II programma di Bruning per riassestare il bilancio del Reich

II programma di Bruning per riassestare il bilancio del Reich II programma di Bruning per riassestare il bilancio del Reich « Se oon è possibile governare con il Reichstag, bisognerà tentare di salvare la Germania per altra via...», minaccia il giornale del Cancelliere ■- Hitler risponde che se il Governo uscisse dalla legalità, autorizzerebbe alla illegalità anche il popolo Berlino, 30 notte, jLa oscura situazione politica ve- umasi a creare dopo le elezioni del 14 settembre, soltanto oggi comincia finalmente a lasciar trapelare qual-che spiraglio di luce. Il Cancelliere stamattina ha avuto un lungo colloquio col Presidente Hindenburg, appositamente tornato,da Sehorfheide, e gli ha lungamente!ed esaurientemente riferito circa il risultato delle lunghe consultazioni!ministeriali di questi giorni, nelle;quali il programma finanziario di ri sanamelito è stato completamente elaborato. Si tratta di un programma di vasta portata e di economie strettamente rigorose, di cui appare ora altamente problematica l'npproVàziona per via parlamentare. I capisaldi del programma i Del programma abbiamo già anticipato sere or sono ai lettori "le linee principali ;-e non si tratta ora che di riassumerle brevemente, completandone alcuni punti. Anzitutto il programma parte dalla constatazione _,che il nuovo deficit del bilancio 1930 =ascende ad una somma dai 750 ai 900 milioni: questo deficit deriva, per. 300 milioni, dal maggiore fabbisogno dell'assicurazione per disoccupazione; e dai 450 ai 600 milioni da grandissime riduzioni di entrate, in seguito al grave peggioramento della situazione economica. Al deficit di tasse sarà provveduto con un credito, 11 quale sarà estinto ratealmente, a mezzo di un fondo speciale, in tre anni, in base ad una legge che sarà immediatamente emanata. In quanto al bilancio 19111, il programma prevede una riduzione di spese, di fronte all'esercizio 1930, di cicca 1 miliardo; dappoiché il Cabir netto è fermo nel principio che, coine primo caposaldo di ogni provvedimento per la copertura di ogni 'deficit, non si debba più ricorrere a fiuove tasse, essendo ormai il limite massimo : della sopportabilità tributaria raggiunto. Le nuove riduzioni di speso riguardano: 1) Riduzione di stipendi: del Presidente del Reich, del Cancelliere, dei Ministri, delle indennità dei deputati, nella misura del 20 per cento; dì tutti- gli impiegali dello Stato, sia ìjn servizio che in aspettativa o a disposizione o in pensione — sono esclusi i minorati di guerra — del 6 per cento. La riduzione è prevista dal l.o aprile 1931, per tre anni. Cosi anche per gli impiegati delle ferrovie e della Reiehsbank. Ugualmente n.eJM&£b»S8S. misura,, saranno ri? dottr"glr-stipendi di tutti gli .impiegati dei paesi e dei- comuni; la qual cosa permetterà al Rpich una riduzione di 100 milioni di assegni, che 'esso paga in questo momento al paesi per tale scopo. 2) Per l'assicurazione dei disoccupati, l'Istituto dovrà dal l.o aprile in poi vivere autonomo, pareggiando le sue spese con i suoi introiti, senza aver più diritto a sovvenzioni da parte delle casse del Reich. Rimane soltanto a carico del Reich un contributo di 420 milioni, in favore dèi comuni, per la cosi detta provvidenza di crisi, secondo grado delle sovvenzioni di disoccupazione. 3) Riduzione di snese dei diversi dicasteri, per ben 300 milioni. ■4) Il programma prevede una semplificazione ed unificazione del sistèma di riscossione tributaria: la creazione, cioè, di una tassa unica per gli introiti, sino ad 8 mila marchi, abolendo tutte le categorie di tasse attualmente in vigore"! sano a quel limite di introito. Ciò avrà come conseguenza una enorme economia di spese di amministrazione. .5) Un nuovo regolamento del regime delle abitazioni, con l'abolizione graduale del regime vincolistico. ..6) Riduzione del 10 per cento della tassa - fondiaria, sia per l'agricoltura, sia per i proprietari di case. Il mancato gettito di queste tasse fondiarie, come già notammo, sarà compensato con una parte di quella tassa sulle pigioni, che il Governo a suo tempo istituì, per formare un fondo destinato a facilitare la costruzione di case, in forma di ipoteche a prezzo bassissimo. Di qui la necessità di venire alla cessazione del regolamento vincolistico delle abitazioni, per rimediare al venir meno dello stimolo e della facilitazione alla costruzione edilizia. Con una speciale legge sarà prescritto che, per la durata di tre anni, le spese del Reich, dei Paesi e dei Comuni non possono essere aumentate;.eventuali