Il Gran Premio motociclistico delle Nazioni

Il Gran Premio motociclistico delle Nazioni Il Gran Premio motociclistico delle Nazioni vinto da Bullus a 138 all'ora Monza, 15 mattino. A mezzogiorno la sirena fischiava all'Autodromo un fischio lungo come quello che avverte gli operai di una officina quando è finito il lavoro. La sirena chiamava a raccolta sulla pista l protagonisti del 9° Gran Premio Motociclistico delle Nazioni, gli attori ddtsaddella più attesa battaglia: quella del-ve d i ù a e o a e i l n le macchine di. maggior cilindrata Il lavoro finiva per I meccanici nel « boxes », che fino a quel momento avevano controllato, verificato ogni più piccolo pezzo delle macchine affi' date alle loro cure, ed incominciava per i corridori. Essi giungevano sulla pista tatti segno agli applausi della folla, più 0 meno intensi secondo la loro notorietà. Primo a comparire, era Varzi, come sempre elegantissimo, col suo » spencer » verde ed il casco bianco, poi l'interminabile Bullus, tutto nero, con un casco rosso fiammante, sulla macchina nichelata e polita come 7in gioiello. Nuvolari indossava la maglia tricolore di campione d'Italia e Arcangeli era tutto giallo come un limone. La fulminea partenza di Arcangeli Vi erano lutti i maggiori « assi », compreso l'inglese Hichs, funerario nel suo costume di pelle nera, e Marie Ghcrsi, esile come una ballerina, mancava soltanto l'inglese Guthrle con L\ A.J.S. 500 », caduto senza conseguenze durante In ultime prove della vigìlia, immobili sulle loro cavalca ture, gli uomini attendevano il « vìa • nei posti loro assegnati. Arcangeli era nell'ultima fila, ma dai suol pìccoli dondolamenti sulla macchina ferma si capiva che mal sopportava tutti qve gli uomini davanti. Ouando il conte fìonacossa abbassò la bandiera, ed i motori rombarono possenti. Arcangeli con una mossa, rapida, passando come una biscia tra alcuni concorrenti fino a rasentare l'estremo limite della pista, si portava decisamente davanti a tutti. Colombo, Varzi, Rondini e Bullus lo seguivano da vicino. Le macchine, già lanciate a più di 150 chilometri all'ora, scomparivano nel fondo del rettilineo non lasciando che una scìa rumorosa che l'eco ripetevo per tutto l'autodromo, ti cielo era. coperto, la temperatura non molto elevala, ideale per le macchine più veloci. La battaglia si scatenò subito vio ugCtedlenta. Bandini era già al comando do-]1 po il primo giro, viaggiando a tutto • gas ». Varzi, Bullus, Arcangeli, Taruffi e Colombo formavano dietro un gruppo quasi compatto. I più veloci imponevano subito il loro giuoco, e le macchine della > 350 », eccettuate quelle di Hichs e Sandri, che si mantenevano vicine ai primi, dimostravano di non gradire la troppo veloce andatura. Nuvolari era già notevolmente staccato dopo due girl. Bandini continuava intanto la sua fuga vertiginosa, mentre dietro di lui Varzi, Arcangeli e Bullus si alternavano nell'inseguimento, quasi indecisi sulle posizioni da mantenere. Poi Bullus andò decisamente alla caccia di Bandini. staccando gli avversari. Al quinto giro egli era a sei secondi dal fuggitivo, precedendo Arcangeli di tredici. Dietro al forlivese 'a distanza dì pochi metri seguivano Colombo, Varzi e Taruffi. Le posizioni non mutavano nei girl successivi ma Bullus si avvicinava a Bandini fl.no a tallonarlo, mentre gli altri inseguitori perdevano terreno. Tra le 350 si andava delincando intanto un interessante duello