Improvvisa crisi ministeriale in Belgio

Improvvisa crisi ministeriale in BelgioImprovvisa crisi ministeriale in Belgio Il Gabinetto Jaspar presenta le dimissioni in seguito a un nuovo conflitto sulla questione linguistica - Disorientamento parlamentare stimi Bruxelles, 11 none, "il jtìabinetto Jaspar si è nnprovvisaflìenfé dimesso. Uie le dimissioni costi.t-ujjpcano una sorpresa per tutti è urovjato rial lutto elle alle 11 di sta jnaiis i niemhri del Governo al comWeiif-assisteviino u Manco del Porno mastro Max alla cerimonia commento rativja dell'armistizio a pie' della co lonna del (.(ingresso e che nulla di atufriiVile venne noiato nel loro atteSflainentu dull'iminenso pubblico assiepalo intorno alla tomba ilei Milite lKnoio. in» alcuna circostanza speciale era" prevista per il resto della «tornala, sitlvo la riapertura delle Camere, fissata per alle 2 pomeridiane. Ma vi sono sorprese che gli avvenimenti preparano segretamente di lunga mano e che non sono uiiindi tali se non per chi si limiti all'osservazione su perflciale dell'ordinaria cronaca politica. v L'eterna questione linguistica .,. La crisi odierna di Bruxelles è dovuta ancora una volta alla iiuustlone linguistica, e basti dire questo perche il lettore comprenda subiio che si tratta di un ennesimo episodio di ima vecchia e dolorosa vicenda, che di sor prese dello stesso genere ne ha giù cosiate al Urlino Sin troppe. Ì:La causa immediata del conflitto si preseni-a, apparentemente; come poco flnporiaiite. Giorni addietro, alla vigl-Sja della riapertura delle Scuole, il Tkìiuistro delle Scienze e delle Arti, o. come noi diremmo, il MiniSiro della pubblica Istruzione, Vauthier, credet-te opportuno emettere un'ordinanza jvietante ai professori dell' Università 'fiamminga di Ciand di insegnare an che nella Scuola l'rauoese di studi su perlori della stessa città. L'ordinanza rispondeva formalmente allo scopo di impedire un cumulo di funzioni atto a menomare, con troppe ore di lezione, l'efficienza di insegnali ti che avrebbero dovuto dedicare intera la propria attivila al magistero affidato loro nell'Università fiamminga. Nella realtà delle coso, si trattava di mettere termine alla concorrenza pericolosa che la Scuola di studi su periori. Istituto essenzialmente trance se, avrebbe ratto all'Università Barn minga, qualora la studentesca avesse potuto seguire, in francese, gli stessi corsi eiie avrebbe, viceversa, dovuto seguire in fiammingo in quest'ultima lì- provvedimento del Ministro Vauthier fu, dunque, un vero e proprio provvedimento filo-fiammingo, cosa che non deve eccessivamente sorprendere da parte di un Ministro liberale quale il Vauthier, data la politica forzatamente contraddittoria seguita in materia linguistica dal Ministero- Jaspar, composto per metà Ui liberali e per metà ai cattolici. Contro 11 provvedimento del Vauthier, la Federazione liberale di Bruxelles era intervenuta chiedendo agli altri membri liberali del Ga.binetto di Insistere presso il loro collega perché lo revocasse. 11 provvedimento, per considerazioni di opportunità facili a Intendersi, non venno revocato, che non avrebbe potuto esserlo senza sca tenare un'eguale protesta del cattolici. In seguito a questo primo lnsucces so, il borgomastro Max in una grande riunione della Federazione liberale tenuta ieri sera fece votare un ordine del giorno sconfessante formalmente lì Ministro della Pubblica Istruzione, che dichiarava fedifrago ai supremi ideali del Partito. Di fronte a questa manifestazione solenne della Federazione, ancorché a rigore essa non potesse considerarsi decisiva prima di Una convocazione plenaria del mandatari e dei delegati di tutte le Federazioni di provincia, il Vauthier e ì suol colleghi liberali, non stimandosi più qualificati per rimanere nel Gabinetto, dopo una riunione al Ministero degli Esteri, inviarono a Jaspar una lettera di dimissioni, della cui redazione si incaricarono Jnnson e Hymans. La lettera venne inviata subito dopo la cerimonia alla tomba del Milite Ignoto. Un'ora dopo il Presidente del Consiglio convocava a sua volta i ministri cattolici Baels, Van Caneghen, Hautart, De Broqueville e Heyman, e Insieme a loro decideva di rispondere alle dimissioni dei liberali significanti adesione all' ordine del giorno del borgomastro, con un gesto analogo che slgnilicosse protesta contro la revoca del decreto incriminato. Quando alle due i corridoi della Camera e del Senato cominciarono ad affollarsi di parlamentari per l'apertura della seduta, il Belgio era già senza Governo. Jaspar dal Re . Re- Alberto, cui alle 15,30 Jaspar si recò a presentare al palazzo elei Laecken le dimissioni del Ministero, si è riservato di rispondere circa l'accettazione o meno delle medesime, desiderando, evidentemente, prima di lanciarsi nell'avventura di una crisi in un momento come l'attuale, saggiare a mente fredda le scarse