Il mistero della catastrofe di Andrée

Il mistero della catastrofe di Andrée Il mistero della catastrofe di Andrée I membri della Commissione scientifica chiusi nel più intransigente riserbo ■ Gli scienziati «puri» vorrebbero infirmare il valore delle rivelazioni del giornalista StuppendorH Dal nostro Inviato < ■ , j a a i e l a , a e d -' a , e o , e f, a d l l e a e i , o e o o n o e e u e a ne, o di e a; e a e mn reese E i e, Stoccolma, 22, notte. Col ritorno a Stoccolma da Tromsó dei professori Hedren e Lithberg, non sì è appreso un solo nuovo particolare delle scoperte fatte all'Isola Bianca, e ancora meno — superfluo dirlo — in merito alla fine di Andrée e dei suoi compagni. Il senso di delusione e di sorpresa si accentua. Cerio tiessuno si era aspettato che i diari ricuperati all'Isola Bianca parlassero dell'imminenza della morte e dell' aspetto sotto il quale la morte si presentava con la stessa freddezza e coraggio, ad esempio, con cui ne parla, in un documento forse unico nel suo genere, il famoso medico viennese Dothnagel, spirato anni addietro, in un tranquillo letto, e non fra i ghiacci. Ma, insomma, si voleva sapere. Intervistato, il professore Hedren ha detto che il lavoro fatto da lui e dai suoi colleghi a Tromso è stato interessantissimo; e Ita voluto, nell'occasione, rinnovare espressioni di gratitudine all'indirizzo delle autorità e di privati norvegesi, per l'appoggio dato. Quanto all'epilogo del dramma svoltosi nella solitudine dell'Artide, trentatrè anni fa, ha osservato che il materiale, di cui si è in possesso, va ora sottoposto ad ulteriori minuziose indagini scientifiche. Tuttavia, nulla si pud dire sulla fase finale del dramma, a suo giudizio, poiché, gira e rigira, tutto si riduce a ipotesi. D'altro canto, le accennate indagini scientifiche dureranno varie settimane, forse mesi. Opportunità di una nuova spedizione all'Isola Bianca A questo punto è stato chiesto.al professore Hedren se una nuova spedizione all'Isola Bianca non potrebbe aiutare a far luce. Lo scienziato non solo considera la spedizione utile, ma quasi indispensabile, dichiarando insufficiente quello che si è appreso, e scarso il materiale fino ad oggi raccolto. Per illuminare i punti oscuri occorre ben altro. Molto logicamente il giornalista ha quindi domandato se in queste condizioni non sia inopportuno procedere — come da qualche giorno si va dicendo — alla cremazione dei resti di Andrée, dato che l'eventuale [futura spedizione all'Isola Bianca potrebbe sempre consentire la scoperta di resti da confrontare, verificare, eccetera. Il prof. Hedren, premesso che le ossa raccolte all'Isola Bianca sono senza dubbio quelle di Andrée e dei suoi compagni — sicché dal punto di vista dell'identità degli esploratori nulla si opporrebbe alla cremazione, — ha riconosciuto che, nell'interesse delle prossime ricerche scientifiche, potrebbe essere utile ritardare la macabra funzione. Queste dichiarazioni mollo prudenti vanno commentate con prudenza ancora maggiore, per il sémplice fatto che il commento potrebbe provenire solo da parte dei pochi scienziati conoscitori della documentazione: però, incaricati dal Governo svedese di una missione ufficiale, nessuno di essi oggi apre bocca; e qualcuno ha anzi addirittura preferito ritirarsi, col lavoro assegnatogli, nei dintorni di Stoccolma. Dunque oggi poco si può dire di positivo; ma, in primo luogo, che probabilmente nulla sapremo di preciso sulla morte di Andrée, Frankel e Strindberg; e che le voci di ogni genere, una più ini prcssionante dell'altra, già messe in giro, sono assurde. Il mondo scientifico — anche questa è una verità che va detta — si è seccato alla