Opere nuove al Cimitero

Opere nuove al Cimitero O Gr NISSAN T 1 Opere nuove al Cimitero Aneliti l'architettura funeraria che rV-uoie uscire dagli schemi consueti dell'imitazione classica risente Ui queil'aspirazione alia semplicità, olla lin<luru, all'ant'i-decoraiivismo posticcio, olla geometria delie linee e al peso delle mosse, che caratterizza i'arclmettura nuova in genere, e anch'essa aflida alia materia, impiegala e sfruttala come elemento costruttivo e decorativo insieme, quasi esclusivamente la sua ornamentazione. Che poi questa volontà di riuscir lisci, squadrati e nudi ad ogni costo rifiutando conio un impaccio quella die pei costruttori di una volta era la carne da ricoprir l'ossa dello scheletro strutturale, quasi che il colmo della ricchezza consistesse nel conno della povertà, sempre si confacela al chiuso d'un recinto cimiteriale, è altro discorso, li latto è che tanto le edicole degli architetti Rigotti (tomba Uonvito, Vii ampiiazione). Morelli (tomba Baggio-Giordano, campo primitivo), Meano (tomba Ottino, I ampliaziane), quanto l'arca costruita da Armando Meiis per la famiglia Pagliaccio nell'arcata 249 della II ampiiazione — le quattro nuove opere architettoniche che il caso di segnalare ai visitatori del Camposanto in questa pia giornata — appunto per i caratteri sopra accennati segnano uno stacco neito con le altre dalie forme tradizionali che pure quest'anno si inaugurano: tombe Barbaroux (arch. De Negri), Ghislieri (ardi. Chevalley), J-'enoglio (scultore Malfatti), Vigano (Catella), Ferraris (Malfatti), Itamonciétti (arch. Giuseppe Bonicelii), Avogadro di Collobiano (arch. De llege). Panizza (ardi. Cappelletti), Lontro (ardi. Cappelletti). Sta a se, anello di congiunzione fra le due tendenze, l'edicola disegnata da Teonesto Deabate, le cui cariatidi, per voler essere «li gusto arcaizzante sono riuscite alquanto impacciate, ina fortunatamente non ridicole come gli angeli Inchiodati a guisa di spaventapasseri sui quattro àngoli della edicola Panizza. (E perché !a Commissione municipale, che pure è composta da cinque valentuomini, concede il lasciapassare a simili fantocci!). Ma dalla tomba Donvito agevolmente si scorge quali e quante siano le [insidie che può tendere l'amore par ima eccessiva stilizzazione architettonica, e come gli schemi dell'odierna architettura, se applicati senza le opportune cautele, facilmente scoprano 51 « peccato originale » del concetto utilitario riferito alla creazione artistica; e stupisce anzi che un artista avveduto, equilibrato, sagace quale è II ingoiti sia caduto questa volta in un cosi completo errore di visione. La sua ■edicola, infatti, è quanto si può desiderare di pili elegante, armonico, originale per la sobria leggiadria delie linee semplicissime, per l'Impiego sapiente del Malanagglo e del BotticlJio (materiali preziosi e raffinati), per il saldo peso della massa. C'è un Ruaio: che questa splendida piccola fabbrica sarebbe adattatissima a rappresentare l'ingresso di un teatrino di eccezione, di un negozio aristocratico, di un grazioso padiglioricino da esposizione: tua è totalmente sprovvista dei caratteri dell'architettura sacra. Li ha saputi conservare invece, pur facendo opera di minore individualità, e sfruttando abilmente il suo vivace eclettismo, Corrado Mea.no nella edicola Ottino, dove la nota