Intervista con Al Capone, tiranno di Chicago

Intervista con Al Capone, tiranno di Chicago Un'inchiesta sulla malavita negli Stati Uniti Intervista con Al Capone, tiranno di Chicago « Non gioco in Borsa, impiego i miei capitali negli affari » « Il contrabbandiere di alcool che pratica SI regime secco « Le bombe negli Istituti di Bellezza » Come i banditi «controllano» il mondo economico di una città T> a I. OSTRO IJVVIATO Chicago, settembre. Per una coincidenza che ha dell'ironico. Al Capone mi ha dato appuntamento alla stessa ora in cui dovrei incontrarmi con Joki. Stege, ex-capo defili ispettori. Quando IV. liusscl era direttore della Polizia di Chicago. Già una volta ero staio da John Stege. nel suo nuovo ufficio, a Norlh-Halsted Street. All'indirizzo che mi era stato dato, trovai un vec-hto edificio Quasi in rovina. E' vero che vi si poteva legnere una iscrizione quasi cancellala con le parole Ponce Station; ma tutte le finestre e le porte erano ermeticamente chiuse, tomo che gualche monello di buon umo,e aveva scritto su di un muro: Clcsed for the Season (Chiuso per la stagione). Avrei potuto, allora, immaginare che il cap. Stege si tosse preso gioco dt me, tacendomi andare sino a quella casa abba,ndonata: ma vidi ben-tosto, in fondo al vicino cortile, la cua robusta persona ed il suo viso sanguigno di amatore della buona tavola, — Stavo spiando la vostra venuta, mi aveva detto, perchè qui tutto t chiuso. Vna volta vi era un posto di polizia, ma lo si è tresferito altrove. L'amministrazione mi ha mandato ad arrugginire in questo deserto, come si manda un vecchio cavallo al centro di riforma. Quattro altri capitani, innocenti come me. hanno subita la mia atessa sorte. — Che fate qui? — Assolutamente niente altro che lasciar passare le nostre regolari ore d'ufficio. Ecco conw si utilizzano gli uomini che hanno sempre fatto ti loro dovere. E poi si dice che non vi sono abbastanza policemen a Chicago. Poi il cap. Stege mi aveva tatto salire, per una scala retrostante dello stabile, in un salone ammoblgllato soltanto con due o tre seggiole, tre Immense tavole e l'apparecchio radio, che in 'America non manco in nessun luogo. Vi era un calce insopportabile, e non fui sorpreso a. vedere sulle tavole i corpi stesi del tre colleghi di Stege. Il loro placido russare si confondeva con le armonie della radio. Del resto, se non avessero dormito, cosa avrebbero potuti, tare? Il cap. Stege, con quella franchezza americana di cut continua a meravigliarmi, mi ave va raccontata le sue disavventure con una. comprensibile amarezza. Aveva deplorato l'evidente venalità di certi suol colieohi, e, più. ancora, la debolezza della giustizia. — A cosa tervirebbe se t poliziotti arrestassero i banditi? 1 giudici sono disarmati, e, con un buon avvocato, i banditi possono aalvarsi benissimo. Anche se-sono accusali del pegolorl delitti, riescono sempre- a ritornare tn libertà con una cauzione: Per non avere oiu gangster? a Chicago occorrono leggi severe ed tma polizia Ubera d'agire. In un luogo sconosciuto Quel giorno, dopo questo colloquio, t'eravamo lasciati con l'impegno dt ri vederci: ma allo stesso giorno, alla atessa ora, in cui ero atteso da Stege, ebbi l'appuntamerto di Al Capone. Non vi era da esitar-t fra questi due inviti. Eccomi in un taxi In compagnia deU l'uomo che devt formi conoscere Al Capone, Scarface Uo sfregiato), il Big boy. oppure Big nearted Al {Al dal gran cuore). Il capolista dei nemici pubblici indicati dalla Chicago Crime Commission. L'automobile corre sul Boulevard Michigan, il « Boul'Mich' «, verso sud, poi glia verso ove A, verso i quartieri operai, poi verso Cicero. Ma non raggiungeremo questa località. La sera dt questo Incontro ho cercato di individuare, sulla carta, il luogo ove Al Capone mi aveva ricevuto Forfè era tn qualche sito fra l'ospedale * Cook County ed li Douglas Park, di cui avevo intravvlste le ombre. Ma non ne sono sicuro, e, del resto, se anche lo sapessi... In una strada grigia una casa ridente. Una donna giovane e bella, che non eembra una persona di servizio, fa entrare la mia guido e me in un salotto di un gusto borghesissimo. Nell'anticamera ho visto un uomo grande e sottile, con gambali e berretto. Non riuscirà mal a sapere se era Sulvester Bart, il chaurteur di Al Capone, che gli è devoto in modo leggendario. La porta era stata