La bandiera dei fanti inaugurata dai Principi di Piemonte in una giornata di solenne esaltazione della "Regina delle battaglie,,

La bandiera dei fanti inaugurata dai Principi di Piemonte in una giornata di solenne esaltazione della "Regina delle battaglie,, La bandiera dei fanti inaugurata dai Principi di Piemonte in una giornata di solenne esaltazione della "Regina delle battaglie,, L'adunata di tutte le Armi - L'omaggio ai Caduti fascisti - La cerimonia a Palazzo Madama La (.giornata del fante» si è Iniziata ieri colla caratteristica animazione delle stazioni ferroviarie e delle vie cittadine, che è propria degli avvenimenti accompagnati da rilevanti movimenti di masse. Alle stazioni sono giunte, sin dalle prime ore del mattino, con una nota di festosità, le rappresentanze provenienti dai principali centri del Piemonte, fra le quali si distinguevano per numero e per importanza quelle della Provincia. I rosso-azzurri Le vie cittadini.- hanno accolto subito dopo 11 flusso di quest» rappresentanze, che, precedute dai loro vessilli, e al canto delle canzoni di guerra, si recavano al luogo di conceniramento piazza Vittorio Veneto — per iniziare di qui la sfilata in corteo. Di quando in quando la tranquillità domenicale dei quartieri del centro, che tardano a risvegliarsi, è scossa dalle squillami note di una banda musicale; la netta cadenza del passo militare dei plotoni si spande nell'aria, segnando il ritmo delle canzoni. Alle 9 piazza Vittorio Veneto è glft venuta animandosi e popolandosi, nonostante la sua vastità. Sono giunti prima 1 plotoni forestieri poi quelli cittadini. Fra I vari conoentramenti, stabiliti a seconda delle armi cui t reduci hanno appartenuto, si distingue tosto per la sua imponenza ii gruppo dellu Associazione del Fante. Al fante spettano oggi gli onori, la sua associazione è la più numerosa, ed è quindi logico che vanti le maggiori e più numerose rappresentanze. Ma l'imponente gruppo si distingue anche per una craatteristica nota di colore. Tutti 1 reduci fanti, vecchi e giovani, umili contadini e noto personalità, portano al collo, con un'unica aria sbarazzina e baldanzosa, un vivace fazzoletto dai colori rosso e azzurro. Sono questi i colori dell'Ordine militare di Savoia, e la direzione centrale dell'Associazione del Fante ha deciso la loro adozione per ricordare una delle maggiori glorie del fante: quella dell'assegnazione della Croce dell'Ordine militare di Savoia olla Fanteria, per 11 suo glorioso comportamento durante la guerra lfi]5-i918. Il significativo fazzoletto dei fanti compare oggi per la prima volta, a Torino, su cosi vasta scala, ed esso suscita una viva curiosità. Il gruppo aumenta e si infittisce sempre più. Sulla nota dominante del rosso-azzurro spiccano i candidi car teli! recanti la provenienza delle vari»rappresentanze. Attorno al nucleo Imponente dei torinesi, si raggruppano plotoni di Bardonecchia, Calasse, Caluso, Carlgnano, Carmagnola, Casalbor gone. Ceres. Chivasso, Ciriè, Condove Lonzo, Favrfa, Ogìianico, MoncaJlerl, Pinerolo, Hivara, Rivarolo, S. Antoni no, Susa. Venaria ecc. Ma ad onorare il fante torinese che inaugura la bandiera della sua Sezione, sono venuti 1 confratelli, non solo della Provincia, sibbene anche dagli altri capi luoghi, con 1 loro gagliardetti La città poi, come ben si com prende, ha mandato tutte le proprie associazioni patriottiche, le associazlo ni d'arma, quelle combattentistiche, £Cc IA fratellanza è suggellata con un lar ghlsslmo contributo di adesioni. CI sono, fra le associazioni di reduci quelle dei Mitraglieri del Genio, della Cavalleria, dei Bersaglieri, degli Alpini, dei Marinai, degli Artiglieri, degli Arditi, dei Carabinieri, ecc. Fra i sol dati combattentistici ci sono i Com battenti, i Mutilati. 