metallica del minuscolo Crocefisso-dorato squillante fra Slcippo di Brembate e il porfido della Valcarnonica è un'arditezza, si, che non stona però in un grave canto liturgico. .Da un cubico blocco !n Nuvolato di Mondovi appena rilevato da un portale di Gandoglla, l'architetto Morelli Jia voluto trarre effetto unicamente di peso per la tomba Baggio-Giorrlano; mentre dai canto suo il.Mells, memore forse di quel meravfgitoso assurdo architettonico ch'è il Palazzo Ducale di Venezia, non ha temuto di affidare «.-quattro esili colonnine coronate di capitelli corinzi la gravezza dell'arca delia tomba Pagnaceo: terslsstmi marmi verdi della Roja e di Frabosa fanno preziosa, quest'opera largamente concepita pur nelle esigue proporzioni, classica nell'ispirazione, moderna nel gusto dei particolari. Salutiamo con soddisfazione la ripresa dei frescanti nel nostro bel C imiterò. Riservandoci di parlare -altra volta delle pitture murali di Deabate, quando ci sarà concesso di esaminarla nell'interno dell'edicola Zuffl (VII ani pliazlone) non disturbati- dal riflesso della vetrata chiusa, teniamo a dichiarare che da un pezzo, da quando cioè Stratta e Pollonera finivano di dip-'ngere per la tomba Cora quella Itesur seziono ch'è senza dubbio la miglior pittura murale del Camposanto torinese, non vedevamo più un affresco del sapore di quello di Omegna per la tomba Nicol-Pesce. Ecco, se Dio vuole, un pittore che sa come si stende sulla calce una velatura e che cosa vuol dire dipingere su muro in trasparenza, e che finalmente capisce che la decorazione murale non va trattata, nè per tecnica nè per concezione, come la pittura da cavalletto. Era adatto lo sfondo di que sto soave paesaggio di Giudea, era adalta la muratura della chiusa arcata a ricevere in primo piano la figura del Cristo in atto di iniziare un ser mone, che Tosalli ha scolpito nel duro tronco di un melo, modellandone sinteticamenti la persona, e magistralmente le mani stese verso la santa turba? L'opera è destinata, anche da un punto di vista religioso (che v'è chi nega in questo Gesù ogni carattere di divinità) a suscitare discussioni vivaci. Per conto nostro, ed in pura sede di critica d'arte, ci limitiamo 'a notare tutta l'incongruenza di un connubio del legno con la .pietra. Prima d'ogni altro eventuale difetto, ferisce lo stridore dell'eternità della materia petrosa con la precarietà del la fibra lignea. E' un innesto Ibrido che già di per sè dà un senso di di sagio; è un errore di concezione che disturba la contemplazione. E tuttavia l'insieme dei monumento è originale « interessante: tale da giustificare so sf-e e giudizi. Sassi, Fumagalli, Giacomasso, Buzzi Iteschini. Tinto detengono ormai da tempo una specie di monopolio nella scultura cimiteriale, e ciascune vi opera secondo le sue forze. Limitiamoci a dire che non ai notano quest'anno, fortunatamente, sulle tombe quelle lugubri facezie che per colpa un poco degli esecutori, un poco dei committenti e molto delia longanimissim<i e tollerantissima Commissione municipale, invece di indurre a un pio raccoglimento, eccitano un'indecorosa ilarità. Compensano ad ogni modo dell'aurea mediocrità il delicato bronzo di Gianetti Fiorentino per la tomba Borgomanero (VII ampiiazione); il pit-tornissimo bassorilievo di LeonardoBistòlfl per il monumento Soria (VIVampliazione), le