tra Hichs, Sandri e Barsanti che si dimostravano i più veloci. Mario Ghersì seguiva a breve distanza. Le posizioni restavano ancora invariate. Bandini e Bullus, decisamente più veloci degli altri, non potevano, procedendo tutto regolarmente, essere raggiunti. Arcangeli aveva tentato l'impossibile staccando Varzi, ma inutilmente. La caduta di Nuvolari Bandini e Bullus erano sempre in tanto a pochi metri l'uno dall'altro. Al 15.0 giro l'italiano viaggiando a una media di Km. 133,668 aveva un ■vantaggio di un quinto di secondo sull'inglese. Arcangeli era terzo staccato di un minuto, seguito sempre a breve distanza da Varzi. Taruffi e Colombo avevano perso terreno tanto più che quest'ultimo era giù stato obbligato ad una fermata ai box. Sandri, Hichs Barsanti continuavano il loro appassionante duello per la vittoria nella 350. Si attendeva ora il rifornimento. Per Bandini e Bullus che prò cedevano sempre velocissimi colla regolarità di un orologio, quel pochi secondi necessari a mettere l'essenza nel serbatoio potevano essere decisivi, Poi, una notizia che sì propagava fulminea per l'autodromo. Nuvolari era caduto alla curva di Lesmo durante il 15.0 giro ferendosi — si diceva — .gravemente. Fu un momento di angoscia. Per tutta la giornata del la vigilia egli non mi era apparso nelle sue condizioni normali. Lo scatto di nervi che vi ho riferito, denotava una debolezza, che non gli avevo mai riscontrata, uno squilibrio del suo temperamento di solito così freddo e riflessivo. — L'hanno trasportato all'ospedale — mi dissero al box — non sappiamo niente di preciso, Una telefonata mi rassicurò. Niente di grave, Seppi poi che alla sera Nuvolari a veva già lasciato l'ospedale per tornarsene a casa. Le macchine continuavano a girare incessantemente sulla pista. Era avvenuto qualcosa di nuovo? Nulla. Ban dlni e Bullus erano sempre avanti a tutti appiccicati l'uno all'altro. Dietro vi era sempre Arcangeli che precedeva Taruffi e Colombo, ma alla fine dcCil.0'giro II « leone di Romagna non passava più. Giungeva poco dopo lentamente imprecando e accennando alla macchina che, poverina, aveva dato ormai tutto quello che poteva dare. La pazza corsa dietro ai fuggitivi aveva avuto disgraziatamente i suoi effetti. Ecco anche Varzi fermo al box. Si era ormai'al ventesimo giro e il duello tra Bandirli e Bullus continua- ntdaMva ancora. Nessuno dei due aveva a vitto un attimo di sosta Al :à.o giro erano passati assieme segnando lo slesso tempo ad una media di 139 chilometri e 325. Seguivano a quasi un minuto Tarufft e Colombo divisi da poche decine di me: tri e Varzi attardatosi al box per il cambio di una candela. Anche Hlcs era scomparso dalla lotta per incidenti di macchina, lasciando il comando, tra le 350 a Sandri, seguito da Rarsanti e Fieschi Poi, Bandini e Bullus si fermavano contemporaneamente per il rifornimento. L'inglese era più rapido dell'italiano e ripartiva prima. Da quel momento Bullus aveva corsa vinta. Bandini lo seguiva a meno di venti secondi, accanitamente, rabbiosamente gettato collo stomaco e il ventre sul serbatoio e le gambe all'indletro senza appoggio per cercare di offrire la minor resistenza all'avanzamento, ma tulio inutilmente. L'uomo cronometro, calmo, impossibile senza, variare una sola vol'i la posizione in macchina continuava la sua marcia vertiginosa Al. trentesimo giro egli aveva 22 secondi di vantaggio su Bandini, al trentacinquesimo ne