Polemiche sulla prova del sangue

Polemiche sulla prova del sangueJESjMULneirl - Cnnella Polemiche sulla prova del sangue «Mario Bruner! porta sulle sai dita la fatala dseumentazlona dalla sua Identità », dichiara un- avvocato di parta bruneriana ■■ Nessun oolpo di scena sarà preparato dalla famiglia Brnneri L'impressione del conte Dalla Torre r, . . J Roma, li) notte. L ^ esperimento dcli<i piova del san *luLSUJlu Sconosciuto d) Collegno e s,uii0, finora Canelia e sui suo; figli, 1'-■',>,", .? dai d10ll°?" Giocondo Proni di ^"if.„aic'1.llJ re'-e"tl riconosci ,*artbl^''o avvenuti a Mi.a- .?'.1 ,1 H°vl!,nw'1;-; mes.,o « rumo , 1 C-ampi dei cai i uhi ani e del brune- anche ili Vista delia 11011 iOlltalia i .si-us.^ne della complessa vicenda, nnanzi ai giudici fiorentini. gita comm. Bejiedetiu h'erretii. Egli ci uvuto cortesemente ne! suo stufi» fatro le seguenti notevoli izioni che riferiamo testual- dottor Prottt non ha fatto nesscoperta nuova. Per quaiiio egli vd un tratto assurto ad una non ceno Invidiabile notorietà, lo sua alia sa perizia si annulla, se si consideri anzitutto che si tratta di un esperi memo voluto dalla siessn famiglia Ca nella, come egli ha scrino in una com mossa lettera confidenziale pubblica al suo cliente « Mario Bruner! •. Questa lettera ammazza 11 perito perchè egli dichiara di essersi lasciato influenzare da ragioni sentimentali, . m secondo luogo poi osserviamo r-he altri medici, e certo più autorevoli deO Proni, sono intervenuti al nguardo, per mettere le cose a pasto. ■p<* ml° conto riscontro una grave contraddizione in ouello che dice il p^'/t! benhè eil? mentre afferma certezza, dei controllo sul sangue del „ „0 IJnjn ^tra parte proriama di avere senz'altro raggiunto taJe certezza Evidentemente egli non poteva concludere diversamente, ed il caso capitato al perito Tomasso!) in segna: questo onesto perito per avere detto la verità è stato vo'ganiiente In- giuriate dal cosiddetto suocero d'America, che nafre gli avesse chiesto un parere sulle famose fotografie. « E' fatale ma è cosi » — Sicché ella crede che a Firenze si insisterà sulla prova del sangue? — Gli avversari l'hanno chiesta alia Corte d'Appello di Torino, che l'ita ro- spinta; ma la Corte di Cassazione è siata benevola ai riguardo. Ma ura, piuttosto che attendere la nomina di un perito seno e competente, 1 Canelia si sono affrettati a presentare le cose bell'e preparate, a mezzo di un pento di loro personale simpatia • Ad ogni modo la questuane fomlaiuentaie e questa ed è inutile divagare. Per fissare l'identità di un Individuo noi abbiamo prove dirette, che sono prove anatomiche v di fatto, e, ned caso Bruner!, abbiamo la prora delle impronte digita;: e la prova dell'anatomia dei. orecchio. Per ie impronte, il Bruneri, che per tre volte le lasciò al carcere di Torino, è quella siesta persona che, '■ome S'-onosciuto, lasciò le impronte alia (Juestura, e come sedicente prof. Canelia le lasciò a: manicomio di Collegllo il resto è chiacchiera, e noi potremmo ambe regalare alla famiglia Canelia tutte le altre prove indirette del sangue, dei testimoni, dei riconoscimenti' perchè, anrhe se queste conelurtessero tutte concordemente neir-af. fermare che l'ospite di Verona è Giulio Cane.Ha. si dovrebbe assolutamente concludere che sono provp sbasì «ip e coni fi 1 acenti. Mario Bruneri porta sulle sue dita la fatale documentazione della sm IdentitÀ. R' terribile, ma e cosi Meglio avere due moncherini cne mostrare due mani che nessun galantuomo può stringere. — In che precisamente consiste quella che lei chiama la prova dell'orecchio? - domandiamo. — Furono fotografati l'orecchio destro di Giulio Canelia per profilo e l'orecchio di Mano Bruneri; poi sono stale ingrandite queste foiografie e si è riconosciuto che anatomicamente sono diverse, sicché si può concludpre '•he lo Sconosciuta di Coilpgno è Bruneri ner le Impronte digitali, non è Canelia per l'orecchio. — Eppure — osserviamo all'avv. Ferretti - 1 professori Ferrando e Pellegrini non sono d1 que-'tfl opinione. — Ferrando e Pollpgrinl — hn ribattuto l'avv Ferieitl — non devono certo avere accontentato molto la fami glia Canelia. nè io suocero d'America. Costui aveva lorc ordinato di dimostrare al punniirp profano che Mario Bruneri è il morto prof. Giulio ca-nella. Invece * due illustri professori che pure h-snno dimostrato una di-sinvoltura degna di miglior causa, nonhanno avuto lanlo coraggio; anzi han-no scritto un grosso volume nel va-no Intento d- riini,i=trnrp a modo loro rhp non si tratta nè di Rruneri. nè diCanelia. ma di uno sconosciuto che si era accasato presso la r.