La ricostituzione in Jugoslavia di antiche società terroristiche

La ricostituzione in Jugoslavia di antiche società terroristiche La ricostituzione in Jugoslavia di antiche società terroristiche Roma, 17, mattino. Il giornale della domenica — supplemento dui Giornale d'Italia — riceve da Zagabria: « 1 (domali di Zagabria e di Lubiana hanno pubblicato appelli alla gioventù nazionalità prebellica, nei imali si lancia l'idea di riorganizzare gli antichi aderenti alle varie società rivoluzionarie che esistevano in Bosnia, in Croazia, In Slovenia e altrove negli anni che precedettero lo scoppio delia guerra mondiale. « Il pubblico — scrivono le ufficiose S'orasti — si interessa molto a questa iniziativa, perchè si tratta di un'azione p l'epa tata in glande stile. 1 lavori preliminari sono finiti In questi giorni. Le riunioni tra gli aderenti alle società rivoluzionarie prebelliche sono state in questo mese molto frequenti, specialmente a Zagabria, da cui si dirige il movimento. In tutte oneste conferenze si è discusso chi potrà essere il capo della futura società, quale forma questa dovrà assumere, le modalità dello statuto, ecc. L'idea di riorganizzare 1 rivoluzionari dì prima della guerra è sorta in seguito a numeroso pubblicazioni nel giornali di Zagabria, di Lubiana, di Subòdina e di Sarajevo. E dovunque si è trovalo un gran numero di aderenti, che si sono senz'altro messi al lavoro. Ma l'azione principale partirà da Zagabria fino a quando non sarà giunto il momento di indire un congresso generale per coordinare l'opera dei singoli comitati già sorti in vari centri. 1 rappresentanti di Zagabria sono il dott. Sacra Stulhofer, l'ing. Rablina Uija e Oscar Tartaglia. Quest'ultimo si recherà fra giorni a Spalato per pubblicare un giornale, la Zatsava, che propugnerà l'idea Jugoslava. In Bosnia l'organizzazione è affidata al doit. Giura Assoijc e al dott. Mirko lloseen. Nella recente visita dei ministri a Sarajevo, il dott. Assoijc "ha tenuto un discorso intorno all'attività che in tal senso egli va svolgendo. Un altro comitato è sorto a Mostar». 11 giornale fa seguire questa interessante corrispondenza dal seguente commento : a Le associazioni rivoluzionarie terroristiche, elio risorgono in territorio jugoslavo, e si aggiungono a quelle già oggi in azione, esistevano al tempo dell'impero austro-ungarico e furoi no d'elemento determinante di tutto quel movimento di criminalità politica, elio portò direttamente all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo, e di là alla guerra europea e mondiale. I nomi che oggi si presentano al primo piano delle risorgenti associazioni sono gli stessi di allora: Stulhofer, Oscar Tartaglia, Augusio JenUo, ecc. Mancano i nomi di alcuni assassini e sicari, quali 11 Prlncip, 11 Gabrinovic e l'Ilic, perchè essi sono scomparsi non soltanto dalla politica, ma anche dalla vita terrena. Ma lo spirito dei capi rimane lo stesso e lo stesso rimane il programma. Ma contro quali paesi è diletto nella sua nuova edizione questo programma? Prima si trattava della distruzione dell'Austria; oggi l'impero austro-ungarico è distrutto. Quali sono dunque i nuovi obbiettivi delle risorgenti organizzazioni terroristiche? Quale nuova revisione violenta del trattati es.-=e vorrebbero provocare con bombe, pugnali e sanguinosi disordini? Quale fine immediato più precisamente intendono perseguire quelle associazioni, che, come la battagliera u Zàstava » e la famigerata « P'reporod », s' organizzano e hanno da operare proprio sul confine Italiano? Quale significato si deve attribuire al francobollo propaganda diffuso fn Jugoslavia che vorrebbe affermare diritti jugoslavi non soltanto su Fiume e tutta la Venezia Giulia (Trieste compresa) ma finanche su Udine? Poniamo all'Europa questi concreti problemi attuali. La • Nnrodna Obrana », la « Mano bianca », l'« Oriuna ». delle quali già si sono constatate le pericolose e insistenti attività, ricevono nuove forze di rincalzo con le nuove società di azione terroristica iugoslave. Affermiamo che in questo torbido movimento, troppo tollerato e anche In coroggiato di là dai confini, è il germe di nuovi oscuri conflitti e di nuove gravi minacele alla pace dell'Europa ». sdaGaaldpdmrCv

Persone citate: Augusio Jenuo, Francesco Ferdinando, Ilic, Oscar Tartaglia, Rablina Uija, Sacra Stulhofer