la vita e le opere degli altri uomini perchè essa rinascesse più semplice e migliore. SLe due Mongolie Prima perù di parlare del passalo della Mongolia desidero tracciare i punti salienti della situazione odierna di questo sterminato paese, ricordando come esso si divida in Mongolia esteriore e interiore. La prima appartiene di fatto ai Soviet che, come vedremo, se ne sono impadroniti in questi ultimi anni; la seconda aruvita verso la Manciuria nella sua parie orientale e forma l'appendice nordica delle Provincie cinesi del Kansù e del Slnkiung in quella occidentale. E' il deserto di Gobi che divide le due Mongolie la popolazione complessiva delle quali non sorpassa i due milioni di puri originari mongoli. Di questi, un quarto almeno, sino all'occupazione sovietica della. Mongolia esteriore era dedita al sacerdozio buddista, oggit completamente disperso tanto nei territori dominati dalla Russia come in quello cinese. Ho già avuto occasione di accennare che il lavoro russo in Cina ha l'aspetto di Giano bifronte. Una delle sue faccie, utlraverso la Terza Internazionale, lavora dal Krcmlina al sovvertimento mondiale e quindi anche a quello della Cina, l'altra conserva la tradizione della fu Russia tsarista e cerca di ottenere dei vantaggi territoriali in F.stremo Oriente, specialmente quando i successi della prima appaiono mediocri per non dire imponderabili. Questa seconda tendenza ha per i Soviet il vantaggio di riscuotere la solidarietà del non comunisti russi, sia entro le frontiere della immensa terra sovietica come pure fuori. La si è veduto durante le ultime operazioni delle divisioni sovietiche in Manciuria. Quando il generale comunista Blukcr arrivò conte sue avanguardie ad Hailar a 7uu chilometri ttu. Harbin, le centinaia di migliala di russi bianchi ohe abitano la Manciuria tripudiarono di entusiasmo patriottico e se la guerra aoviutico-cinese non.fosse p.nita come lutti sanno, si sarebbero visti i rusù bianchi accorrere innumerevoli sotto le bandiere rosse. La penetrazione imperialista russa ha come obbiettivi principali la Mongolia e la Manciuria: il fallo che cinesi 'di Manciuria e russi si sono per U momento accordati per un « modus vivendi » nell'esercizio della ferrovia mancese, non pregiudica per il pros siine avvenire una nuova e definitiva invasione sovietica destinata questa rnardairstrmMiadsuirvmdvsvpelapUcondsgtptiVtbitdgvdGveNtmgrnsvolta a rendersi padrona di tulio il ' territorio mancese attraversato dalla'\ ferrovia costruita dai russi da Manciuli a Chang Chung (1700 km. circa) cioè sino alla zona d'influenza giapponese. Tutto dipende da come andranno le cose in Cina. Come avviene la penetrazione russa Ripeto per incidenza che le. due faccie dell'azione russa si riuniscono in Cina [a parte la penetrazione imperialista vera e propria) nell'unico e supremo scopo di lottare contro l'Inghilterra. Ma veniamo al fatto positivo < della Mongolia dove i comportamenti ìrussi sono assolutamente identici a nuclli della Moscovia ante rivoluzione. Si. può dire che dall'epoca dell'accordo krusso cinese per la Mongolia del 1015, nel quale il rappresentante dello Zar a. Pechino riusciva ad ottenere il diruto esclusivo del. governo autonomo della Mongolia esteriore di provvedere agli affari della sua amministrazione interna, il progresso della penetrazione russa nell'immenso territorio mongolo settentrionale non ha mai subito un tempo di arresto. L'accordo del 1015 rinnovava solennemente il riconoscimento della sovranità cinese sulla Mongolia esteriore limitando a 150 il numero dei soldati di guardia al Consolato russo di Urga. Cicerin, c dopo di lui, Karakan, non fecero che sviluppare l'opera di sazonoff creando un Governo autonomo della Mongolia, il primo atto del quale fu di domandare a Mosca l'invio di truppe per salvaguardare cotesto autonomia. La domanda fu. immediatamente esaudita e dopo qualche mese tre reggimenti sovietici prendevano da Verkhne Udinsk, sulla transiberiana presso il Baikal, la. via del grande fiume Selenga, cioè la pista automobilistica che lo costeggia e che con un percorso di soli 500 chilometri (250 dalla frontiera), distanza assolutamente trascurabile da queste parti, arriva alla capitale mongola, Urga, l'antica città del « Dio vivente ». cioè del Gran Lama dei mongoli, esule oggi anch'esso dalla sua terra e rifugiato a Pechino. Non era difficile prevedere che Urga sarebbe stata un giorno o l'altro occupala dai russi. 