Corse vertiginose e prodezze di piloti durante le prove di allenamento a Monza

Corse vertiginose e prodezze di piloti durante le prove di allenamento a Monza IL GRAN PREMIO MOTOCICLÌSTICO DELLE NAZIONI Corse vertiginose e prodezze di piloti durante le prove di allenamento a Monza Si profila uri accanito duello italo-inglese Dai nostro inviato Monza, 12 notte. Sello spalto di pochi giorni l'autodromo ha cambiato completamente aspetto, lo avevamo lasciato in un tardo merlo"'0 di piena estate caldo, afoso, lo abbiamo ritrovato in una veste completamente autunnale, triste avvolto in una bruma malinconica. Tempo inglese, in omaggio forse alle, macchine e ai guidatori d'oltre Manica, che si daranno ardente battaglia su questo stesso asfalto, attraverso le numerose curve del circuito stradali', che videro già domenica scorsa l'avvincente lotta fra i campioni del volante. Lampi, tuoni • grandina a volontà II quadro verso le 11 di stamane si faceva pauroso. Il cielo già grigio si Incupiva fino a diventare nero. I rombi delle motociclette In allenamento venivano soverchiali dal boati dei fulmini scatenati. Poi una orandinata violenta, eerti chicchi grossi come noci che cadevano rumorosamente sulla pista, rimbalzando con un effetto bellissimo per chi, come me, stava fortunatamente al coperto. Corridori, e macchine (Mietano ^trovato frettolosamente riparo nei box e l'allenamento veniva sospeso ter... fona maggiore. Il diluvio durò poco, fortunatamente, e servi ai corridori, la mag' \glor parte dei quali si era rifugiata 'nel piccolo chalet che ha visto i... diversi stili di mangiare di tutti i più celebri assi dell'automobile e della motocicletta, quale proficua tregua, che venne destinata all'asciolvere. Tulli gli iscritti erano venuti stamane all'autodromo e quasi tutti li trovammo alle tavole imbandite. Mancava Varzi. Il vincitore del Gran Premio di domenica da due giorni non si fa vedere all'autodromo, giusto da quando cominciò a piovere. Il galllatese ha già ultimato la sua preparazione e la sua « Sunbeam 500 > è perfettamente a punto. Da quando decise di cessare l'allenamento e concedersi un riposo ben meritato (la corsa di domenica non è stata lieve fatica) Varzi venne ancora un giorno aliautodromo, ma soltanto per curiosare. Gli interessava enormemente vedere cosa tacevano gli altri. Se ne stette lunga' mente nel box ad osservare l'incessante carosello delle macchine rincorrenllsl; poi se ne andò in silenzio come era venuto. Il suo lavoro era finito. Quello degli altri era stato controllato a dovere. Anche la grandinata cessò. Il cielo restò minaccioso, ma qualche squarcio di azzurro apparve qua e là. Le macchine furono nuovamente spinte fuori dai box e i corridori rivestirono i maglioni e le bianche ■ combinazioni 1. / caschi variopinti e gli occhiali coprirono ancora, come per una grottesca mascherata, la testa e il volto degli infaticabili cavalcatori, e la giostra rombante ricominciò. Lo provo dagli atraniarl Seguimmo l'allenamento di parecchi e in special modo quello del concorrenti esteri. Due specialmente impressionarono per i tempi segnati: gli inglesi Hichs e Guthrié della A.J.S. Hichs, che pilota una macchina velocissima — una 350 — appositamente preparata dalla Casa inglese per questa prova, durante i numerosi giri compiuti, riusciva a segnare per uno di essi il tempo di 3'7". il che equivale ad una media di 132 chilometri all'ora, media notevolissima che dice come Nuvolarl abbia nella sua categoria del concorrenti formidabili. II compagno Guthrié che monta una À.J.S. 500, non ha compiuto dei girl completi a forte velocità, eludendo il lavoro dei cronometristi... clandestini. L'inglese, evidentemente, non vuole scoprire le proprie batterle. Velocissimo