11 Nastro Azzurro i Reduci d'Africa, ì Volontari di guerra t Volontari fiumani, ecc. Non mancano i veterani ed 11 loro portabandiera un garibaldino dalla camicia rossa. Tre bande — quella del tramvlerl quella«rleiristituto Bonafous. quella dell'Albergo di Virtù — rallegrano l'attesa con gli inni patriottici, l'n giro tra questi reduci riesce edificante. Si ritrova, accanto all'umile artigiano o contadino. In personalità nel campo politico, dell'arte, ecc. Ad esemplo, fra gli artiglieri dal fazzoletto giallo sono lo scultore Monti, l'ing. conte Orsi e parecchi noti professionisti. Altrettanto si può constatare in altri gruppi. Poco prima delle 10 unti 1 convenuti si schierano a ranghi serrati e ordinati, e il comm. Fontana, commissario generale dell'Associazione del Fante. Il passa In rivista, accompagnato dall'avv. cav. Battìi, fiduciario provinciale dell'Associazione, dal vice-presidente cav. Amelotti e riagli altri dirigenti. Il corteo Poco dopo si forma il corteo, e l'imponente adunata si muove per la sfilata attraverso il centro cittadino, al festoso suono delle tre bande che aprono e chiudono la lunga colonna. Precede, attorniata dai vessilli delle Associazioni consorelle, la bandiera che sta per essere inaugurata, ancora avvolta e rinchiusa nel suo astuccio e recata dall'ardito e squadrista tenente Mariotti, due volte decorato di medaglia d'argento al valore. Segue un compatto e fitto gruppo di gagliardetti dell'Associazione del Fante, dì vessilli, di bandiere e vengono poi le rappresentanze del fanti, in testa quella numerosissima di Torino, quindi, in lunghissima colonna, quelle della Provincia e Regione, ognuna contraddistinta dal proprio car tello. Seguono poi, avendo al Fante ri. servato il posto d'onore, le rappresentanze degli altri sodalizi d'arma, quelli patriottici, combattentistici, ecc. 11 corteo è lunghissimo, e tiene tutta la via Po: gli ultimi reparti, chiusi da un drappello delia Croce Verde, si muove appena, e già la testa ha svoltato in via Carlo Alberto. Con quella degli uomini, continua la sfilata delle bandiere, fra la reverente curiosità del pubblico che saluu, ed applaude. In via Carlo Alberto, davanti alla Casa Littoria, il corteo si ferma, ed 1 partecipanti 6i pongono sull'attenti, in silenzioso raccoglimento, In omaggio ui Caduti fascisti. Poi la marcia riprende, al suono degli inni delle bande e fra due ali di cittadini. Il corteo svolta In via Ospedale, percorre la piazza San Carlo, Imbocca in via Roma e raggiunge piazza Castello. e S^'.ii^or'^o.a^ S8S& una mot I mudine di curiosi, che improvvisano ai reduci una calorosa dimostrazione. ! Mentre le bande si fermano davanti al sprinti del corteo, a entrano e salgono al notila. Sono le 10,30, e Incominciano a giungere le automobili delle autorità civili, militari ed ecclesiastiche. Poco do- i a a i o e l e a l o i a a a o r o - - a l - e i . I r. , . . . o Ke,ntI!„lfl ,ba. tf}.?J -'1-aWl7«0, 1 «?a,t.ec) fi oefla ?erim r- i sai1"1 ,r,.erim ro ni ei o. a, o. o r nlel po la folla si apre, per fare ala ad un'automobile che giunge da Palazzo j Reale. F.' la veteira che reca 1 Principi di Piemonte, e il pubblico applaude calorosamente al suo passaggio. I Principi sono ossequiati sotto Tallio di Palazzo Madama, dalle autorità, mentre echeggia la Marcia Reale, intonata dalle tre bande già nominate e da quella dei Presidio, the ha pdgdtSglrdendAAnzppponmtcgezdftdcdivnasdgdtmCdpzvmgapcpn ò , e e a o e , a e , e l i , . i 1 a n e n , o d , e l a . t o . l a l - d o o a preso posto sotto il monumentale androne. Quindi i Principi salgono la grande scala, per recarsi al salone della cerimonia. Le squadre del Fanti si erano intanto schierate nell'ampio salone