La vita della Vercesi in carcerey

La vita della Vercesi in carcerey La vita della Vercesi in carcerey Nuova luce sui rapporti col fidanzato della sorella Giorno per giorno vengono in luce muovi particolari sul passato della trista protagonista del dramma di Corso Oporto 51, Rosa Vercesi, la cui singolare figura s'illumina sempre più di una fosca luce. La maschera della religiosità Intanto la Vercesi, pur mantenendo il suo reciso atteggiamento difensivo che la spingp a negare finche ciò che è più che evidente, si è messa in carcere una impenetrabile maschera dt religiosità. Già in Questura, nei primi giorni del suo arresto, essa aveva chiesta l'assistenza di un sacerdote dicendo che sentiva prossima la sua fine. Ora nella solitudine della cella la Rosa Vercesi prega tutto il giorno. A- volte viene sorpresa mentre in ginocchio recita dei salmi, e alle suore, la cut presenza la reclusa sollecita, chiede immagini sacre. Questa donna, che possiede una forza d'animo tristemente insuperabile , e che ha dato prova finora di un astuzia senza pari, quale nuovo colpo di scena prepara con questo suo atteggiamento? Quando però la detenuta, è chiamata nell'ufficio del giudice istruttore, allora la maschera della religiosità cadeldal suo volto per lasciar posto alla abituale, rigida sua fisonomia. In quei momenti riappare la. Vercesi astuta, guardinga, sempre sulla difensivo, per il timore che una sola parola possa tradirla. Il giudice non ha mai visto della reclusa il volto di pietà, che essa serba-per le suore, del carcere, non ha mai sentito il suo parlare umile, di povera e debole creatura che si rifugia nella religione perchè non ha più fiducia negli uomini, ma ha invece ben spesso raccolto le frasi dure, aspre, concise, con le quali essa nega ogni addebito, ogni circostanza che possa nuocere alla sua tesi difensiva. Questa donna è come l'antica, sfinge, impenetrabile. Confesserà essa il suo reato ai giudici popolari? Con una cosi consumata commediante, non è possibile prevedere i colpi di scena, che vcgtTBgpnatodptppcppsfIessa può riservare all'ultima ora,:Quando comprenderà essa, che ogni persistenza nel negare è nociva alla sua condizione di imputata? I giochi in Borsa Abbiamo altre volte accennato a questa donna impiegata in un ufficio di sconto prima, poi trafficante ai margini della Borsa, In proprio, e per conto dell'infelice vìttima, la Vittoria Niccolotti. Ad introdurla nell'ambiente finanziario è stato un'impiegato del cambista Gilli, certo Giorgio Pont, del quale si sta occupando in questi giorni l'autorità giudiziaria, dovendo egli rispondere di ricettazione di 50 mila lire di titoli scomparsi dagli uffici dello stesso Gilli alcuni anni addietro. Le relazioni fra il Pont e la Vercesi datano fino dal 1921. Nel giugno di quell'anno nell'ufficio del Gilli erano scomparse misteriosamente 10.000 lire di consolidato e le ricerche fatte dalla polizia non avevano portato alcuna luce su quel fatto. Qualche mese dopo, il Pont si licenziava ma, prima di abbandonare il posto, presentava al principale una giovine donna, della quale vantava l'onestà, la capacità e l'intelligenza, assicurando che essa avrebbe potuto degnamente coprire il posto che egli abbandonava avendo trovato un impiego più redditizio alla Eanca Agricola. La giovane donna che il Pont raccomandava era la Rosa Vercesi, ni essa infatti si dimostrò all'altezza del compito che le veniva affidato e riuscì in breve a guadagnarsi la fiducia del Gilli. Ma nel giugno del 1927 scomparvero in particolari circostanze due certificati del valore complessivo di 50 mila lire della Società Anonima Fornaci Riunite. Venne fatta regolare denuncia alla Questura, ma poiché il Gilli escludeva in modo assoluto che qualsiasi sospetto contro i suoi impiegati, la Vercesi compresa, così il procedimento di furto contro ignoti veniva dichiarato chiuso con un non luogo a procedere e il relativo incartamento passava agli archivi. In un secondo tempo, l'Autorità gildiziaria sottoponeva ad un ulteriore esame gli atti processuali. Si veniva cosi a stabilire che i titoli erano passati attraverso una catena di persone, l'ultimo anello della quale era costituito da un certo Giorgio Pont, nel cui interesse 1 titoli erano stati depositati presso la succursale della Banca Popolare di Novara, a Moncalieri. Interrogato, il Pont giustificò il possesso dei titoli presentando una ricevuta a firma di un tale Rinaldo Ripamonti, che, malgrado le più attive ricerche non si è finora potuto identicare. Il Pont che non aveva fatto buona prova presco la Banca Agricola dalla quale aveva dato le dimissioni è noto negli ambienti borsistici, viene dipinto come un indi- ^i particolare rilievo viduo di non specchiata moralità, che couduceva un tenore di vita non adeguato all'entità dei suoi proventi di trafficante in titoli. Egli scomparve da Torino, subito dopo essere uscito dalla Banca Agricola « quando tornò sfoggiò due automobili e un lusso che stupiva quelli che lo avevano prima conosciuto. Egli soleva diro « tutti cheaveva, assunto la rappresentanza di articoli per bigliardo, rappresentanza ohe gli fruttava largamente specialmente a Milano. Frattanto da parte dell'Autorità giudiziaria si iniziava un procedimento per ricettazione contro ttìtti coloro per le mani dei quali erano passati i titoli rubati al Gilli, Ivi compreso il Pont, sul quale gravava anche l'imputazione di falso in scrittura privata, essendosi convinta l'Autorità inquirente ohe la scrittura a firma Ripamonti era stata fabbricata dallo stesso Pont. Una nuova imputazione? Esaminando l'incarto, l'autorità giudiziaria fu colpita dal veder ricorrere più volte il nome di Rosa Vercesi, ormai tristemente noto alle cronache criminali. Inoltre, circostanza degna quella che il Pont risulta essere i! fidanzato di Giorgina Vercesi, sorella dell'assassina di corso Oporto e che la'Uosa — come abbiamo detto — frequentava lino dal 1921. Per quanto, però, collegando tutti 1 fatti suesposti, il materiale raccolto possa dare giusto adito ni sospetti congetturati dall'Autorità giudiziariatuttavia occorre rilevare che, fino ad oggi, nessuna imputazione è .stata elevata contro la Vercesi.

Luoghi citati: Milano, Moncalieri, Novara, Torino