I nuovi Accademici per le lettere, le scienze, d'Italia le arti

I nuovi Accademici per le lettere, le scienze, d'Italia le arti I nuovi Accademici per le lettere, le scienze, d'Italia le arti e e — e a a o l r è a n a o o a i e o a a i i e e e , , n i l e i i , e e a , Roma, 22 notte. L'Agenzia Stefani comunica: t S. E. il Capo ibi i> sverno, esaminale le terne presentale a termini dello Statuto della Reale Accademia d'Italia, ha proposto a'S. M. il Re la nomina dei seguenti accademici: « Nelìa classe di scienze fisiche, matematiche e culturali: S. A. B. il Principe Luigi di Savoia-Aosta, Duca degli Abruzzi, e Francesco Giordani; « Sella classe di lettere: Cesare Pastorella. Ugo Olettl, Massimo Bontempelli e Paolo Emilio Pavollni; « Nella classe di scienze morali e sloriche: Silvio Perazzi e Pasquale lannaccone; .Nella classe delle arti: Lorenzo Pcrosi e Romano Romanelli ». Luigi di Savola-Aosta, Duca degli Abruzzi, è nato a Madrid il 20 gennaio 1873, ha servitola Patria sia come uomo di mare a di guerra sulle nostre navi, sia come uomo di scienza nelle ricerche ed esplorazioni geografiche nelle conquiste civili e pacifiche, ma spesso terribilmente ardue defila colo nizzazione. Condottiero, tenne per qua si due anni 11 comando delle forze na vali interalleate dello Jonio e dell'Adriatico, mostrandosi d'animo pari ad ogni più grave vicenda. Geografo ed esploratore, l'opera sua si inizia con l'ascensione del Monte Elia, preludio alla spedizione polare del 189U, nella quale portò la bandiera italiana al di là delle più alte latitudini fino allora toccate, con risultati scientifici, specie geografici, raccolti poi in un volume esemplare. Seguirono la spedizione al Ruwenzori, che diede larga messe di determinazioni astronomiche e geografiche, e quella all'Hiinalaya, che conquistò all'Italia il primato della maggiore altitudine fino allora raggiunta. Finita la guerra il Duca si è fatto colonizzatore, affrontando ed in gran parte risolvendo problemi scientifici, tecnici e insieme demografici, trasformando popoli nomadi in tribù di uomini atti al permanente lavoro della terra. Ancora esploratore e geografo ha riconosciuto le sorgenti e l'alto corso del fiume Giuba, che molto più a valle Irriga le piantagioni da lui create. Francesco Giordani ò nato a Napoli il 5 luglio 1806, titolare della cattedra di elettro-chimica nella Regia Scuola di ingegneria e di chimica fisica nella H. Università di Napoli, è valoroso cultore degli studi chimici e tisici in Italia. Le sue ricerche sul comportamento degli elettrolisi forti entro limili estesi di concentrazione e di temperatura, forniscono tra l'altro il mezzo di affrontare rigorosamente, per la prima volta, il problema degli elettrolisi. Con tale metodo, il Giordani ha potuto dare la teoria coimpileta degli elettrolizzato ri a diaframma, sia nel caso dei liquidi stazionari, sia in quello del liquidi circolanti. .Assertore della possibidita di creare una industria a carattere nazionale, ha contribuito alla soluzione di molti problemi di interesse industriale. Attualmente è segretario del Comitato per la campagna del Consiglio Nazionale delle Hicerche. Cesare Pascarella è 119,10 a Roma nel 1858. Carducci, nella prefazione ai Sonetti di Villa Glori, ne esaltava l'arte che « aveva di botto sollevato con fermo pugno la poesia dialettale all'altezza epica » e la contrapponeva all'arte del Porta e del Belli, che, pur grandissi ma, « deride e distrugge ». Porse la condanna era severa, ma è certo che il Pascarella cantò specialmente 1 caratteri