manipolazione un po' troppo all'americana alla quale il giornalista Stubberndorff ha sottoposto, dandone notizia in radiotelegrammi, il materiale raccolto all'Isola Bianca, fra l'altro facendo credere che i diari fossero ricchi di intere fitte pagine narrative; mentre in realtà i diari conterrebbero poche concise annotazioni, di carattere prevalentemente scientifico. Oli scienziati e il giornalista Ancora un punto : da uno degli estratti del diario di Strindberg radiotelegrafato dalla lsbjòrn, risalterebbe che, il 7 di ottobre 1897, Strindberg scrisse la parola « rassegnazione ». Di quanto il diario conterrebbe in sèguito non si è detto però nulla. Orbene, in ambienti assai seri oggi si sollevavano molli m/i molti dubbi sull'autenticità di quella citazione. Ed è perciò che gli scienziati, pur mettendo fuori discussione il valore scientifico delle scoperte falle dalla prima spedizione del dottor Horn, imbarcata sulla Brabwaag, hanno l'aria di giudicare le scoperte della seconda spedizione, la giornalistica, diremo, bisognose di mollo accurato vaglio. Può darsi che il mondo scientifico puro nutra una prevenzione generica per una impresa giornalistica, due ha avuto ancìie un certo carattere speculativo; però, se non vi fosse base, giudizi cosi severi, in un Paese nel quale il riserbo è abito mentale di ogni individuo, non potrebbero venire azzardati. L'altra questione, che negli scorsi giorni ha molto appassionato gli animi, e cioè la causa vera dell'atterraggio di Andrée, non preoccupa gli scienziati che in linea del lutto secondaria. Sicuro è fin da ora che il pallone non era più in grado di lewtre l'aria; e che in conseguenza fu necessario prendere terra, operazione la quale venne eseguita in condizioni che possono magari dirsi favorevoli. Il contributo che potranno dare alle indagini scientifiche le pellicole fotografiche non sviluppale, rintracciate all'Isola Bianca, è piuttosto aleatorio. I tecnici nutrono seri timori circa le probabilità die l'emulsione abbia potuto resistere- per tanto tempo. Comunque si chiederà alla Casa fabbricante americana, che forni trentatrè anni addietro il materiale, di consigliare il metodo per lo sviluppo atto a dare i risultati migliori. Oggi, ad Aalesund, la Svensksund, salutata, al suo passaggio, da tutte le navi, con la bandiera a mezz'asta, lia fatto una brevissima sosta; e sùbito dopo ha ripreso la navigazione. Un servizio divino, celebrato, durante la sosta, a bordo delle navi di scorta, ha lasciato, sia in chi vi assisteva che nella folla ammassatasi ' a terra, una indimenticabile impressione. Raramente salme di eroi tornarono in Patria salutate da altrettanta venerazione e commozione. ITALO ZINGARELLI Un tentativo di molta militare al Cile Buenos Aires, 22 notte. Un primo dispaccio ricevuto nella mattinata annututava che, secondo voci non confermate, giunte dalla frontiera del Cile una rivoluzione era scop piata nella città di Concepcion nel pomeriggio di ieri, e che la censura era stata subito stabilita per tutte le notizie spedite all'estero. Secondo informazioni della Prensa la rivolta di Concepcion è stata originala dall'arrivo in quela città del generali Enrlque Bravo e Marìque Grave e del medico civile Salas Romo, avversari del presidente ibanez che II aveva fatti deportare. I tre sono gtunti in aeroplano dall'Argentina, dove si erano stabiliti dopo la loro deportazione, nelle prime ore del pomeriggio. Dopo l'arrivo., i .tre si sono incontrati col generale Parcola Lira, comandante della legione militare del Sud. I quattro hanno avuto una vivacissima discussione seguita da uno scambio di colpi di rivoltella. Si ignora se qualcuno del grupppo sia stato