Balma Mion batte in volata il valoroso Camusso

Balma Mion batte in volata il valoroso Camusso La seconda prova del campionato italiano indipendenti Balma Mion batte in volata il valoroso Camusso protagonista di una brillante fuga sul Sestrlères I! giovane Caudana, Canazza e Lessona ai posti d'onore Si era detto.- l'attacco ni S-*iricrea dalla parte di l'enestrelle presenta assai meno diflicolla che dulia parie di Cesami, lìrijo: in corsa del V. <.. Lancia sarà assai più facile. Sarebbe stato piti esatto dire: meno dura, ma non per transito si può negli re" clic scalare in meno di sessanta chilometri (Pinerolo-Passo Napoleonico) qualcosa come lfi'in metri, rappresenta una fatica di noti poco conto. E' e salto per proprio a lato-Seslrìères riesce meno aspro perche non è preceduto dagli strappi di lira vere ed L'xiiles, ma rappresenta tuttavia una salita ila far... venire meno, i; più della meni dei corridori lungo le spire dell'aspro tratto finale, ha abbassato bandiera e i ritardi in vetla sono stati assai sensibili. Nat tirai mente è proprio il numero dei vinti u la loro fama che fa maggiormente brillare il valore di coloro die della gara sono stati i dominatori. La eorsa può essere divise 'In tre parti, cioò nelle Ire fasi che l'hanno caratterizzata. La mala sorte di Ferrando qsclmtt„..~ „i Laltro che 1 at.arco voto e colle, Cloe il tratto Prage-iftstglsi llalla partenza, che è stala dati) alle 9,15 a Porosa Argentina, la media to stata mediocre : hóu più" ' di vèntisei all'ora. Le sole cose notevoli da segnalare sono il ritiro di Ferrando, poco dopo Rivoli. Il savonese che riponeva in questa corsa tutte le sue speranze per la conquista della maglia tricolore, si e visto fatto ometto da parte della sorte maligna, della »!ù crudele beffa. Senza che avesse ad urtare o cadere, l'udberino della moltiplica gli si spezzava e il leader della classifica del campionato indipendenti era messo fuori corsa. Poco dopo cadeva e spezzava la macchina anche il •biHlese Olmo, mentre Bay. Marin e Zanzi. a3!e porte di Pinorolo erano appiedati. Ma i due varesini riprendevano contatto all'inizio della Val Chisone. Il gruppo comprendente i migliori — od eccezione del Ferran'do -- si accingeva quindi alla fatica 'majrgiore della iriornuta a ranghi completi. A Pelosa Argentina ha avuto Inizio la seconda fase della lotta. Insofferenti della compagnia numerosa 61 dimostrarono dapprima Barrai e Batatamion. Ma noa si trattavo che di ac centuazloni di andatura. Prima di te. nesirello un vero e .proprio tentativo di fuga vedeva protagonista il piacentino Berretta. Questi prendeva al gruppo una trentina di metri, che diventavano be*i presto cento. I] suo gesto volle dire la rinuncia a fai'parte dei iprimi ranghi di uomini come Carniselli. Lenti. De Giorgìs, Vitali, Lu siani e Vfòna. L'insistenza dell'offensiva, a cui ri spendeva solo Camusso — che raggiungeva il piacentino e col quale si accompagnava in testa per quasi un chilometro — provocava 11 dlslacco di altri, e cioè Garlno, Perego, Pesentl, Taglietti e Sella. uopcsctmVLa fuga di Camusso Cosicché quando per merito di Bai.mamion, prima di Finestrelle il 6>°sjso del plotone riprendeva conlatto con Berretta e Camusso, l'avanguare a A — . 1 o . . . i i . a 3 , - ,dla era costituito oltre che dai tre (citati, solo più da Marin, Zanzi, dolano, Carrai. Canazza, Caudana, Lessema. Il cornando del gruppo è assunto ora da Balmamion : si staccano Po,lano prima e Canazza poi, the accu d»""-1 al, ventre Beretl a scenrte a rinfrescarsi e non lo vedremo pivi. Si può. dire che a questo punto la selezione ò pressoché fatta. In testa difatti non vi sono più che Camusso, Lessona, Balmamion, Cnudana, Marin e Zanzi. Sei uomini che si riducono ancora di numero per merito di Camusso. 