Il secondo gruppo dei terroristi slavi davanti al Tribunale Speciale

Il secondo gruppo dei terroristi slavi davanti al Tribunale Speciale Il secondo gruppo dei terroristi slavi davanti al Tribunale Speciale te gesta criminose dei cinquantasette imputati " Roma, 15 notte. B Tribunale Speciale per la difesa Hello Suiio riprenderà al primi di novembre le sue udienze per giudicare U secondo numeroso gruppo di alllliati ella banda terroristica che negli ultimi Quattro anni compi delitti di ogni genere nella Venezia Giulia. Si tratta di 57 imputati; e per quanto parte di essi sia tuttora latitante, non è improbabile che il gruppo venga suddiviso in due. Gli imputati sono: Leonanlicli Giovanni, Jelincic Zorko, Sfìligo.i Augusto, Franceskin Ilario. Cerne Luigi, Mutar Antonio, Legar Felice, Luznik Bartolomeo, Banco Gaspare, Hejec Alberto, nejee MassimillaIlio, Fiataseli Antonio, Jelincic Ignazio, Majnik Antonio, Gatnik Massimiliano, Sorli Felice, Fort una t Francesco, Lebatt Luigi. Vadnjal Giuseppe, Ukmar Antonio, Zerial Carlo, Sue Milano, Cek Giovanni Maria, skrjaneg Giovanni. Gorgig Adolfo, Kerge Giovanni Zerian Luigi. Ferini» Giuseppe. Milialic Matteo, Cac Vincenzo, Milialic Luigi, Fonda Carlo, Sosic Antonio, Racman Ferdinando, Petaros Pietro, Darls Antonio, Abram Andrea, Gorinp Vincenzo, Milialic Alberto, Gropaic Antonio, Cac Angelo, Glustincic Mario, Macinali Francesco, Pavlic Lorenzo, Siseri Angelo. Petaros Vittorio, Zobec Antonio, Bazcm Gioacchino, Skrianec Stanislao, Kosmac Stanislao, Zlatic Slavko, Kosmac Luigi. <iernec Francesco, Svara Giovanni, Petaros Stanislao e Petaros Pietro. I capi d'accusa Di essi, ben 27. e cioè Rejec Alberto te Massimiliano. Batagelj, Jelincic, Mainili. Gatnic, sorli, Fortuna! Leban, Vadnjal, Ukmar. Zeiial. Stick, cek Skrianec Giovanni e Stanislao, Gercic, Keree, Zerian. Razem, Kosmac Stanislao e Luigi. Zlatic, avara, Petaros staelao e Pietro sono riusciti a fuggire all'estero e saranno giudicati dal TriImnale Speciale in contumacia. Kssi sono imputati: 1) Vadnjal e Zerian del delitto dì cui all'art. i della legge 19 luglio 1SÌM, numero 314, per avere, nelle circostanze in detto articolo specificato, in territorio della Venezia Giulia, nell'aprili1. 1030 e precedentemente, trasportato e tenuto in casa congegni micidiali; 2) Petaros Stanislao e Zerian Luigi tìel delitto di cui agli articoli G2, 63, 304 e 366. numero 2, del Codice Penale per avere, in correità fra loro, in Log, presso Dorliga della Valle, il 7 dicembre 11)20, con premeditazione, tentato di uccidere Giovanni Curet, sparandogli alcuni colpi di rivoltella non riuscendo nel loro intento delittuoso per circostanze indipendenti dalla loro volontà;3) Furtunat Francesco, Zerian Luigi. fiJo-janeg Stanislao, Ukmar Antonio e Vadnjal, del delitto di cui all'art. 2 6esto capoverso della legge 25 novembre 1026, n. 2008, in rapporto all'art. 1 del decreto 14 dicembre 1326 e all'articolo 252 del Codice Penale per avere nella Venezia Giulia, nel 1030 e precedentemente, mediante incendio e uso di esplosivi, compiuto fatti diretti a portare la devastazione e la distruzione di edifici ^pubblici, con l'unico preordinato ftne di attentare alla sicurezza dello Stato. E precisamente: a) Fottunat Francesco, per aver nel maggio 1928 incendiato l'asilo di Tolmino: b) Bupel Carlo e Ukmar per avere, il 29 agosto 1928, incendiato il ricreatorio della Lega nazionale di Procisco ; e ,Vadnjal