del Senato Subalpino, mentre nell'attigua sala degli Ori, ove deve svolgersi la cerimonia solenne, affluiscono le rappresentanze delle altre associazioni dei combattenti, coi rispettivi vessilli e le numerose personalità invitate. La 6ala presenta un aspetto imponente. Ai iati si dispongono le bandiere, i gagliardetti dei gruppi della Associazione del Fante, del Nastro Azzurro, dei Mutilati, dell'Associazione Combattenti e delle varie Associazioni di Anna. Nella luminosità dell'ampia sala, resa più calda dagli ori del soffitto e delle pareli, i colori dei vessilli sembrano palpitare più vivi. La folla, occupa ornai tutto ii salone. Ne! mezzo, è lanciato libero un passaggio che permette di raggiungere la fila delle poltrone, dove prenderanno posto 1 Principi e le Autorità. Sono presenti, tra gli altri, moltissimi ufficiali generali e superiori dell'Esercito e deila Milizia, fra i quali si notano il Comandante della Direzione generale Montefinale, il generale Pintor, comandante la Scuola di Guerra e il generale della Milizia Scandolara. La benedizione al Vessillo Alle 19,45 giunge mons. Benna, Vicario Capitolare, accompagnalo da due sacerdoti. L'illustre prelato, che impartirà la benedizione al vessillo, viene ossequiato da tutti i presenti. Alle 11 precise, dalla piazza, giungono le note della fanfare reale, che annunzia l'arrivo dei Principi. Essi sono ricevuii da S. E. Ricci, dal Podestà dott. Timori di Revel, dal Segretario Federale avv. Bianchi Mina, dal generale d'Armata S. E. Conte l'etitti di Roreto. da S. E. Mombelll, Comandante il Corpo d'Armata, da S. E. Caroli, primo presidente deila Corte d Appello, dal comm. Danza, Primo presidente del Tribunale, dal senatore Cian, dal sen. Asinari Di Bernezzo. dal prof. Pi vano, Rettore dell'Università, dal Questore comm. De Roma, dall'on. Olivetti, Ferracini e Bagnasco, dal colonnedlo Tirinnanzi del RR. CC. e da allre autorità. Salito lo scalone del Juvara, essi attraversano la Sala del Senato Subalpino, passando tra i fanti schierati, che salutano romanamente e si recano nella Sala degli Ori, prendendo posto sopra le poltrone d'onore. Vicino alle Loro Altezze si dispongono Mons. Renna e le autorità. Ha luogo quindi la solenne cerimonia. Mons. Benna pronuncia la tornitila di rito ed impatrisce quindi la benedizione al vessillo, che è portato ancora arrotolato, dal Tenente Maciotti. Quindi la Principessa di Piemonte, che ha accettato di essere l'Augusta Madrina della bandiera, scioglie 1 nastri che tenevano arrotolato il vessillo. La bandiera è inaugurata. 11 presidente della Sezione Provinciale dei Fanti, l'avv, Baitù, prende quindi la parola; egli ringrazia f Principi per la loro presenza e per avere accettato d'essere Padrino e Madrina della bandiera dei Fanti, tgn, dopo aver ringraziato le uutorità politiche e militari, afferma che i fanti In congedo sapranno tenere sempre fede al loro giuramento di amare il tricolore, di servire la Patria fino al sacrificio e di essere sempre pronti ad ogni appello del Re, per qualunque cimento. Parla quindi il Vicario Capitolare, Monsignor Benna. Egli esalta il fausto evento che si celebra in questo giorno e che ha un triplice significato: «Quello dell'amore alla religione — egli dice — che qui è presente nella benedizione impartita al vessillo dei Fanti : alla religione che ha reso cosi fulgida nei secoli la storia di Roma e d'Italia; amore alla nostra dinastia che ha unificato il nostro Paese, che le ha dato indipendenza ed unità e che ha condotto a termine l'opera del Risorgimento; amore alla no-stra Italia, alla grande Patria ormine per la quale i Fanti hanno sofferto, combattuto e vinto nella lunga ed aspra guerra. Questo triplice amore — continua il Vicario Capitolare -- porterà i suol frutti nel futuro, frutti ili pi«-sperita morale e materiale ». Monsignor Benna conclude quindi la sua patriottica allocuzione auspicando alle maggiori fortune della Patria. Parla quindi brevemente la Presidentessa delle Dame Patronesse, Donna Lulllg Buschettl. ed infine prende la parola il comm. Fontana, commissario .dell'Associazione del Fante. 