accuratamente chiusa dalla nostra bella introduttrlce, ma si è di nuovo aperta subito. Entra, sorridendo, Al Capone. L'ho riconosciuto subito: ho visto tanto sovente sue fotografie! Ma lo Immaginavo meno grande, ■■ meno corpulento, con delle cicatrici più marcate. E non vedo la rosa che di solito adorna una delle sue bottoniere, e vi vedo, invece, il distintivo db "uri- club. Di che club può far parte Ai-'-Capone? Un seduttore Le sue prime parole ■sorto curiose: — So you are thè boy who wants to see me? («Così, siete voi quel tale che mi vuol vedere?»). Gli rispondo subito: — I am the boy <t Sono io quel tale »). — Ed aggiungo, con la candida illusione di meravigliarlo, che vengo da Parigi. Capone risponde, senza scomporsi: — Paris... Texas ? I Know the place... I« Parigi, nel Texas ? Conosco quel •ito»). — No, Parigi In Francia. Finalmente, al Capone mostra la sua gradevole sorpresa: — Oh, Parigli tt 's a fine place... I wish I could found lime to go there some day (• è un bel posto, è vorrei trovare II tempo di pasaarvl qualche giorno »). But I am so fcusyl («il/a sono tanto occupato tt). La tua mano fine e bianca mi indica vna seggiola: — Sedetevi. GÌad to Know you, you bet (« Felice di conoacervi, davvero ■). Devo confessarlo? Ero scettico quando molti m'avevano detto — anche prima dell'avvocato Thomas D. Nash — che Al Capone era un seduttore; ma ormai bisogna che mi arrenda all'evidenza. E' un uomo dolce, tlmpattco, cortese, e nessuno direbbe che tu lui pesa una cinquantina di reati. Si esprime in un correttissimo ti» feiwe I non mi è mai accaduta dt sentirlo usare una parola grossolana od una bestemmia: del resto non manca né di spirito né di finezza. — Siete venuto, mi dice, a vedere quel tale che si soprannoma « il gorilla ». Well, guardate il aortlla. Scoppia a ridere, gira su se stesso, permettendomi d'ammirare il taglio impeccabile del suo abito grigio. Poi mi dice: — Sono tornato a Chicago perchè avevo proprio troppo caldo a Palmme. (Palm-lsle è il nome della sua proprietà a Miami, nella Florida). L'offerta di una signora inglese — Non avete paura d'essere arrestato ? Al sgrana glt occhi ed ha tutto l'aspetto di chi cade dalle nuvole. Lascio cadere il nome dt Jack zuia, ma con certa tndlflerenza. per evitare una reazione che metta line al nostro colloquio. Ma egli mi risponde: — Non ho niente a che vedere con la morte dt lack Zuta. — Poi scoppia a ridere: — E' assai semplice: quando la polizia non sa più a chi attribuire un delitto, dice che è stato Al Capone. Ma io ho ben altro da tare che ammazzare la gente. Business! Soltanto ci si immagina che io ammazzi. Capita persino che mi si scriva per domandarmi di commettere dei delitti per conto altrui. Vna grande signora inglese mi ha offerto per Iscritto 2O00u sterline (cosa fa tri donarli) se avessi accettato di passare da lei il « weekend » e ne avessi approfittato per liberarla da un vicino incomodo. Ridlroiousi Have a cigar? (volete un sigarol). — E della.morte di Jack Llnglc chcosa pensate? — Era un buon amico mìo. Sono spiacente. SI dice che aveva perso molto denaro a Wall-Street, lo non speculo. Metto l mici capitali neglaffari, e voi aluto gli infelici. — A Cicero mi huiino parlato dellvostra generosità. — Mi place tare ti bene e lo facciquando posso. — Sarei indiscreto se vi domandassi che genere d'affari trattate? — Oh, youl cute fellowl (Oh! siete malizioso!) voi lo sapete benissimoL'America ha scie ed il Volstead Ac(la legge di proibizione) non la sazterà mai. — Alzandi le spalle, facendla voce grossa, esclama: — Ipocritiipocriti! Ve ne sono troppi in questpaese. 1 am sick of thnt trame (e un gioco che mi sta far male). CI sonquelli che votano ury (secco) e chsono umidi (wet). E poi vi sono depolitici che sembrano rispettabili e chsono del crooks (canaglie) Sputano su quelli chi chiamano gangsters poi sono contenti di prenderne il denaro per i loro affari elettorali. Composso stimarli? Preferirei invitare a colazione un pigeon che uno di costoro. — Un pigeon? La mia guida mi spiega che un pigeon è, nel gergo, una spia. Al Capone prosegue : — Parlerete di me? Preferirei di noI giornali hanno già parlato troppo dme. tacendomi anche del male. In ogncaso credo bene chu non mi chiamerete « gorilla». So long (Addio). Questo inverno, se venite nella Florida, pop in (venite da me). Vedrete che fiorii