Le ali italiane sul Corno d'Oro

Le ali italiane sul Corno d'Oro Le ali italiane sul Corno d'Oro Il magnifico volo dal Mar Nero al Bosforo - Una giornata di sosta a Costantinopoli » Oggi ad Atene Dal nostro inviato Costantinopoli, 22; mattino. Un giorno di pioggia e di fortissimo vento obbligò la nostra squadriglia a mettere le ali al riparo negli hangars di Bucarest, proprio come fanno le rondini quando, durante l'uragano, si rifugiano sotto le grondaie. Su tutta la rotta ì bollettini meteorologici segnavano cattivo tempo. In Dolimela pioveva a dirotto e le nubi erario discese «300 metri, incappucciando complètamente le colline, alte tiOrt metri. Meglio un giorno di sosta che mettere a repentaglio ìa riuscita del raid, che, fino ad ora, è sta,° impeccabile per velocità e pan Umiltà. E' la prima volta che apparecchi du caccia sì. cimentano in. una prova cosi ardua, sottoponendo i motori dei «C. R. 20 Fiat» dopo le fatiche del volo al surmenage delle acrobazie; e il colonnello Fougier frena la sua impazienza, piuttosto che mettere in imbarazzo qualcuno dei suol apparecchi. E ha perfettamente ragione. La pittoresca gradinata, che da Budapest discende verso Sud degradando con il degradare del monti balcanici, è ormai stala compiuta fl.no agli ultimi balzi, con t quali precipita sulle sponde del Mar Nero e voi su quelle del Bosforo. Cordiali accoglienze a Vania Venerdì mattina, malgrado l'insistenza delle nubi, la. squadriglia e il Caproni riprendono il volo. La prima parte del viaggio sì compie a minima altezza. Il passaggio dei punti temporaleschi avviene a 20, 30 metri dal suolo. Mandrie dì pecore al pascolo fuggono spaventate dal rombo dei motori. 1 nove aeroplani si tengono in stretto contatto per non perdersi di. vista. S'on appena il colonnello Fougier, che marcia, come al solito, in testa alla squadriglia, tenta di fare quota, viene avvolto dalle nubi e deve immediatamente discendere, per non perdere, di vista, i suoi dipendenti, che si. serrano attorno alle ali del suo apparecchio, come una nidiata. Nelle vicinanze di l'ama il cielo si rischiara gradatamente e sul Mar Nero è un limpido azzurro. Sul, piccolo campo di Verna ritroviamo il Ministro d'Italia in, Bulgaria, Piacentini, venuto apposta da Sofia, che riceve gli aviatori colla solita gentile squisita cordialità. Attorno a lui molte autorità locali e una vera folla di spettatori. L'orlentalissima città balneare accoglie festosamente i piloti: e la popolazione, schierata dinanzi, alle file di case bianche e basse che discendono alla Marina, applaude al corteo di automobili, entro le gitali gli aviatori, che non hanno deposto le combinazioni di tela, rispondono allegramente al saluti. Dopo il lungo volo entro le nubi questa accoglienza degli uomini e questo incantevole sorriso di cielo e di mare, ci danno la dolce illusione di essere discesi fra gente nostra su una spiaggia mediterranea. Una rapida colazione, durante la quale l'orchestrina esegue i nostri inni nazionali; due brevi discorsi, uno del Ministro d'Italia, che, dopo avere ringraziato ì piloti della squisita opera di italianità che con questo raid vanno compiendo, prega i giornalistdi dire guanto profondote sincero affetto leghi la Bulgaria ai nostro Paese e un altro del prefetto di Vuma, che tesse un fervido elogio dell'aviazione italiana; e si ritorna subito al campo per ripartire. Qui, in motocicletta, raggiunge glaviatori il Principe Cirillo, figlio di He Boris, che, in nome del suo augusto genitore, viene a porgere il saluto ai messaggeri d'Italia. , Verso il Bosforo La seconda parte del volo, VarixaStambul, e un incanto. I monti balcanici si cambiano finalmente in ondulate colline, che finiscono ora con spiagge, ora con lievi declivi sullo scintillio del mare. Voliamo sui pizzi spumeggianti che le onde ricamano sotto di noi. Il volo ci porta con un ultimo guizzo dentro la conca che raccoglie come in un giardino colmo di rose, Stambul, Galala e l'era, affacciate sulla indicibile arcana dolcezza del Como d'Oro, chiuso da una parte da una linea di colline colore di viola e soffuso dall'aura rial rrsitirn veramente d'oro che esala il llo^foro. Sci ciclo smeraldino, le moschee alzano mina l a o e d i e e e o i i