'Infatti il pretesto dell'andata nella ex-città del Dio vivente delle truppe sovietiche fu determinato da una precedente azione dei russi bianchi. Ungcrn, luogotenente di Kolciak, se n'era già reso padrone stabilendo mila capitale mongola una base mililire contro i bolscevichi. Al presente i Soviet, padroni di Urga, hanno completamente avulso l'intera Mongolia esteriore dalla Cina impedendone l'accesso ad ogni occidentale. Mentre a Mosca vi assicurano che il turista amante del nuovo può. da Verkhne Udinsk raggiungere facilmente Urga con una giornata di automobile e da Urga la Manciuria o Kalgan in cinque o sci giorni di vettura a motore, alla, frontiera di Kiakta, i «buriatn dell'esercito mongolo che vi stanno di guardia non vi lasciano passare, osservandovi che la traversala delle sleppe del Tsetsen e quella del Deserto di Gobi sono infinitamente più penose del viaggio ferroviario in Transbaikalia, e quindi è meglio che rilorniate a Verkhne Udinsk a prendere il banale transiberiano per Cita e Manciuli. I governi cinesi di Manciuria e di Nanchino mantengono a Mosca da molti mesi dei plenipotenzlarii espressamente inviati per finir di. concludere gli accordi ferroviari mancesi e cercare di * salvare la faccia » della sovranità cinese pi Mongolia. Ma quei delegali, benché siano l'oggetto di cure speciali da parte del « Narcomingel », che si preoccupa di distrarli in ogni guisa, non sono ancora riusciti e probabilmente non riusciranno mai a dare un principio positivo alla loro missione, sino a che un giorno, stanchi di aspettare che il Commissariato del popolo per gli Esteri si ricordi di loro e del motivo della loro presenza nella capitale sovietica, rifaranno la strada per tornarsene donde son venuti. Esodi di popolazioni Frattanto la Ranca sovietica di Sialo stabilita ad Urna ha costretto i mongoli a cambiare il loro oro nonché il vecchio argento in taels metallici dalla forma di piccoli zoccoli, in carta monetata sovietica. Di più, quattro quinti della popolazione « buriut » del Lago Baikal ha disertato gli squallidi villaggi delle rive e delle montagne e sotto l'ordine di Mosca è emigrala in massa in Mongolia per costituirvi la nuova classe dirigente del paese. Questi esodi politici di intere popolazioni sono comuni in terra sovietica. Sci caso specijìco si trattava di far percorrer,', una piccola distanza ad alcune decine di migliaia di famiglie cita, pur non essendo mongoli che in parte (i « burlai » stanno ai mongoli come gli annamiti ai cinesi), Itanno su quelli il vantaggio di essere poverissimi e di zbcrriiazcfttgpclddrnmdt' non se(/uire ne u bu(iaUm0 „ '\ è una religione ben determinala, qualità fondamentali per essere considerali ottima materia sovietica. In quanto ai mongoli veri bisogna tener presente che gli antichi principi mongoli fedeli all'ultima dinastia pechinese degli Tsìng erano già stati spodestali con l'avvento repubblicano in Cina.- Rimanevano i ricchi, metà del quali dipendevano dalle facoltose lamasserie di Urga e degli altri centri buddistici mongoli (Uliassutui, Kobdo ecc.) e l'altra metà, proprtetari di nu-\mcrosi armenti, vivevano sotto le tcn-1de la nomade vita del pastore seguili dal loro servi. Uno dei primi alti dei « burlai » immigrati ad Urga dal Bai¬ kal fu la proclamazione della decaden- cza religiosa buddistica, la confisca dei beni appartenenti alle lamasserie e la. cacciala in massa della numerosa gerarchia politico-religiosa che faceva rapo al Dio vivente. Tutta questa, gente in toga gialla cercò dapprima asilo in. Cina