Alla ricerca del vaccino immunizzatore

Alla ricerca del vaccino immunizzatore L'epidemia di paralisi infantile in Francia Alla ricerca del vaccino immunizzatore Come il contagio si è diffuso ed ha infierito in Alsazia e in Lorena Sarebbe stato portato dalle bestie di un circo, o da un carico di caucciù (L'inchiesta del nostro inviato! Strasburgo, SS notte, iNon mi trovavo niente affatto da-\Ivanti ad un baraccone da nera, ma*[nel giardino dell'Istituto di batteriolo- [già dell'Università di Strasburgo. I do-\''dici magnifici macachi, che facevano] .nelle gabbie salti acrobatici e giuochi![burloni, non erano II per essere esposti alla curiosità del pubblico, ma per servire a scopi altamente umanitari. Erano stati trasportati a Strasburgo dalla missione incaricata dal Ministero delVlglene di studiare, e naturalmente combattere, l'epidemia di poliomielite: missione presieduta dal professor Lèvadltè, dell'Istituto Pasteur di Parigi. I Attraverso i corridoi larghi e chiari, un assistente mi aveva accompagnato nel gabinetto dell'illustre batteriologo. — Un giornalista? Dov'è la rivoltella per i giornalisti? — avevi esclamato II professor Lévaditè. mentre mi osservava attraverso -t grossi occhiali .dl\ tartaruga. A malgrado della minàccia. Il suo sguardo '. era dolce, e un buon sorriso illuminava il suo volto: — Mi aspetti, la prego, qualche minuto; e se si annoia qui, vada a visitare le gabbie delle scimmie. L'invisibile microbo Le scimmie sono indubbiamente libestie più curiose e più golose di que \slo mondo. Al mio arrivo si erano pr: clpltale verso l'inferriata, per osservar Imi, mi tendevano le mani. Slavo appunto cercando nelle tasche qualche {ramingo pezzetto di zucchero, quando mi raggiunge il professor Lévaditè. I — La nostra missione — mi disse — ha già da tre settimane iniziato i suoi lavori. Studiamo il virus locale, e il ,suo modo di diffondersi; e tentiamo di trovare, anche per la poliomielite, 'come per tante altre malattie epldemimiche, un rimedio sicuro. — Afa — osservo — il siero Pettlt e il siero del convalescente, del dottor fletter, non sono già due buoni rimedi? — Lei dice bene — sono due buoni rimedi — e nulla più; perchè la loro efficacia è relativa. Essa appare certa nel periodo iniziale della malattia', quello cioè che precede la paralisi; è molto aleatoria invece quando la paralisi si è già manifestata. Noi invece vogliamo trovare il vaccino immunizzatore. — Esiste l'immunità per la poliomielite? — St. Esiste per le persone guarite, e sotto un aspetto più lato per le regioni già colpite : perchè è stato dimostrato che esse non lo sono più in occasione di una nuova epidemia. E' stato pure dimostrato che gli abitanti della città sono meno colpiti di quelli [delle campagne-, perchè evidentemente nella città la malattia esiste allo stato endemico, inoltre, cosa rassicurante, la poliomielite possiede un forte potere immunizzatore. In tempo di epidemie, può colpire molti bambini senza renderli malati: si tratta, in questo caso, di attacchi abortiti di poliomielite. Ma la presenza del germe nella faringe | dei bambino basta per Immunizzarlo. Tutto ciò quindi ci permette di sperare di scoprire o presto o tardi, il vaccino immunizzatore. — A quale punto, professore, sono le sue ricerche? — Oh! molto, molto indietro. Le no stre ricerche sono difficilissime, perchè il microbo non è ancora stato visto. 7 migliori microscopi non permettono di distinguere i corpuscoli, che misurano meno di 0,1 m. u. di diametro. Pasteur aveva già avanzato l'ipotesi dell'esistenza di microbi cosi infinitesimali da sfuggire al nostri mezzi di osservazione. Ricerche relativamente recenti hanno confermato l'esattezza di questa Ipotesi: un grande numero di malattie sono appunto provocate da microbi invisibili. Naturalmente, un microbo è invisibile soltanto perchè i nostri metodi di investigazione non ci permettono di vederlo. Ma con il perfezionarsi dì questi melodi, il numero dei microbi invisibili va diminuendo. Nogerchi, per esempio, è riifscito a colorare il microbo della febbre gialla, e a dimostrare che si trattava di uno spirocheta. — Come si