è apparso anche Mario Ghersl, che sarà in corsa con la Sunbeam 350. Hanno pure provato lungamente verso sera le Velacene 350, una delle quali è pilotala da Fieschi, e le Bianchi 350 da Nuvolarl e Moretti. /(andini, con la Budge 500, si e dimostrato anche oggi il più temibile avversario di Varzi. Egli infatti, pur senza richiedere tutto alla sua macchina, riusciva a compiere un giro in 2'58". tempo che veniva in seguito uguagliato dal solo Taruffi, con la Norlhon 500. Pure Arcangeli scendeva a più riprese in pista con la Motosacoche 500. Aia la sua macchina non è apparsa ancora perfettamente a punto. Il famoso romagnolo ha segnato 3' nel giro: ma è evidente che non ha voluto forzare. Anche Benthleu provava lun- ùamente con la Glllcl 500, senza che si dovessero registrare tempi notevoli. Basarsi sui tempi che i concorrenti segnano in allenamento non è del resto opportuno, poiché diversi sono i sistemi adottati dai campioni. Vi è chi spinge a fondo e chi preterisce provare le possibilità della propria macchina lontano dagli occhi dei cronometristi, alternando a traili velocissimi, altri regolari. L'attuila delle piccole cilindrate è stata egualmente intensa. A lungo hanno provalo le assordanti D.K.W. che saranno avversarle delle « Benell'i » nella categoria 175. Le macchine tedesche sono apparse però meno veloci di quelle italiane. Veloce invece è apparso l'inglese Melors, che con la New Imperiai, nnku avversaria nella categoria 250 delle Guzzi, ha compiuto numerosi giri ad una media aggirantesl sui 120 chilometri orari. Girando fra l box. tra una sosta e l'altra degli allenamenti, ,":o incontrato l'infaticabile Castagneto che con il comm. Florio, organizza, dopo quella automobilistica, anche la grande giornata motociclistica di Monza. Castaaneto, dopo avermi riferito su dati di fatto come la giornata motociclistica nulla avrà da invidiare a quella del Gran Premio automobilistico, mi ha dato una primizia. Una novità) i ciclisti nell'autodromo Questa-, i dirigenti della Società autodromo di Monza hanno deciso di indire, per la primavera dell'anno venturo, una grande gara ciclistica internazionale sulla stessa pista dì Monza. Castagneto non ha ancora potuto dirmi se la gara si svolgerà sul vecchio o nuovo drenilo misto oppure sulla pista propriamente detta, poiché il complesso programma della manitestazione non è ancora stabilito nelle sue precise linee; ma mi ha assicurato che all'attesa prova interverranno t migliori campioni Italiani e stranieri. La competizione quasi certamente sarà per squadre di diverse nazioni. Ho fatto tutti i miei auguri all'infaticabile Castagneto. Dalle automobili alle motociclette e da queste alle biciclette. Più di cosiCome ho detto. Castagneto però prima di parlarmi delle biciclette, mi aveva illustralo la grande importanza che ha quest'anno il Gran Premio Moociclistico delle Nazioni. Ed infatti non ci vuole molto per rendersi conto che la minaccia del concorrenti stranieri, scesi in buon numero all'autodromo, è particolarmente... allarmante. E questo senza tener conto che se il Gran Premio delle Nazioni non coincidesse con le duecento miglia di Brookland, alla quale i corridori inglesi tengono moltissimo, essi sarebbero certamente ancora più numerosi. Non è escluso che, per ovviare a questo nconveniente, il Gran Premio Motociclistico venga negli anni successivi anticipato. Il duello industrialo Itolo-ingloso Avremo modo domani, dopo le ultime prove, di vagliare le possibilità del concorrenti nelle diverse categorie. Per ora, una cosa è certa: nella categoria 350 assisteremo ad un magnifico duello fra l'industria italiana e quella inglese, con le Bianchi da una parte e le A.I.S., le Sunbeam e le Velocette dall'altra. Non cosi si