Le nove aquile di Campoformio a Tirana

Le nove aquile di Campoformio a Tirana Le nove aquile di Campoformio a Tirana La capitale albanese in festa == Esercitazioni e acrobazie dopo una faticosa trasvolata == I nipoti di Re Zog in volo sulla città == Verso la Patria (» ai aositro inviato) iaTirana, 20 mattino. //. callivo tempo avena minacciato ieri di interrompere le melodiche tappe sul campo di Larissa, sul quale la squadriglia avrebbe dovuto discendere, dopo 250 chilometri di volo per rifornimenti. Il tenente colonnello Fougicr, rassegnandosi a malincuore all'avversa fortuna, era partito all'alba ver l'aeroporto di Tato, ove avrebbe dovuto raggiungerlo il Sottosegretario all'Aviazione greca per visitare i « CR. 20 » dei quali era rimasto ammiradissimo. Noi giornalisti eravamo rimasti, all'albergo ad Alene. Improvvisamente i telefoni squillarono nelle nostre quattro camere e la voce del comandante an- nunciava la subitanea partenza, l'or-} dine è stato un sollievo per tutti. Si temeva che le condizioni del campo di Larissa, cosi come ce le avevano descritte, non permettessero l'atterraggio per una settimana. L'esito stupendo della crociera non sarebbe per questo mutato; ma un incaglio, proprio alla vigilia della conclusione del viaggio sarebbe stato per lo meno cosa sgradevolissima. In mezz'ora tutti hanno raccolto i pochi indumenti che ancora si posseggono dopo lo smarrimento delle valigie e alle 12 gli apparecchi mettevano in moto le eliche. Sul campo, a salutare gli aviatori è accorso con cortese sollecitudine il Ministro d'Jtalìa Bastiarvini e il segretario del Fascio colonnello CercsoU. La partenza da, Alene è avvenuta quasi alla chetichella. All'ultimo momento è ancora giunto il rappresentante dalla Fiat, ing. Colombo, a consegnare dei manifesti-, ni di saluto e di. ringraziamento da gettarsi sulla ospilalissima cUlà. La tappa più dura della crociera Alle 14 i velivoli e il fedele « Caproni » mettevano ruote a terra sul campo di Larissa, che, conrariamente alle notizie, era in condizioni perfette. Il rifornimento è avvenuto in pochi minuti, poi i nostri aquilotti si lanciarono audacemente in volo sulla fascia di altissime impervie montagne che ci accompagnerà minacciosa fino alle ultime colline degradanti sull'aeroporto della capirne dell'Albania, Il maltempo l'avevamo ormai lascialo alle spalle: il pericolo non veniva più. dal cielo, ma dalla terra tormentata di crepacci, irta di punte, stupendamente orrida nel suo selvaggio aspetto alpestre. Questa è stata la tappa più dura di tutta la crociera. Domattina gli apparecchi terrestri sorvoleranno l'Adriatico, ma malgrado l'infido elemento sottostante, la traversata del mare non sarà cosi emozionante come quella svoltasi ieri sulle montagne. Bussole e carte, carte e bussole sono stali gli unici elementi a guidarci sopra il dedalo delle impervie valli strette come baratri, rocciose e dirute cómie rovine di ciclopiche granitiche fortezze. Unico punto di riferimento, lo specchio azzurro del Lago di Ocrida che luccicava in fondo ad un imbuto, come d'un cratere vulcanico,- pòi la montagna del Tomori, che si è dovuto valicare oltre i duemila cinquecento metri. Verso la fine del viaggio è venuta incontro, a rallegrare lo spìrito degli aviatori, la visione della città di Elbassan, subito dopo la quale gli apparecchi rimettevano le ali fra la stretta vallata dello Scombri. Questo è l'ultimo balzo ; ancora una trentina di chilometri, poi lontano si vede luccicare intensamente l'Adriatico. Gli aviatori lanciano le macchine verso quella luminosa apparizione un attimo dopo sono sui campo di Tirana. Il lungo volo non ha neppu re questa volta stancato ì nostri insuperabili piloti. Sulla piccola folla delle autorità convenute all'aeroporto essi cominciano una serie di spettacolose acrobazie. Davanti olJ'hangar il nostro Ministro, marchese Soragna, il comandante della Difesa Nazionale generale Arranitasi