caratterizzano i microbi invisibili? — Soprattutto per la loro proprietà di poter attraversare certi filtri. Con il prof. Landsteiner, io sono riuscito nel 1911 a dimostrare che l'emulsione del midollo di scimmia, sperimentai- ntente filtrato con la candela Borkefeld, a debole pressione, è suscettibile di trasmettere la poliomielite. Noi ora però tentiamo non soìtunto di vedere il microbo; ma soprattutto di studiare il *«o modo di diffondersi e di-vivere, P«r riuscire ad ottenere la coltura del \ bacillo stesso. Ma finora tutti i tenta tivi di coltura, che ho fatto, sono rimasti sterili. * — Risalgono a molti anni i suoi studi sulla poliomielite? Il professor Lévaditè trae un lungo sospiro, e mi risponde- — A più di trcnt'annl. Mi sono recato pure molte volle in Svezia, per studiare l'andamento delle epidemie che hanno colpito quel paese, al cui confronto con l'attuale non ha nulla di eccezionale. Siccome non posso contenere un gesto di meraviglia, il mio eminente interlocutore mi fa una breve, storia delU mbmieìllcV'''^' "'""'"' — Nel paesi nordici — dice — la poliomielite deve essere esistita in tempi quasi preistorici. Scavi fatti nel cimitero di Hcriolfesnes, nella Groenlandia, hanno portato alla scoperta di una popolazione indigena, ora scomparsa. La deformazione delle ossa degli scheletri trovati fece pensare che si trai tasse già della poliomielite. In seguito, questa malattia deve essere scampar sa, perchè nessun trattato medico dt'. Medioevo ne parla. E' riapparsa in Europa verso il 1840. Nel 1881 una prima e grave epidemia scoppiava in Svezia. La Scandinavia è stata infatti il focolaio iniziale della poliomielite: dt II sono partite le successive epidemie che hanno colpito l'Europa. Da una parte, l'Intensità degli scambi tra i popoli e lo sviluppo delle comunicazioni, ne hanno favorito la diffusione, dall'altro, la poliomielite, come tutte le malattie del sistema nervoso, trova al giorno d'oggi un terreno propizio di diffusione, perchè il nostro sistema nervoso è più stanco, quindi più vulnerabile. Nel 1905, una nuova epidemia colpi la Svezia. Si registrarono 1225 casi. Nel 1911, venne seguita da un'altra epidemia, ancora più grave, con 1850 casi. Negli ultimi trentanni, vari paesi d'Europa ne furono pure colpiti: la Germania, il Belgio, la Fran eia, e soprattutto la Romania. Ma una vera strage venne fatta negli Stati Uniti nel 1916: si registrarono 29.000 colpiti, e 6000 casi mortali. Due terzidei malati, che si sono salvati dalla morte, sono rimasti colpiti da paralisi parziale permanente. Percentuali della mortalità — La mortalità in generale è molto grande ? — Differisce secondo i paesi: è stata del 10 % in Svezia, del 29 % negli Stati Uniti, del 19 % nella Romania. Nell'attuale epidemia finora non ha superato il 10 v„. Naturalmente per i casi sporadici la mortalità è molto meno elevala. In generale — e lo prova d'altronde la presente epidemia — la poliomielite è una malattia stagionale-, si manifesta soprattutto nell'estate. — E perchè ? — Non si sa bene. Un autore americano ha osservato che vi sono, secondo le stagioni, variazioni di peso negli organi umani, -cosa che può ren Aere l'organismo più debole, e perciò più soggetto all'infezione. Forse anche il virus è più polente nella stagione estiva. Certo la poliomielite si prò paga lungo i fiumi, seguendo i corsi d'acqua dalla sorgente alla foce. La percentuale delle infezioni è molto maggiore nelle regioni attraversate da fiumi, che nelle altre. In queste ultime si contano in media il 6,8 H. dei casi; nelle prime invece il 36.8 — E' vero che la malattia colpisce di preferenza le classi povere? — Nulla finora mi autorizza a emettere slmile ipotesi. Fra i trecento e più bambini colpiti, ho trovato figli di professionisti, di industriali, figli di operai e di contadini. Certo nelle classi agiate le misure preventive possono essere applicale con maggiore diligenza e facilità. Non bisogna infatti dimenticare — conclude nel congedarmi il professor Lévaditè — che queste misure, dato lo slato in cui si trovano attualmente le ricerche scientifiche, costituiscono le uniche, migliori