Superbo entusiasmante spettacolo offerto dai nostri piloti nel cielo di Budapest

Superbo entusiasmante spettacolo offerto dai nostri piloti nel cielo di Budapest LA CROCIERA AEREA NEI BALCANI Superbo entusiasmante spettacolo offerto dai nostri piloti nel cielo di Budapest Dami ti **"o* Inviato ■udapsst, 9 notte. Una squadriglia di nove apparecchi • C. B. 20 Fiat », appartenenti al primo stormo da caccia di Udine, quella stessa che a Roma durame la giornata dell'ala ha destato con le sue evoluzioni e con le sue acrobazie un cosi profondo senso di ammirazione,- ha fatto rimanere quest'oggi col cuore sospeso un buon quarto della 'popolazione di Budapest, che si è riversata sul campo di aviazione civvXe per assistere alla fantastica esibizHone dei nove piloti italiani. La ^quadriglia, che era pafrtita sabato scorso dal campo di Campoformldo al comando del tenente/colonnello Fougier, Il maestro della acrobazie collettive, è composta dei (tenenti Regllerl e Moscatelli e dei 'Sottufficiali Andrea Citi di Portoferraio% Gino Brlzzolarl di Massa, Elio Scarpini di Siena, Tommaso Dlamare di- Napoli. Mario Sansone di Salerno, Ettore Vengi di Bergamo e Silvio de- Giorgi di Alessandria. I nove « caccia » erano stati preceduti da un * Caproni » co-1 lonlale pilotalo dal tenente colonnello Ferrone e recante a bordo II sottoscritto, cronista della crociera, e tre)' altri colleghl. Inizio a velocità di record e , e o e i e r e a ù e n l ! ra e o o l e Venerdì mattina il tempo non prometteva nulla di buono sulle montagne. Ma il colonnello Fougier, che aveva ricevuto l'ordine dal Ministero dell'Aeronautica, di iniziare il giorno 6 la crociera, malgrado le condizioni atmosferiche poco propizie e in certi tratti addirittura avverse, ha dato egualmcnte il '« via » ai suol nove apparecchi, tenendosi alla testa della sqadrlglla e iniziando immediatamente la scalata delle montagne. L'abbiamo trovato poi nel pomerigato a Szompathell. dove era arrivato molto tempo prima di noi, pure essendo partito -molto tempo dopo. I « C' B. 20 » in un'ora e 20' erano saliti a tremila, metri e si erano divorati circa 300 chilometri di strada. La crociera si è iniziata quindi con la velocità di record ! 7 nove « caccia » hanno ancora un tragitto assai lungo da compiere, polche il tenente colon nello Fougier ha avuto ■ l'incarico di portare le alt Italiane attraverso al Balcani, e scavalcarne ■ le montagne, per discendere a Bucarest e di-riprendere il volo per Sofia, Costantinopoli e Atene. Questi eccezionali acrobati, che si parlano mentre volano, come se fossero degli attori sulle tavole az zurre di un vertiginoso palcoscenico, sono attesi a Bucarest per la manifestazione aviatoria, che avrà - luogo il 14 e alla quale parteciperanno gli aviatori di parecchie altre nazioni S. E. Balbo ha voluto cosi aderire all'invito della Romenia, e poiché alIrl invili erano giunti e poiché le beite macchine erano ormai lanciate, ha deciso che la squadriglia seguitasse le visite e t voli. Non per niente il motto dello stormo è questo-. • Incocca, tende, scocca ». Una partita di caccia La prima visita di dovere è stata naturalmente per l'Ungheria e precisamente per la città di Budapest. Prima, però, un'* affrettata stretta di mòno » data agli aviatori civili di Szompalheli. Avrebbe dovuto essere semplicemente una stretta di mano, seguita da una luna sorsata di benzina bevuta sul cam.o dagli apparecchi e da una tazza di tè bevuta nella villa del comandante .dai piloti; ma poi ti programma ha subito una leggera modiflcazion-e: le accoglienze sono state cosi calorose, le insistenze cosi sinceramente affettuose, da parte del comandante di quel campo, signor Kenesse Waldemar, che il tenente colonnello Fougier, messosi il berretto sull'orecchio, come egli usa portarlo, e il bastoncino sotto il braccio, ha esclamato : * Va bene, accetto l'invito, mi termo e ringrazio ». Perchè