-irnig'in Ca &S?'e^T?&Ì&^^*&sia toccata la sorte del perito Tomns- soli. E a questo riguardo debbo cor reggere un errore in cui è caduto qua!-che giornale in questi[giorni, nnnun-ziando che n lesi degli avvocati della Famiglia Canelia è che 11 eo=ide'to gconosC(Uto f,|tri non ò che il prfps , gore Giulio f.nneltn- no la farmeli:, Canelia Inn<.i>z1 nlla Cor*» di FTenze sosterrà quello r-h? so«ténne dinanzi à{' magistrati pi^monesi." che-. c{óè',"=i' tratta di uno Sconosciuto. Tanto pe» esserp prpcisj. p— Conosce - chiediamo ancora al-! l'avv. Ferretti — ciò che ha detto li prof. Mino di Torino sulla ricerca dei eruppi sanguigni? — 11 prof. Mino ha dimostrato che la prova del sangue non dice nulla ai fini della nostra causa, e infatti a noi non interessa un esame del sangue per ie ragioni anzidette. Questa pubblica dichiarazione del medico di Venezia non è che" uno de: lanti colpi « a sensation ■, al quali siamo ormai abituati. — Colpi « a sensation •? — domandiamo all'avv. Ferretti. — Ma se invece si dice che i Bruneri hanno in serbo qualche grosso colpo per il giudizio di Firenze. — Nessun colpo — egli ci risponde; — e nessuna novità. Noi siamo linpenitenleinente fermi nella prova delle dita e dell'orecchio. I colpi di calinone a salve li lasciamo all'ospite di Verona; ma essi servono, se mai, per il pubblico e non pei i magistrati, di annunzia, pei esempio, uno studio foogralico di una pietosa fotografessa, ncaricata dal falso Cartella per dimostrare l'ident<tà fra le fotografie Canelia e Bruneri. — e che cosa pensa sulla prova musicale tana avanti al proi. Calligaris di Modena? — Ma se il signor Bruneri non ha mai visto un pianoforte! e questo lo ha dimostrato, anche di fronte ad un perito onesto e competente, come mal si pretende oggi che egli sappia suonare? Bisognava proprio ricorrere al dott. Calligaris per tirare fuori questa nuova prova? Il dottor Calligaris che credi-, di avere trovato per mezzo delle linee iperestetlche, da lui inventate e da nessuno prese sul serio, la prova che il suo cliente sa suonare il piano, certamente ignora che nella scorse estate, al Lido dì Venezia, per due mesi, una volonterosa pianista aveva preparino il soggetto anche agli esperimenti ' della .Maria» dì Flotmv e delia « Bohème ». Proprio In questi giorni, sulla Rivista di Psicologia e deuo che cosa pensa la vera scienza di tutte queste fantasticherie di chiromanti. Rivolgiamo un'ultima domanda all'avv Ferretti: — Che avverrà, il 29 a Flrenze7 — La causa sarà messa a relazione di consigliere e sarà fissato 11 giorno della presentazione delle memorie. — E per quando si prevede la di scussione? — La sua data, nonostante la nostra migliore volontà, non può essere imminente. Insieme con l'udienza per In presentnzione delle mpmor(p d< vrN esserne Asseta un'ultra successiva, per la discussione pubblica. Su questa da ta ci accorderemo, a Firenze, con gli avversari. A quando la discussione! Fin qui. le dichiarazioni dell'nvv Benedetto Ferretti, che assistette fino dal giudizio di secondo grado dinnn zi la Con? di merito torinese la famiglia Bruneri Per quanto riguarda 1 riconoscimenti avvenuti a Milano, tra 1 quali par ticolnrmente emozionante sarebbe staio quello ratio dalla moglie dell'avvocato Renler. sorella del contp Dalia Torre. Dirpttnre dell'Osscrtiofore Bomano abbiamo chiesto a quest'ultimo la stia Impressione. Il conte Dalla Tor re che non aveva pprò ancora letto la notizia, nulla ha potuto per li mo mento dirci al riguardo, anche perchè I congiunti di cui si è parlato vivono lontani da lui Per 11 21 corrente era fissato il ri eorso proposto dinanzi alla Cassazione dal comm Francesco Canelia. av verso ta sentenza della Corte d'Appel lo d1 Venezia, che riconfermava la condanna per diffamazione su quere la sporta dal fotografo veronese si gnor Tomassoll. Apprendiamo che oggi, su richiesta dPll'aw I.tbonatl, che insieme con l'avv. Perego di Verona, difende il comm. Cnneila la discusMonp del ricorso è stata dlffprita all'udienza del 16 gennaio prossimo. li fotografo Tomassoll si costituirà parte civile per resistere al ricorso. «