aveva 32. Varzi e Co lombo si fermavano ancora al box per noie alle candele e Tarnffl consolidava il suo terzo posto. Tra le 350 anche VA.J.S. di Londi era scomparsa ed ora Rarsanti con la svizzera Motosacoche tenevo saldamente il comando. Al trentottesimo giro, a due dalla fine, Bandini si fermava al box. 11. motore della sua macchina affaticato dall'inseguimento, non funzionava più regolarmente. Bipartiva ancori ma lentamente tanto da essere sorpassato da cinque concorrenti nello spazio dì due giri. Varzi doveva sostare ancora per cambiare nuovamente la candela, mentre Bullus finiva tranquillamente la corsa salutando e ringraziando con il braccio levato Castagneto che gli ave- ]™™10 cenn° che là fatica era finita. 1 Fatico relativa pei il corridore inglese. Sceso di macchina pacatamente, si liberava dal casco scarlatto, rlsponden do a sorrisi e a monosillabi agli applausi ed alle strette Hi mano del compagni e dei dirigenti la sua Casa, primi fra tutti l'ing. Valobra ed il conte Bevelli della •Fiat ». Come * noto la N.S.U. è diretta dal tecnici della Casa torinese) poi si andava a ripulire per (arsi fotografare ed infine si sedeva, a leggere una rivista. Bullus ha ventitré anni, e alto poco meno di due metri ed ha un sorriso franco e aperto. E un gentleman, figlio di un ricco industriale inglese. Ha vinto quest'anno con la N.S.V. le corse in salita di Friburgo e del Klausen dove segnava il nuovo record assoluto si classificava secondo nel Gran Premio di Germania. E' un campione completo nel vero senso della parola. Dall'andamento della gara il lettore, anche quello profano, avrà capito che la N.S.V. di Bullui e la » Budge » di Bandini erano le macchine più veloci nel gruppo dei partecipanti, il vantaggio acquistato dall'inglese nel rifornimento e il velocissimo finale (bisogna considerare infatti che Bullus segnava il giro più veloce a più di 146 Km. di media al 33.0. vale a dire verso la fine della gara) gli assicuravano la vittoria, mentre la macchina di Bandini cedeva proprio a due giri dalla ime. Anche senza ^ripetute note alle candele. Varzi non avrebbe potuto minacciare Bullus. Il mezzo meccanico a sua disposizione era nettamente meno veloce. Lo stesso si dicaci Arcangeli combattente magnifico e sfortunato, ma che non avrebbe potuto inquietare la vittoria dell'inglese. Ha vinto dunque la macchina migliore, dimostratasi la più veloce e la più resistente. Non diciamo l'uomo migliore, poiché, pur riconoscendo l'altissimo valore dell'inglese, non crediamo che i nostri Varzi, Arcangeli e Bandini gii siano inferiori. Essi sono stali battuti — ripeliamo — perchè non avevano macchine su facentemente veloci. Nella categoria 350 ha vinto la macchina che ad una notevole velocità accoppiava una resistenza ottima. Le più veloci, come del resto avevamo previsto, si dimostrarono le ■ AJ.S. ». ma tanto Hichs che Laudi dovettero abbandonare la lotta. Nuvolari che, merci la sua grande audacia, era riu scito a mantenersi in buona posizione, era vittima del suo ardimento. Battuto sui rettilinei, cercava di guadagnare nelle curve riuscendo a colmare in parte il grave handicap; ma una dìsgraziata uscita di strada a Lesmo troncava l'impari compito che il valoroso mantovano si era assunto. Nelle minori categorie si registravano, come era previtto, due vittorie italiane. Benelli non trovava avversari tra le « 176 », e Truzzi disponendo accortamente di un serbatoio supplementare che gli permetteva di compiere la gara senza rifornimento, la faceva in barba al compagni d'equipe che avevano avuto una seria minaccia dall'inglese Mellors con la New-lmperial. Il successo è arriso completamente alla seconda giornata monzese. Il nuovo percorso si i dimostrato ottimo anche per le motociclette. 