11 vigorino in un tratto ripido scatta come un capriolo e se ne va. L'unico che non si arrende è Bai marnimi. Gli altri quattro formano un gruppo che va perdendo terreno rispetto al primi due a vista d'occhio. Ma Camusso non è soddisfatto ancora. Vuol far staccare anche Balmamion e vi riesce dopo un cnilomerro. Il cumìanese è in questo momento semplicemente spettacoloso, l.a sua agilità e la potenza della pedalata sono ammirabili. Colle mani in alto sul manuDrio egli se ne va, composto e sciolto, senza che il viso tradisca sforzo di sorta. E in vetta a queslo tratto assai aspro 11 suo vantaggio su Ualmamiun — che viene progressivamente avvicinalo dal quartetto inseguitore — 6 notevole. Non meno di tre minuti egli sopravvanza gli avversari l.a struda ora. pur continuando a salire, ha una pendenza più... ragionevole. Fino a Pragelato è, si può dire piti un falsopiano cne una vera e propria -uhm. l.a strada ai accora mi\r-~: ~ •"?,..„;,„„,„.,. m^k™, i. idi Lamiisso. L accentuata pendenza che quattro-cinque chilometri prima i.aveva costliuiio il suo punto forte, o si tramuta ora — col falsopiano W in un punto debole. Il rajtazzo soma «ei spinge... e le sue «ambe girano ^ vfil°"\, n»a la strado che egli fa e o poca. Il suo rapporto di 46 per 20, che ti iti aveva consentilo di s<:attare in sa ; l'ita a suo talento, ora diventa insur ficiente e comunque meno atto di e f,n™«'nua«T àiT tb^ent* che «òrré a ra »f»« Sì» i™f£ a I»-iraAnola e l valle. E questo tratto e la >rwpoia quello azionato da Balmatnlon e Los Ipsona che conducono irli inseguitori e i inclic spingono un Tapporto di 45 per !'•'. st|dLa lepre « la muta dei levrieri SmE si può desumere quale sia staiti la corsa della lepre fuggitiva e della |^muta dei cani Inseguitori, dal_sogueti- 'qte ralironto: A l'ingoialo, Carnuti**) transita con soli 2'5" di vantaggio su Lessona, Balmaniion. Mariti, Caudaua. 'e Fll1 jaTiciano Taglietti, che fta avuto una bella ripresa. (Camus- so ha dunque già perduto). CiiiiiiZza « Potano sono a cinquanta metri dal gruppetto e si ricongiungeranno tosto. Gli ultimi undici chilometri di salita continua, ma non a strappi e neppure a pendenza accori- n«inpccuna hiutaglia spieiata Ira di loro, ad opera soprattutto di Balmaniion e particolarmente ' Caudati a che a un certo punto è riuscito a lasciare tutti, salvo essere ripreso in prossimità del controllo dai canavesann, che ha avuto un ritorno sbalorditivo. Ecco i passaggi al Sestrlères: Camusso allo 13,7: Balmamiou e Caudati a a FIO" (il distacco di Prngelaìo e stato dunque ridpao quasi della me tà) ; Lessona e Cànazza a 2'40"; BarVal a 3'10"; Marin a 4'W"; C'amiseli! e Folano a »'20"; gli altri alla spie ciolata. Il piccolo rapporto non ha fatto dunque la fortuna di Camusso. Se quella ch'è la tradizione del giro del Sestrières (via Cesana) avesse dovuto avere conferma anche questa volta. Camusso non avrebbe più dovuto essere raggiunto. Infatti il Vittorino in discesa n6h ha pei doto terreno, ma sul tratto Cesana-Oulx il tatide. Bolmamion-Caudana (non si dimentichi che 1 due appartengono entrambi alla Pro Dronero) raggiungeva il fuggitivo. La prodezza era durata una quarantina di chilometri. A questo punto ci -orre l'obbligo di dire ohe la tradizione venne dlnuovo ri spettata. Cioè non si ebbero più a verificare altri ricongiungimenti e I primi si batterono poi in volala per il primo posto. Una sosta a Salbertrand (a due terzi cioè della corsa) ci segnalava le seguenti, posizioni, che non lasciavano oramai più dubbio alcuno su quello che avrebbe potuto essere la corsa in seguito: Camusso, Balmamion e Caudana avevano rispettivamente Via" su Lessona e Canazza; 8'15" su Polano, Barrai. Zanzi, Cantiseli! e Marin. Si scorra l'ordine d'arrivo e si vedrà che esso riproduce pressappoco 111 situazione di Salbertrand. nullissima, vedono Camusso sempre ] Fin testa e gli inseguitori impegnali ìiijd3(s- dFtidtLGZs1gGCMmgtmge n o a a o o a o u i o ò a , a a , o e e r i a a a Vincitore e vinto La classifica tuttavia non vede all'arrivo con i primi due Caudana. 