Il discorso di Marconi sulla radiotrasmissione

Il discorso di Marconi sulla radiotrasmissione Il Congresso delle Scienze a Trento Il discorso di Marconi sulla radiotrasmissione La presenza del Principe di Udine •• L'inaugurazione dei restauri al Castello del Buon Consiglio •• Visite al Museo di storia trentina delle scienze Una relazione del sen. Gentile - I lavori del Consiglio delle ricerche sotto la presidenza del Senatore Marconi Trento, 11 notte. Stamane alle ort 9. è qui giunto da Borano 11 trero speciale recante i partecipanti al Congresso nazionale dolio scienze, die subito si sono recati agli alloggi loro oestlnati. Verso le ore 10 una grande folla si è riversata alla stazione per accogliere il Principe di Udine. Lo pensilina era sfarzosamente addobbata di bandiere tricolori e di stemmi sabaudi, con lasci littori. Festose accoglienze al Principe di Udine Attendevano il Principe il Ministro dell'Educazione Nazionale on. Giulia no, il sen. Guglielmo Marconi, l'on filane, presidente della Società per il progresso delle scienze, gli accademici d'Italia Paribeiii Guidi, Dionisi, Vallauri, Bottazzi, Severi, il gen. Porro comandante il Corpo d'Armata di Trieste, il gen. Modena comandante il Corpo d'Armata di Verona, il geli. Resini, comandante la Divisione del Brennero, i Prefetti di Trento e di Bolzano, il principe arcivescovo di Trento, il sen. Giovanni Gentile, l'on. Clarlantini, numerosi altri senatori e deputati, oltre a tutta le autorità lo coli e ai rappresentanti del Fascio e degli enti culturali, patriottici e sportivi. Il Principe di Udine, sceso dal treno, è stato ossequiato d:i tutte le autorità e lia passato in rivista la compagnia d'onore schierata sotto la peSsilina, mentre la musica militare intonava la Marcia Reale e applausi entusiastici salutavano l'augustr rappresentante del Re. Uopo la presentazione delle autorità, il Principe è uscito dalla saletta reale, nella vastissima piazza Dante, elle presentava un magnifico colpo d'occhio, con parecchie migliaia di persone ammassntp su due fitte ali. La comparsa del Principe è stata accolta da deliranti evviva, mentre la banda cittadina suonava « Giovinezza » e il 9.o reggimento di artiglieria schierato presso il monumento a Dante- presentava le armi. Il Principe, accompagnato dal Ministro Giuliano e da Guglielmo Marconi, si è recato in automobile, fatto segno a vibranti manifestazioni popolari, al Castello del Buon Consiglio, ove il soprintendente alle Belle Arti, comm. Gerola, gli ha rivolto un saluto, invitandolo ad inaugurare la lapide che ricorda i grandi lavori di restauro eseguiti allo storico monumento. Particolare importanza ha assunto l'inaugurazione limolale dei nuovi restauri del Castello del Buon Consiglio, dovuti al personale intervento del Duce. Lo storico castello, che per il glorioso sacrificio dei nostri martiri è divenuto uno dei sacri altari della Patria, ritorna a splendere del suo fulgore antico, invitando gli italiani e gli stranieri ad ummirarne le infinite bellezze artistiche racchiuse nello suo sale sontuose. Chi ha visitato il castello subito dopo la redenzione e vi ritorna ora per rinnovare il suo pellegrinaggio, deve convincersi che si ò compiuta davvero una grande trasformazione. L'ufficio Belle Arti, diretto dal comm. Gerola, con la sapiente collaborazione dell'architetto Rusconi, ha compiuto un miracolo di erudizione, di pazienza e di tenacia. Lo storico castello dugentesco aveva subito attraverso i secoli le più diverse tarsformazioni. Dopo l'occupazione austriaca 11 grande palazzo veniva deturpato come caserma, tribunale e «spedale dell'esercito austro-ungarico. Tutto ciò che si poteva asportare veniva asportato: pitture, terrecotte, stucchi,, venivano rovinati e distrutti. Bellissimi soffitti con i fregi del Homanino e del