possibilità di soluzione che si presentano. Ma non appare, almeno Ano a questo momento, che debba ritenersi probabile veder-Jaspar tornare sulla decisione presa, nè che debba essere presto fatto trovargli un successore Si potrà guadagnare tempo sollecitando una deliberazione del partito liberale ai gran completo, ma la deliberazione riuscirà sicuramente favorevole al voto emesso dalla Federazione della capitale, giacché anche i liberali di Gand hanno votato stamane un ordine del giorno molto energico nello stesso senso. Negli ambienti liberali di Bruxelles si dichiara senza ambagi che partecipare al- Governo con 1 cattolici fiamminghi non farà più possibile per loro, se non nel caso che il decreto Vauthier venga puramente e semplicemente revocato Ma se il decreto dovesse diventare caduco, sarebbero i cattolici a rifiutarsi di entrare in nn Gabinetto di unióne con i liberali, giacché, come abbiamo detto, la ouestlone del cumulo delle lezioni è da loro considerata come un mezzo larvato per frustrare 1 diritti concessi all'Università tiamminga di Gand Se 11 ministro Vauthier si era deciso a dar loro ragione, non era stato forse perchè aveva capito che agire diversamente sarebbe e q in valso a provocare una insurrezione nelle loro llle? li. Insomma, la questione linguistica In tutta la sua vioenza che risorge In Belgio e che rende di nuovo estremamente ditllclle una soluzione parlamentare Taluni parlano di tornare al sistema della coalizione tripartita, associando al Governo i socialisti ovvero di stringere una alleanza tra socialisti e liberali Ma anche questa via di uscite si avvera poco praticabile, giacche specie In tale ultimo caso, I socialisti esigerebbero le elezioni generali e probabilmente tutio il programma finanziarlo del Ministero Jaspar dovrebbe essere rimesso in causa. Le incognite della crisi F,' noto, infatti, che la situazione economica e finanziaria belga non è troppo rosea e che la crisi ministeriale scoppia in un momento In cui 11 paese non potrebbe avere maggior bisogno di calma e di concordia nella direzione degli affari pubblici. Proprio in questi giorni dovrebbe venire presentalo alla Camera 11 progetto di bilancio recentemi-nte stabilito dal Ministero delle Finanze nella speranza di rimediare con un raddoppiamento di economie al dissesto delle finanze pubbliche prodotto dal diminuito gettito, delle imposte, dall'aumento delle spese e dalla crisi generale. Il Ministero Jaspar riteneva condizione imprescindibile pel ricupero dell'equilibrio il voto integrale di questo bilancio dove circa 700 milioni di riduzioni di spese erano stati praticati grazie a compressioni e a sacrifici eroici. Le spese amministrative erano state ridotte a cifre notevolmente inferiori a quelle del bilancio precedente. La pensione agli Invalidi Impiegati dello Stato avrebbe dovuta essere pagata d'ora Innanzi in titoli, anziché in de naro, risparmiando cosi circa 200 mi lioni all'anno di soldi liquidi. 11 bilancio si Impegnava per verità a non fare appello a nuove imposte e a mantenere gli sgravi votati l'anno scor si ma considerevoli aumenti di tariffe postelegrafoniche erano stati decisi e per i bilanci straordinari, specie per quello dei lavori pubblici, destinati a impedire la disoccupazione, avrebbe dovuto ricorrersi a un prestito Provvedimenti delicati I quali, se da un Iato, uniti alla campagna energica che il Governo conduceva contro il » dumping > sovietico per difendere l'industria belga, provano quanto ii momento economico sia difficile anche in questo paese, dall'altro dimostrano "ome resistenza di un Governo autorevole e concorde sia indispensabile per uscire dalla situazione attuale. Il riaprirsi improvviso della crisi linguistica che dall'anno scorso covava non spenta sotto le céneri, mette Jn "'pericolo la sorte dell'Intero programma di risanamento Ideato, e ciò spiega ad usura la scarsa premura posta da Ite Alberto nel prendere atto delle dimissioni di Jaspar. Non bisogna per altro dimenticare che un altro grave problema preoccupa In questo momento l'opinione belga quello della difesa nazionale. Giorni addietro la possibilità di un prestito di un paio di miliardi di franchi per procedere alle opere di difesa più urgenti era stato ventilato sulla stampa. Gli organi cattolici fiamminghi si pronunciarono all'unanimità contro il progetto caldeggiato dai liberali. Sarebbe forse arrischiato supporre che il ricordo recentissimo di questa polemica abbia concorso ad inasprire In seno aJ Gabinetto 11 dissidio sulla questione universitaria? Quello che in ogni caso non si può dimenticare è che I socialisti sono contrari al prestilo non meno dei fiamminghi e che tale circostanza è un ostacolo di più alla formazione di quel blocco a cui alludevamo or ora e che è sempre siato la Fata Morgana della politica belga. C.

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