L'industria del film

L'industria del film U. lotta gigantesca L'industria del film L'industria nel mondo ha assunto tali aspetti e tali manifestazioni che la sua vita costituisce uno dei più 'nteressanti fenomeni attuali. Non (soltanto dal punto di vista, economico, per cui pure l'industria costituisce un fenomeno basilare, ma anche dal punto di vista intellettuale, scientifico e morale. Ricercare quale influenza nell'organizzazione della vii a moderna, nel modo di pensare e di agire delle masse e dei popoli abbia esercitato lo sviluppo dell'attività industriale, costituisce uno degli studi più interessanti dal punto di vista storico e filosofico: ma costituisce anche uno dei più affascinanti aspetti dell'evoluzione odierna, la conoscenza della biologia industriale, la conoscenza cioè di ciò che avviene nell'interno di questo mondo nuovo, che ha costituito la caratteristica della civiltà moderna. Molte volte l'Interesse che emana dalle vicende delle attività industriali dà ad esse quasi il colore ed il calore di un romanzo. E romanzi infatti vennero scritti: ne ricordiamo fra tutti uno, in cui l'intreccio è costituito dall'agitarsi di interessi e di passioni nel grande sfondo dell'industria del petrolio. Non fu invece ancora raccontata — ma meriterebbe di esserlo — la vita di quel Consorzio Svedese di fiammiferi che ha ormai disseminato i suoi tentacoli in tutto il mondo, che tratta da pari a pari coi Governi, che ha cooperato a salvare situazioni difficili di finanze pubbliche, e che si è assicurato per decennil e decennii campi monopolistici'd'una attività sempre più estesa. Cosi pure poco si sa di quella lotta da giganti che si svolge nel campo dell'industria cinematografica per mantenere predomini! acquisiti 0 per conquistarne nuovi e che in Italia si conosce così male da fondare persino la possibilità di una nostra ripresa cinematografica nella creazione di una specie di teatri omnibus, a disposizione di chiunque voglia (contro il pagamento di un canone) produrre una film. Lotta da giganti dicevamo, in cui l'apparizione ed il successo ormai incontestabile del film sonoro hanno portato a trasformazioni profonde, a nuovi raggruppamenti di forze, ed uno scatenarsi di conflitti di cui ancora non si vede la fine. E* tutta una nuova sistemazione industriale che si va costituendo, attraverso a lotte durissime ed a vittorie ottenute a prezzi di sacrifici enormi. Nessuno dei campi di attività vicini al cinematografo si sottrae a trasformazioni. L'apparizione del film sonoro ha avuto ed avrà sempre più come conseguenza la scomparsa delle piccole sale cinematografiche, incapaci di fare e di sostenere le spese richieste per l'applicazione degli apparecchi di proiezione sonora. Ma la ecomparsa di qualche miglialo di sale, fenomeno specialmente rilevante in America ed in Germania, non è che un fenomeno relativamente secondario. Quello che invece è fondamentale nell'attuale fase dell'industria del cinematografo è il costituirsi di organizzazioni verticali che comprendono cosi la costruzione di apparecchi di presa e di proiezione, come la fabbricazione di Alme, come l'esercizio di sale di Spettacolo. Ora queste organizzazioni non fan no capo a quelle ditte il cui nome noi vediamo proiettato sugli schermi delle sale cinematografiche. Le Ditte produttrici di film non sono che parti e non le maggiori — dei trusts che si sono costituiti: di questi muovono le fila i produttori di apparecchi di presa e di proiezione, 1 quali alla loro volta fanno parte del grandi gruppi costruttori di apparecchi telegrafici e telefonici, radiografici e radiofonici, grammofonici e fonografici. Si può dire che l'attuale fase dell'industria cinematografica è dominata non dai suoi aspetti artistici ma dalle scoperte elettrotecniche. E difatti la creazione del più piccolo film sonoro richiede l'applicazione di decine di brevetti diversi, M'impiego di macchine assai costose e come conseguenza l'investimento di capitali industriali assai rilevanti. Di qui la concentrazione dell'industria cinematografica nelle mani delle grandi società elettrotecniche e la loro formazione verticale per cui al film sonoro, la cui produzione è costosissima, è assicurata la collaborazione delle scoperte scientifiche più perfezionate e lo sbocco di un grande numero di sale di spettacolo. DI qui anche le lotte formidabili fra sistemi diversi e soprattutto fra i due paesi che soli sino a questo momento sono riusciti a costituirsi una industria cinematografica nazionale indipendente. Questi due paesi sono l'America e la Germania. L'industria americana del film sonoro è nata per prima: già nel 1935 il cinematografo americano era in pieno sviluppo, e