Dossi o dalle plastiche di Zaccaria Zecchi da Volterra, scomparivano sotto l'intonaco. I criteri dei restauri furono, secondo le stesse parole del comm. Gerola. i seguenti: Rimettere, per quanto possibile, l'edificio nello stato in cui esso si trovava alla morte del Clesio, principe vescovo di Trento (1031)); mantenere le modificazioni ed aggiunte posteriori soltanto nel caso che esse presentassero valore od interesse artistico, oppure realizzassero qualche utilità pratica in rapporto all'odierno sfruttamento di quei locali; escludere entro 1 limiti del possibile qualsiasi nuova modificazione o adattamento; rinunciare alla restituzione di tutte quelle parti e di tutti quei dettagli, specialmente decorativi, che non fosse possibile ripristinare con assoluta certezza nei singoli particolari. Con tali criteri il ripristino si è avviato alla sistemazione definitiva. Dai sotterranei delle cantine alle aiuole dei giardini, dagli ambienti delle sale al fastigi delle torri, si è lavorato con incessante fervore. Il Cortile del Leoni è staio ridotio a giardino, com'era anticamente, e gli affreschi sono stati restaurati dai pittori Martinenghi di Mantova. Le grandiose figure del Romanino spiccano con potenza suggestiva, e le figurazioni simboliche che mescolano le scene della Bibbia alla mitologia pagana ed alla vita del Cinquecento, riappaiono belle, tra fregi e decorazioni sparsi ovunque. L'importante sedata Le sale della Giunta Albertlnna del primo piano raccolgono religiosamente i cimeli! dei martiri, mentre la cappella « Domus orationis » si adorna ancora nel soffitto delle bellissime tei recotte dello Zacchl. Al secondo piano del Palazzo, ecco le sale usufruite dai cardinali per i ricevimenti, i banchetti e le cerimonie, e quelle adibite a camere da studio, da pranzo e da letto, con i grandi caminetti di marmo, onera del Vicentino, di cui si può ammirare un magnifico esemplare nel salone col soffitto scolpito c dipinto dal rosolino. L'arte del Roma nino, dei Dossi, dello Zacchi risplende dovunque nelle figurazioni pittoriche o plastiche, nei fregi che sembrano miniature e nella ricchezza di altri elementi decorativi. . , ,Nel Castelvecchio ha degna sede, al primo piano, il Museo del Risorgimento dove in undici sale ricche di cimeli e di ricordi preziosi sono frammenti vivi della nostra storia nazioiì ni g Dopo lo scoprimento della lapide, il Principe è salito al cortile dei Leoni, dove ha posto la sua firma ali albo dei visitatori; è sceso quindi nella Fossa dei Martiri, dove ha assistito all'omaggio floreale fatto dai congressisti ai cippi dei mastri Battisti. Filzi e Chiesa. Egli ha visitato quindi il Museo del Risorgimento. Subito dopo il Principe si è recato al Teatro Sociale, dove frattanto si erano adunati oltrt- óflO scienziati par-tecipanti al Congresso. I membri del Consiglio delle ricerche, gli accademici d'Italia e le alte autorità cittadine. L'ingresso del Principe è stato salutato da imponenti manifestazioni, che si sono rinnova'.» altissime quando Guglielmo Marconi, accompagnalo dai membri del Consiglio delle ricerche, è apparso sui palcoscenico che era stato decorato a grandi festoni tricolori coi ritratti cM Re e del Duce. i.e acolamiizbm .ntens'sslme si sono o i a , l i e , e , l l , i a i e l o i -I l . e o i è o i o I prolungate per alcuni minuti. Ottenuto il silenzio, ha prese la parola l'on. piane, che, come presidente della soIcietù per il progresso delle scienze, Iha rivolto il saluto al Priiuiiie, presente ppr incarico dell'amatissimo So vrano, il Re vittorioso; ha ringraziato il sen. Marconi per aver voluto onorare di sua presenza il congresso; e a lui ha dato la parola, per il suo rapporio sui fenomeni accompagnanti le radiotrasmissioni. Il discorso di Guglielmo Marconi L'oratore illustra quindi il