11 quale ringrazia anzitutto i Principi e dichiara che i Fanti sapranno custodire immacolata la bandiera ad essi oggi consegnata II discorso del comm. Fontana « Noi scriviamo sul libro d'oro del Sodalizio — egli prosegue — questa data che segna un giorno di grande festa non solo per la sezione ma per l'Associazione tutta. Oggi in questa vecchia, eroica e reale Torino, In questo palazzo sacro alla storia del popolo nostro, attorno a questo nuovo vessillo, battono i cuori di tutti I Fanti d'Italia di un solo palpito di amore e di devozione ineffabile, di amore a quanti operarono, combatterono, morirono, per le fortune della Patria : di devozione e di riconoscenza alle Auguste Vostre persone ri Alti Patroni ». L'oratore rileva quindi 11 profondo significato del fatto che la bandiera deÌ"Associazione del Fante di Torino e stata offerta dalle Camicie Nere, qua si a riaffermare, con tale atto di fraternità, il concetto che l'azione del Fascismo In pace è stato la continuazione e lo sviluppo Ideale dell'opera nei combattenti. Egli ricorda lo spirito trlncerlstico che ha presieduto a'Vatto di fondazione dei Fasci, ed esalta la attuale rinascita della Nazione, la cui concordia di spiriti e di volontà è attestata e riconfermata dall'offerta di questo vessillo. Il comm Fontana parla quindi degli scopi dell'Associazione del Fante. < L'Associazione nostra — egli dice — è un esercito di cuori, di ricordi, di volontà: è una mossa disciplinata e compatta di soldati che vogliono servire in silenzio il loro Re e 11 loro Duce, che vogliono mantener vivo lo spirilo di corpo e il ricordo delle secolari e fulgide tradizioni dell'Arma. Ed in questo giorno di festa noi leviamo in alto I nostri vessilli e le nostre fiamme, chiamando a raccolta i fanti del Carso e del Piave e con loro 1 giovanissimi delle ultime 12 classi, che la nostra passione non hanno vissuto e che forse non arriveranno a sapere mal ciò che fu il nostro calvario tra il maggio 1915 e il 4 novembre 1918. ma che la nostra gloria sono pronti ad eguagliare porche anch'essi hanno ereditato fatalmente lo spirito degli eroi morti. ■ Li chiamiamo a raccolta per rivendicare le glorie vicine e lontane della santa Fanteria, compendio di innumerevoli sofferenze e d'ignote grandezze, czdpptaedcnafsgeFacna1dsuailzstsAc1CiGvldPtIeIsccLd e o o , à a a r a i r e . i l a e r a o i i creatrice tenace c fedele della grandezza della Patria, espressione perfetta della inesauribile generosità della stirpe. Chiamiamo a raccolta perchè il passato eroico dei fanti non sia soltanto una memoria «iena di dolcezza e di orgoglio, un taccuino palpitante di note delle baitaglie, una medaglia commemorativa, un elmetto arrugginito, ma sia piuttosto il ricordo che allontana la stanchezza, che ridona la fede, che risveglia la volontà, che Insegna la pazienza ed insieme l'orgoglio, sia insomma la scuola dì ogni energia e d'ogni virtù ». Il commissario dell'Associazione del Fante conclude inneggiando ancora alla Principessa Maria di Piemonte, che 1 Fanti salutano loro alta Patrona. ,ed al Principe Ereditario, capo amato di soldati, al quale i fanti del1 Associazione rinnovano la promessa di esser pronti a tutto osare ed a tutto soffrire per la grandezza della Patria unmortale. La cerimonia è fluita. I Principi si alzano e prima di lasciare la sala si intrattengono con mons. Benna, con le autorità e coi dirigenti dell'Associazione del Fante. Un altissimo scrosciante applauso 11 saluta quando attraversano l'Aula del Senato, tra due schiere di fanti acclamanti. Le Loro Altezze scendono quindi lo scalone, accompagnati dalle autorità, ed alle ore 11.45 rientrano a Palazzo Reale. 