Una giornata a Irkutsk, capitale della Siberia

Una giornata a Irkutsk, capitale della Siberia Una giornata a Irkutsk, capitale della Siberia Cinquanta chiese senza santi = Favolose ricchezze emigrate a Mosca = Squallida miseria nel paese di Cuccagna = I-a suprema aspirazione di una sposa che non ha lo spirito della rivoluzione : possedere un tavolo e due sedie - Serata in un teatro dove non brillano gioielli ti .\. si o a» r t* o l iM V l A. T <> Da IRKUTSK (Siberia orientale) ottobre 1930. irkutsk — mi aveva detto in treno un russo di tiepida fede sovietica — era, all'epoca dell'Impero, la pia brilante città della Siberia,'la Johannesburg dell'Asia nordica. Ospitava una numerosa e ricca società di gente molo progredita nelle idee, molto generosa negli atti; aveva un grande teatro, un'università famosa e provvista di un materiale scientifico di prim'ordine. un antuario considerato come la Lourdes] csiberiana, poiché custodiva il corpoIgdeddggtptmtdel taumaturgo asiatico Sant'lnnoceno, che fu vescovo di Irkutsk all'epoca di Pietro il Grande e posto sugli altari dal Santo Sinodo per la sua opera missionaria in Cina e Mongolia; dei belissimi parchi e soprattutto un fiume eccezionale. l'Angarà. il più limpido, azzurro, fresco fiume del mondo... l'Angarà e l'unica cosa pregevole che rimanga ad Irkutsk, poiché tutto II resto è scomparso ed in rovina. Lo vedrà... Preceduto dalla fama Malgrado questi ragguagli piuttosto pessimisti, ho trovato Irkutsk quasi seducente a cagione della presenza in essa di un italiano che, venendomi a prendere alia stazione, mi ha detto: — Accetterà la mia ospitalità come gliela posso offrire, cioè adattandosi. Sino a qualche mese fa abitavo un piccolo appartamento, ma mia moglie, che è sibcriana, influenzata dall'ambiente, ha pensato bene, dopo quindici anni di matrimonio, di scegliersi un altro compagno e mi ha lasciato solo, motivo per cui non dispongo che di una sola camera, di passaggio per giunta. L'ho isolata, disponendo l mobili In guisa da formare una specie di corridoio. E' una grande cosa possedere una camera ad Irkutsk! Per il vitto non tema niente. Appena ricevuto il telegramma che annunciava il suo arrivo, ini sono messo alla ricerca di pane. Ne ho trovato due libbre, fresco, una ghiottoneria, ne abbiamo per due giorni. Ho potuto ottenere anche del burro. Domani troveremo certamente dei pesce... Ma non la lascìerò partire senza darle un'attestazione, diremo cosi di stima, d'una certa solennità... — Come sarebbe a dire? — Eh, mio caro signore, lei potrà bene immaginare che tanto per me come per quei pochissimi * occidentali ■ che vivono ad Irkutsk, il suo arrivo non è una cosa comune. Sono anni ed anni che non vediamo in città la faccia di una persona appartenente ad un paese normale • e che ci possa convincere che il resto del mondo non sovietico... Chi vuole che si fermi ad Irkutsk. E poi lei qui è conosciuta. Non molto come scrittore o giornalista, poiché è dal 1914 che non riusciamo a ricevere un giornale, un libro, una voce qualsiasi dall'Europa, ma come ' uomo »l — Ma che diavolo dice? — Proprio cosi. Noi. cioè lo ed un piccolo gruppo di operai superstiti degli antichi lavori della ferrovia, la conosciamo benissimo, a cagione del gran parlare di lei che ci taceva il nostro povero compagno Dalle Rive, morto di tisi al principio della rivoluzione, che era stato suo attendi ite negli anni oramai lontani — un quarto di secolo fa e più, non è vero? — net quali lei faceva il tenente al 6.o Alpini. — Possibile? Questo è un romanzo! Ed ecco che l'ottimo signor Fontana, il mio ospite, l'italiano che