Il delitto di Sant'Ambrogio di Susa rievocato dinanzi ai giurati di Torino

Il delitto di Sant'Ambrogio di Susa rievocato dinanzi ai giurati di Torino Il delitto di Sant'Ambrogio di Susa rievocato dinanzi ai giurati di Torino Un truce misfatto, l'assassinio di Funa povera vecchia settantenne, avve-jn niva tre anni or sono a & Ambrogio zdi Susa e 1 eco del fosco episodio si ri; lapercoteva in tutte le popolazioni del la vallata, destando la più viva un Pressione. La mattina del 3 dicembre ÌM». l'agricoltore Pierino Castagno di S. Ambrogio di Susa, zappando li pro ur'o podere scorgeva ; p.idi calzati di dolina affiorare dal terreno, tol Preesiouato dalla macabra scoperta, il Castagno procedeva ad un immediata °"'-ra 01 disseppeUimento e rinveniva sue: In breve la vittima era ideatiti Sl trattava della signora Ultimila Ullno veu Ueniardelio. <U anni <*• re¬ ma e complessa istnittoria per la ri- fanno ^ome più ^olt^ ne. ^o dell, ^cufarei di m^staS MCWarcl <" Questa 0sCL ,-uto occasione di cura ed lntrica1a vicenda. Cinque persone furono rin :se per dop- piamente quauncaio: i.uiui tsruno fu B di anni 55. falegname. Maria Margnerila Nuriss'0 detta Adele, fu Pie- ,r0' di a»"l 5'-- negoziante, moglie dei Bruno Afteienj Franchino di Lorenzo _. .._ . a ■ j_ >i ^.ii aL„n«ti Vita TÀ^.J^Z Viale davanti alla Corte d Assise rispondere di correità in omicidio burnente qualificato: Luigi Bruni elettricista, ventiquattrenne, Aldo Cur- tatti di Antonio di anni 20, manovale, ed Ettore Bara-ltt dì tifino di anni 24, commerciante, tutti di S. Ambrogio di Susa. Ieri essi sono comparsi al cospetto dei giurati, sotto il peso di una cosl grave accusa. La difesa risulta formata dagli avvocati Dagasso a Zo per q Bruno, Lavinio Gianotti per ]a Nurisso, Dalfiume e Fea per il Franchino, Barosio e Duraftd per il Curtettl, Torchio e Ouattrocolo per il Barale. La lamiglia della vittima sl è costituita p. c. col patrocinio degli avvocati Bardanzellu e Prave. Rappresenta la pubblica accusa il P. G. comm. Ravlo la. II Presidente comm. Bobba, con lucida esposizione riassume brevemem te 11 fatto. 84 mila lire e II testamento Nel 1927 la signora ciurlo, prima dimorante a Tonno, era andata a stabilirsi a S. Ambrogio di busa presso i coniugi Bruno che l'accoglievano in pensione assegnandole una cantera soprastante il retrobottega dei negozio della Maria Nurisso m vicolo del diletto. La Chino aveva portalo con se, ol . tre. 1 .UOl;ni 1.nduu?eu" l»«*rsoiiuli, mia ielle del Consolidato. A S. Ambrogio conduceva vita multo ritirata co il 5 novembre di quello stesso anno taceva testamento lasciando erede universale delle proprie sosianze il figlioccio Luigi Bruno che essa particolarmente prediligeva. La sera" dei 21 novembre 1926 la vecchia, come al suino, consumo in camera sua ia cc-ua recatale ua una figlia dei Bruno e fu visia allacciarsi ai ballatoio de! cortile. La mattina seguente m.sienosamente disparve. La porta della camera dove dimorava la Chirio, attigua, ali abitazione dei Bruno, insolitamente venne trovata chiusa, il letto appariva intatto, mancavano soltanto il soprabito, il boa, il cappello e la valigetta della pensionante, i coniugi Bruno si davano subito a ricercare la vecchia in paese e soprattutto alla stazione ferroviaria di S. Ambrogio di Susa, supponendo che la Ciurlo, di carattere scontroso, avesse un¬ proVvisamente ed all'Insaputa di tutti, deciso di far ritorno a Torino. Riuscì ^ vane le prime indagini, i Bruno, ac compagnati dal nipote Adelchi Fran laccdatdtarcpfdastanrnsiqgcdcecqgsagaIirchino avvertivano della sparizione citila Chirio i carabinieri di Avigliana. Un'istruttoria difficile Il 3 di dicembre, come più sopra abbiamo riferito, in una tossa distante un 000 metri dalla casa dei Bruno si rinveniva il cadavere della _Chirio. L'autopsia stabiliva che la poveretta era morta in seguito a strango- lamento e l'esame necroscopico rivela va la presenza di lenite al capo, lume ; fazioni ed abrasioni, segni evidenti i' juna colluttazione sostenuta dal'a vitti [ma con l'aggressore. 