Uccisa a quindici anni dal maritoche aveva abbandonato per le sue brutalità

Uccisa a quindici anni dal maritoche aveva abbandonato per le sue brutalità Il Calvario di una giovine sposa Uccisa a quindici anni dal maritoche aveva abbandonato per le sue brutalità Protagonista della dolorosa vicenda che stiamo per rievocare e che a suo tempo abbiamo diffusamente narrato, è un giovane ventisettenne, nativo di Massa, Adolfo Lazzerini, di professione operaio meccanico, stabilitosi qualche anno addietro nella nostra città, per ragioni di lavoro. Durante la sua permanenza a Torino il Lazzerini, andava a pensione presso la lamiglia di una buona signora, la vedova Bollano, dimorante in via S. Donato, 1. Il giovane faceva cosi conoscenza con le figlie della Bollano, una delle quali, la maggiore, di nome Filomena, in quell'epoca ancora adolescente, attirava in modo particolare l'attenzione dei Lazzerini. Ben presto fiori l'idillio ed ai primi mesi del 1928. la ragazza avverti le conseguenze della sua cieca e spensierata passione. Sollecitato dal parenti della Filomena l'U novembre dello stesso anno il Lazzerini sposava la Bollano e l'auspicato matrimonio veniva quasi subito allietato dalla nascita di una graziosa bambina. Una triste vita In seguilo a ciò i coniugi Lazzerini si stabilivano in via Sagra San Michele, 29, ma la loro unione fin dal principio si dimostro tutt'altro che felice e tranquilla perchè i litigi e le scenate cominciate ben preste non ebbero mal un attimo di tregue. Destava grande compassione nel vicinato la giovanissima sposina fatta oggetto dell'universale compatimem-j e ritenuta dai casigliani vittima della prepotenza e dell'Indole violenta del manto. La povera Filomena sulle prime non fece parola in famiglia, nella speranza che 11 Lazzerini si ravvedesse mutasse carattere, poi si decise ad informare la madre ed i fratelli suoi dei maltrattamenti al quali la sottoponeva lo sposo irascibile. Ne venne di conseguenza che i rapporti tra genero suoceirf e cognati si fecero sempre pili tési, culminando spesse volte in asor litigi. La Filome na intanto, stanca ormai della Insostenibile vita coniturale, riparava presso la madre, ritornando poi dopo una settimana di assenza, presso 11 marito in seguito alle vive e reiterate insistenze del Lazzerini. La pace famigliare non fu certo di lunga durata perchè ricominciarono le scenate in una forma sempre più grave e talvolta impressionante. La giovane moglie accusò ,1 marito di essere trasceso a percuotere nnt> sollanto lei ma anche ad alzare la mano su la stessa sua bambina a. pochi mesi ed esasperata, lascio definitivamente la casa del Lazzerini Questi però non volle riconoscere 1 propr' torti e fece ricorso alle vie legali, tentati-o di addossare tutta la colpa alla mogl'e tacciandola d'Incapacità e di trascuratezza nell'arudire alle faccende demestiche. Non essendo riuscite ir. alcun modo a convincere la consorte a far ritorno al tei-to coniugale, il Lazzerini fu invitato arestituire alla Filomena Bnllatto gli effetti personali suo* e della bambl na 11 marito non intese accedere alla richiesta ed allora s'Incaricarono di ottenere la cnnseKna degli indumentila suocera Teresa Bollarlo ed II conna to Edoardo Bollatt' : dall'una oarte e dall'altra corsero fris* vivaci finché ebbe luogo un violento paraoiBlla eon scambio di pugni s di schiaffi. Il lazzerini rimase ferLo e fu ricoverato all'Astanterln Martin', donde querela Der lesioni contri l'Edoardo Bollatto che a sua volta denunciò l'avversarlo pure ner leslnn Filomena Bnilait" procedeva r-prsonalmpnte nor coni-- proprio contro il ma rito, accusandolo d4 maltrattamenti a danno suo e della bamoina Maria Bianca di mesi