Gli studenti di Oxford

Gli studenti di Oxford ASPETTI DELLA VITA SPORTIVA IN INGHILTERRA Gli studenti di Oxford a a i , a i OXFORD, ottobre. Corrono, si scalmanano, gridano, spesso col megafono, le insolenze più volgari. Sou lutti, qui, sulla riva; studenti, studentesse, professori, mentre sul fiume i canotti dei collegi passano agili, svelti, seguiti, sulUi riva, dagli studenti del collegio a. cui appartiene il canotto e l'equipaggio. E' l'entrisiasmo britannico che esplode in una delle sue manifestazioni più caratteristiche e più originali. Più tardi, questi giovani dai muscoli torli che incoraggiano i loro compagni a cui ò- aflìdulo l'onore del collegio, non avranno voce, stanchi, esausti, smorti. Per due o tre giorni, magari, avranno la voce fioca-, ma, oggi, è giornata di battaglia e di vittoria! Nei canotti i rematori, braccia di ferro, par quasi che damino fra le onde dominale. 1 loro corpi, indorati dal sole, sono l'apoteosi della giovinezza slessa e della forza; un'apoteoil che, qui. a Oxford come a Cambridge, è legge sacra, documento di vita, vita, stessa. Vien prima dello studio (c si noti in una città dove per studiare occorre gente di lutto il mon do) vai più dello studio o, comunque è cosi legata, allo studio che questo senza lo sport sarebbe niente. Prima» uomo di sport.» Diamo uno sguardo alla organizzazione scolastica, quale * « Oxford e a Cambridge-, gli studenti, quasi lutti, per essere membri dell'Università debbono essere membri di un collegio, dove, per due anni, hanno alloggio e vitto mentre per il terzo, cioè per l'ultimo data l'indisponibilità dei posti (si pensi che a Oxford vi sono quasi cinquemila studenti); solo il vitto. Al collegio ogni studente ha il suo tutore che lo consiglia di frequentare questa o quella lezioni', preparandolo intanto, nella materia ch'egli Ita sccl to-. ma, ancor prima delle lezioni quando lo studente è ammesso in collegio, la prima visita che egli riceve è quella del capitani, vale a dire del nuovi colleghi di corso superiore che hanno un grado, i quali l'invitano subilo a scegliere il suo sport. E una battaglia al collegio, appunto per questo, sarà la battaglia di tutti. Per l'ammissione a un collegio, spesso, l'essere un buon uomo di sport è un elemento che vale quanto un ottimo esame: che l'atmosfera sportiva non & solo, come apparentemente potrebbe sembrare, nella classe studentesca ma anche fra i professori, ognuno dei quali avrà il suo sport preferito, cosi come il collegio stesso avrà le attrezzature dei suol sports, compreso un autocarro, adibito, esclusivamente e solamente [sembra incredibile) per trasportare il canotto che scenderà sul fiume per le regate. Solo in quest'atmosfera [vista, diciamo cosi di sbieco, perchè le considerazioni che si potrebbero fare sullo sport oxoniense ci darebbero ben altri risultati) si pud comprendere il grande entusiasmo che ogni anno suscitano le regate fra collegio e collegio, le quali, se non ora, spesso, servono di avviamento e di preparazione alla grande regata che si svolge a Londra, non più fra collegio e collegio ma, nientedimeno fra le due eterne e insopportabili rivali: Oxford e Cambridge. La preparazione Lavoro lungo di preparazione, di scarto e di attesa: per la scelta del campioni che disputeranno l'onore dell'una o dell'altra Università ci sono tre prove, all'ultima delle quali, dopo varie selezioni, rimangono sedici re malori (otto per ciascuna Università) 1 campioni scelti (e si trutta di una. scelta, la. quale implica Ut perdita di un anno universitario) si isolano, remano tutto il giorno, osservano un regime di vita trcltissimo, quale forse era praticato dai nostri antichi pescatori nei quindici giorni che precedevano l'inizio della loro pesca. Fumeranno poco o niente, berranno solo della birra e i loro cibi saranno sanissimi. Iniziatisi, con una sfida personale, le regate hanno, oggi, assunto un valore, nel quale l'interesse personale non conta: oggi ì collegiali combattono per ti collegio. E, nella considerazione generale (domandatelo magari allo studente che abbia vinto selle borse di studio!) un blu sarà rispettato più di un professore universitario. Che, dopo tutto, ed e questa la mentalità dello studente oxoniense, ripeto anche del più. intelligente, i professori sono quelli pagati e gli studenti quelli che pagano. « Whisky piease ^ Applausi, grida, voci, imprecazlont mormorale nelle lingue di tutto il mondo, dall'indiano al giapponese, e di nuovo, fuochi di filza: le pistole non hanno requie e, a polvere, i compagni sparano sulle maglie dei loro colleghi forse per ricamargliele, che certi buchi e certe orlature sembrano fatte apposta per coronare questo entusiasmo E Oxford è tutta sulla riva, volti squisiti di donne, uomini di tutte le età. mentre, come se precedessero fra due ali —• e la riva è piccolissima — t col legiall seguono il loro canotto, gridando la loro fede e le loro imprecazlont Verso sera, dopo che io ho assistite alla regata per molte ore, viene in ca mera mia, uno studente oxoniense' Francesco De Sola, oltre che studente viaggiatore incontentabile e persona coltissima. Non ha più voce, è stanco, esausto. Cade su una poltrona e l suoi occhi brillano di luce. — ila vinto il mio collegio! Rivedo il remo della sua camera e, a un tratto, risento la sua voce, due parole stentate: — Whisky, please. GIUSEPPE COCCHIARA. C Come .vengono addestrati in. America i cavalli destinati ^ gioco del « polo ».

Persone citate: Francesco De Sola

Luoghi citati: Cambridge, Inghilterra, Londra, Oxford