1 sospetti si ad dènsaroho sui coniugi Bruno riuscen i do incomprensibile come, data la coa bitazioiiè con la Chirio, non. avessero 'avvertito nella notte fatai-; alcun ru more insolito nella camera della vec:cDia pensionante. 11 i dicembre del IÌ92B u Bruno e la moglie venivano traiti in arresto, e cinque mesi dopo, e cioè il 6 maggio 1929 erano assicurati aila giustizia anche due giovani di S. Ambrogio, scioperati, dediti ai gioco e provvisti di somme spropor zionate a le loro abituali disponibilità finanziarie, Adelchi Franchino ed Aldo Curtetti. Si sapeva che costoro avevà no ordinato ad un falegname di Vii | lardora certe tavolette di legno, sca]vate internamente allo scopo - dice " ,„ flcienza di prove Mano Benna Maria Carraro. Adelchi I-ranchino ed Aldo vano essi — di mettere al sicuro una somma rilevante. Venivano pure operati altri arresti; però la sentenza della Sezione d'Accusa pronunciata il 25 settembre 1929 proscioglieva per insuf Curtetti, mantenendo invece l'imputazione contro i coniugi Bruno che furono rinviati al giudizio della Corte d'Assise sotto la Usura di mandanti nell'assassinio della Chirio. I titoii della vittima , La causa doveva discutersi il 18 di cembre ]!e, quiia<ì0 i carabinieri tras sero in arresto il negoziante ambu- 'lame di macchine da cucire littore Ba ra,e> mentre ,e!,tava di esigere dall'ufrlcio postale di Giaveno titoli che risulo ,a,n,l0 d, appartenenza ,le!la ChÌTÌ0 i Sembro taoltre che il Barale fosse lo. salo da vincoli di amicizia e di affari - CO' franchino e perciò il P G. chiede l va che fosse riaperta l'istrutloria e -1che questa venisse avocata alla stessa 1 sezione d'Accusa. I! Barale vi dichia& rò estraneo a! delitto spiegando come HiW^.» !» « SiiatamezCNplvstspaFdacu.sggflmdlltTorre, rmiasto scoiiosciuto. Anche il Franchino ed il Curtettl si protestarojno innocenti. Frattanto una perquisi zione operata in casa del Barata voi lava al sequestro di un foglietto boiiletoteddlerdmdetrMqlaplamsateImndlato rifereniesi ad un titoio ai L. lu.liuo, compendio del limo alla Chliio. Successivamente in una casa disabitata di proprietà del Barale furono trovate altre 22.000 lire di titoli del Consolidato, alcuni dei quali pure di proprietà della Chirio. Di fronte a queste risultanze il Barale spiegava come Lì misterioso personaggio La Torre ed il Franchino si identificassero nella stessa persona. Il Franchino gli aveva confessalo di essere lui l'autore del furto di tutte le 83.000 lire e chiedeva aiuto al Barale perchè gli procurasse lo smercio, dei titoli. Il Franchino ammetteva questa versione aggiungendo che altre 30.000 lire si trovavano nascoste nella stalla dello zio Ernesto. Egli era riuscito ad impossessarsene entrando nella camera della Chirio dopo la sua sparizione e trovando le cartellesopra il Ietto della vecchia, quanto il Franchino gavano però energicamente comunque preso pan della Chirio. Successiv chino offriva cinque . e sempre più in contrasto col fatti e! lacon gli accertamenti dell'autorità in-,fequii-ente, asserendo infine che i titoli zgli erano stati affidati da persona mi-lasteriosa di cui però non poteva ndare dil nome. Veniva sequestrata della cor-l rispondenza diretta dal Franchino ad Ifealtri detenuti nelle carceri di S. Am brogio,* mentre la sua posizione si aggravava maggiormente, stretta intorno ad un inesorabile cerchio di accuse. Il Franchino in ultimo rivelava come pMcijt'il Curtetti gli avessi confidato di ave-ì'ére lui. d'aecordo col Barale, commessoIrinssinhnn. - ' o l o , i i à o a o a 5 e i - i e a