positivi del popolo di Roma, traendo motivo da questa esaltazione, per esaltare tutto 11 popolo d'Italia. Merito sommo del Pascarella è l'avere introdotti nella poesia popolare dialettale tutti 1 modi e gli effetti della poesia letteraria. Indice esterno, ma pur prezioso della eccellenza dell'arte di Cesare Pascarella è la sua popolarità grandissima. Opere sue principali sono: «Er morto de campagna», «Villa Glori», «La scoperta de l'America», sonetti, poesie disperse, prose. Altro e non di minore mole si attende da lui. Ugo Ofettl è nato a Roma nel 1871, peEzgblepI clrSoziEdrfmdcaesttddvreerpedhsKèsUrpp1plpz.igaiumncep«tldbpadsssntUèsl(pg6lrirDr2mCSaoC1SPdzEcGiornalista, critico e scrittore. Uo-! smo di multiforme attività ha seguito da oltre 30 anni tutti i fatti più importanti dell'arte europea, pubblicato opere importanti di storia dell'arte, promosso numerose utili esposizioni d'arte retrospettiva e contemporanea nei maggiori centri di operosità artistica, con spirito cne è aperto nel tem- lpcc(afn o stesso alle tradizioni del passato alle tendenze più vive del presente. E' stato anche nel periodo di aberraione dell'opinione pubblica un coragioso campione del buon gusto e del uon senso, come provano fra l'altro e Confidenze di paizì e savi sui temi che corrono, Mìo iiijlin ferrouiere; volumi di Cose viste ; Srritlori che si onfessano. Durante la guerra fu voontario, decorato, promesso per meiti speciali, incaricato dal Comando Supremo di salvare e proteggere le pere d'arte ed i monumenti della ona di guerra. Massimo Bontemvelli e nato a Como l 12 maggio 1884. Esordi nel ioni con Egloghe; seguirono poi altri volumi i poesie. Si affermò in seguito come omanziere, novelliere e commediograo novatore. La visione della civiltà meccanica è da Bontempelli amata e desiderata quasi a malincuore, con> ontinui ritorni e nostalgie. E' un avanguardista moderato. La eleganza squisita piacevolezza del suo stile i nota soprattutto nelle opere segueni: Sette savi, Eva ultima. La vita inensa. Nostra Dei, Il figlio di due madri. Molti dei suoi libri sono stati tradotti in varie lingue. Paolo Einilio Pavolini. Nato a Livorno nel 1861, insegna sanscrito e stoia dell'India antica a Firenze. Ma emerge anche ud campo delle lingue e letterature delle piccole Nazioni europee. Parla l'ungherese, il finnico, il polacco, lo svedese, il greco moderno e l'albanese. E' profondo espositore delle letterature di questi popoli, ed ha contribuito a diffonderne la conoscenza in Italia. La sua traduzione del Kalevala. il poema nazionale finnico, è ritenuta la migliore di quante siano state tentalo in altre lingue europee Uomo di grande attività, il Pavolini rappresenta spesso l'Italia all'estero, partecipando a Congressi e tenendo pubbliche letture. Silvio Perazzi è nato a Vicenza nel 857. Romanista principe, di fama europea, professore di diritto romano a Boogna. 1 suoi studi hanno rinnovato dcpcopsnccqsBqpcaPlpane assai importante di quella scien-jza; l'opera più cospicua di lui. . Le......