Conclusioni

Conclusioni IL NOSTRO LIBRO IN GERMANIA Conclusioni La potente organizzazione tedesca -- Due cote necessarie » Edizioni e bollettini - La necessità di nna abile propaganda BERLINO, settembre. Coloro che da tutta questa discussione si ripromettono non già dei rimedi, ma delle panacee e dei tocca e sana dai quali dovrebbe riuscire non soltanto facilitata o resa per lo meno possibile la diffusione del nostro libro, ma addirittura il libro già diffuso, bell'e aperto e tonso sul tavolo e sotto il naso di milioni di clienti esteri, soppiantando d'incanto quello di qualsivoglia altra nazione, sarà bene che si fermino qui e non leggano oltre queste nostre conclusioni, le quali si propongono solo modestamente di aprire la via alla soluzione del problema: il resto, si capisce, dovrà farlo col suo peso, col suo valore e con la sua combattività, il libro stesso. Per mettersi In grado di avvicinarsi a risolvere il problema, bisogna anzitutto tener presente che c'è in Germania un'organizzazione del libro colossale, perfetta, assorbente ed esauriente, tale da non lasciare fuori di' sè, nel suo campo, altre possibilità; e In secondo luogo che In Germania il libraio è veramente il re del libro, ed è un .continuo consigliere, una specie di confessore e di direttore spirituale dell'immenso pubblico dì lettori, che egli amorevolmente cura, coltiva, tiene al corrente, e che ad esso si affida e con cui sta in incessato contatto. Se si vuole perciò fare qualche cosa In favore del libro italiano in Germania è necessario anzi tutto, tenendo continuamente di mira e da conto questo gran personaggio, trovare la via di inserire in qualche modo il libro italiano nell'Ingranaggio e nella corrente stessa in cui si muove il libro tedesco; guardarsi In ogni modo dal pericolo di metterlo contro corrente o anche solo fuori corrente. All'infuori di ciò nulla è possibile, ed è questa la ragione per cui ogni soluzione che da ciò astragga, come quella già esaminata della libreria autonoma ed Isolata italiana, è destinata a priori a fallire allo scopo. Non è il caso qui di fare una esposizione minuta di questa gigantesca organizzazione tedesca. Basti dirne sulle generali, che essa è un'organizzazione intesa a realizzare nel commercio del libro il maximum della rapidità e della facilità di far arrivare il il'ibro nelle mani del cliente. A questo scopo l'organizzazione fa in certo modo di tutte le librerie tedesche, d'ogni parte del paese, una sola libreria, fornita di un'unica cassa. Questo effetto è raggiunto col mezzo della centralizzazione a Lipsia, capitale indicata dalle storiche tradizioni del libro tedesco, dei depositi commissionari di tutti gli editori; e del commercio stesso nel lìuchhiindler Borsenveretn, che è come una vera e propria borsa del libro tedesco, con le sue sistoli e diastoli, del sangue del pensiero stampato. Questa gigantesca associazione pubblica, tra l'altro, gli elenchi ed i cataloghi generali, tenendo al corrente della produzione e del movimento librario della nazione tutti i librai di ogni più remoto angolo della Germania, che sono suol soci, e di cui tiene i conti correnti, funzionando come una vera banca. Sono 15 mila almeno 1 librai che fanno cotidianamente 1 loro affari attraverso Lipsia. 11 risultato me è una estrema facilità e sicurezza, di ritrovamento e di spostamento, da. un punto qualunque all'altro dove sia richiesto, d'ogni qualsiasi libro, anche del minimo opuscolo, in un lasso di tempo di 2i ore in media, e senza l'intralcio di qualsiasi preoccupazione finanziaria e di regolamento di conti tra libraio e libraio, e tra la periferia e la centrale di Lipsia, poiché a questo regolamento contabile pensa automaticamente per tutti I librai di ogni parte del paese, la centrale stessa; a ciò si aggiunga che la corrispondenza e la spedizione libraria godono in Germania di specialissime condizioni di favore e di privilegio postale. Due cose dunque sono necessarie: tenere anzitutto metodicamente e sistematicamente il libralo tedesco al corrente della produzione libraria italiana, e in secondo luogo metterlo in grado di avere subito il libro a disposizione del cliente, con rapidità, sicurezza, facilità e senza troppa spesa di corrispondenza (Il prezzo del libro, purché non oscillante, e noto preventivamente, comprendente già il calcolo delle spese di spedizione ed II 30% al libraio, conta meno, e può anche essere relativamente alto, perchè il lettore tedesco è avvezzo a pagar caro il suo libro). Non potendo gii editori italiani essere soci dell'organizzazione di Lipsia, inserire il libro Italiano nella organizzazione tedesca dovrebbe voler dire l'istituzione colà di un deposito per conto degli editori italiani confederati, a cui affluissero, in misura moderata