fenomeno per il quale le onde elettriche preferiscono spesso la via pili lunga n quella pili breve intercedente fra due stazióni comunicanti tra loro, ed aggiunge che tale fenomeno e gin utilizzato n^lle radiotrasmissioni. Egli cita inoltre uno studio del Quaci? di un fenomeno che ricorre abbastan za frequentemente nelle radio-cnmu menzioni ad onde corte: sulla perenzione, cioè, di un segnale secondario e duplicato di segnale, snbiio dopo la ricezione del segnale principale. Que slo fenomeno indicherebbe che. delle onde elettriche fanno il giro completo della terra, coprendo, a volte, una distanza anche un po superiore alla cu conferenza terrestre, fl i. oratore rileva inoltre come le ra- oin-conninicazioni con Paesi vicini agw antipodi si effettuino di solito con maggiore facilità di quelle con Paosi a distanze intermedie, il che è dovuto al fenomeno da lui intravveduto giù. 25 anni or sono, e ormai sicuramente constatato, del convertimento delie onde elettriche agli anti podi e all'impiego del sistema di onde a fascio. Oli echi elettrici Il sen. Marconi passa quindi a parlare dei cosidetti echi elettrici, il cui studio e molto affascinante ed atto a rilevare fatti utili ed interessanti. Egli divide gli echi elettrici, o ripetizioni di segnali, in due categorie, a seconda che indichino che le onde che li producono hanno percorso una disianza minore o maggiore deflla cir conferenza terrestre, ed illustra in quali condizioni dei radiogoniometri sembrerebbe che le onde preferiscano viaggiare attorno alla terra, lungo la cosidetta zona crepuscolare. L'oratore espone poscia le varie teorie ed osservazioni concernenti questi fenomeni di eco. Secondo lo Stornei-, particelle elettriche provenienti dal sole, venendo sotto l'influenza del campo magnetico nella Terra, servirebbero da rilleitore alle nosire onde, dopo die esse hanno passato lo strato di. Heaviside. Secondo il Pedersen, le nostre onde sarebbero anche riflesse da strisele di ioni, ma fuori del campo magnetico della Terra e talvolta anche alla distanza di 40 milioni di Km. da essa. Secondo osservazioni fatte da Hols, le onde coprirebbero una distanza di 58.500.000 e anche di 78 milioni di Km. Altri scienziati, tuttavia, negano la possibilità che le onde elettriche oltrepassino l'atmosfera terrestre, ed attribuiscono il ritardo osservato nella percezione degli echi elettrici, sulla base del quale il ritardo viene calcolata la distan za percorsa dalle onde che producono l'eco, ad una speciale distribuzione elettronica e lo strato di Heaviside. L'oratore si dichiara piuttosto fa vorevole alla teoria del Pedersen. non vedendo egli ragione alcuna perchè le onde da noi prodotte non debbano attraversare lo strato di Heaviside, visto che questo strato ed altri molti vengono costantemente attraversati da onde e da effetti che giungono fino a noi dal sole, primi fra essi il calore e la luce. Il sen. Marconi ha esordito ringraziando la presidenza della Società italiana per il progresso delle scienze per averlo invitato a partecipare ai suol lavori, rivolgendo un caldo e commosso saluto alla citta di Trento ed a tutta la Venezia Tridentina, riconquistata finalmente alla Patria. Egli accenna quindi alla vastità del tema del suo discorso: ■ Fenomeni accompagnanti ìc rediotrasmissioni », rilevando di non poterlo trattare, nel tempo a sua disposizione, se non in modo molto sommario ed elementare. Dopo avere accennato all'ampiezza del campo di utile ricerca aperto dalle molte rivelazioni di fatti nuovi riguardanti la propagazione delle onde elettriche, e dopo avere ricordato come la teoria di Heawisitee Kennelly, circa la esistenza nello spazio di uno strato che rifletta lo onde elettriche, sia stata universalmente accettata come una spiegazione attendibile del fenomeno che le