^l.. x Istituzioni di diritto romano», è stata giudicata, quanto a valore scientifico, I a spirito critico, a ricchezza di idee, .ncomparabile Ma il Perozzi è anche un pensatore politico, vo' ai proble- i mi vivi della Nazione. E tutti conosco no gli scritti suoi, informati al con .cetto della necessità di uno Stato forte e di uno politica libera da troppi lm-!pacci ideologici e da infatuazioni sen-i«mentali. Nessun dubbio della tmpór-ansn di mastri nensiero adi effetti anza di questo pensiero agli 0 della sua interiore eia- Ldel Fascismo borazione. Pasquale Jann.nccone. E' nato a Napoli nel 187"-. E' una delle menti più aperte, più operose che vantino gli studi economici. Continuità ininterrotta di studi dai primi scritti, attorno "al 1900, sul contratto di lavoro, sugli scioperi dei servizi pubblici, sul costo di produzione. Uno agli ultimi sulla bilancia Inernazionale del dare e dell'avere. Uomo di varie e larghe vedute, egli si è occupato di economia applicata e di storia delle dottrine economiche, dela scienza, della finanza e della poesia saggi sul Poe e sul Whitman). E' profossore a Torino ed ha diretto la gloriosa Biblioteca dell'economista, ma 6 stato anche segretario generale del'Istituto Internazionale di Agricoltura e membro italiano del Comitato per l trasferimento dei pagamenti di riparazione della Germania. Il Ministro Do Stefani lo incaricò di studi per la riforma dell'imposta di successione. lowuo Pcrosi. — Nato a Tortona il 20 dicembre 1872, ebbe i primi insegnamenti daa padre, che era maestro di Cappella della Cattedrale di Tortona. Studiò al Conservatorio di Milano e alia Domchorschule di Ratisbona. Fu ordinato sacerdote nel 1S95. Maestro di Cappella in San Marco di Venezia dal 894, dal 189S direttore della Cappella Sistina in Roma. Il nome di Lorenzo Perosi si ricollega alla rinascita moderna di una delle grandi manifestazioni della musica italiana: l'Oratorio. E il grande successo che la sua musica sacra suscito verso la fine dello scorso secolo, trova pochi riscontri nel- a storia delle esecuzioni musicali. Do po la serie fondamentale degli Oratori che si apri con « La Passione » e si chiude con «La strage degli innocenti» 1897-1900). il Perosi continuò la sua attività componendo anche musica profana, suttes orchestrali, poemi sinfonici e quartetti. Ebbo poi un periodo > di raccoglimento. Ora egli ha ripreso con nuova vigoria lo sua attività e ota per offrirci una serio di quartetti. 11 maestro Perosi viveva da tempo, come è noto, nella . sua volontaria olausuira in via Fosse di Castello, presso Castel Sant'Angelo. Ma in questi ultimi tempi aveva ripreso a uscire nuovamente, prendendo contatto col conoscenti e amici. Al Plaza si era recato a visitare il maestro Mascagni, il quale appunto gli ha comunicato la sua nomina ad accademico. La casa Bicordi ha già pubblicato il terzo quartetto, eseguito in occasione della prima mostra nazionale di musica contemporanea. Ora si apprende che, auspici i maestri Mulè c C arab ella, il Perosi si è indotto ad istrumentare l'adagio del quartetto per grande orchestra, la cui pubblicazione e diffusione è anche stata affidata a Ricordi. La cosa editrice musicale italiana pubblicherà le laudi spirituali e le riduzioni per pìccola orchestra dei migliori Oratori del lieo accademico. In dicembre, a San Paolo del Brasile, verrà eseguito il « Natale ». Fra le novità del maestro Perosi oltre il «Sogno Interpretato », vi è l'oratorio «Giobbe», che il maestro scrive in memoria del fratello cardinale. Romano Romanelli. — Nato a Firenze nel 1882. figlio di Raffaele, militò nell'arte dopo essere stato un valoroso ufficiale di Marina. Ha doti invidiabili di scultore di razza; si rivelo uno stilista. Taluni caratteri della sua arte noi li ritroviamo in tutta la scultura la Rinascenza. Concepisce e modella con grande vigore. L'« Atleta » oggi appartenente allo Stato, il ritratto del Soffici, attualmente esposto alla Biennale veneta, stanno ad additare le ma- "'"f^L*! g-aidi^?,eAÌnifostaVio'ni più "saliènti delle "sue" rare qualità di artista.