o n o i o n e i l a e o ¬ reti sul tondeggiante degradare delle cupole. I « C.R. 20 » ci raggiungono in. questo incanto; e poiché il colonnello Fougier ha fatto cenno con una mano ulta sua squadriglia di rompere In far inazione, gli apparecchi si abbandonano alla gioia lieta del volo e le ali d'argento guizzano ali impazzala dentro quell'aria, color ,i, ro™. Attorno al nostro « Caproni » i racchi vengono a intrecciare voli e acrobazie: acrobazìe che, se non si coni pira uno ufficialmente sulla magica città di Slombili, sono compilile dai vostri, instancabili piloti, in quest'ultima parte del viaggio, senza nessun spettatore, per esibirsi soltanto al cospetto del. mure e della lontana costa asiatica, che venendo loro rapidamente incontro, li aveva, inebriati. Attraverso Costantinopoli La magnifica paiiagtia si scomponeva in. coppie che si rendevano visita dall'uno all'altro posto della formazione.- e. il sergente l'.rizzolarl, con splendida cortesia, vc'iva con un'ala del suo apparecchio loco alto sulla caribi ga del suo comandante per ripararlo dagli accecami raggi del sole. Cosi, gaiamente, si è svolta questa ultima parie del viaggio. Sul campo dì Costantinopoli attendono fin dalia mattina le autorità italiane-, il console Ardtilnl, l'addetto navale comandante Secchi, il. colonnello Caplzzi, il segretario del Fascio, Campanerò, il rappresentante della Fiat, ing. Barbieri, il segretario del Mare et Aria. Pam poloni, il colonnello Varese dell'Ambasciata, e il professore Senni, direttore dell'Ospedale. Il comandante Turca del campo e fra ? presenti. Numerosa la colonia italiana e moltissime le signore, che accolgono con commovente cordialità i nostri piloti. A larda sera gli aviatori raggiungono in automobile stambul, distatile dal campa venti chilometri. Attraversiamo il nuovo ponte di Calata, che giù nelle acque del Corno d'Oro cadono n migliaia i riflessi ardenti delle lampade disseminate sulle colline di. Stambul e dì Pera, nella luce incerta. ì minareti saettano nel cielo brulicante di stelle. Le automobili portano gli aviatori attraverso le tortuose strade dei sobborghi, fiancheggiate da piccole botteghe, davanti alle quali si svolge la pittoresca vita orientale, fra cataste di uva dorata, montagne di frutta, grappoli, e ghirlande di pori, la strada sì arrampica sveliti sulla collina, insinuandosi tra i. palazzi, della modernissima Pera. L'accoglienza fatta ai nostri aviatori da parte della colonia italiana è indimenticabile. Due giornalisti turchi danno la caccia, per interviste, agli ufficiali e a noi, rammaricandosi che le solite pedanterie burocratiche impediscano una esibizione della nostra squadriglia. Oggi, si è svolto vn affettuoso ricevimento al Fascio. Il console Arditimi ha dato il. benvenuto agli aviatori, e ai rappresentanti della slampa italiana. Domani la squadriglia lascia Slam-bui ncr raaaiungere itene Un !«nnnotti per wooiungere .tiene, un lungovolo di olire quattrocento chilometri,che. metterà a dura prova le ali ifu-lainc. Il 2l, ad Atene, l nostri aviatorifaranno una esibizione per la quale è vivissima l'attesa. Venizelos ha appunto pregato il comandante Fougier di ritardare -dì un giorno la manifestaIzione Italiana per assistervi con tutto il Governo. ERNESTO QUADRONE. S, E, Gazzera assiste ad esercitaziondi allievi ufficiali di artiglieria Cecina, 22 mattino. Ieri S. E. il generale Gazzera, Ministro della Guerra, ha assistito nei dintorni ili Bagni di Lucca ad alcuni semplici, ma interessanti esercizi deKli allievi ufficiali universitari di Artiglieria da campagna. In seKttito il Ministro Ini parlato u-gli ufficiali e asli aliievi. approvando l'indirizzo delle istruzioni e tracciando il programma della preparazione spirituale e tecnica. Nel pomeriggio il generale Cazzerà ha ispezionato i quattro Squadroni di a.mmansimento cavalli di •Cecina. Il Ministro ha espresso ii suo compiacimento ppr l'importante lavoro che, ufficiali, sottufficiali e truppa, modestamente compiono con risultati pienamente soddisfacenti. 11 Ministro ha infine ispezionato altri Stabilimenti militari noi dintorni di Cecina, ripartendo in seruta per Roma,

Persone citate: Barbieri, Gazzera, Pera, Piacentini, Principe Cirillo, Senni, Verna