11 chierese era vittima Infatti di una caduta presso la Borgata Leumann e non poteva disputare la volata, che Bmlmamio-n vinceva facilmente, con quanto disappunto di Camusso si può immaginare. Certo il cumianese era stato più brillante. Se la corsa fu avvicefue nella parte centrale lo fu per merito esclusivo di lui. Ne' gli si può nulla imputare se la terza fase, quella OulxTorlno è stata caratterizzata dalla sua marcia, di conserva con Balma mion e Caudana. 11 vigorino non poteva fare di più. Aveva in realtà fatto molto. Egli ebbe a cozzare con un Balmamion che si è trovato a suo agio sul percorso duro. Lasciato jn velocito., a causa del rapporto, Il canavesano si e ripreso e ha inseguito con un coraggio ammirevole. Non gli si può quindi dire di avere demeritato la vittoria. Una parola di vivo elogio va a Cau dana. Questo ragazzo due anni or sono aveva dei momenti di brio eccezionale in salita, poi andava calando dopo i cento chilometri. Ora che si e Irrobustito va realmente forte. Potrò certo faro di più in seguito. Non meno ammirevole, e sotto certi aspetti ancor più defjna di elogio, la corsa di Canazza. Mentre i piemontesi correvano in casa loro e sapevano come e dove adottare 1 rapporti più adatti, il veneto affrontava con tutte le incognito che le offriva uno dei percorsi più difficili d'Italia, un'impresa che si è rivelata in realtft grave non perchè egli non aveaue t mezzi por portarla a termine egregiamente, ma per l'Ignoranza dei luoghi e delle relative, pendenze stradali. Il piccolo Lessona Pi slato degno della sua fama. Il V. C. Lancia ha organizzato In maniera perfetta la corsa e il signor Novarese 6 stato per noi una guida meravigliosa. Canusso in testa aita classifica del campiti nato totfacadtati Prima di chiudere questa relazione intendiamo soffermarci sulla claesinca pel campionato indipendenti, classifica che lm «iibno con la corta di ieri notevoli muiaiiienli. Camusso, quinto nella prima piova e primo ieri della categoria, pa|sa in testa con 5 punti; Ferrando è secondo eoo i punti; Vitali e Cainir.zn sono terzi a pari merito con 3 punti; Zanzi, Marin e Gestri quinti a pari merito con 2 punti ciascuno. Camusso, che ha perduto il primato della corsa Ieri, può conso- larsi con la nuova classifica nel cam- pionnto Indipendenti, che M lascia intravvedere la possibilità di conitul stare hi maglia tricolore. Halmamion dal canto suo. «tacendo il Ciro del Sestrières, ha conquistato — fiual- meme!-— due vittorie in una: quelnella corsa e quei]In della catego^fn dilettatiti. Compenso meritato por questo inotlaslo e laborioso atlol-a cui non sèmpre sono riservate troppo sod. «iisfazioni. G. TRABUCCO, Ordine di arrivo 1. Baluiainion Ettore, della Pro Oronero (primo <ìc\ dilettanti), che 1tnpieg-a ore <i,4T2i" a percorrere i 197 chilometri della t'ara ulln media rll chilometri 29,380 all'ora - 2. Camusso e Francesco, dello S. C. vigor (primo degli indipendenti), a fine macchine • 3. Caudana Giovanni, Pro Dronero (secondo dei dilettanti), in ore fi,44':!7'" - 4. Canazza Aldo (secondo degli indipendenti) - &. Lessona l'elice, U. S. Fascista Vcnnria (terzo dei dilettanti) • 6. Marin Gnsrl1elmo,U. S. A. Binda di