1 tempi segnati, considerando le difficoltà delle due nuove curve di raccordo, sono magnifici. Organizzazione impeccabile, merito particolare del cav. Castagneto e del comm. fflorio, e folla, se non n i e o e o , , i o a n o e o e o s ea , a i o o o o e e o e a re a o e o o Lcl1zAsMPNGpNondg«nrscsMqdsmg numerosa come per la gara delle automobili, certamente notevole, consU dérando che- ieri altri due importanti avvenimenti sportivi si svolgevano a Milano. GIUSEPPE TONELLI. a o , o e i ù . o , , n o e o e . e l o e o , o n Le gape delle minori cilindrate Monza, 15 mattino. (M. R.) — Alle 10,5 il conte Bonacossa, presidente del Moto Club d'Italia, dà la partenza a 7 corridori della! 175 cmc. e 9 della 250. Essi sono Panzeri su D. K. \V.; Benelli, Baschieri, Alberti e Miele, su Benelli; Lunardon, su Aliprandi, e Fumagalli, su Miller; Mellors, su New Imperiai e Cimatti, Primo Moretti, Prini, Brusi, Tuzzi, Nazzaro, Rossetti e Panella, tutti su Guzzi. .La lotta tra le 250 si fa subito palpitante. Si assiste a un duello GuzziNew Imperiai: Mellors è solo contro' otto Guzzi, ma l'inglese rogge assai nene il confronto. La gara ha motivi di interesse per la lotta individuale tra1 gli italiani, ma per ora almeno 1 « guzzisti » devono tentare di eliminare il pericolo inglese. Per molti giri Prini, Truzzi, Panella e Mellors sono vicini. Dapprima Prini e Truzzi, che si avvicendano al comando, si staccano bravamente dagli altri, poi Mellors al quarto giro e Panella al quinto si appaiano, quasi, ai due leaders. Il quartetto è compatto e nello' spazio di una trentina di metri passa il traguardo del settimo giro. Il gruppetto non si scompone ed anzi è minacciato a poco più di un centinaio di metri ria Brusi <» Nazzaro. Fra le 175, Benelli si pone subito iri testa, seguito da Baschieri e Alberti, mentre Fumagalli, partito con qualche secondo di ritardo, e in ultima posizione. Baschieri al secondo giro si forma al box e si ritira. La fulminea partenza di Arcangeli L'n interesse supcriore al previsto' offre la gara delle 250. F,' nostra impressione che in New Imperiai, leggermente meno veloce delle Guzzi sui rettilinei, riguadagni qualche cosai sulle curve. AI termine del nono giro Prini. Truzzi, Mellors, Panella, Brusi e Nazzaro sono tutti nello spazio dii sessanta metri. Poi il gruppetto si dissemina e al dodicesimo giro Nazzaro e al comando, seguito nell'ordine da Truzzi, Panella. Mellors e, poco più lontano, da Prini e Brusi. Al decimo giro il distacco di Alberti da Benelli) è salito a 3'45". Al termine del quindicesimo giro la' classifica delle 250, che si trovano a metà gara, è la seguente: 1. Truzzi, in 51'12'*i/5, alla media di km. 120.595 : 2. Panella, in 51'12"l/5; Mallors. in 5l'12"1/5: 4. Brusi, In 51*13" ; 5. Prini, in 51'14"2/5; 6. Nazzaro, in 5V15"4/5; 7. Cimatti, in 51'15" e 4/5; 8. Moretti, in 51'42"; 9. Rossetti, in 54*. Ma Mellors si ferma trenta secondf al * box » per il rifornimento. Cosi pure Nazzaro. Al sedicesimo giro Mei- ^ lors è a un minuto dal primo, che è Truzzi, e Nazzaro a l'20"; a sua volta si ferma Prini per il rifornimento. Al