e il generale Parioni, comandante in capo del Dipartimento militare, con molte altre autorità locali, li stanno ammirando con entusiasmo. Dalla vicina città la popolazione si riversa all'aeroporto e l'arrivo si svolge davanti ad una folla acclamante. , Si diffonde anche qui Velettrizzante immediato entusiasmo suscitalo ovunque dalla nostra crociera, Di fronte agli hangars è schierato un battaglione con musica a un altro di milizia premilitare. I nostri inni patriottici accolgono gli aviatori e il colonnello Fougicr e il colonnello Terroni passavo con un generale albanese in rivista le truppe. Calorosa accoglienza II corteo delle automobili attraversa quindi le strade di Tirana ove alla sera i piloti sono ospiti del nostro Ministro. °'VT capitale albanese è festante per g} Varrìvo degli aviatori italiani. Il pie-aslscnrclgtpl i i a o l l e n e a colo paese di quattro anni fa è irriconoscibile. Tutto un quartiere nuovo sta sorgendo intorno al vecchio caratteristico nucleo e i segni della lunga triste antica dominazione sono quasi spariti. Le truppe perfettamente equipaggiale, agli ordini di ottimi ufficiali, raccolte in magnifiche caserme, cominciano a sentire la benefica influenza del nuovo regime, e le nuove scuole, ove risorgono per le virtù degli insegnanti il gusto e l'amore per la lingua albanese, preparano la nuova generazione di questo fidissimo popolo. Nel centro della città biancheggia, oltre U cancello e fra i giardini, il palazzo di Be Zog I, che vi abita con le sei sorelle principesse. Ovunque sono i segni della rinascita di questo popolo amico. Questa mattina Tirana aveva l'aspetto di una grande città di provincia che si prepara a una giornata di festa. Bandiera e musiche per le strade, passaggi di truppe in alla uniforme, grande animazione davanti ai nuovi alberghi e ai modernissimi caffi, frotte di bimbi e leggeri sciami di donne musulmane e pittoreschi stuoli di zingare in larghi pantaloni di seta multicolore e sigaretta accesa ira le labbra violentemente dipinte. Questa pittoresca folla che sbuca ininterrollaiuente dalle vecchie tortuosa strade, che baia fuori dall'ombra dei mercati, entra con violenza pittorica nella bianchezza abbagliante dei nuovi e ampi viali, passa sotto le cascate di verzura chel s'affaccia dai muriccioli dei giardini, scivola fra i colonnati di piccole moschee alle quali fan da sentinella rigidi abeli imbottili come di velluto verde e sciama nei prati verso l'aeroporto scomponendosi in lunghe processioni, aggrappandosi in circolo sotto l'ombra proiettata dagli alberi. L'ultima esibizione Quando usciamo dall'ospitallssima casa del nostro Ministro, tutta la popolazione di Tirana è in movimento verso il campo. Giornali e manifesti hanno annuncialo un'esibizione della nostra squadriglia. E con questa esibizione i nostri piloti chiuderanno la faticosa, durissima, ma gloriosa crociera. Tutti hanno già negli occhi la prossima visione delle italiche rive dell'Adriatico e nel cuore l'affettuosa ansia del ritorno. Oggi han segnato, o meglio han disegnato, in un ciclo oltrcmodo llmpi do e tranquillo la loro esuberante fé licita per lo sforzo cosi audacemente compiuto e per le altissime mete raggiunte. Sul campo, i margini del quale son segnali dalla folta, sono convenute tutte le autorità cittadine: il no Siro Ministro, il Presidente del Consiglio albanese Pandell Evangeli, tutto il Corpo diplomatico, signore dì Tirana e la nostra magnifica colonia che poco tempo prima era stata ricevuta al Fascio. In un palco arredato da tappeti orientali hanno preso posto i nipoti del Re, ì Ina principi Sali, Ushein e Dine. Prima che la squadriglia inizi le acrobazie ad essi viene presentato il colonnello Terroni, al quale esprimo no il desiderio di compiere un volo. Il desiderio viene subito appagato e sul » Caproni » essi compiono tm lungo giro sulla città e sulle colline circostanti. Alle ore 16 s'alza il primo apparecchio da