salde figure delle TréMarie, di Kmllio Musso, per la tomba/..n.nKA rnw,lln /VII 3ninli»TÌr»rip\ oaalIeano-GarelJo (VII ampiiazione), e 11 bassorilievo di Gaetano Orsolini per «'monumento Perotti (VII ampiiazione), che accenna a rivelare un nuovo aspetto della personalità di questo «cultore coscienziosissimo. Una paroU a parte vuote Ugo Van"uc«l per lafigura ch'egli ha alzato sul piedestallon bel Malanagrgfo della tomba DeGaudenziO-Darnesfo (HI ampiiazione): nerchè Quantunque questo bronzo chea certe suo flnissHe «rentilezze. an- che eccessive, fa pensare al Rubino della prima maniera, sia Inferiore a quella Maternità che già lodammo all'ultima Fromotrice torinese, e che fu ingiusto rifiutare a Venezia, resta l'utavia il documento del lavoro assiduo a probità del sentirà ed il rispetto con cui egli s'accosta alla creazione artistica. Ricordiamo ancora clic in memoria Ielle cinque eroiche Camicie Nere Maramotti, Doglia, Dresda, Bazzoni e Pini, cadute a Torino per un loro purissimo ideale, e sepolte in altre città, è stato posto un cippo con il l'ascio Littorio sulla tomba dei Martiri fascisti. mar. ber. di uno scultore degno di tutti gli m-eoraggiamenti. non foss altro che W%Gli oratori delTottavarìo dei morti In tutte le chiese della città si fanno, in questi giorri, special funzioni pei morti ed in molte comincia oggi l'oliavano con predicazione. Ecco l'elenco degli oratori: S. Barbara, leol. Angrìsani; S. Giulia, restivi ore 1g. feriali ore 20, tecl Savino Guy; Lin-gotto, cali. Alessandro Cannino, ie-*M.vi„Rre iauf"W or? '"' £'*l*n'!? ti l°5Tr»ore 20.30, cari. Vincenzo Gili; Gran Madre di Dio, feriali ore 18. can. Gio-condo Fino: S. Carlo, ore 18, prof. il<morTirp GAl[:^:ù,i:AB^LaC^u'r!.ziana, ore 18,30, K U Andreiinl;••>. Bernardino, feriali, '.'U.3o. I». Giu-Seppe Peretti; S. Croce, Vanchigliet-'«.. ore 20,15, Mons Luigi Condio: S.S. Sudano, ore 4(1. tool. P.. ttoune;.S. Secondo. Me^e dei Morti, feriali17,3n; Gesù Nazareno. Mese dei Dm-funli, oro 17.30; S. Teresa, ore 40,30 prof. li. Galbiati; SS. Annunziala, re-riali, oro 17,30, P. Enrico, cappuccino:Basilica Metropolitana Ecco l'orario uflldàle delle (unzioninella solennità dei Santi: ore 10: Messa solenne, durante laquale il cnn. Berma uions. Luigi, Vi-cario Capitolare, dirà l'Omelia di cir-'S^.^Jo^. filo-la eantorum. del Seminario, eseguirà parti musicali del maestro Wilt e1 par;! variabili in gregoriano Ore Kr»3U: Vespri solenni. Disroreodei morti, detto dal rev. can. oioac-chino Revellino. Recita del SS. Rosario. Benedizione solenne. Le solenni celebrazioni al Pantheon di Borgo Crimea Ieri si sono Iniziate' con grande.'«stiva Ol'iu-concorso di popolo d ogni gradazio-ne sociale le solenni celebrazioni pa-triottiche-reiigiose al Pantheon ii\:orgo Crimea. Mistici] e suugestival Benedizione delia «Via Crucis', opc-a d'arte. Reaeilatti con fìnlssliun coni-Uta'milanesrfd'ol.0 d'mslln.e'benc!attore. S. K. mons. Baiioi.imnsì, iU>-Rorgo Crimea. Mistica e su la Benedizione delia «Via erutta, d'art P d fattore. S. I-i. mons. Uanoluiuasì. nu-po aver proceduto al sacro rito, prò-nùnzio una commovente orazione;V: pure giunto da Roma S. E. mons,Rorgia della Segreteria, di htuto diSua Santità, il quale partecipa a leCelebrazioni Ripetiamo il programmati oggi. Alle ore 8 precise ìnoiis. Bar-tolomasi celebrerà la. Messa