garanzie per arginare il male. Naturalmente nella mia inchiesta ho potuto constatare che anche a Strasburgo e nel dipartimento del Basso Reno vennero prese tulle le misure profilattiche suggerite dalla scienza. Come a Metz, alla base di queste mi-, sure sta l'Isolamento del malati, e, grazie alla organizzazione sanitaria alsaziana e al fondi messi a disposizione dal Ministero dell'Igiene, questo isolamento è stato realizzalo in larga misura: ben 242 bambini infatti sono slati ricoverati nelle cliniche del dottor Rohmer. Lo scoppio violento del contagio — Davanti allo scoppio violento della malattia — mi diceva il dottor Beffa., direttore dell'Ufficio di igiene municipale — il nostro dovere era tracciato: non dovevamo soltanto pensare a guarire, ma soprattutto a prevenire. — Come si è manifestata nel Basso Reno la poliomielite? ,:i^uCo» uha^ vera .resploslAne: \1.easl'sl '•'manitesiarono contemporaneamente, il sette giugno, a Bischwlller,ed il giorno successivo. 18 altri a Strasburgo. — Come si spiega l'origine del male ? — Sono state fatte molte supposizioni. Secondo alcuni, la causa della malattia dovrebbe ricercarsi nel soggiorno a Bischwiller di un circo che aveva numerose bestie esotiche. Altri hanno fatto osservare che, nella regione colpita, un importante carico di caucciù era arrivato dall'India, una ventina di giorni prima che si manifestassero i casi di poliomielite, e che alcuni bambini colpiti erano stati sorpresi a giuocare attorno al vagoni. Ma, ripelo, non sono che supposizioni. Certo è che la malattia si e propagala seguendo il corso del Reno; ed ha colpito particolarmente i villaggi sulla riva del fiume. Ma, contrariamente a quanto era stato osservato in altre epidemie, la sua esplosione improvvisa e violenta non è slata seguita da un r-eriodo di tregua. La durata del male è continuata per tutto il luglio. Il 30 giugno, infatti, i casi denunziali erano 43; al 10 luglio, 81; al 20, 168; al 31, 225. E' stato un crescendo pauroso. Fortunatamente in agosto l'estensione è avvenuta più lentamente; e il 20 dì. questo mese i casi segnalali non erano che 212. Il numero del casi nuovi, che in luglio erano di 8 al giorno, è ora disceso a 3,5. Le località più colpite risultano sempre le medesime: Bischwlller, Wessenbourg, Brumath, Schiltlgheim, e, naturalmente, la città di Strasburgo. Purtroppo, contemporaneamente, l'epidemia usciva dal dipartimento del Basso Reno, passava nella Mosella, con 74 casi, nella Meurthe e Moselle con una trentina di casi. Nell'alto Reno con 60; nel Nord con 30. Qualche caso è stato segnalato a Basilea. — E' vero che le autorità svizzere hanno preso severe misure per impedire l'entrata della malattia nel loro territorio ? — Si; e "qualcuno parlò anzi della chtitsura della frontiera. In verità nessuna restrizione è stata fatta ai viaggiatori; soltanto i gruppi di bambini, che vanno in Svizzera per le vacanze, non possono attraversare la frontiera, se non sono muniti di un certificato, che attesti come non vi siano casi di poliomielite nelle località donde essi provengono. Si era parlato anche della sospensione delle grandi manovre, che avranno luògo pure nella prima quindicina di settembre in Lorena, perchè erano statt registrali quattro casi fra soldati. Le manovre avranno luogo ugualmente; ma soltanto non vi parteciperanno le truppe che sono di guarnigione in località colpite dalla poliomielite. — Quali ripercussioni ha avuto l'epl demia sulla popolazione? — Nessuna, credo. La vita è continuata normale, perchè le misure prese, ad eccezione della soppressione delle kermesses e della chiusura di alcuni cinematografi, non hanno avuto un vero carattere di restrizione. D'altronde, vennero accolte volentieri, perchè la loro efficacia si dimostrava sicura. Un brutto contraccolpo. Invece, hanno risentito gli albergatori alsaziani. L'epidemia è proprio apparsa nel tempo in cui la gc-nte di città stava per partire per le vacanze. Quindi molli di colorM che si preparavano a venire in Alsazia o sui Vosgi, hanno preferito il mare o le Alpi. PAOLO ZAPPA.

Persone citate: Landsteiner, Metz, Mosella, Pasteur, Rohmer, Slavo