Varese (terzo degli indipendenti), in oro 7,7'.r)5" - 7. Polano I\, V. C Lancia, a mezza macchina - 8. Lenti G., V. C. Lancia, a una macchina - 9. Zanzi Augusto, U. S. A; Binda Varese - lo.' De Cioit'is F., V. C. Lancia 11. Barrul L., S. C. Vigor (tutti In gruppo) - 12. Cavagna G. - 13. Bianco G. - 14. Lusianl M. Completo successo italiane nel Giro d'Ungheria Minasse vince l'ultima tappa e Bergamaschi c primo In classifica generale Budapest, 8 mattino. Oggi si è svolta la quarta tappa del giro di Ungheria che ha visto la vittoria di Minasso. 11 carpigiano Bergamini 6 arrivato secondo ad una macchina, li successo italiano è stato completo. E' stato un vero poccato che il torinese Minasso vittima dì numerosi incidenti nella seconda tappa, non abbia potuto vincere il Giro. Egli c stato i migliore di lutti. A nostra consolazione resta la vittoria finale doll'oluo brillante italiano: Bergamaschi. Ecco l'ordine di arrivo della tappa: I. Minasso di Torino in ore 5,59'32'\ alla media di Km. 30,500; 2. Bergamaschi di Carpi ad una muri-bina; Perck a ruota; i. Nemes a ruota; Bianchi Angelo di VaTese tutti in gruppo; C. Vida li in 6.(i'40"; 7. Vida 1 in 6,12'10"; 8. Istemes; 9. Szeil'forf in. Feekt, tutti in gruppo; 11. Kelty ir. 6,I8'20". Seguono altri M in ,r»pp< fra cui Piazza giunto 21.o. La classillca (cenerate, dato il ritar do di Vida nell'ultima tappa è stata la seguente: 1. Bergamaschi (Italia), In ore 29.13'2"; 2. Perck (Ungheria), in ore 29,H'">2"; 3. ex aeqtio: Minasso (Italia), e Nemes (Ungheria) In ore 39,18-22": 6. Vida I. in ire i'.) i,7. Huszii in 29,»»'; 8. Isteres in 29.31'M"; II. Piazza (Italia) in 29/i5'38". 1 n a xa a o n o an ò tu oene e. o. ao, naù e ei mazn e ca o ia ti e a ri o a ; ieo o- * La prima tappa del Giro della Catalogna vinta da Canardo Pancera ai sesto posto Barcellona, S, m«tltno (G.) — Ieri iia avuto inizio il Giro della Catalogna a cui partecipavano anche il nostro Pancera e il francese Magne. Il veneto è stato prof* gonista di una fuga assieme a Mateu, ma per nulla coadiuvato dallo spagnuolo, ha dovuto rinunciare all'impresa. La prima delle «ito tappe (Bar cellona-La Cenla, Km. 225) è stata vinta da Canardo alla media di Km. 27,230. Lo spagnuolo ha tentato nna fuga presso l'arrivo, frazionando li gruppo. Gli arrivi sono avvenuti nel seguente ordine: 1. Canardo in ore 7.59'40"; 8. sans in 7,59'4(i"; ». Albi nana in 8.1'7"; 4. Pon» a ruota; 5. Tubali In 8,1'9"; 8. Pancera in 8.P20"; 7. Ftgiieras M. in ore 8,1'24'"; 8. Mateu in 8,3'; 9. A. Magne a ruota; 10. Ferrer in 8,3'15"; ti. Figtieras T. In 8,7*3"; 12. Monterò in ore 8,7'17\ Kovsrttti e Faccini a Nizza Nizza, a mattino. Al nosiro velodromo si è svolta una importante riunione internazionale con la partecipazione del due campioni Novaretti e Faccianl Ecco II risultato della riunione: Corsa di. velocità: Match Francia-lift' Ila: ].« prova: 1, Grrarrtin. 2. Novarem, 2.a prova: 1. (ìerardiii. 2. Novaretti. Classifica generale: 1. Gerardin, 2 No varatili Corsa inseguimento: l.a prova: Velo Club Dionisieii batte Velo Club Levailois per 20 metri. S.a prova: Velo Club di Levnllols vince le sqitadra Italiana composta da Novaretti, Faccianl, Ceppi, Codino; quest'ultima benché Novaretti da solo sia giunto al traguardo con 50 metri rft vantaggio stilla squadra avversaria riscuotendo frenetici applausi, venne sclasclflcata perché ndchrhvtruasantusmsqdgsll'gvtdbgrtfstdvpqadc,dpeciieJlMcBsdtii regolamento prescriveva che la *<fimrlra fosse al completo all'arrivo, Americana di 75 chilometri: 1. Revte- lli.-Bergoripu in 1, 51 '37" 3/5, punti 2fr, S'ovarettUFacolanl. p. 16; S. Fayolte-m- Molto p. 10; 4. Troubetskojr-VeirturBlll