La dichiarazione di fallimento della società delle acque di Courmayeur

La dichiarazione di fallimento della società delle acque di Courmayeur La dichiarazione di fallimento della società delle acque di Courmayeur Aosta, 20 notte. Con sentenza in data 1S corrente, e solta.nto oggi pubblicata, su istanza del curatore del « Crédit 1 Valdùtain » colmiH Lonza di Torino, il tritili* lmle dcJJa nostril clMft ha dichiarato esteso alla Società Anonima Acque Mi ncrali di Courmayeur, il fallimento pronunciato contro l'istituto bancario valdostano e ciò perchè l'azienda delle acque minerali era socia di fatto con la Banca dissestata. Una soluzione necessaria A curatore definitivo del fallimento unico è stato riconfermato dal Tribunale stesso il rag. Lanza, il quale aveva, fin dall'inizio, ravvisato l'opportunità di tale provvedimento tendente ad assicurare alla massa dei creditori una maggiore e più equa compatiteci pazìomT all'utile nella' seni aTtività flssaJ abile, assumeva la propnetàefminerali di Courmayeur, che compren de le sorgenti Vittoria, Regina Margherita e Saxo, aveva per amministra tore delegato il cav. Assi, ex-direttore dell'istituto bancario fallito e per membri del consiglio di amministrazione con a capo il prof, avv Bethaz, gli stessi amministratori del «Crédit». Le acque minerali di Courmayeur erano fino al 1925 di proprietà dell'industriale Enrico Stiquet, di Aosta, il quale ebbe dal « Crédit Va.ldòtain » uri fido iniziale di poca entità. Poi mano mano, per l'impulso che egli voleva conferire alla valorizzazione delle celebri sorgenti, si vide costretto ad aumentare il debito verso la Banca con ingenti prestiti. L'amministrazione del « Crédit » visto che lo scoperto assumeva proporzioni ragguardevoli, si garantiva dapprima con una ipoteca sugli stabili posseduti dal Suquet, e adibiti agli stabilimenti stessi, poi, con una mossa che poteva apparire fettlva degli stabilimenti affidandone da principio la direzione, e per un breve perodo soltanto, allo stesso Suquet; costituendo poi una società II cui capitale era stato interamente versato dal «Crédit Valdfltaìn ». Dopo qualche tempo, per ovvie ragioni di indole amministrativa, il Suquet venne eliminato e la. direzione era affidata al giovane dottor Giovanni jans con l'incarico di svolgere un vasto programma die, se pur oneroso agli inìzi, avrebbe dovuto lautamente fruttare in avvenire. 11 dottor .lans, dotati gli stabilimenti di impianti modernissimi, fatte preparare le aeque da tavola in eleganti ed artistiche bottiglie, le lanciava sulle grandi piazze commerciali, nazionali ed estere, smerciando ne cospicue partite, incontrando tuttavia la naturalo concorrenza di altre soefetà congeneri più conosciute commercialmente. Spése avventate Le spese per le acque minerali erano parse a qualche amministratore avventate, perchè la Banca non disponeva in quell'epoca di tanta larghezza di mezzi. Cosi l'azienda venne a rappresentare una passività onerosa. La Banca, già in accentuata crisi, ravvisava quindi di liberarsi da questo onere che costituiva un immobilizzo di capitali e la cui realizzazione appariva in quel momento utile per far fronte agli stringenti impegni assunti. Ed ecco affacciarsi alla fantasiosa attività dell'amministratore delegato la possibilità della costituzione di un gruppo inglese, . gruppo che si proponeva di svolgere tale attività da lasciar supporre enein breve volger di tempo Courmayeur sarebbe diventata Ju prima città di acque del mondo. D'altra parte non e da escludere che un secondo gruppo inglese avesse realmente intenzione di concludere l'affare, ma, allarmato poi dalle pessime informazioni pervenute sul conto dell'istituto bancario valdo- itrattative stano, abbia deciso di dilazionare conteniporeggiamenti di vario genere nel-l'attesa che la situazione dell'istitutofosse chiarita. Lassino per le sorti del «Crédit Val- dùtaiu • non può certamente giusti il-care 1 esoso sperpero di' capitale, eliosl aggira q circa un milione per lesole trattative di vendita delie acqueminerali. Diversi furono ì viaggi del- l'Assi e dell'avv. Chutrian a Londraed a Parigi. Gii amministratori del « Crédit », per rendere più agevoli le avevano anche messo a di sposlzione d-el gruppo inglese un tee co del genere, il dottor nobile Guide. Cercinod, che si ebbe per la dotta re lazione in lingua inglese, che gli ha richiesto un mese di lavoro e l'aiuto di quattro dattilografe, una indennità aggirantesi sulle ventimila lire e diversi viaggi fino a Londra. Anche il curatore comin. Lanza èsubentrato in un primo tempo in trat-tative con questo secondo gruppo in-glese, sorto dallo scioglimento del pri-mo, credendo opportuno di firmare un compromesso che naturalmente è scaduto di validità il 20 settembre scorsoVista la inadempienza da parte del gruppo stesso a dare esecuzione al contratto, il curatore richiedeva pertanto il fallimento delle acquo mineral(che figuravano nell'attivo del «Crédit» per la somma di lire 3 milionidì cui 500 mila erano rappresentate da effetti) portando nel bilancio del « Crédit » tale azienda svalutata per ja somina di un milione e mezzo. Sono stati concessi la giorni di tempo per la presentazione alln Cancelleria del Tribunale delle insinuaziondi credito: l'adunanza per In verifica dei erediti è stata fissata presso il noSiro Tribunale per ii 10 novembre prossimo, alle 10. Nello stesso giorno verranno pure nominate le delegazioni dsorveglianza. I sigilli allo stabilimento Nel pomeriggio di oggi il giudice delegato al fallimenti) ed il curatoreunitamente al cancelliere capo del nostro Tribunale, si sono recati a Courmayeur, ove sono stati apposti i sigilli allo stabilimento delle acque minerali, Stante il nuovo provvedimento, igiudice istruttore darà ai periti duSyolgere un supplemento di quesiti edi indagini tendenti a chiarire le responsabilità che emergeranno sull'attività svolta dagli amministratori in seno alla Società delle acque mineraldi Courmayeur. Intanto continua l'istruttoria per delincare l'attività e l'ingerenza delle persone o degli entche hanno profittato della crisi de« Crédit Valdòtuin « e sfruttato l'istituto provocandone il tracollo, persone ed enti che la giustizia perseguirà energicamente. Stamane ha avuto luogo la verifica dei crediti dell'istituto dissestato. Oltre 500 delle 1000 domande finora aresentute sono stute esaminate. La prosecuzione di tale verifica avrà luogo il 10 novembre prossimo, alle 10. Il giudice delegato ha determinato che gl'interessi dei depositanti saranno conteggiati a tutto il MI dicembre 1029. venendo cosi incontro ai piccoli risparmiatori che in questa nuova ecatombe bancaria hanno visto sfumare tutti la loro onesta fortuna.

Persone citate: Assi, Bethaz, Lanza