colpito. Sempre secondo La Prensa il reggi merito Chabucco, di guarnigione a Concepcion, si sarebbe unito ai ribelli e il generale Lira sarebbe stato fatto prigioniero. Il presidente della Repubblica, generale .Carlo lbana, si ttovava in teatro quando è stato pi/ormaJ-a.degli avvenimenti di Concepcion. Egli ha fatto immediatamente ritorno al Palazzo della Presidenza e ha convocato subito il Consiglio dei Mlntslri. Alla riunione hanno partecipapto pure le maggiori autorità militari. Subito dopo la riunione è stata instaurata una rigorosissima censura. L'Ambasciata del Cile a Buenos-Agrcs afferma che il movimento di insurrezione è slato soffocato. Analogamente da Santiago al Cile è stato trasmesso il seguente, comunicalo vliiciaie ■. « Il tentativo fatto nel pomeriggio di ieri a Concepcion per indurre il reggimento « Chucabuco » alla rivolta ù tallito completamente. La calma regna in tutto il Paese. Il Governo domina assolatamente la situazione eu e ucciso a ricorrere a tutti i mezzi in suo potere pei temimele ■ energicamente quuiuuque tentativo che venis se latto contro l'ordine puUUUeo ». EGITTO Aspetti delia campagna nazionalista per non pagare le tasse Londra, 22 notte. La campagna di non pagamento del le tasse iniziata dal Partito nazionali ista egiziano, incomincia a portare i suoi frutti e già minaccia ui creare serii imbarazzi al Governo. 1 renitenti sono puniti con la coiursca dei beni, ina, bei ora almeno, non sembra che l'energica contro-azione delle autorità produca risultati chiari. Si apprenue oggi die una delle prime vittime delle misure repressive del Governo è stato proprio il leader dei wafd, Nalias pascià. Egli si era riilutato di pagare alcune tasse, e le autorità giorni or sono hanno proceduto alila vendita ull'asla dei mobili di una sua villa presso Mensurah. Alla vendita non si è presentato nessuno, salvo, a quanto assicura il corrispondente dal Cairo del Daity Herald, alcuni deteelives inviati d'ultlcio dalle autorità. All'ultimo momento però, mentre il martello stava per cadere e attribuire ai detective» i mobili di Nalias, un piccolo fabbricante di mattoni intervenne con un'offerta più generosa e ottenne senz'altro la mobilia dell'exPrimo Ministro. La voce si diffuse in un baleno, e poco dopo il compratore si trovava boicottato non solo dalla popolazione della cittadina, ma flnanco dai suoi parenti. Per salvare la pelle egli ha dovuto affrettarsi a scappare e a rifugiarsi ad Alessandria. Colto però dalla paura e dal rimorso, egli ha inviato una lettera a Nalias, chiedendogli un colloquio. . Questo gli è stato concesso e il fabbricante di mattoni si è gettato ai piedi dell'ex-Primo Ministro, chiedendogli! perdono e protezione. Nalias na inviato il piagnucolante mattonaio al Segretariato delia Sezione locale del Wafd. Sidkl pascià, di fronte a questo atteggiamento della popolazione in appoggio ai violatori della legge, si trova in una posizione imbarazzante e non ha ancora deciso in qual modo reagire. Per ora ha soppresso trenta giornali locali, ma anche qui si sta Ingaggiando una lotta che, a giudizio del corrispondente del Daily Herald, può, a lungo andare, compromettere il nuovo regime. 11 corrispondente cita un caso tipico. Sldki pascià soppresse giorni or sono quattro giornali appartenti a Tevflk Diab, ex-deputato liberale convertitosi da poco al wafdismo. L'altro ieri Dlab creava un quinto giornale, il quale veniva soppresso il giorno stesso alle 10 di sera. Ieri, come se nulla fosse, l'ex-deputato faceva uscire dalla sua stamperia un sesto friorna.lt:, e riusciva a diffonderlo attraverso tutto l'Egitto prima ancora che il Governo fosse informato della pubblicazione. .