per leAssociazioni maschili della città; alleore 9.30 vi sarà .In rituale Bengdlz -ineTo c1.pH^ senza dei Dignitari! e vi susseguiracolla maestà solenne del rito i! Pontirfidale di S. E- mons. Bartolóinnsl chetorlo Salesiano i-oll'orchestra dell'Ora-torio Borgata Monte Rosa: siederà ni-l'organo il maestro Scorze nel la. Nelpomeriggio aile ore quindici precisedei* &rmf ' Consolari 'S ^»dliL%ni combattentistiche'e patriòttiche dei-la città, delle Madri Vedove, delle Me-daglie d'oro. Istituti Cattolici, ecc.,s'inaugurerà ufficialmente il Pan-theon collo scoprim-mio della M»'1™i»tóVlle°M degli Albi d'Oro.'enu brevissima tillocu/ione di S. È- incus. Roriniomnse Benedizione Pontificia.presterannomIÌTz^-oK Sabauda, -eniilmente concessa dacumandanié che. \:- presenzie-rà, e laBanda del Presidio inviata dalla DìI • visione Militare. T • na solenne cerimoniaal Commissariato militare A.I i;;iie:i"ii-o Miniar- di via Modena si è svolta ieri manina, nellaicorretizu oei sesto anniversario dellalata in cui S. M. li Ile ha concessol'encomio solenne a! Cotpo di Commiscariato Militar», una rivista militare•ic-l soldati della Sussistenza. Nel corlìle, tutto pavesato di bandiere, slano raccolti I soldati. Alla festa, ala quale il direttore del Commissariato col. cav. Grimaldi, ha voluto conferire •juest'anno una particolare solennitàsono intervenuti 11 t'enerale Fasoli? inrappresentanza del Corpo d'Armata eun gruppo di generali ed ufficiali dtutte le Armi in rappresentanza deCorpl di stanza a 'l'orino. Erano purepresenti sottufflciaii e soldati. Alle triioDP il! Sussistenza ha Daretcì'ncordand o cor^elevate parole lasolehnità della ricorrenza, il col.-Orimaldi. liitli ha rammentato clip le truppe di Sussistenza, in guerra, pur sottoviolenti bombardamenti che non ri ■sparmìnrono dalla morte le loro «riovani vite, continuarono con calma ed m silenzio il loro indilazionabile lavoro. Il compenso alle fatiche, alle ansieai sacrifici, fu conseguito, ed 11 premio tancibile el Corpo di Commissariato fu elargito da! Re Vittorioso con questo encomio solenne: • Per l'opera alacre ed intelligente prestata durante la guerra, nella quale, animato da fervido sentimento dcameralismo verso le Armi combattenti, dimostrò devoto spirito di abnegaHone e profondo sentimento del dovere nella organizzazione e nel funzionamento del servizio affidatogli ». Ha subito dopo presa in parola 1generale Fasolis. il quale ha fatto l'elogio del Corpo di Commissariato e delle truppe di Sussistenza Un vermouth d'onore è stato offertoa tutti gli ufficiali intervenuti alla ce rimonia. Poi, a mezzogiorno, sottuffl1 '1a" e soldati del Corpo di Sussistenza ' ; qllell) °e! ,Corp' cl.ie erano stati rapI ^esentali al (.allettifìcio. si sono riu niti a(J un pranzo ; r o o com(„„ prlmarjo 0uardia „ Panlheon. _ ^ „ |l0IIU trovaci sabato \» iiovemiìre alu ore ti precise In t'ialler:» Nazionale wr intervenire all'inaugiiraiiono ilei panu>eon dei caduti. Bracciale, decozioni. Opera Nazionale Balilla. — Le lezioni de] Cor«i p^r Capl&qnadra Avanguardisti a\ranno ucualiuenio luogo, con il solito orario, sabato io Novembre alle ore S0.30- domenica iiaiie ere 9 alle ore 11.30 sabato «era le !c/:<,nl saranno tenute dal Presidente del ^comitato Provinciale delro.N.Ti.. pr*-.-. dr. Eugenio Canena Comizio Primario Veterani e Reduci -l'I! "