L' arresto di un dirigente della ditta Briccarello per appropriazione indebita di circa 300 mila lire

L' arresto di un dirigente della ditta Briccarello per appropriazione indebita di circa 300 mila lire L' arresto di un dirigente della ditta Briccarello per appropriazione indebita di circa 300 mila lire La fuga dell'accusato e la sua costituzione in seguito a mandato di cattura A a » a e I lettori ricorderanno quanto abbiamo pubblicato il 24 luglio scorso a proposito della denuncia sporta dalla ditta Briccarello contro un suo impie¬ gato infedele. Siamo ora ad un nuovo-icapitolo dell'interessante episodio di cronaca. Il dott. Guido Briccarello, noto industriale della nostra città che si è specializzato nella trattazione di prodotti chimici e farmaceutici, ed il cui ufficio risiede in via Carlo Alberto-28, aveva assunto, prima in qualità di impiegato, poi quale direttore della succursale della sua Ditta a Milano, certo Achille Mazzucchelli, di anni 30, abitante in quella città in via Coiazzo ?.. Il giovane aveva dimostrato capacità e serietà e doti tali da cattivargli la fiducia del principale il quale — come abbiamo detto — dopò un certo periodo di prova gli aveva affidata la gestione della filiale milanese. All'inizio del giugno scorso al dott. Briccarello era però sembrato di notare alcune irregolarità negli affari della succursale di- Milano, e per questa ragione egli si proponeva di recarsi a controllarne la contabilità. Ma un improvviso colpo di scena veniva a confermare i primi ancor vaghi e imprecisi sospetti a carico del suo dipendente. Il Mazzuchelli, come a suo tèmpo è stato pubblicato, si era improvvisamente allontanato dalla succursale, lasciando in tronco tutti gli affari. Informato telegraficamente di tale circostanza, il dott. Briccarello si recava subito a Milano. Da accurati accertamenti contabili e dall'inventario fatto nel magazzino risultarono ammanchi di denari e di merci. Il danno che veniva a subirne la Ditta era valutato in 272 mila lire che il Mazzucchelli si era indebitamente appropriate. A questa somma doveva aggiungersi quella di altre 20 mila lire, per le quali si prospettava il reato di truffa. L'esame dei libri di contabilità rivelava inoltre la criminosa attività dell'impiegato scomparso. Egli aveva falsificato le registrazioni delle vendite in modo da rendere più difficile un Immediato controllo degli aromanchi. Il dott. Briccarello denunciava la truffa all'autorità giudiziaria e la Polizia iniziava le ricerche del colpevole. Ma le indagini a nulla erano approdate, inquantochè — come fi stato- detto — il Mazzucchelli era scomparso da Milano nè era stato possibile rintracciarlo. Giorni or sono il giudice Istruttorp cav. Raffaele, spiccava mandato di cattura contro l'Achille Mazzucchelli, accusato di appropriazione indebita, truffa e falsificazione di libri contabili. Anche il mandato di cattura [ idei Tribunale di Milano, si presenta rimaneva senza esito. Eppure 11 ricercato non si era allontanato dalla città. Improvvisamente ieri mattina, al brigadiere dell'Ufficio di Polizia va il Mazzucchelli in persona. Egli dichiarava che, avendo appreso che contro di lui era stato spiccato un mandato di cattura, aveva deciso di costituirsi all'autorità, allo scopo preciso di luminosamente provare la propria innocenza. L'ex-direttore della Ditta Briccarello è stato subito passato in carcere a disposizione dell'autorità giudiziaria alla quale fornirà, se ne è in grado, gli elementi necessari a sconfessare le imputazioni che sono state elevate contro di lui. Le truffe di un pseudo-artista teatrale Un sistema par viaggi*" gratis da Guata a Tirino L'altra sera . un concessionario di automobili pubbliche,' residente à Cuneo, cioè il signor Ernesto Bottallo, riceveva la visita di un individuo sconosciuto, distintamente vestito. Lo sconosciuto, malgrado l'ora fosse alquanto avanzata, gli proponeva una gita a Torino. Il cliente dimostrava di avere assai fretta e quindi il Bottallo si disponeva a partire subito per giungere ancora in serata nella nostra città. 11 viaggio non dava luogo ad incidenti di sorta e i due raggiungevano all'ora fissata Torino, dove il cliente dava al concessionario e conduttore della macchina l'indirizzo di un primario albergo. Qui il Bottallo, invece del denaro per l'importo della corsa, riceveva l'invito di presentarsi allo stesso albergo nelle prime ore della mattina seguente, per essere pagato Il Bottallo non opponeva difficoltà e si trovava l'indomani puntuale all'in gresso dell'albergo, dove ricéveva dallo sconosciuto cliente l'ordine di condurlo presso un notaio, nell'ufficio del quale il cliente stesso avrebbe dovuto incassare una somma. Dopo ciò naturalmente si sarebbe saldato il conto. Dinanzi alla porta del notaio il conduttore dell'automobile attendeva per parecchio tempo, fino a che, messo in sospetto dalla sosta troppo prolungata, si decideva a salire presso il notaio stesso, per chiedere informazioni del cliente. Qui, con sua spiacevole sorpresa, il Bottallo veniva a sapere che il cliente suo non era mai stato visto in quell'ufficio. Recatosi al Commissariato di P. S. della Sezione Dora, il Bottallo dava i connotati precisi del truffatore, in modo che ai funzionari di detto Commissariato è stato possibile identificare lo sconosciuto per il pregiudicato Paolo Clerico fu Francesco, di anni 22, già ricercato per truffe del genere dai carabinieri di San Remo Il Clerico, che si era presentato all'albergo come artista teatrale, aveva naturalmente lasciato scoperto anche quel conto, profittando della flucia accordatagli dall'albergatore, che lo aveva visto arrivare in automobile.

Luoghi citati: Milano, San Remo, Torino