Nicola Frantz "l'uomo dei campi,,

Nicola Frantz "l'uomo dei campi,, GLI ASSI DEL CICLISMO Nicola Frantz "l'uomo dei campi,, Nicola Frantz è stato in questi glor«1 argomento di... contese industriali. l lussemburghese doveva essere assuno da una casa italiana, ma la casa rancese per il quale da tempo Frani: corre, non gli ha consentito la fuga. F. se lo tema in serbo per le grandi corse, come una... autentica promessa del ciclismo internazionale. La passione calcistica Nicola Frantz non è più molto aiovane, ma non à nemméno tanto vecchio. E' nato — se ciò vi interessa — il 4 novembre 18!» a Mamer, grosso villaggio a sette chilometri da Lussemburgo, l suoi genitori lavoravano la terra, che è generosa e feconda nel Lussemburgo, ma, nei lunghi riposi invernali, si trasformavano in tessitori e fabbricavano per la metà del villug glo tele e lenzuola molto apprezzale Anche Nicola fece il tessitore e venne soprannominato Nik Wewesh (U tessitore), soprannome che li resta ancora. UainM.no, si divertiva restare lungo la grande strada che porta a Bruxelles e di vedere passare i ciclisti c i corridori a piedi, ma la sua più grande gioia era di potere giocare al football, sulla piazza della chiesa. Hall trova va il foot-ball mollo più. divertente della bicicletta c della corsa a piedi c, a quattordici, anni, era il più insidioso attaccante del Foot-ball Club diMamer. Ma, oramai, aveva quindici anni e ogni ragazzo di qunldici annial suo paese, aveva la bicicletta. Fece perciò delle economie, soldo per soldo, con una pazienza da certosino, accumulò la somma necessaria. E nel marzo 1914, potè realizzare il suo sogno: comperare una bicicletta da corsa. Il foot-ball ora lo lasciava indifferente-, adesso non sognava più che corse, battaglie, vittorie, perche alai, ne copie di un giornale giallo-canarino di Parigi erano arrivate fino a Mamer e l'avevano esaltato con descrizioni pindariche dei giganti della strada. Ma, per correre con successo, occorreva allenarsi assidua/nenle. Nik sacrificò .senza rimpianti la sua siesta alla piccola dea tentatrice e, dopo due mesi di allenamenti, decisa di fare i suoi debutti nella carriera ciclistica, in occasione della grande kermesse del suo villaggio. Eccolo, il 2-1 giugno 1914, allinearsi in maglia celeste [percM proprio in maglia celeste?) nella corsa ciclistica che era il clou della kermesse. Nili è » senza licenza » della Federazione e senza licenza di suo padre, che non vuole assolutamente che perda il temPo in queste fanfaluche. Quando viene rf"t0 » »** Fra^ ™*iu alla ruotaPrimi - Qualcuno aveva più di vmVarm _ vi si attacca mvemla.mente fino alla prossimità dell'arrivo c, appena vede lo striscione, si slancia disperatamente e vince. ■ Vincitore del Giro del Belgio .I/o, disgraziatamente, la guerra arrivò. I tedeschi occupavano il Lussemburgo e vi requisivano non soltanto le automobili, ma anche le biciclette. Se ne comperò una nuova soltanto nella primavera del '19 e, nel giugno successivo, vìnceva di nuovo, a cinque anni di distanza, la corsa ci. distica della kermesse del suo villaggio. Dopo questa vittoria, Nili corsetutte le domeniche senza eccezione e accumulò vittorie su vittorie. Ter min0 la sua Pr*ma stafftone, vincendo con cinque minuti di vantaggio la più importante prova del Lussembur go, il Grand Prix Francesco Faber, ri¬servato a tutte le categorie, esclusi ì professionisti. ,. Nella, primavera del venti, disputòe vinse ben ventitré corse, battendo come dilettante, degli indipendenti e professionisti noli, come Basqui, Joseph Muller, Motlard. Nel 'il, dittenta indipendente e, siccome nel Lussemburgo non trova più rivali, passa nel vicino Belgio e si classifica guar. . Llin ZnoLdÌ Hlnar>t' tm vigila dei belgi, che non avevano sentlto parlare che molto vagamente delcorridore lussemburghese. Questa performance gli valse di essere scritturato nella squadra delt'Akor, doi'e br/f(ai'a?ìo Dewaelc, Decorte, Carels e di essere inscritto nelGiro del Belgio per indipendenti. Nikdesideroso di distinguersi, debuttò conun colpo da maestro: nella primatappa Bruxcllcs-Huu, Fuggi a tutto pe dale e vinse davanti a Gerard Vebacls, Vrschueren. La secondi! lippa portava da Huy a Lussembur, 1. Era la volta davvero di distinguerti. E Frantz, scappò dopo pochi chilometri e, sotto la pioggia e sotto le acclamazioni deliranti dei suol compatriota, arrivò con quìndici minuti di vantaggio su Benait e Dewaele. Dopo questi due clamorosi successi, Nicola Frantz si riposò, facendo però bene attenzione di non perdere il uuu tagglo acquisito. Cosi dopo altre quattro tappe, fluite tutte in gruppo, risullava vincitore del Giro del Belgio Indi pendenti. In tutto il Belgio sportivo l'emozione /(' enorme. Uno sconosciti- tllt vno straniero per di più, uvevcy i e o s e e , i' i , e , : e , a a k a e i , e i n a è e n e a i . o muoversi e a