per avere fatto esplodere, il 5gennaio 1930, una bomba al faro dellaste; rfi Lerja Luigi e^Vittoria in Triei Skrjanec Stanislao per evere, la notte «dal 6 gennaio 1030, incendiato l'asilo "Jhfantllè"ai Corgnale; e) Stoka per •avere la notte del 1° marzo 1930, incendiato le scuole comunali di Sgonico ; 41 Tutti per il delitto di cui all'art. 3 parte prima, legge 25 novèmbre 192C n. 2008. in relazione agli.articoli 10-t 252, 120, 107 108 Codice Penale, per ave re. nella Venezia Giulia e altrove, nel 1930 e precedentemente, concertato fra di loro e con altre persone rimaste sconosciute, di commettere fatti diretti a sottoporre una pane del nostro Stato, la Venezia Giulia, al dominio straniero, servendosi come mezzi di insurrezione a mano armata per la predisposizione di un'organizzazione segreta a tipo militare, per operare, in caso di guerra, alle spalle dell'Esercito italiano contro di esso. Nella sentenza del rinvio a giudizio della Commissione istruttoria presso il Tribunale special? è delio, fra l'altro:« 1 suddetti imputati, cittadini di lingua slava della regione Giulia, da tempo, con larghezza di mezzi provenienti da oltre confine, esplicavano azione anti-italiana, mediante diffusione clandestina di stampe slave contenente volgari menzogne contro l'Italia, incendi di scuole italiane, assassinii fra 1 più fedeli alla Patria italiana, attterroristici su persone, sulle difese militari e pubbliche, rapine, spionaggio e altre azioni delittuose. Una lunga sarie di misfatti « Si contano 99 delitti di tale indola consumati in questi ultimi quattro armi nella Venezia Giulia. Per la loro gravità sono da ricordare 31 aggressioni a mano armata e mancati omiciddi fascisti, di militi, di carabinieri13 omicidi, 18 incendi di scuole, dasili, di manufatti militali, s attentatterroristici e 4 attenuiti di spionaggio Appariva che tale attività criminosa non era dovuta soltanto a manifestazioni di delinquenza abituale e comune, ma a manifestazione anti-italiana di associazioni aventi identico piano dazione e comuni scopi da conseguireper attentare alla sicurezza dello Stato e spargere il terrore fra le laboriose popolazioni della Venezia Giulia. E' stato necessario che generoso sangue, quello di Guido Neri e dei suoi onesti compagni di lavoro, venisse versato tanto abbondantemente .perchè la giustizia potesse alfine individuare i responsabile avere in pieno le prove di una ben attrezzata e pericolosa organizzazione terroristica ». Dopo avere ricordato l'attentato aT'ovolo (Il Triesti!, consumato la sera del 10 febbraio 1930, gli autori del quale furono giustiziati lo scorso mese a Trieste, la sentenza della Commissione istruttoria prosegue: « Dopo il misfatto, con il rinvenimen to di alcuni fogli volanti stampati al la macchia si venne a sapere il per che di una cosi intensa e sanguinosa ripresa terroristica. Nel foglio diffuso largamente si affermava cinicamente davere voluto protestare contro le nozze del Principe Ereditario. Le indagini sull'orrendo misfatto condussero alla scoperta di organizzazioni segrete a ba se terroristica. Alberto Bejec, uno de gli imputati odierni, segretario della associazione «Edlnost» di Gorizia, corrispondente del giornale a Edinost » dTrieste, studente dell'Università di Ilenia, era fra gli elementi ami-italiani e filavotìll più in v,:sia del Goriziano, colpito da mandato di cattura, perchè un putato nel procedimento centro TokaGiulio