dove per altro il. buddismo è all'ostracismo come ogni, altra credenza religiosa, per cui il solo rifugio ancora sicuro rimane per essi il, Tibet, fra le eccelse montagne del gitale, sotto l'effettiva protezione inglese i preti buddisti di Mongolia, che erano legioni, hanno trovato la pace udalta per le loro meditazioni. Un diverso destino torco ai ricchi che si. videro trattati, come i kulak (contadini proprietari) di Russia con l'eccezione di vedere i loro figli prendere la via di Mosca per ricevervi l'educazione bolscevica, unirsi a donne russe e ritornare alle tende paterne nelle condizioni propizie per collaborare alla formazione del futuro popolo mongolo dì Russia nel. quale i mongoli puri saranno in minoranza. 16 milioni di capi di bestiame A tutte'queste violazioni, della sovranità cinese in Mongolia vanno aggiunte, la formazione assai recente di un piccolo esercito mongolo sotto il, comando di ufficiali sovietici, da non confondersi, con le antiche truppe, di occupazione, e la, chiusura ermetica di tutte le carovaniere dalla Mongolia esteriore a quella interiore e alla. Cina, Di. modo che i prodotti mongoli dal. bestiame al pesce e dalle pellicce alla lana, prendono la via della Russia Harbin, che sino a pochissimi anni fa era uno dei più importanti mercati di pellicce del mondo per le provenienze dalla Mongolia, ha visto morire quel ricco commercio. Finalmente bisogna dire che nell'Annuario diplomatico deli'U.R.S.S. la Mongolia esteriore figura come Slato indipendente con relativo ambasciatore sovietico, particolare di cui nessun, atlante ha ancora tenuto conto. Si crede generalmente che In Mongolia sia nulla più di un vasto deserto, ma. quella esteriore confinante con là Siberia è viceversa, un paese ricco e. che ha portato e porta un contributo prezioso alla resistenza economica del. la Russia in generale e alla sua presente trasformazione industriale. La risorsa principale e costituita dagli armenti di. cavalli, buoi, cammelli, pecore e capre. Urga possiede già dei. mattatoi moderni e dei frigoriferi per la preparazione delle carni congelate, bovine ed ovine che discendono per la Selenga a Verkhne Udinsk e che la transiberiana convoglia all'ovest, si calcola, che la Mongolia esteriore con una. popolazione che non raggiunge sullo sterminalo territorio il milione di anime, conti circa 16 milioni di capi di bestiame tra grosso e piccolo. Anche l'esportazione della lana, tanto di pecora come di cammello, ha una notevole importanza. Una curiosa superstizione del mongoli che si rifiutavano di commerciare il latte, delle loro mundrìe dopo il, tramonto del sole, aveva impedito sino all'occupazione sovietica la produzione industriale del burro. Oggi il burro mongolo arriva sino a Londra, grazie all'impianto di numerose fatlorie. « ad hoc » che lo iiqrUllzmcapgcatrnnccmodfsfbdi preducono. In quanto alle pellicce mi si dice che la Mongolia ne ha esportato l'anno scorso in Russia per dodici milioni di dollari. Per afferrare il. carattere della 'Mongolia esteriore bisogna tener presente ch'essa, ad eccezione della parie settentrionale (regione di Kobdo) montuosa e boscosa è un paese di mortale uniformità la quale attraverso II Gobi dilaga nelle Provincie cinesi del Sinkiang e del Kansù (quest'ultime sono quelle oggi preda della fame). Tutte le genti mongole e cinesi di. quell'Immenso territorio \ sono soprattutto nomadi. I centri da Urga a Lanchowfu, capitale del Kansù e. da Kobdo ad Urumchi, città principale del sinkiang, che appartiene già al, Turchestan cinese, sono tutli costruiti sul modello del le città mandarine, cioè circondate da' una quadrata cintura di mura con lè classiche quattro porte in direzione del punti cardinali, sormontale da torri a pagoda. Le antiche lamasserie. Vatitani in miniatura, che costituisco no gli edifìci principali, riproducono pure le forme architettoniche cinesi con'profuslonc di tetti bicornuti dominanti le scialbe dislese delle casupole di fango della città. Altissime antenne