maggiori incassi dovranno essere assegnati, se mai, per riduzione di tasse, e non per.nuove spese. I oolloqui dal Cancelliere Questo, a grandi linee, il programma finanziàrio di copertura del » deficit », dal quale il Govèrno si ripropone le seguenti economie: 120 milioni, dalla riduzione degli stipendi degli impiegati; 100 milioni, dalla riduzione degli assegni del Reich ai Paesi e ai Comuni; 265 milioni, dall'abolizione del dovere del Reich di sovvenzionare le assicurazioni per la disoccupazione; 300 milioni, dalle nuove restrizioni di spese in tutti i dicasteri; infine 167 milioni, da un lieve aumento della tassa sul tabacco: in totale, 952 milioni — cioè quasi un miliardo. Si presenta ora la questione della possibilità di attuazione di questo programma. A questo punto, si è sovrattutto riferita la lunga intervista d'oggi del Cancelliere con il Presidente del Reich, il quale ha naturalmente approvato il programma, ed ha munito un'altra volta i! Cancelliere Briining di tutta la sua fiducia. Dopo la visita al Presidente, il Cancelliere ha avuto anche una importante conferenza con il Presidente del Consiglio prussiano, il social-democratico Braun; conferenza alla quale si annette molta importanza, sia per quanto rìguarjda V atteggiamento prussiano di liAusncdpsvgabclstmcsdtenpeGsgtcte fronte al nuovo programmo, sia per quanto riguarda la torte in fluenza che il Braun — il quale nulle elezioni di domenica U è riu scito anche deputato al Reichstag — può avere sulla frazione social- democratica del Reichstag stesso, ]n riguardo alla costituzione della maggioranza intorno ai programma enunciato, Poiché ora si pone la questione degli appoggi da cercare, per va rare detto programma: se cioè bi- sogni cercare la maggioranza a destra, ovvero a sinistra. Dal colloquio di oggi del Cancelliere con il Presidente Braun, e dalla sottolineatura speciale che di questo colloquio si dà in un comunicato ufficiale, si può arguire che il Cancelliere Briining si propone di cercare questa maggioranza piuttosto a sinistra, cioè con la social-democrazia, anziché a destra. Ma la cosa presenta assai poche probabilità di riuscita: prima di tutto per l'atteggiamento stesso della social-democrazia, nettamente e dichiaratamente, finora, ostile al programma; in secondo luogo per il semplice fatto che i eoli vóti della social-democrazia non bastano; e .per costituire una maggioranza di sinistra attorno al Governo, occorrerebbero i voti per lo meno dei due partiti, populista ed economico, i quali inanno dichiarato di non volerne sapere. Un ammonimento ufficioso Si brancola quindi, a questo riguardo, completamente nel buio: ed i contatti diretti del Cancelliere con i partiti non cominceranno che da domani. Ma fino da ora, a lumeggiare, a questo riguardo, su quale linea la situazione si muove, e quale importanza potranno avere questi futuri contatti dkettò del Cancelliere BrUning con i capi dei vari partiti, e — più ancora — a lumeggiare lo spirito del colloquio svoltici oggi fra il Cancelliere ed il Presidente del Reich, si annette valore di un diretto ammonimento ufficioso ad un articolo che oggi pubblica la Kulnische Volkszeilung. organo del centro renano, e considerato come l'organo personale del Cancelliere Briining. Il giornale comincia con il rivolgersi direttamente ai partito populista ed al partito economico, ai quali due rimprovera di essere la causa di tanti malanni, la causa cioè della difficile situazione parlamentare; perchè, con il loro, distacco dal Governo e da una eventuale coalizione di sinistra con la social-democrazia,' hanno messo in forse la possibilità di costituzione di una maggioranza. t ... Questi partiti continuano» — dice 'l'articolo - .ad applicare «Uà nuova situazione 1 loro antichi meto- di, quasi credendo che il mondo finisca fa dove finisce la stanza di riunioni della loro frazione parlamentare... ». L'articolo tuttavia esprime la speranza che i due partiti rinsaviscano, considerando la gravità dell'ora, in modo che un accordo fra i partiti rappresentati al Governo sia possibile: il che darebbe luogo ad un primo blocco di 210 voti attorno al Governo, e potrebbe servire come primo punto di appoggio e di partenza per le trattative con i parliti, a destra e a sinistra. Qui l'articolisa fa presumere di sapere che il programma governativo sarà, in questi imminenti contatti con i capi dei partiti, fatto presente e sottoposto anche ai nazional-socialisti. «... Ma non perche — dice — si nutra qualsiasi inclinazione ad avventure politiche, ove si ritenga possibile una fruttuosa collaboru-zioue con i