e ooimputato di propaganda aliti nazionale e spionaggio, espatriclaiideslinamente nel marzo 1929. Altrelemento che esplica attività analoga quella del Rejec era Jelincic Zorkostudente all'Università di Padova, Rejee Jelincic costituivano la porte direttva di numerose associazioni studentesche che, eotto 41 manto culturale spotivo-filantropico, nascondevano attivitcontraria ai nostri interessi politici perseguivano fini anti-italiani. • Tali società, pertanto, furono dsciolte dalla nostra autorità negli anpi .1927 e seguenti. I?erò la s.qcieta « Adria ». formata da soli studenti, non fu sciolta perchè parve esclusivamente rivolta a scopi culturali. I mezzi finanziari occorrenti per la propaganda antiilaliana provenivano dalla «Jugosla venku Motica» di Lubiana, i cui sussidi confessali ammontavano a lire 2000 mensili. Nel 1027, da Alberto Rejec Jelincic e Slll.igoj fu costituita una so cietà segreta, che gli imputati chiama tono con un termine generale « Organizzacela », ossia >. Nostra organizzazione ». Finché il Rejec rimase In Italia, la direzione fu tenuta da lui; al suo espatrio, ne cedette la direzione a Jelincic. Il Rejec, del resto, manteneva i rapporti con lo Jenincio e ne trasmetteva i sussidi. L'associazione operava direttamente nel Goriziano e aveva diretto collegamento con un'altra organizzazione operante nel triestino, nella regione del Carso. <• Le fila dell'organizzazione « Scopo dell'associazione era la propaganda dell'idea pan-slava c la ostilità a lutto ciò elio era italiano, come mezzo per raggiungere l'unione della Venezia Giulia con uno Stato estero. I suoi compili erano (nielli dello spionaggio politico, militare; e aveva rapporti con associazioni «triti fasciste, cosi. una volta fu favorito l'espatrio di sovversivi di Milano, su accordo preso da Rejec con la concentrazione antifascista di Parigi. L'associazione aveva persino nella questura di Gorizia un suo elemento, il Korne. Altra organizzazione analoga nella costituzione e nel funzionamento si è scoperta nel la città e provincia di Trieste. Viene chiamata «Torba» (Lotta), e riconosce pure per capo il Rejec. A Trieste venivano distribuiti soccorsi alle famiglie bisognose dei cosi detti perseguitati politici di lingua slava, sui fondi dei quali il distributore rendeva conto a un Consolato di quella città. « Verso gli ultimi giorni di settembre e 1 primi ili ottobre 1929 fu tenuto un convegno segreto a Monte Aureliano per invilo di persone di oltre frontiera. AI convegno convennero anche due oriunasrl, I quali chiesero informazioni sull'andamento dell'organizzazione: fu quel convegno l'origine degli attentati al faro della Vittoria e al «Popolo di Trieste». « L'istruttoria fornisce le prove per l'identificazione dei responsabili. Si è. infalti, accertato che l'autore del tentativo di* incendio all'asilo di Tolmino nel maggio 1929 è stato Fortunat Francesco. capo-compartimento dell'Orgatilzzacljii di Gorizia». « L'imputato Petarosha confessalo di avere preso parte un'attentato contro rasente ICuret. Dell'Incendio che, nella notte tra il 2 gennaio e 11 3, fu appiccato all'asilo infantile di Corniele, risultarono autori Zerian Luigi, Skerjanac e un ignoto di Bastvitza. « Tutti i fatti come sopra esposti risultano dall'incartamento degli ufficiali di polizìa giudiziaria e dai documenti sequestrati, da testimonianze, dalle stesse confessioni degli imputati e dall'intera istruttoria.