radiotrasmissioni vincono la curvatura della Terra, l'oratore cita numerosi scienziati che hanno studiato ed ampliato la teoria suddetta, e rileva come il risultato delle più recenti investigazioni vpnga a confermare l'ipotesi per la quale non uno, ma più strati capaci di rifrangere e riflettere le onde elettriche esisterebbero ad altezze che variano a seconda dell'ora e della stagione. Onde corte e sistemi a fascio La composizione di questi strati sarebbe essa pure influenzata dagli effetti della luce, dalla attività elettrica o magnetica del sole e. forse, anche da altre cause ancora sconosciute. Le influenze di questi strati sulla propagazione delle onde vengono ricevuto, come pure le variazioni osservate nella loro portata, a seconda che esse viaggiano in zone illuminate od oscure; il che a sua volta indicherebbe che l'alternarsi del giorno n della notte e l'alternarsi delle stagioni hanno una importanza capitale nella determinazione rielle onde più adatte alle radiotrasmissioni attraverso cerio distanze.Dopo avere analizzato il progresso compiuto nelle radiocomunicazioni mediante l'avvento delle onde corte e del sistemi detti a fascio, il senatore Marconi rileva che le preziose qualità delle onde corte furono ria lui studiate e dimostrale fin dal J915. La loro utilità ha costretto potenti organizzazioni, che posseggono più del 50 per cento dei cavi sottomarini mondiali, a venire a patti con la Compagnia esercente 1 suoi brevetti in Inghilterra.Dopo aver affermato che l'esistenza di strati riflettenti o rifrangenti è la ipotesi più plausibile sulla quale basare la spiegazione del fenomeno della trasmissione di onde a grande distanza, il sen. Marconi accenna alla importanza che ha in tale trasmissione l'angolo di trasmissione rispetto alla superficie terrestre ed alla possibilità di esplorare plettrleamcntc lo spazio. Parlando delle stazioni aonde cortissime, adibite alle radio-co-municazioni tra l'Italia continente e laSardegna. 1 oratore dice che le ondeivi Impiegate, la cui lunghezza è sotto i 10 metri, sembra vengano riflesse e contenute in uno spazio tra lasuperficie della terra e uno strato molto più basso dello strato di Heavl. side, mentre onde corte, ma di luti ghezza superiore ni 10 metri, sembranon siano riflesse in uno spazio ri-stretto vicino alla terra. Anchp allestazioni suddette si sono osservali Inquesti ulorni fenomeni di eco, malrirlm'n ronstnlnti con onde co-i corte o . , o a e n e e Il sen. Marconi rileva infine che gli echi elettrici, mentre non costituiscono un serio disturbo nelle radio-comunicazioni, esercitano una influenza deleteria sulla televisione, specialmente a grande distanza e conclude esprimendo la sua ferma fiducia che la scienza della radio verni sempre più perfezionata, con grande vantaggio della umanità. La fine del discorso e stata salutata da un'indescrivibile manifestazione di entusiasmo. Alle 12,;li) il Principe, il Ministro Giù liann e Marconi, insieme agli altri rappresentanti del Governo, hanno parte cipato a un banchetto. I lavori del Congresso Alle 15 si è ripreso nel salone cinquecentesco del Castello del Buon Consiglio, li congresso scientifico nazionale, con un interessante discorso del sen. Giovanni Gentile, sul tema tconcetto della natura nell'idealismo», discorso che ù stato vivamente applaudito. 1 congressisti si sono quindi recati al palazzo del Museo di storia naturale, dove sono continuati i lavori. Ha parlato per primo il capitano di vascello Guido Po, già capo dell'ufficio a storico della Marina e noto studioso dei problemi di navigazione interna. --• ,*,.»«.