vive ad Irkutsk da venticinque anni, seduto accanto a me nella carrozzella che sobbalza sullo sconnesso selciato a » teste di morto » (si chiama così in Siberia la detestabile pavimentazione delle strade a ciottolonl rotondi) che adduce alla riva dell' Angora, mi racconta la straordinaria storia della mia notorietà ad Irkutsk, evocandomi particolari della mia prima giovinezza da me completamente dimentiratt. appresi da Dalle Rive, In guisa da commuovermi profondamente al pensiero dei sentimenti di devozione e d'alletto di •luell'anllco commilitone, portali qui e ravvivati con i compagni nell'esilio siberiano assieme al più cari ricordi della patria lontana. Il massimo centro controrivoluzionario Raggiungiamo la riva destra dell'Angarà, il fiume di Irkutsk che viene dal Uaikal, anzi che regala alla città le trasparenti e leggerissime acque del i/rande mare interno sibcriano. Si sor passa il fiume su di un lungo ponte poggiato su barche, la città vastissima si stende quasi completamente sulla riva sinistra, di faccia alla confluenza dell'Angora con l'Ir lem. Rotolando sui tavoloni del ponte ci si sente investiti rcdcuVtddpmpgptrctfrddèadmsMi cupole d'oro brillanti al sole della magniflea giornata e aggiunge: dall'aria frigida che spira sul fiume, e si vede poco a valle la confidenza dcll'lrkut e il luogo dove alla metà dei '600 il boiardo Ivan Pakhobot, signore del burlai, cioè del seml-mongou idolatri del Batkal, eresse, la fortezza in legno circondata da torri, da palizzate, da fossati e da cavalli di trista, che dette origine a Irkutsk. Più lontano, sempre a valle. Fontana mi indica la mole dell'enorme convento dell'Ascensione con sei chiese dalle e e a i — E' in una di quelle chiese che è rimasta sino a tre anni or sono la cassa d'argento contenente le reliquie dei taumaturgo di Siberia, Sant'Innocenzo. Come lei vede, il convento era una vera città religiosa, una specie di Vaticano. Le ricchezze d'oro, d'argento, di broccati, d'icone che sono 'le di là sono incalcolabili. Tutto è andato a Mosca! Ricordo benissimo i tempi nel quali il santuario era la grande méta religiosa dell'intera Siberia. 1 pellegrini arrivavano qui a treni rigurgitanti come a Lourdes! E ricordo pure una visita di Nicola li al santuario, quando alcune centinaia di buriat ciamanistici, per fargli onore si convertirono sotto i suol occhi all'ortodossia e ricevettero il battesimo e furono chiamati tutti con il nome dello czar, cioè Nicola! Chi avrebbe potuta immaginare che il convento sarebbe diventato uno stabilimento industriale e Irkutsk la città più miseredente della Siberia? Tuttavia le debbo dire che l'abitudine del pellegrinaggi è sopravvissuta per parecchio tempo anche dopo la rivoluzione e la cattura di Kolclalc. Perchè irkutsk è stata il massimo centro controrivoluzionario siberiano. — E l'industria aurifera della Lena a che punto è? — Là Compagnia inglese che s'era assunto il monopolio delle sfruttamento dei campi di Bodalbo se n'è andata dopo grandi perdile, perchè i minato ri scappavano, come in generale scap pano tutti gli operai russi mandati in Siberia a lavorare lontani dalle città. Ma ora. per le misure straordinarie prese dalla Sezione locale del Consiglio del Lavoro, la disciplina è diventata severissima e le diserzioni sono minori anche nel campi auriferi e nell'industria mineraria in genere. Bisognerà vedere quel che accadrà quest'inverno. Anche qui in Siberia il Governo fa ogni sforzo per assicurare agli operai il trattamento migliore, ma non ci riesce. Ciò che esaspera maggiormente il lavoratore russo è il rimanere per delle settimane