può dire delle 500, dove la lotta sarà esclusivamente di uomini per quel che riguarda gli italiani, mentre in fatto di m industrie, le motociclette inglesi superiori come numero, avranno a che fare con ta svizzera Motosacoche che conta su un pilota della forza di Arcangeli, con la belga Glllet servita da Benthleu e Sbalz, e infine con le tedesche N.S.V. affidate a piloti di grande esperienza, fra l quali domina, e non soltanto per i due metri di statura, l'inglese Bullus. apparso audacissimo negli allenamenti. L'industria inglese forte del Sunbeam, Budge, A.J.S. e Northon, dispone per la lotta di uomini come Varzi, Bandlni, Ta ruffl. Colombo, dimostratisi in più di una occasione svi circuito monzese superiori agli assi di oltre Manica. Se é spiacevole l'assenza dell'industria italiana nella categorìa delle mezzo litro, può confortarci la notizia che la Bianchi ha già in avanzata costruzione un nuovo modello di 500 eme, nè è escluso che l'anno prossimo anche la Guzzi abbia a ritornare ufficialmente alle corse. La Bianchi resta nella competizione di quest'anno l'unica Casa a difesa dei nostri colori nelle maggiori cilindrate. Nuvolarl specialmente,-che l'anno scorto ha dovuto interrompere la serie delle vittorie nei grandi premi monzesi dopo quattro successi assai significativi, vuole quest'anno rifarsi sia della immeritata sconfitta dell'anno passato, che del forzato abbandono nel Gran Premio automobilistico di domenica scorsa. Il primo amoro di Nuvolarl Nell'attesa di scendere in pista per l'ultimo allenamento, Nuvolarl ringiovanisce cercando nelle pagine del libro dedicatogli dal collega Benato Tassinari, gli episodi del suo noviziato motociclistico. Sorprendiamo il campione su questa pagina che ci piace trascrivere: «Un giorno lo zio di Nuvolarl tornava a casa, con una motocicletta sopra II calesse. « Una delle prime motociclette apparse in provincia, accensione ad accumulatori, trasmissione a cinghia. Alta, sgraziata, bizzosa, la macchina — ce lo ha detto Nuvolari — é stata il suo primo grande amore. Aveva allora Tazio poco più di l'i anni, e non si dette pace fino al momento in cui riuscì a balzare in sella a' fragoroso ordigno e lanciarsi lungo un rettilineo. In pochi giorni egli si impratichì alla guida della macchin'.1 °. non desiderava che superare una distanza considerevole, cosi da potersi sentire un motociclista sicuro. L'occasione venne più presto di quello che potesse sperare: la sorella di Tazio doveva recarsi ad un ballo vicino a Castcldarlo. e nel pomeriggio aveva attao Invano il calzolaio che da Mantova doveva portare le scarpine da sera. Tazio comprende subito l'ansia della sorella, corre nella rimessa, risvegli! la motocicletta e si lancia verso Mantova. Alle porte della città una guardia lo rincorre ma invano. Non si vedevano tutti i giorni ragazzi in calzoni corti passare come bolidi fra le file dei carri e l gruppi del pedoni. Tazio piomba dal calzolaio, prende le scarpe della sorella che sono pronte sul banco e quando sta per spingere la macchina e avviarla, é trattenuto per la manica da una altra guardia, che esige documenti e patente di guida. Tazio si volta e dice : « Non sono mica io che monto su questa macchina, é mio zio che mi aspetta dietro quell'angolo ed lo la spingo per portarla a mano fin dove mi aspetta'. La guardia II per II sembra persuasa; allenta la stretta e segue ad una certa distanza il monello. Il distacco é sufficiente per permettere a Tazio di accelerare la corsa, balzare in sella e filare a tutto gas verso Casteldario Alla sera la sorella poteva recarsi a danzare •. Quando si dice il destino di un campione l GIUSEPPE TONELLI nella categoria 250 delle Guzzi, ha MARIO GHERSI

Luoghi citati: Mantova, Monza, Varzi