nazional-socialisti ; ma perche non si può fare a meno di interpellarli, nè si può fare finta che non esistano, visto che si deve fare 11 tentativo di formare una maggioranza attorno al programma finanziario del Governo. Ma una maggioranza con 1 sooial-nazionelisti non è davvero ritenuta possibile; e questo è secondo noi — osserva l'articolista — tutt'altro che un male; anzi è, al contrarlo, un bene... Ma anche dall'altra parte le cose non sono più ròsee. Vedremo ora che cosa 1 socialdemocratici avranno imparato dalla giornata del li settembre ; ma temiamo che non abbiano imparato molto. Del resto, anche se la social-democrazia avesse fatto tesoro della lezione, vi sono poi il Partito populista e il Partito economico, i quali, come già dicemmo, si sono affrettati a creare, alla soluzione possibile della situazione, imbarazzi nuovi, veramente del tutto superflui... ». < So non è possibilo govornara oon II Reichstag,.. » L'articolo quindi, riassumendo le Ala del suo ragionamento, dice: ■ ... 11 Cancelliere farà dunque bene a tentare in ogni modo di costituire una maggioranza parlamentale attorno al suo programma: si tratta di accertare se è possibile o no governare con questo Reichstag. Noi non rinunziamo alla speranza che ciò sia possibile; ma iti verità non ci facciamo troppe illusioni... ». E l'articolo cosi conclude: « ... Del resto, una transitoria eliminazione del neichstag non sarebbe ancora la fine del sistema parlamentare della Germania. Tempi straordinari possono rendere necessarie misure straordinarie. E se non è possibile governare con il Reichstag. allora bisogna tentare di salvar» la Germania per altra via. Meno il Governo sarà listurbato nel mettere in atto queste sue necessarie misure, tanto più rapidamente a democrazia sarà un'altra volta relnsediata nei suoi diritti. La parola, tane volte abusata, della necessità di una mano forte, ha questa volta un significato serio e reale. Ad ogni costo questo Governo deve rimanere al timone: deve tentare di fare ciò che è assolu tamente necessario nell'interesse della economia e dell'avvenire della derma- nia. Appunto quei partiti che sono per principio parlamentaristi, dovrebbero essere i meno indicati a costituire al Governo difficoltà non necessarie; e sarebbe questa la migliore via per ta- g-liare la strada agli elementi distrut- tori, e ristabilire l'ordine. Pare infatuiche non sia superfluo ricordare ai par- iti quello che potrebbe avvenire, se essi non rinsaviranno. 11 compito dell iC. Coverno può esser1 parlamentarmente risolto soliamo se vi bara una maggioranza animata dalla (erma volontà di impedire esperimenti comò potrebbe essere la sospensione delle eventuali ordinanze presidenziali, con voti di sfiducia. Il destino imminente della democrazia parlamentare in Germania vJffla. X?lta »elle '"ani dei Patiti.*lak^d^.ffl0J?n^MS^ lntn; deftarftffl^ no delineare i contorni di una dossi, bile maggioranza; ma se questo non'riuscirli, allora bisognerà ricorrere a vie extra-parlamentari, per trarci fuori dalla grave situazione ». L'atteggiamento del partiti Ci pare che questo sia parlar chiaro. Pirro i'nttCfr^i^mo^«^ a ■ .jammonitil cffi^^dMe?Sha, per quanto riguarda la socialdemocrazia, quanto scrive stasera il « Vorwaerts », il quale brevemente commenta il programma governativo, dicendo che « ... se esso intende efsere un tentativo di intimidazione della social-democrazia, per averla docile al sèguito il tentativo non riuscirà. Più che alla social-democrazia è al Governo che deve stare a cuore di non infrangere la Costituzione... ,,. Più grave tuono di minaccia viene dalla parte dei nazional-socialisti, dal loro organo, il Vùlkischer Beobaachter »: :.' :;\.pome s' ss — scrive il giornale ni Hitler — la Costituzione contiene anche un articolo che permette la messa in istato di accusa del Presidente oel Reich. Noi ammoniamo il signor Von Hindenburg di non mettersi con¬ tro la Germania, neff' interèsse "d'elCentro e di pochi politicanti falliti, se ti Governo, percorrerà la via ora mi-parolaia, allora esso sarà un Governo illegale, e autorizzerà alla illegalità anche il popolo. Penseremo noi ad illuminerà il popolo, nei seitantamila coni zi di elettori che prepariamo per migliorare la situazione... ». Sono questi i pochi spiragli di luce che dicevamo in principio essere intervenuti oggi, a chiarire l'oscura situazione creatasi dono le elezioni (lei 14 settembre. Piti che a luce so- lare, rassomigliano, come si vede, barbagli di lampi di tempesta. O. P.

Persone citate: Braun, Bruning, Hitler, Von Hindenburg

Luoghi citati: Berlino, Germania