intere senza tabacco... Nostalgia di un italiano — Afa lei, scusi, che cosa fa qui? — Come le dicevo, ero in origine operaio sulla linea ferroviaria del Baikal, poi sono diventato piccolo imprenditore e capomastro. E' da venticinque anni che mi trovo qui senza tornare In patria! Lo desidero immensamente perchè, creda, non mi sono affatto russificato, nè sovietizzato e mi sento orgogliosissimo della mia italianità... Come le pare che parli Vitaliano? — Ma benissimo! Si direbbe che ha lasciato ieri la sua Veronal — Grazie' Dunque, vorrei tornare In Italia. Ma come si fa? Qui guadagno bene polche, malgrado tutto, malgrado dico che sia un po' ostico alle organizzazioni sovietiche, perchè non voglio farmi russo, sono ricercato e trovo lavoro facilmente. Potrei fare anche delle economie, ma come st può cambiare i rubli? Fontana ci tiene a farmi vedere subito le cose notevoli di Irkutsk che ha molti -edifici di gran mole, il famoso teatro {devastato perù dalla guerra civile) dove andremo stasera, l'antico palazzo del governatori, una quantità di ex-chiese, di ex-moschee, di ex-templi israeliti, il museo, la scuola industriale, il palazzo di giustizia, l'università, costruzioni che hanno cangiato d'uso e che st trovano in generale in deplorevole condizione. Attraversiamo una grande piazza dove sorgeva il monumento in bronzo ad Alessandro III che fu abbattuto. La distruzione, tuttavia, mandò sulle furie i poteri sovietici centrali, perchè ti monumento era un'opera d'arte, cosi almeno mi assicura Fontana. Le ricchezze della natura Egli, che è un uomo vigoroso, non ancora cinquantenne, pieno d'intelligenza e d'una cultura superiore alla sua condizione, continua a parlarmi della città e della Siberia ed io trovo le sue parole oltremodo interessanti, soprattutto perchè mi danno la rivelazione della vita d'ogni giorno che qui sionralasbcsbptivpsezrtlassgdtgGoBvrOgvccshlnpsncLrtc i vive. In ultima analisi. Fontana è ottimista; mi assicura che la rivoluzione in Siberia non ha modificato il caattere dei suoi abitanti. Intuisco che a ragione fondamentale per cui queto eccezionale immigrato non ha abbandonato il suo esilio dipende dalla ordialità, dalla bontà, dalla comprenione di cui si.sente circondato. — 1 russi, f specialmente quelli siberiani, sono della brava nenie! — riprende Fontana — glielo assicuru Tuti si aiutano fra di loro, qui, lutti lavorano, tutti sentono che le difficoltà ^presenti non possono essere che transitorie, perchè il paese è troppo ricco e non ci sono requisizioni ed esportazioni che riescano a stremarlo. Una rete gettata nell'Angora significa quintali di pesce; al viveri provenienti dalla campagna ci pensano i burlai d'estate e d'inverno, quando arrivano qui sulle slitte con l loro bastoni di latte gelato, il Balkal vicinissimo sta per diventare l'Eldorado di un tempo, tante sono le materie prime che provengono dalle sue rive. SI figuri che il Governo, in vista precisamente delle organizzazioni indfistrlall sorte sul Balkal, ha pensato persino di rimuovere l lebbrosi dall'isola Olkon, sulle roccie delle quali abbaiano le foche. Oro, carbone, natta, foreste per il taglio del legname, bestiame innumerevole nella vicinissima Mongolia, qui c'è di tutto. Basta stendere la mano. — Ma lei ■ non mi ha ancora detto che cosa fa, ora. — Dirigo, fuori della città, una costruzione in pietra e legname, e non ho come lavoratori che delle ragazze l tre quarti del muratori di irkutsk sono donne. Del resto anche metà della polizia della città è formata da robuste siberiane in uniforme e sciabola nonché rivoltella. Sono rispettate e anche