1 fanti scendono quindi in Piazza Castello, dove si dispongono ancora in corteo e si avviano quindi, per via Garibaldi. Ano al Palazzo di Città, dove depongono una corona di fiori sulla lapide che reca inciso il Bollettino della Vittoria. Alla sfilata assiste il Podestà Thaon di Revel, accompagnato dal segretario generale comm. Gay, I due vice-Podestà Gianolio e Silvestri, ed il capo di Gabinetto comm. Gualco. II corteo quindi si scioglie ed i Fanti si recano poi alla spicciolata al ■ Rancio », che ha .chiuso festosamente la celebrazione odierna. La nuova saletta Beale alla Stazione di Porta Susa nqtiSvadte tasalasrIdlfepnmcoscttdMpmnppddcLa stazione di Porta Susa mancava di una saletta Reale e il Compartimento ferroviario ha provveduto a colmare lu lacuna. Su disegni del prof. Ravaglia del Compartimento di Roma e col concorso del Capo Suzione ai lavori comuni ing. Tavola, la saletta è stata costruita a sinistra dell'entrata principale della stazione. 11 salottino è in istile settecentesco ed i mobili e le tappezzerie che lo adornono sono autentici. Il lampadario centrale, come ì candelabri che completano gli specchi ovali appesi alle pareti, è di Murano. Una consolle e una grande tela raffigurante Vittorio Amedeo IH completano l'ammobigliamento. 11 Principe e la Principessa di Piemonte, accompagnati dal grand'utf. Ehrenfreund, capo del compartuneot to ferroviario, hanno varcata ieri alle 18,45 la soglia della nuova ealetta, del cui arredamento si sono compiaciuti col capo compartimento e con il prof. Ravaglia e l'ing. Tavola che essi hanno desiderato conoscere. La figura della Principessa Maria, la quale vestiva una giacca di velluto bleu ornata da una pelliccia grigio chiaro e portava sul capo una cloche pure bleu, spiccava sul fondo della sala i cui ori armonizzavano perfettamente con le azzurre tonalità della tappezzeria. I Principi, accompagnati dalla dama di Palazzo e dal gentiluomo di Corte marchesa e marchese di Rrivio, dal generale S. E. Clerici, primo aiutante di campo di Sua Altezza, e dagli ufficiali di ordinanza capitani Carnevali e tenente di vascello De Cristofaro, hanno lascia-1 ta la soletta. Sotto la tettoia 1rasappnPeslsmWtnaRrtefln i stazione stavano schierati, col gr. uff. IEhrenfreund l'ing comm. Pellegrl-1ni, l'ingegner comm. Tavola, l'ing. comm. Pallowskl, l'ing cav. Sartore!-!li, l'ing. cav. Viglino, il console cav. Bonino della Milizia Ferroviaria, il capitano Batta del comando militare]della stazione. 11 capitano cav. Mloz zi comandante la compagnia interna del carabinieri, 11 cav\ dott. Fnsarl. ]commissario capo alla stazione di P. N., il cav. Bolzonello segretario jparticolare del Capo Compartimento e il Capo stazione principale di Por-lta Susa. I Principi col loro seguito civile e militare sono saliti sul treno Reale che. scortato dal grand'uff. ing. ehrenfreund, partiva subito dopo alla volta di Novara. Il Principe e la Principessa di Piemonte hanno fatto ritorno Ieri sera alle ore 19 alla stazione di Porta Susa. Principi • Personalità le viaggio Alle ore 14,56, proveniente da Milano, scendeva alla stessa stazione di P. S. il Duca degli Abbruzzi, che In automobile si diligeva al Palazzo della Ci?tcrna. - Ieri sera, alle ore 20,45, 6 partito per Roma il Podestà, dott. Paolo Thaon di Revel, salutato alla stazione di Porta Nuova dal vice-podestà dott. Gianolio, dal comm. avv. Gay, segretario generale al Municipio e da un gruppo di Consultori.