e vate? Si ir il delitto. In un drammatico confronto avvenuto il 12 febbraio scorso, il Curtettl confessava di avere partecipato all'assassinio della Chirio, però insie-; me al Franchino che lo aveva indottò e sl era appropriato di tutte le sostanze della vecchia. Confessione n Presidente interroga per primo il Curtetti : è un giovane pallido, bruno. Narra come il Franchino gli avesse più volte accennato alla possibilità di lare un buon colpo uccidendo mia vecchia per derubarla delle ' sue sostanze Pres. : — Quella sera vi eravate dato appuntamento col Franchino? lmp : - No. Ci incontrammo per caso. Giù due volle si era tentata l'impresa ma senza riuscirvi. Quella sera andammo a bussare dalla Chino. Il Franchino fìnse di avere una lettera da consegnarle La donna, ignara, apri l'uscio; improvvisamente il Franchino l'afferrò alla gola e la colpi con una pinza La Chirio. senza un grido, .stramazzò al suolo. 11 Curtetti prosegue narrando come egli ed il compagno si fossero tolte le scarpe per non far rumore. 11 delitto avvenne verso le 20; rimasero circa tre ore nella camera dell'assassinala, ed intesero i Bruno, che rincasando verso le 22,31), diedero la buona notte alla zìa. Il Franchino si rizza in piedi ed urla: — Non ò vero. E' tutto falso quello che dice. Vuole vendicarsi il Curtetti. Avv. Gianotti (Difesa Nurisso): — Il Curtetti non si recò ad acquistare un narcotico? lmp . — Sì. Doveva essere propinato nella ministra ai coniugi Bruno, per evitare il loro intervento qualora avessero inteso rumori sospetti o lo grida della Chirio. Il Franchino mi fornì la ricetta scritta di ' suo pugno, per l'acquisto del farmaco, di cui però non ricordo il nome. Pres. : - Come venne effettuato il trasporto della vittima? Imp. : - Per mezzo dl una scala : collocammo la Chirio sopra e ci recammo in un campo distante circa .Via moiri dalla casa dei Bruno, dove la seppell;mmo. Prima però ci prendemmo cura dì avvolgere il cadavere in un panno. La scala recava traccio di sangue, e perciò la si dovette lavarla in un torrente prima di restituirla al falegname che ce l'aveva Imprestata qualche' giorno prima de] fatto Dopo l'interramento della vittima ritornammo nella stanza della Chino per rimettere le cose a posto. Il Franchino voleva che andassi ad approfondire la buca ed a gettare altra terra sul cadavere, ma io mi rifiutai. La smentita del complice . Franchino insorge nuovamente: — Curtetti. ricordati, una volta mi diceste che volevi assassinare tuo padre. Viene quindi sentito il Franchino. F.gli nega di avere preso parte all'uccisione della Chirio. lmp : - 11 Curtettl mi accusa perché io non ho voluto dargli I titoli. Pres.. - Perchè non avete mai detto la verità? L'ingiusta accusa che gravava contro gli zìi non vi muoveva alla confessione? lmp : - Non volli tradire l'amico. D'altronde sapevo di poterlo impunemente truffare senza che egli avesse modo di reagire e di accusarmi. Il Curtetti ebbe da me solo mille lire, il Barale 23 mila lire. Il Presidente contesta all'imputato la circostanza di aver riferito al Barale che i titoli si trovavano sul letto della Chirio, ed il Franchino risponde (*he II suggerimento gli proveniva dal Curtetti — Questi mi accusa perchè ha 11 vizio di accusare, ma lo sono innocente. Ed è quindi interrogato lì Barale dtdaDiee di aver conosciuto casualmente Il Franchino Questi gli raccontò che!nella camera della Chino dopo la sua: ^iz^hra«)orìnnrpPnud? titolilo della vecchia R3.000 lire di titoli l.o preaò -di effettuare diverse operazioni presso Banche, esibendo ed in parte cambiando le cartelle rubate alla Chirio. Richiesto della proprietà dej tìtoli dichiarò che erano di sua ai- Dartp'nenza. .---- - 'Pres.: — Ed il Curtetti lo conosce^ — Non gli ho mal parlato. ,. processo vieng quindi rinviato ael stamane. c