temute, come se fossero uomini. L'emancipazione femminile, vale a dire la partecipazione delle donne a tutte le attività mascoline, è più sviluppata in Siberia che In Russia. Fontana che ha il culto di coloro che soffrirono le persecuzioni czariste, vuol condurmi a visitare la tomba collocata nel vecchio cimitero d'una chiesa di un principe Trubetzkol morto esule qui, per aver rifiutato la grazia imperiale di ritornare in Russia. Passiamo quindi dalla biblioteca, perchè il mio ospite è fisso nell'idea di scovarvi l'edizione italiana di un libro sulla Siberia scritto da un torinese che visse lungamente in queste regioni mezzo secolo fa, ma non Laviamo niente. .Per la strada sosta in un ne gozìo di Stato di pellicce e di oggetti sacri {damaschi, pianole, icone, venduti come ornamenti di salotto, ma estremamente cari) e visite in alcune case amiche, vale a dire di amici occidentali di Fontana, un tedesco, un iugoslavo che parla triestino, un figlio d'italiani che ha dimenticato la lingua madre, decisi tutti ad offrirmi un tradizionale desinare siberiano da consumarsi nell'abitazione di colui che dispone del numero maggiore di camere e al quale ogni partecipante contribuirà con un dono di cibarie in natura. dvlol'sodledctoqsremdrczdnstsgaoneosCasa sovietica Finalmente arriviamo a casa, il che merita un cenno perchè si tratta della vera abitazione sovietica, dove non esistono nè chiusure, nè Intimità, nè nMltvllnssqeoasdocgtpmpsacucine e gabinetti particolari, ma una'.suddivisione della superficie degli ambienti tra gli Individui che l'abitano, di modo che Fontana dispone di cinque o sei metri quadrati di pavimento, divisi dal vicino ménage per mezzo di una credenza e di un assito. Il ménage è formato da due sposi giovanissimi che dormono su del giornali stesi sul pavimento. Parlo con la sposa alla quaU regalo con piacere le ultime paia di calze Ida uomo s'intende, ma in Siberia le calze da donna non esistono) che avevo nella valigia (arriverò alla frontiera con la valigia vuota, poiché è da Omsk che non taccio che distribuire Indumenti al russi che me li chieggono, offrendomi in cambio del rubli... Naturalmente rifiuto i rubli e non è neppur necessario di essere molto generosi per farlo, perchè di cotesto moneta nessuno ne vuole in Cina e per i bisogni delia Russia ne ho in tasca anche troppi. Del resto il ceklsta della dogana di Manciull me li sequestrerà tutti, perchè i rubli non possono essere esportati). La sposa mi confessa che la sua suprema aspirazione sarebbe di riuscite a possedere due sedie ed un tavolo, cose che i falegnami sovietici non fabbricano assolutamente più. essendolutti impegnati nel lavoro collettivo statale. Interviene lo sposo spiegando per l'ennesima volta alla moglie che il * materialismo storico » che caratterizza il presente momento russo, ha il ^censori, diritto di domandare al cittadino sovietico ben altri sacrifici che non quelo del letto e del tavolo o delle sedie. I discorsi del giovane tradiscono 'entusiasta per non dire II fanatico sovietico che vede Irkutsk, alla line del quinquennio del « piano industriale », non composto per i nove decimi della distesa di catapecchie crollanti che costituiscono l'abitato, ma coperto di grattacieli per il popolo slmili a quelli che si stanno costruendo a Mosca-, ventiquattro plani; sessanta asw tetto innumerevoli terrazze per il tennis e nei sotterranei enormi cucine per sfamare giornalmente seimila persone. La < consomolka » cioè la compagna del giovane i un poco più scettica riguardo i grattacieli, ma finisce per concludere di essere felice anche senza mobili