Il Re inaugura a Lucca il monumento ai Caduti

Il Re inaugura a Lucca il monumento ai Caduti Il Re inaugura a Lucca il monumento ai Caduti Lucca, 10 mattino. La città è affollatissima di popolo qui convenuto da ogni parte della provincia per renderò omaggio al Sovrano che ha presenziato nel pomeriggo di ieri alla inaugurazione del monumento equestre eretto alla memoria dei Caduti in guerra. Dalle finestre e dai balconi sventola il tricolore. Nobili manifesti inneggianti al Sovrano e alla dinastìa Sabauda sono stati pubblicati dalla Federazione fascista di Lucchesla e dalle organizzazioni combattentistiche. L'anima della folla in attesa dell'arrivo del Sovrano vive ore di ansia gioiosa, per gridargli tutto il suo patriottismo, tutta la sua fede, timo il suo incontenibile devo;o affetto. E intanto i treni continuavano a giungere carichi di Camicie Nere, di combattenti, di avanguardisti che con labari e gagliardetti in testa si avviano subito verso le mura aubane per dispursi sul fronte di schieramento che va dal baluardo Vittorio Emanuele, dove si comporrà il corteo, fino al baluardo Cesare Battisti. Alle ore 14, S. M. 11 Re è giunto in automobile da San Rossore, accompagnato dal generale Di Bernezzo, dal Ministro della Bea! Casa S. E. il sentore conte Mattioli Pasqualini, dal grande scudiero marchese Solaro Del Borgo, dal colonnello Clprici e dal gentiluomo di corte D'Ayeta. Presso la città il Sovrano è stato rli-evuto dal Sotosegretario di Stato S.E. Pierazzi. che rappresentava il Governo, dall'on. Scorza, in rappresentanza de! Partito, da S. E. il Prefetto Bacearedda, dal Podestà. Lungo il percorso del corteo reale sono stati innalzati archi di trionfo e fusioni di bandiere La folla è enorme e applaude con entusiasmo. S. M. il Re, con i personaggi del seguito, s: reca subito al Palazzo del Governo dove avvengono le presentazioni delle autorità, dei podestà della provincia, dei dirigenti delle organizzazioni combattentistiche e sindacali, mentre la folla venuta da tutta la Lucchesi,! e dalle Provincie limitrofe. '. i gremito la piazza napoleonica acclamando al He vittorioso. Finalmente gli situili! delle irombe di argento dei valletti comunali, in costume del '300. annunciano alla folla che S. M. il Be si presenta al balcone del Palazzo. Un silenzio religioso precede il tumulto degli evviva e degli alala del popolo, allorché il Re si mostra al suo popolo. Segue lo sflìamento, in segno di omaggio, di balde colonne fasciste di militi, di mutila li, di combattenti, delle organizzazioni sindacai: e assistenziali, dei gnì;ar di, dei balilla, ecc. Tale sfilamento dura un'ora e si svolge nel più per tetto ordine. Terminato lo sfilamento, la massa si aduna In piazza l'mberto dove, imponente per la sua mole e per l'arte a cui si ispira, si erge il monumento al Caduti. Prima che lasciasse il Pa lazzo del Governo, a S M il Rp vengono offerti, quale segno di omaggio dei combattenti di Lucchesla, una xilografia riproducente il monumento oa inaugurare e una spada di ferro battuto dalla scuola industriale «Del Prete ». Il Sovrano giunge con il seguito dinanzi al monumento e prende posto nella tribuna ove riceve un omaggio di fiori da parte delle madri dei ea dùti e delle vedove di guerra. L'Arcivescovo mons. Torrini impartisce la benedizione al monumento fra il rac colto silenzio degli astanti, mentre si levano nel cielo le note della canzone del Piave. Caduta la tela che lo ri vestiva il monumento si è mostrati ancora meglio in tutta la sua imponenza. Prende poscia la parola il Podestà di Lucca avvocato Politi, quindi fon. Scorza porta al Sovrano lì saluto di S. E. il Segretario de! P. N. F. e delle fedeli Camicie Nere. S. M siringe la mano ai due ora tori e lascia quindi la tribuna Seguito dalle autorità il Sovrano visita più da vicino il monumento, sul quale fa deporre una corona di lauro con bacche dorate e con la sigla reale. Dopo essersi compiaciuto con l'autore della statua prof. AngeIoni, accompagnato e ossequiato dai rappresentanti del Governo e del Par tito e dalle autorità, S. M. il Re ha lasciato Lucca fra le incessanti frenetiche acclamazicni della folla.

Persone citate: Cesare Battisti, Del Prete, Di Bernezzo, Mattioli, Pasqualini, Politi, Solaro, Torrini

Luoghi citati: Lucca