e modellantesi con le esigenze, tutte le pubblicazioni italiane per essere di là diramate, a richiesta, ai 15 mila librai almeno; 11 che forse non francherebbe,la spesa. Ma anzitutto, e come condizione di tutto, bisogna portare e tenere continuamente il libro italiano al contatto dei librai* di tutto il paese, e conseguentemente del pubblico. I! libraio tedesco, cosi di Berlino, come di ogni altra pivi remota parte della Germania, intendendo sotto il nome di libraio tedesco il libraio di ogni paese di lingua tedesca — e eie* anche austriaco, svizzero, tedesco, alsaziano, danzichese, slesiano, alle quali regioni tutte la borsa di Lipsia si estende — deve Ininterrottamente e sistematicamente prendere conoscenza di tutto ciò che va uscendo in Italia, con tutti gli elementi di Informazione, connotati e dati necessari, nome dell'autore e titolo dell'opera, suo genere letterario e categorìa, nome dell'editore e numero delle edizioni, luogo d'uscita, illustra zlonl, prefazioni, formato, prezzo, numero delle pagine, se rilegato o non rilegato, se tradotto o no e in quali lingue, se traduzioni sono in preparazione... Non si dubiti: 11 libralo tedesco, che non è un perdigiorno e che è uno specializzato, che sa tutto e soprattutto sa il fatto suo, leggerà — purché lo si metta In condizioni di leggere, cioè gli si dia questa iroba in tedesco —, curerà, seguirà, Informerà, svernerà e alla fine formerà il suo pubblico. A questo fine non v'è dunque che la edizione in tedesco di un sistematico elenco periodico, ogni paio di mesi — cosi da non ingenerare superfluità, ma anche da non rallentar •troppo il contatto col libraio — di tutte le edizioni italiane che vanno a mano a mano uscendo, con tutte le suddette notizie e informazioni per ciascun 'libro, seguendo il metodo preciso di iprammatica tecnica che segue nei suoi cataloghi ed elenchi la libre¬ tll ria tedesca. Questa sorta di bollettino bimestrale delle 6 mila pubblicazioni annue che escono in Italia dovrebbe essere diviso per generi e categorie (letteratara, romanzi e novelle, poesie, viaggi, storia, politica, scienza,, filosofia, tecnica, ecc.), seguendo il metodo preciso degli elenchi 'librari tedeschi, ordinato alfabeticamente secondo il nome degli autori. Oltre a tutte 1© notizie sopraddette per ciascun libro, esso ipotrebbe aggiungere per ogni autore una breve ricapitolazione sognalatoria delle pubblicazioni del medesimo autore presso il medesimo editore; cosi si farebbe presente di volta in volta, in parte almeno, anche la conoscenza arretrata del mercato librario italiano, cioè del pensiero italiano con'temporaneo. Al bollettino infine potrebbero essere con utilità aggiunti, oltre a fogli volanti speciali di reclame nell'interesse delle ditte che 10 volessero, fogli speciali contenenti elenchi di libri, anche qui con tatti 1 dati commerciali già detti, volta per volta di una categoria o campo o genere e regione speciale della vita spirituale italiana di ogni tempo, sia passata che presente, sia in riferimento a libri ora usciti come in riguardo a libri usciti precedentemente, ma ancora acquistabili. Una specie di bibliografia per argomenti o periodi letterari o scientifici o artistici o politici; ad esempio: Dante (elenco di edizioni esistenti in libreria, di vario prezzo, da quelle di lusso a quelle popolari, con e senza commento; bibliografia di libri ohe vanno uscendo su Dante) e cosi: Machiavelli; o i Trecentisti; o i Novellieri del Cinquecento; o il fiinasciimeinto; o Manzoni; poi periodi d'arte, fino al Novecento; il Teatro; e cosi anche di politica: il Fascismo; o 11 Sistema Corporativo. Non v'è bisogno di spendere anolte parole per rilevare l'immenso valore di propaganda che potrebbero avere questi elenchi e soprattutto quesiti fogli aggiunti. Per una simile impresa occorrerebbe che un organo, in un punto della penisola, si incaricasse di concentrare a sè, ricevendole dalla periferia, tutte le notizie di edizioni italiane, e di curarne come sopra la compilazione, la traduzione e l'edizione tedesca, e infine la spedizione a tutti i librai della Germania. E quest'organo in Italia non potrebbe essere che l'organizzazione professionale degli Editori, cioè la o Federazione Nazionale • che potrebbe utilizzare coirne base le pubblicazioni che già fa. Si capisce:, anche ciò costerebbe spesa, fatica, organizzazione, attenzione. E bisognerebbe seguire con sollecitudine le commissioni, tenere la corrispondenza, spedire i libri richiesti senza pensarci sopra tre settimane, e nemmeno tre ore... Ma certe cose bisogna volerle, ovvero cessare di discuterne. E decidersi senz'altro per l'istituzione di un nuovo spaccio di maccheroni, ma senza libri annessi, questa volta... GIUSEPPE PIAZZA.

Persone citate: Machiavelli, Manzoni