il comandante Fougier, cosi schivo e renitente agli inviti, abbia accettato quello di Szompathell. è presto detto: lasciando da parte le ragioni sentimentali, che certo non poco hanno influito, e cioè le accoglienze dei colleghi di quel campo, il certo è chr egli nel suo sguardo acutissimo aveva già veduto sul campo una grande automobile dalla quale spuntavano le canne di una dozzina di fucili da caccia: ed egli, da appassionato cacciatore, non ha saputo resistere alla tentazione. Eravamo appena discesi, che già anche .noi filavamo verso Vat, un piccolo villaggio sperduto nella dolce melanconia della pianura ungherese e dove, sulla soglia di un castello no.scosto nel verde intenso di un parco, ci attendeva un altro gentilissimo ospite per condurci nella sua tenuta. Mezz'ora dopo fagiani, pernici e lepri,-da formare la delizia anche del cacciatore più pretensioso e arrabbialo, cadevano sotto i colpi del nostri aviatori. Sabato mattina il volo dei «C. R. 20» da Szompathell a Budapest è stato rapido come quello di nove rondini; in meno di un'ora i « caccia », incontro ai quali pure in volo era venuto da Budapest l'addetto militare tenente colonnello Oxilia, sono discesi su questo campo, ma prima di mettere le ruote a terra i nostri superbi piloti hanno voluto dare un saluto eccezionale alla città ospitale, descrivendo nel suo eie lo alcune impressionanti capriole. L'accoglienza della capitale magiara E la città ha loro ricambiato molto calorosamente questo saluto. Gli avia tori sono stati subito ricevuti dal ministro d'Italia comm. Arlotta, che ha voluto intorno a sè per un intimo banchetto gli ufficiali, mentre i sottufficiali venivano ospitati dall'ingegnere Schmldt. La stampa ungherese ha dedicato molte colonne all'avvenimento e tutti l giornali son concordi nel dire che gli apparecchi italiani hanno destato vivissima ammirazione e che il pubblico guarda con grande curiosità questi giovanissimi aviatori. Infatti il più vecchio dei sei sergenti di cui è composta questa équipe eccezionale non ha che 23 anni. < Da voi — mi diceva tutto stupito un pilota ungherese — mettono le ali assai presto le vostre aquile ». £ le nostre aquile per tre giorni han¬ npstasdalslnnsptcmpnmcdpl'lt no portato elegantemente a passeggio er le belle strade di Budapest la loro erena' e sicura baldanza. Questa matina poi, dopo molti altri inviti e molte ltre patriottiche cerimonie, che si ono svolte al Fascio, per gentile desierio del segretario principe Plgnatelli l monumento del Milite Ignoto, al Paazzo Reale, dove tutti gli aviatori sono tati invitati ■ a recarsi per apporre la oro firma, su un apposito registro, ella residenza dell'addetto militare teente colonnello Oxilia, gli ufficiali sl ono recati in volo a visitare un camo di aÌDiqzionc situalo ad una sessanina di'-chilometri da Budapest. Hanno ompiuto un volo da signori comodamente/seduti nelle poltrone di un aparecchio da turismo. Un'ora di acrobazie Questa sera alle V essi sono balzali nelle carlinghe, del «C.B.SOi per acco miatarsl dalla capitale magiara con un olpo d'ala. I cittadini li avevano veuti discendere dal cielo ed i piloti del rimo stormo da caccia hanno voluto asciare loro-come ultima impressione a visione meravigliosa di una piccola esta aerea. Alle 17, dunque, a malgrado della quindicina di chilometri eh*, separano a città dall'aeroporto, migliaia di perone si assiepavano intorno al campo. l pubblico non era fonati 40 da quelli he hanno la comodità.dl superare la distanza con. automobili, ma da quelli che sl debbono guadagnare i chilomeri a colpi di pedale^ sulle biciclette 0 a colpi di gomito'sui trame, che oggi,-data la ressa .ipettacolosa. hanno dovuto intensificare- il servizio. E' la prima volta che una manifestazione aviatoria si 1 svolge al cospetto di una massa cosi Impanante di spet atori. Gli americani, che pure erano giunti qualche-'tempo fa. a linda pesi