die-' rn^:nacc1p'"Ànc'hp,'ia'"La tragedia La mattina del 25 novembre tul mineamente si compiva la tragediaVerso le ore 9.3U .a Filomena mentre ritornava rialla messa fu avvicinata dal marito, pallida stravolto, che s'ambiata con lei nualoh" parola, mentri' «ppena la elovan. donna ebbe posto piede nell'andrrre iella rasa di via Feletto 37 Ir sparo contro ripetuti colpi di rivolteli- facendola stramazzare esanime -,.I suolo Subito soccorsa, l'infelice spirava senza profferire motto II Lazzerini appena commesso il delitto andava a costituirsi al Commissario di \ S. della Barriera di Milano, confessando il misfatto e consecrn.'indi; ni funzionario l'arma omicida. Interrogato sub'to dopo l'arresto e successivamente dal nititi ice Istrut tnre. Il Lazzerin sosteneva di avere agito in un mnrtiPni" di folle ajritnzlo nf ppr 11 rifiuto ii,-"|ln moglie a riprendere la vita In comune e per le parole offensive e dilpevriatrici, pronunciate dn! coirnnto. A-mml?-' di aver npplop pam Tuniche sonpoellotto alla moglietroppo bambina. n«> netfrt recisamente ! pretesi maltrattamenti all'uccisa Pd ntln piccola Mar'■ Binnca. Kscluse inot?rp di aver m1nicr-1nto 11 cognnto Krinardo Bollatto. Dalla spzione cada vprira risulti"! che la Filomena era morta In sèguito a gravi ferite al poi mone ed al capo. L'autorità (fiurtiziarfa ha ritenuto che l'Adolfo Lazzerini (mando snnró contro In mociie aveva effpltivnmentp l'inten zioiip di ucciderla perche- si è servito il: una rivoltella di forte potenziali),'! l'i ntpsn di mira il capo ed il petto del !n vittima, ila reiterato i colpi, espio dendone ben cinque, uno di seguito al l'altro, ed a brevissima distanza. tnr:to dn riscontrare stigli abiti dell'infelice donna le tracce dell'affumicatura d"lln polvere. F. talp proposito emérgerehhp nnoora — secondo In sentenza dPlla Spzlonp d'Accusa — dalle precedenti e ripetute minaccip di voler sopprimere In consorte se questa non si fosse decisa a ritornarp presso di lui. Il delitto premeditato L'acquisto fatto giorni prima della pistola, l'essersi il Lazzerini in diverse occasioni appostato per sorprendere fuori di casa la moglie, le sue oscure intimazioni, danno la eonvinzione ohe il delitto fu. e da tempo, premeditato freddamente. Attendibili — secondo magistrati — appaiono pure gli addebiti mossi al Lazzerini iper quanto ha tratto ai maltrattamenti da lui inflittalla moglie ed alla figlia, poiché basta ricordare le ripetute lagnanze fatie dalla vittima ai parenti, ai vicini di casa ai funzionari di P. S., e detta accusa suffragano ancora le ecbimosl e le livl dure riscontrate sul corpo della povpra Filomena. Gli scappellotti, purtroppoerano accompagnati da percosse di ben diversa natura e più grave conseguenza. Il Lazzerini è stato sottoposto ad una perizia psichiatrica eseguita dadottori Sacerdote p Rerutti i quali hanno concluso che nel momento in cucommise il reato, non presentava alcuna informila di mpnte. L'istruttoria si è quindi conclusa corinvio del Lazzerini davanti alla Corte d'Assise per rispondere del reato dixorìcidio e di maltrattamenti continuati E' stato dichiarato il non luogo a procedere per le imputazioni di minaccia e lesioni in danno del cognato Edoardo Bollatto, nonché di porto abusivo della pistola. Ugualmente prosciolto è stato l'Edoardo Bollatto dal reatodi lesioni lievissime in danno del Laz zerini per estinzione dell'azione penale in seguito all'amnistia. L'Adolfo Lazzerini comparirà davanti ai giurati torinesi difeso dagli avvocati Edoardo Dagasso e Michele Barosio. La famiglia della Filomena Bollatto si costituirà al processo P. C. col patrocinio degli avvocati Eugenio Giordano e Armando De Marchi.

Luoghi citati: Milano, Torino