dominava non solo il mercato d'oltre Atlantico, ma quasi senza contrasto anche quello europeo, quando l'industria tedesca cominciava a muovere i suol primi passi. Il campo era diviso fra due gruppi: l'uno facente capo ali'American Telegraph and Telephon Corporation ed alla Western Electric, l'altro alla General Electric ed alla Westinghouse. Il primo sfruttava specialmente i due sistemi Movietone et Vitaphone, l'altro aveva adottato i prooedimenti della Radio Corporation of America. Fra di esse si svolse la lotta: all'inizio sembrò che il primo gruppo dovesse riportare una piena vittoria. Fox Film, Paramount, First National, Metro Goldwin, United Artists e Universa'I si schieravano dalla parte deH'A.T.T. adottando i suoi apparecchi di presa e affittando i suoi apparecchi di proiezione. Ma la Radio Corporation non abbandonò la lotta: e la concorrenza si manifestò specialmente sulla base del minor costo dei suoi apparecchi e sull'accaparramento del mercato extra-americano. Ora una serie di avvenimenti recenti è venuta a mutare le posizioni: da un lato il slg. Fox rovinato dalla débàcle di Wall Street, ha dovuto cedere la direzione del suo trust al sig. Clark e: e questi è uomo del gruppo A.T.T. D'altro Iato la Warner Broothers, uno dei più importanti clienti deH'A.T.T., ha stretto un accordo colla Tobis Tedesca e si è alleato alla R.C.A. Con questo viene meno la disciplina del gruppo A.T.T. che impone a coloro che usano suoi apparecchi di proiezione di proiettare soltanto film prodotti dal suo gruppo. Inoltre la R.C.A. estende i suoi accordi con la Columbia Gramophone e l'azione esplicata dalla sua affigliata la Radio Keit Orpheum. Fra le due rivali americane si pone, o meglio si impone, la tedesca Tonbild Syndacat A. G. fondata solo nel 1928 con capitali svizzeri e olandesi, che assunta la denominazione più abbreviata di Tobis acquista più di 500 brevetti di sonorizzazione del film, si associa con 800 proprietari di sale cinematografiche, e dopo una breve lotta con la Klanafllm, creata dalla Siemens, e con la Kuchenmeisters, costituita dallo stesso gruppo finanziario, dà vita ad un trust europeo veramente in grado di opporsi alla invasione incontestata del film americano. Esso cerca di far entrare nella sua sfera d'influenza le tre case produttrici di film — l'Ufa, l'Eraelka e la Terra — e vi riesce con, Je prime due : riesce anche a costituirsi una posizione sempre più importante sul resto del mercato europeo, In particolare in Inghilterra ed in Francia. ili mercato inglese era in pieno ed incontestato dominio americano, quando si delineò un movimento di resistenza, che fece capo a due distinte tendenze, l'uria indirizzata ad una concentrazione dell'industria nazionale indipendente, l'altra ricer¬ cante negli accordi con l'industria tedesca il mezzo di sfuggire al monopolio americano. Altrettanto avvenne In Francia ove il trust' costituitosi con gli accordi Gaumout, Aubert, Franco Film e Contlnsouza, è entrato in ottimi rapporti col gruppo Tobis-Kutìhenmeisters. Cosi poco alla volta si delinea la costituzione di una concentrazione cinematografica europea di fronte a quella od a quelle americane. E tale movimento di riscossa è favorito dall'affermazione sempre più larga del principio dell'intercambiabilità, cioè della possibilità di proiettare negli apparecchi fabbricati da un gruppo le filma prodotte da altro gruppo. Cosi il film sonoro e parlante, che alla sja nascita sembrava dover rinforzare l'egemonia americana nel cinematografo, ha affretta* to il movimento della riscossa europea: la produzione del film tende sempre più a decentralizzarsi a danno dell'America. E' possibile che uno dei nuovi centri sia l'Italia? Noi crediamo di si: ma bisogna abbandonare 1 romanticismi artigianali in un campo in cui domina l'organizzazione. Soprattutto occorre non distruggere ciò che si è fatto e non disseminare le poche forze che abbiamo. E' necessario che tutti si adattino a collaborare in questo momento in cui si afferma un nuovo indirizzo, cinematografico e in cui i nostri interessi saranno rispettati solo se appariranno fondati su basi solide e razionali, e su realizzazioni concrete che dimostrino la nostra volontà concorde e seria di volere il nostro posto al sole anche In questa industria. E' necessario soprattutto rendersi conto che la fase romantica del cinematografo è passata e che esso costituisce veramente una grande industria, diretta a valorizzare ed a potenziare l'arte ma organizzata su basi essenzialmente e modernamente industriali. GINO OLIVETTI.

Persone citate: Aubert, Franco Film, Gino Olivetti, Keit, Metro Goldwin

Luoghi citati: America, Francia, Germania, Inghilterra, Italia