caccia, che disegna con bravura c precisione di gruudc siile, ogni gliere la formazione e sbizzarrirsi in acrobazie individuali, grida d'entu- sor/a di acrobazie. T'n secondo c un lerzo.lo seguono fra rallento, ansioso stupore della folla. I loopings si succedono agli avvitamenti, alle campane, ih un modo impressionante. Si direbbe che questi radazzi, veramente d'acciaio e superbi d'audacia incomincino soltanto oggi la loro fatica. Il colonnello Fougier richiama i suoi, gre gari e con i tenenti Ttcglin e Moscatelli compone la classica pattuglia, che passa sul pubblico in tutte le formazioni. I loopings c tonneaux collettivi strappano i priini applausi e quando il comandante ordina con un cenno della mano al suoi aviatori di scio- PrslbPlsiasmo salgono verso le macchine alate, che, come v'-'r raccogliere l'omaggio che Alien f-itto loro, si abbassano a pocìA metri sulla follai Ritorno Una terza valla, il comandante li raccoglie e una terza volta li lancia tutti insieme agli ultimi esercizi. Gli apparecchi passano in fila sul campo e abbassandosi e alzandosi alternativamente disegnano rome un lungo serpente che si snoda sihìla7ido c tremendo per raccogliere i suol anelli in un punto lontano del cielo, dal quale come da un ideale trampolino, si lanciano un'altra volta sulla pista. Giunti in mezzo a questa, gli apparecchi puntando uno dopo l'altro l'elica conlro il cielo e, rovesciandosi sulla schiena, giunti al termine della salita, disegnano un enorme rombante cerchio. La folla prorompe in grida d'entusiasmo e quando i piloti saltano dalle loro carlinghe vengono accolti da applausi interminabili, mentre Principi e autorità si congratulano. Un tramonto di fuoco ha chiuso questa indimenticabile giornata. Quando rientriamo in città, dai minareti discende melanconica la preghiera del muezzin. Domani l'alba saluterà le ali italiane sul mare, e nella gloria del sole la nostra Patria verrà incontro a questi ragazzi con tutta la sua materna dolcezza. ERNESTO QUADRONE. Un conflitto a Parigi tra comunisti e poliziotti Parigi, 29. mattino. Un'elezione legislativa ha avuto luogo ieri nella prima circoscrizione del ventesimo circondario del quartiere Belleville Saint-Fargeau, per eleggere un deputato in sostituzione del socialista Luquet. II candidato comunista Thorez è riuscito primo della lista, con 425G voti contro 3673 dati al candidato socialista Jardel, 1753 all'ex-deputato repubblicano Erlich, 1690 al candidato dell' Unione repubblicana democratica Chaudey. Non essendo stata raggiunta la maggioranza assoluta, è stato dichiarato il ballottaggio. Non appena questo è stato annunciato, un corteo di comunisti ha percorso la vie di Belleville e di Menil Montan. La Polizia ha dovuto intervenire a varie riprese e dei rinforzi di agenii sono stati inviati dalla caserma della Cité. Alle 21,40, un autocarro carico di agenti passava per la via di Menil Montant ove è situata la « Bellevilloise », sede dei comunisti, quando sul veicolo 6 caduta una pioggia di sifoni e di bicchieri lanciati dall'interno dt un caffè. Gli agenti vi sono penetrati e hanno proceduto all'arresto di novanta dimostranti, che sono stati condotti ai posti di Polizia vicini. L'ordine è stato poi ristabilito. Adunata comunista a Berlino Conflitti) contusi a arresti Berlino, 29 mattino. Per contrappeso allo spiegamento di forza nazional-socialista, che era stato indetto per ieri a Postdam, i comunisti avevano organizzato una loro grande adunata a Lustgarten, davanti al castello. E anche dopo che l'adunata nazional-socialista è stata riiv viata, quella comunista si è tenuta lo stesso. Sono avvenuti conflitti con la Polizia, la quale voleva sequestrare le bandiere dei comunisti che i dimostranti avevano attaccato a lancie acuminato: i portatori sono slati arrestati per infrazione alla proibizione del porto d'anni. Scontri sono avvenuti qua e là. Molti contusi o pipite decina di arresti» z«mdcprb