negli olio metri quadrati della sua casa. Più tardi Fontana pur non raccontandomi cost molto nuove sulla nuova società sovietica costituita dal giovani, mi conferma che questa specie di umanità attinge la ragione principale della sua resistenza alle privazioni e alla mancanza di ogni conforto materiale nel fatto di non aver conosciuto la vecchia Russia e nella convinzione che non esistono oggi, in questo paese, privilegiati di sorta. « La congiura dei sentimenti » Alla sera teatro. Il teatro di Irkutsk non aduna certamente come quello di Mosca un pubblico eclettico fra il qua le è anche possibile scorgere la sovietica elegante in toilette parigina e con vezzi di perle autentiche, tipo signora l.unaciarskt [la bellissima moglie dell ex-Commissario all'educazione nazionale) alla quale ebbi il piacere di essere presentalo al Teatro d'Arte moscovita di Stanisiawsky. Il pubblico qui è formato unicamente da operai e da operaie che tramandano l'acre odore della fatica cotldlana, nonché da asiatici del centro, d'aspetto tale che si direbbe abbiano abbandonato fuori della porla la carovana cammellifera o il cavallo mongolo, spettacolo: ■ La congiura del sentimenti ». dramma di giovane autore sovietico, dove il ventesimo secolo è raffigurato da un serpente boa che divora e rigetta gli uomini del diciannovesimo, e dove il protagonista, cioè l'uomo nuovo lotta contro un romantico fratello che assistendo al meccanizzarsi della vita, architetta contro di lui una congiura di sentimenti. I punti più originali del dramma mi sono parsi un colloquio d'amore fra l'uomo nuovo che reca sui viso * segni del ferri prodottigli dalla caduta su di un tombino e la sua amante, ufficialessa dell'armala rossa ed un dialogo fra i due fratelli dove il millenario principio di onorare il padre e la madre è battuto in breccia polche, come si insegna ai ragazzi nelle scuole, tanto l'uno quanto l'altra mettendo al mondo i figlioli non hanno obbedito che all'istinto. La recita finisce, il popolo applaude e Fontana, attraverso le sconnesse e mal rischiarate strade, mi riconduce nel suoi ammobiliati sette metri quidrati di pavimento imponendomi di occupare il suo tettuccio polche egli, in questa statone, preferisce dormire per terra. Ogni tentativo per invertire la situazione riesce vano e debbo accettare. Notte stellata, silenzio assoluto, in ntnqolèaqfvttsd'.terrotto soltanto, ogni mezz'ora, dal n o e a , e l battere lontano di un olorogto da torre che suona le ore. Fontana parla nel buio e mi suggerisce che quel suono di campana è il solo del genere superstite nella grande Irkutsk, la città dalle cinquanta chiese in pietra. Lo città santa di Siberia, a cagione del taumaturgo di cui vi ho parlato al principio di queste note, di Sant'Innocenzo, la cui mummia spedita a piccola velocità al museo antireligioso di Mosca vi rimane in mostra con un derisorio cartellino che ricorda gli innumerevoli miracoli compiuti antu .'.valuzione e l'osservazione che di miracoli ora non ne fa più. Mi assopisco, ma sono improvvisamente risvegliato da uno sparo di arma da fuoco echeggiato nella strada. — Che cos'è? — domando. Chi lo sa? Un soldato che ha sparato contro un'ombra! Cosa da nulla. Le città siberiane rimbombano sempre di spari durante la notte. Nessuno ci bada. Il particolare mi fa pensare senza volerlo al brandelli di parliuiuui » bianchi » che ancora ramingano in Siberia e che la forza dell'esercito ros so e l'organizzazione implacabile della j G. Pi U. » non hanno ancora saputo raggiungere e distruggere, a tutela di questa umanità nascente e convale- SCCììtCttt ARNALDO CIPOLLA.