tastare la nuova • spe-ronza ». Ma la stagione era troppo avanzata e nessuna proposta concreta venne formulala. Frantz si ritirò «Mamer e attese con occhio sereno oli avvemmenti. Questi non tardarono a ultimerò giungere Alfonso Baugè propone a Frantz un contratto di due anni a condizioni del tutto eccezionali. \;k, come sempre,chiede di ri flettere e dopo una setti-inana risponde di si kccolo professionista e in una gran- de squadra: lAlcyon. Ma solo vergo la fine della stagione Utili st distingue vincendo la Parigi-Lione a squadre, la Parigi-Calais, la Miidrid-SaiilantleT.che doveva d'altronde essere la rivela- •ione di Alfredo Binda che ri <iiiinné-r,7 fornii minge - tu sti.unao. tncomlnciò la stagione 1034 con /"-Mìiuim-San Beino, in cui. si classiti-cu quinto allQ sprilli, in classica I'u-rigi-lii.iiboix lo vede quarto e la nonmeno classica Pariui-'iours lo vede .se-condo dietro Motlint. Mitre II Giroilei Belgio e, nella lìv-ratauji-Poriui, si classifica quarto (Ih irò Francis Pè-lissier, Masson, Àlavoìne. Ungo questo meritorio inizio di stauioae, viene incorporalo nella squadra dcll'.Mcyou per il Giro di Francia e avrà per principali compagni Seilìc, Mottkit, Masson. Debaets. BcecHmann. Con grande senso pubblicitario, olit organizzatori del Tour f-Jimo un enórAcorridore lus-ine baccano Intorno al semburghese. U duello eoa Botiecchia Il duello dei due rivali iteli'Aublsque e nel Tourmalet tu atteso con impazienza. Fu severo, drammatico e oltre , modo incerto. Si risolse soltanto su«eAlpi e a favore ti Bultevciua, beacftèFrantz riuscisse a vincere la Bruiti-con-Gex e la Gex-Strasburgo. Terminarla secondo nella cta.«iflcagenerala, ma dvii/tUivamente consacralo grande vedetta del ciclismo europeo. Il duello con Bottecchia riprese nel 1925. Fraiilz aveva come compagni A timo, Seilier, Mottiat, Musson, Bellenger. l , . e e o a ¬ ì Vinse vn certo numero di tappe via-ne, ma, nella prima dei Tircnci. ven-■np srhiarrinht ria huUcvcIuil ti ri ne sculacciato aa Bgueccnui. si prese nella Lucm-PvrvliiiMno, manon potè più minacciare Bouecclua,la cui forma, quell'ululo era verumeu-te trascendentale. Terminava terzo do-00 Bottecchia, Luciano Bugsse-. Ire vincitori successivi della gigantesca ,,,, '.,,',,„ _ .,. „KÌ _ . ,, Aef 26. Bottecchia scompariva dalla lotta dopo un inizio grigio, ma Frunlz doveva incontrare un altro avversa-rio: Luciano Baysse e uccuiiluiuarslancora una volta del secondo posto. Ma MI; non si scoraggiò mai, sapen-do bene che la sua ora sarebbe arri- „„,. uuia- Nel '27, la formula del Giro di Fran- cla fu completamente cambiala, le partenze in linea cedono il posto alle partenze ^±^^^'9^dra venne applicato In tutta la sua ampiezza. Media FrauU, magnifica-mente circondato, vede le sue proba-bllità di vittoria decuplicale. Fino aVannes la Dilecta è in testa, la Lou-Frantz aveva preso venticinque mimi-ti di vantagiiio su tutti i suol avver-uri e non li perdeva più (Ino a Pa-vet gli succede a Baiona. ma, sui Pi-renei, i'A-lryon prende il comando del-la classlttca. .Netta Balona-Lucon,Frantz aveva preso venticinque minti-ti di vantaggio su tutti i suoi auuer-sari e non li perdeva più. (Ino a Pa-rlai \el '"S ripeteva i'éxoloit di Boi-iemia: conquistava la Zglta ^nella prima trippa e non la lasciavaT-iv. tino a Parigi. Ma, come Boltrc chiir, quella era la sua ultima vittoria nel Giro di Francia. Forse l'ulli , ma davvero, perchè, con la nuova for<ò] mHìa< n Lussemburgo è troppo piccoloe n-l -Ì a per presentare al Tour i//i(t squadra in grado di affiancare validamente isuo campione. Verso il canto del cigno? .1 meno che, in una squadra mista , di cut si vocifera, egli non possa irò- vare posto. E si farà certamente anco-i . „j_-.. li « 0 . esitazione, posso affermar,- che \ Frantz è uno dei corridori più co-scienziosi c più scrupolosi: potrà ser.l] ki ..««. ««'••<* «.«» •..»«.»«»_.»n] la sua attività di corridore su stradaa. Da novembre a marzo, infatti, per luivire da esempio ai nostri giovani perdi regolarità, la perseveranza, la mi-nuzia nella preparazione, ai nostri an-:tani per il modo con cui concepisce, , i ò u , ò la pista non esiste più. Si ritira aMamer, che resta sempre per lui lapiù dolce e la più cara delle città, eaccudisce ai lavori campestri nellatintoria del suoi aenitori Ha <*iiutr'miona aei suoi genitori, na semineamalo 1 lavori dei camp,. Non ha avu-to paura della fornace della Crau, nedel vento gelido dei colli alpini, per-che ha arato la pianura nelle brume di novembre e ha tagliato il grano sotto il sole dt luglio. Quest'uomo dai campi non ta che passare sulla strada. Ritornerà saggiamente alla terraquando ti momento sarà venuto di gettar via, senza brio, il suo ultimo bidone vuoto e di portare silenziosamente. 0 bandoliera, un tascapane co-] lor del cielo, che egli avrà riempiloy '""ffo '<' strade di Francia non di stel-