A dieci anni, solo, nel tumulto di Parigi

A dieci anni, solo, nel tumulto di Parigi A dieci anni, solo, nel tumulto di Parigi Il mistero del dramma: sperduto o abbandonato? Dov'è il papà? - L'arrivo a Torino con foglio di via - Verso la mamma Un mlnusoolo personaggio 6 giunto ieri alla nostra Questura. Un bimbo decenne da Parigi ha compiuto, tutto solo, il viaggio fino a Torino, e proseguirà questa mattina per la sua città natale. Carpi. Gli agenti in servizio, soliti a tutt'altri visi e a ben altre vicende, hanno preso sotto la loro protezione il picèolo viaggiatore, e l'hanno fatto segno alle loro premurose attenzioni. Il bimbo, che è l'undicenne Bruno Lupi, ha famigliarizzato subito con essi, si è lasciato accarezzare e interrogare, ed ha narrato la storia del suo peregrinare, con le espressioni più semplici e più toccanti. Piccolo, magrolino, dagli occhi scurlssiml e vivaci. Bruno Lupi non ha avuto certo paura di restar solo. La vastità del mondo non ha suscitato in lui l'angoscia che afferra e deprime. Egli ha saputo essere un ■ vagabondo > dignitoso, per quello stretto tempo necessario a ritrovare la strada del ritorno in Patria, dove l'attendeva la mamma, Giuseppa Flocco, trepidante. Quattro mesi or sono 11 piccolo era partito da] paese nativo con il babbo Agostino, che si recava In Francia. Era giusto che egli seguisse il papà suo verso una terra ignota, dove avrebbe saputo circondarlo del suo caldo affetto. Il rischio, la lontananza dalla mamma, il dolore di lasciare la casa ove era cresciuto, i compagni di guuw.0 a le dolci abitudini, tutto era stato lasciato Indietro per compiere quello che gli era stato suggerito come un dovere. E con il babbo è partito. Parigi, la città immensa, nella quale si è facilmente inghiottiti se ci si abbandona anche per un istante solo, era la mèta prefissa. E a Parigi. Bruno Lupi ha trascorso quattro mesi di ansie e di lotte con il suo babbo. Un giorno, pochi giorni fa, in quel tramestio infinito egli si è sperduto. Sperduto od abbandonato? Il piccolo narratore non sa dire. Tutto ad un tratto, si è trovato solo. Sbalordito, dapprima, ha cercato con gli occhi dove fosse mai il suo papà: invano. Da nessuna parte era stato possibile di rintracciarlo. Dopo aver peregrinato qualche tempo per molte vie affollate e senza fine, egli ha compreso che ormai doveva provvedere a se stesso; non pianse. A che valeva piangere? A gesti più che con le parole — è cosi difficile da imparare quella lingua straniera — ad un sernent de ville, la cui attenzione egli aveva attratto, ha fatto capire la sua critica situazione. Dove, come rintracciare 11 babbo. Il sergent prese per mano il bimbo e lo accompagnò al Consolato Italiano. LI, avrebbero poi provveduto a cavarlo d'impiccio. Le ricerche del genitore di Bruno Lupi, a quanto pare, sono state molte, ma infruttuose. Bisognava, allora, che il piccolo Bruno facesse ritorno dalla mamma. Frase semplice per chi la mamma ha vicina; non per lui. Ma 11 lungo viaggio non l'ha atterrito. A cura del Consolato rivestito, ripulito, confortato, egli è giunto facilmente alla frontiera e consegnato a quel Commissariato di Pubblica Sicurezza. Il tratto da Bardonéóchia a Carpi diventava cosi una cosa da nulla. La prima tappa del suo lungo cammino verso la mamma, è stata adunque Torino. Accompagnato dagli agenti del Commjssariato della Stazione, alla Questura Centrale, il bimbo è stato affidato alle cure del dott. Rampino. Il funzionario ha saputo adempiere al suo compito.in un modo squisitamente paterno, a giudicare dalle parole del piccolo coraggioso viandante. Questa mattina, assai per tempo. Bruno Lupi è ripartito per la mèta definitiva, più cinguettante1 di ieri sera, più sereno e più' vispo. Egli sa che alla stazione di Carpi l'attende a braccia aperte la mamma.

Persone citate: Bruno Lupi

Luoghi citati: Carpi, Francia, Parigi, Torino