sulla cima delle quali sventolano le code di yak, il bue mongolo, (ormano una delle tipiche decorazioni dell'abitalo mongolo e rappresentano pressoché l'unico ricordo dell'epoca eroica \ mongola, quando la coda di yak era 1 la bandiera dei conquistatori. li vento giallo del Gobi durante l'intera primavera, mento principale dei sedentari nell\I 1 I I che soffia' * il tor-\ città e dei nomadi nel deserto. Il gelo invernale, reso più aspro da un cielo implacabilmente azzurro, dura per quasi sei mesi, l'estate è breve ma torrida, le ploggie. rare e torrenziali, Urga supera tulle le altre, città mongole In importanza e vastità. T.a sua bilancia, commerciale prima, dell'occupazione sovietica superava i quaranta milioni di. dollari annui. E il commercio si svolgeva per la massima parte attraverso le pelraic della carovaniera per Kalgan (1000 Km.). All'ombra della Grande Muraglia Altro aspello della Mongolia si coglie da Kalgan che è l'estrema città cinese verso il. deserto di Gobi. Sulle\anni or sono arrivavano giornalmente a Kalgan da Urga tre o quattro vetture a motore, oggi da. quella direzione non, solo non giungono automobili ma neppure Ifl più modesta carovana di\carri o di cammelli. T.a Russia ha cangiato decisamente la fronte commerciale del paese. Tuttavia, siccome la Mongolia, interiore al sud del Gobi è ancora cinese, sopravvive il movimento carovaniero verso ovest che, attraverso il. piccolo Gobi, raggiunge il Turchestan cinese. Per questo si ritrova a Kalgan l'Asia di Gengiskan, che si stenta a vedere in Siberia, l'eri- l'anni fa cotesta Asia, veniva a. morire sotto le mura, di Pechino, oggi è a Kal-, gan sotto torma di allucinanti carovane di monumentali cammelli che raggiungono la ferrovia dopo traversale favolose che durano talvolta anni interi per montagne gèlide e deserti. E' una visione di altre età. A due passi dalla ferrovia, dai „ garages » e dagli alberghi europei, usi e costumi che rimontano all'Infanzia dell'umanità. I cammelli soprattutto ed i loro straordinari, conducenti, tribù discendenti autentiche di guerrieri del Conquistatore del mondo, che nel territorio Ordos (una porzione del Gobi compresa fra la Grande Muraglia e l'ansa del. Fiume Giallo) ebbe i natali, con donne a fanciulli dal. viso piatto, impiastricciato di grasso nero c gli, occhi di fuoco, colwscono profondamente V immaginazione. Vedendoli sostare nei luridi accampamenti all'ombra delia Grande Muraglia, viene in mente l'alba delle ci viltà scomparse quando ■carovane del tutto slmili a queste ìasciavano le piane tropicali dell'India e della Mcsopotamia per immergersi nelle nevi eterne dei passi dell'Asia centrale, su sterili solitudini flagellate da gelidi venti attraverso la. via della seta di Marco Polo. Dai tempi del principe degli esploratori asiatici, nulla è cambiato nel i massiccio asiatico fra Kalgan ed il Turchestan cinese, lungo il parallelo di Pechino. Gli occhi di questi carovanieri sono l contemporanei dei Faraoni, hanno ' veduto Tiro e Sidone, Babilonia e le pompe crudeli degli Assiri, gli eserciti di, Dario e di Alessandro, gli splendori dei Mogol carovane trascinan seco la storia della terra. Intani le enormi bestie lanose d'un vello, che dal venire strascica sino a terra, sfilano con lentezza di sogno, hanno nello sguardo la stupefazione e la stanchezza degli immensi cammini superati ed. appaiono sotto i profondi guidaleschi cosi consunti di miseria millenaria da ritenerle apparte- nenu „d altre epoche geologiche, ani- mail di leggenda coiulannatl per l'eternità a percorrere lo spazio ondulando carichi sulla gobba e assistendo con i loro occhi stupidamente femminei, ombreggiati da lunghe ciglia d'un sentimentale grottesco al passaggio delle generazioni. La loro vetustà si armonizza perfettamente con il paesaggio, con il colore della Grande Muraglia, con la strana umanità ver cui Kalgan è meta e da Kalgan riparte. ARNALDO CIPOLLA. {ÌU[I'""'[°'

Persone citate: Chang Chung, Intani, Mogol, Perfetto Guerriero