diciottesimo giro sono al comando Panella e Ti'uazi: e'ssi hanno dieci secondi su Brusi, che si ferma anche lui al «hovj per il rifornimento:' ' Mellors e Prini sono a un minuto e un secondo, Nazzaro a l'32". Al giro successivo Panella e Rossetti fanno rifornimento, mentre Truzzi prosegue. Egli al ventesimo giro ha Vi" su Mellors. Prini e Brusi. Panella è in ritardo di 54 secondi. L'inseguimento di Panella, Mellors, Prini e Brusi costituisce la nota dominante della prova, mentre le 175 concludono la loro contesa con la superiore vittoria di Benelli su Fumagalli, poiché Alberti si è ritirato al decimo giro. Al ventiquattresimo giro Panella è a 38" da Truzzi; Mellors. Prini e Brusi a l'I", e Nazzaro a 1*30", Si attende che Truzzi faccia anche lui il rifornimento, ma inutilmente. Panella guadagna qualche secondo sul leader, mentre Mellors, Prini e Brusi, che sono sempre appaiati, lo perdono. Alla fine del trentesimo giro Truzzi completa la sua fatica. Panella è se1 ondo a 78": il romano 6 stato il più ve'o negli ultimi giri. Interessantissima (• la « volata finale » per it terzo posto tra Brusi. Mellors e Prini, che si classificano nell'ordine a distanze lievissime. La classifieha CATEGORIA 501) cmc. (40 giri pari a Km. 274,440): 1. Bullus (N.S.U) in 1.58'43" alla media di Km. 138,703; 2. Taruffi (Norton) in 2,4'21"; 3. Colombo (Sunbeam) in 2,4'37" 1/5; 4. Bortolotti (Sunbeam) in 2,7'40"; 5. Varzi (Sunbeam) in 2,10'14"2/5; 6. Merlo (Sunbeam) in 2,15'24"; 7. Bandini (Budge) in 2,25'45"3/5; 8. Sbaiz (Gillet) in 2,32'5" e tre quinti. Giro più veloce: Il 33.o di Bullus (N.S.U.) in 2'-48" 3/5 alla media di Km. 146.498. CATEGORIA 350 cmc. (40 giri - Km. 274,440): 1. Barsanti (Motosacoche) in S.10'17" 2/5 alla media di Km. 126.382; 2! Fieschi (Velocette) in 2,12'31" 3/5; 3. Landi (Velocette) in 2,14'18" 4/5; 4. Moretti (Bianchi) in 2,17'3i" 2/5; 5. Zanchetta (Bianchi) in 2,18*19"; 6. Montesl (Links) in 2,24'39" 3/5. Giro più veloce: L'il.o di Sandri (A.J.S.) in 3' 4" alla media di chilometri 134,236. CATEGORLA 250 cmc. (30 giri - Km. 205,830) : 1. Truzzi (Guzzi) in 1,42*8" 4/5 alla media di Km. 120,902; 2. Panella (Guzzi) in 1,42'36" 1/5; 3. Brusi (Guzzi) in 1,43*23" 2/5; 4. Mellors (New Imperiai) in 1,43*23" 3/5; 5. Prini (Guzzi) in 1.43'23"4/5; 6. Nazzaro (Guzzi) in 1,44' 19" 3/5; 7. Moretti (Guzzi) in 1,45'30" e 4 quinti. Giro più veloce: il terzo di Truzzi (Guzzi) in 3'19", media Km. 124,118. CATEGORIA 175 cmc. (20 giri. - Km. 137.220): 1. Benelli (Benelli) in 1,13'9" e 2/5 alla media di Km. 112.542; 2. Fumagalli (Miller) in 1,20'53" 2/5; 3. Miele (Benelli) in 1,21'38" 4/5; 4. Panzer! (D.K.W.) in 1,24'7" 4/5. Giro più veloce: il 2.0 di Benelli (Benelli) in 3'25" 2/5 alla media di Km. 120.250. La gara di regolarità della Milizia Torino-Savona-Torino Ieri si è svolta la seconda tappa della; marcia di regolarità, Indetta dalla MllùUfi di Torino, e cioè la Savona-Torino. Il meraviglioso comportamento del militi verificatosi sabato In occasione della prova, nella Torino-Savona si è ripetuta Ieri. Cosi come 11 risultato. Intatti nella categoria 500. la plil importante, la squadra appartenente alla 2.a Legione Casale Monferrato, composta del capo-manipolo comandante la pattuglia signor Gino Cassone, del captsmiadra Bosso Alhtno, Coppa Renato, del militi Cassano Luigi e Rota Carlo, si à classificata p/lma. Seconda 6 stata la l.a Legione Sabauda di Torino.