precèduti da una. grande fama e dopo una lunga ptepairazione di propagali da, non hanno avuto le accoglienze che oggi sono stale fatte agli italiani. Nelle tribune-èrano'tutte le. autorità cittadine-e'lutto il Corpo diplomatico Hanno assistito alla.manifestazione, il Ministro d'Italia comm. Arlotta, colla sua signora; tulli i Ministri ungheresi; il capo dei. Dipartimento dell'Aviazione civile; .il figlio del Reggente Horty, e, accolla con grande deferenza, è pure salita alla tribuna d'onore 'Arciduchessa Augusta. Appena t nostri nove apparecchi'si ono alzati nel cielo è arrivato sul ampo un trimotore della linea Vicnna-Rudapest, e da' questo la signora Bethlen è discesa sveltamente, raggiungendo subito la tribuna. « Come sono fortunata — ha detto vivacemente la signora del Primo Ministro, deponendo sul tavolo un grande mazzo di fiori — : arrivo proprio n tempo per assistere a questo eccezionale spettacolo ». Lo spettacolo è stato veramente eccezionale ed emozionante fino allo spasimo. Il tenente-colonnello Fougier si è ' trascinalo impetuosamente nella scia t suoi, otto uomini e, dopo un atimo,' le macchine, allineate a conlatto di ali, hanno cominciato le evoluzioni. I due tenenti erano dietro a lui nella prima formazione, lontani appena di qualche metro, sulla medesima linea di volo. Il pubblico ha avuto mmediatamente l'emozione che cercava. I nove « C. R. 20 Fiat » vibravano all'unisono nell'aria. Le loro voci, confuse in una sola, davano l'impresione di una limpida e lunga nota ratta dalla voce profonda di un viooncello. Gli apparecchi sono passati n linea, gomito a gomito, bassissimi, sulle tribune; poi si sono disposti nela formazione cosidetta • della cicogna », quindi si sono messi a triangolo, in colonna di squadriglia. Entusiasmo indescrivibile Ad un cenno, invisibile al pubblico, ma immediatamente osservato dagli aviatori, l'ultima formazione si scioglie nel cielo cosi come si sciogli un nodo, ed ognuno di essi, secondo la sua fantasia, ha incominciato a intrecciare le più audaci acrobazie. Due apparecchi, in un angolo del cielo, hanno iniziato tra di loro una caccia spettacolosa, alla quale ha posto termine la luce di un razzo partito dagli hangars. A questo segnale i due apparecchi, compreso quello del tenente colonnello Fougier, sono discesi e sono rimasti in aria i sette diavoli » del primo stormo. I looplngs, i tonnaux collettivi, tatti con gli apparecchi in linea e compiuti con le macchine disposte a ruota, cioè come le navicelle di una giostra aerea, gii avvitamenti e gli scivolamenti d'ala non si sono più contati. Il pubblico ha seguito la manifestazione, trattenendo letteralmente il respiro, e quando l'ultimo apparecchio è disceso elegantemente, è scoppiato un vero uragano ■ di applausi, che. st è propagalo come un crepitante fuoco di moschclleria lungo tutto il perimetro del campo. L'esibizione è durata precisamente 49 minuti. Il ministro Arlotta ha voluto che subito gli aviatori salissero sul palco d'onore e, dopo averli personalmete felicitati, li ha presentati al Ministro della Guerra, il quale ha detto: . • MI congratulo con voi. Vi esprimo la mia ammirazione non disgiunta da un senso di invidia perchè la nostra aviazione non può fare quello che voi splendidamente sapete fare ». Il pubblico ha inneggiato all'Italia, mentre i piloti e gli italiani presenti gridavano « Viva l'Ungheria! ». Qu'e sta sera I nostri aviatori e le autorità dell'aviazione ungherese sono ospiti della Fiat, qui rappresentata dall'ing Schmtdt. L'impressione che questi' nostri uomini hanno suscitato a Budapest è enorme. Le nostre ali hanno trascinato nella loro scia l'entusiasmo di migliaia e migliaia di ungheresi. Domani la squadriglia lascia Budapest per seguitare la sua crociera orientale. I piloti italiani lasciano con profondo rammarico Budapest che It ha accolti con uno spirito cosi fraterno. ERNESTO QUADRONI,