<>.... ... uaviK«zione imi sull interessamento della Marina ai Problemi dell'Adige e del Garda 11 co mandante Po, uopo avere accennato i a n i o o e n è o a a a ; e e a alle peculiari caratteristiche e compe- r?ihi««?!?r„ ? I'.la,i- nel Passato è stato chiesto alla Marma il suo contributo SSmi'ì .5!1p1,orai?em° delle vie navigabili interne, si e occupato in modo ouanMIa^-dei, GaTda e dell'Adige in ™lcU,,u . direttamente Interessano m,oite one a ,n. ntesina. 11 discorso al r^li h? sssjstito anche il Principe di mine, è stato vivamente applaudito. p.« se£utta la relazione del nrof fJIn«sco Vercelli sui risultati della dovmn'»n° s,lcc«so dell'unificazione r£ÌÌ° aJ!,e Pr<>vv'denze del ministro ?J sapere della magistratura, nonché al risveglio dell'iniziativa pri w£- a. cul. 1 :n,r"duziow! delle nuove '«Pgi lia dato vivo impulso. sorLprof- Jfssanl "a 'enuto il suo dlSP/so su»» Partecipazione italiana nciM '"Prese internazionali nel campo della latinità mediioevale. Tali imprese sono due: la prima.è quella Jet dizionario del latino medioevaie. uno al, anno mMle; l'altra è quella ueitn stampa delie traduzioni latine fli Aristotele proposta dall'Accademia di Cracovia. Da ultimo jia partalo "Il pror. Aldo Chewiini sulla qualificazione giuridica delle relazioni fra lo Stato Italiano e la Chiesa. Il Consiglio delle ricerche Contemporaneamente al lavori dei Congresso scientifico, si sono svolti quelli del Consiglio delle ricerche che.t come 6 noto, è presieduto da Marconi. 11 Consiglio ha presentato al Congresso alcune importanti relazioni su argomenti scientifici e tecnici Altere* santi il Trentino e l'Alto Adige e preparati dai diversi Comitati per l'agricoltura, per la bìolofia. la chimica. '1 ingegneria, ecc. .Alle 17.30 il Principe di Udine ha visitato la Mostra trentina di storia della scienza, organizzata dal prof. Mosna. e che occupa alcune sale del primo piano nel palazzo del Museo di stona naturale in via Verdi. Vi sono racconta gli oggetti esposti dalle sezioni di zoologia, botanica, geologia, scienze mediche, matematica, fisica e chimica, geografia e astronomie, musei società e accademie. Nella seconda sala dedicala alla tecnologia hanno sede le sezioni di meccanica, aviazio ne, stampa, ingegneria, impianti idroelettrici, centrali e linee di trasmissione (dighe, tubazioni forzate, ecc.). miniere, acquedotti, sistemazione dei bacini montani, irrigazione, viabilità, siivicoltaira e frutticoltura. Nella mostra sono poi raccolti documenti, cimeli e grafici che illustrano il contributo del Tremino alla scienza nazionale, attraverso l'opera dei suoi figli migliori che hanno affermato il loro nome in ogni campo del. le ricerche scientifiche: dal fratelli Fontana, naturalisti noti in tutta Italia, al Bezzi. 1! grondo ditterologo. al naturalista Giovanni Canestrini, al botanico e medico Mattioli, all'abate Bresadola di cui e largamente nota lo gloria scientifica per le sue ricerche e la sua opera monumentale sui funghi, da Cesare Battisti!, geografo di grande valore, a padre Eusebio Chini, il più grande esploratore del South West Americano, a Luigi Negrelli. artefice e ideatore del progetto definitivo per il canale di Suez. II Principe, accompagnalo dal mini Siro Giuliano, ha inaugurato quindi il Muspo di storia naturale della Venezia Tridentina, importante ente di organizzazione scientifica regionale di frontiera, visitando con molto interesse le venturi sale con ricche raccolte e i sei laboratori scientifici. II Prefetto di Trento, gr. uff. Piomairta. come presidenie del Museo, con breve ed elevato discorso, ha i Illustralo sinteticamente gli scopi dell'istituto che è parte integrante e non trascuratile degl'organizzazione scientifica nazionale. Salutato da festose dimostrazioni popolari, il Principe ha lasciato alle 18.30 la città. Questa sera alle 21.30 il Comune ha offerto un signorile ricevimento a Guglielmo Marconi e adi nl-tini ospiti illustri. La città è tutta scintillante di luminarie. mMpdmlfieicCtIlcPtdmedLtSpasvcolrePdRsSdcnG