Un cocchiere travolto dal tram e ucciso sul colpo

Un cocchiere travolto dal tram e ucciso sul colpo Impressionante sciagura in corso Ponte Mosca Un cocchiere travolto dal tram e ucciso sul colpo o a l , o Un grave investimento tranviario è accaduto ieri sera poco dopo le ore 20 presso il Largo Sonzini, in fondo al corso Ponte Mosca, ove è il capolinea del tram n. 10. L'incidente, nel quale ha trovato la morte un uomo ancora in giovane età, ha avuto una larghissima risonanza nel .popoloso rione Monterosa; in breve alcune migliaia di persone si sono raggruppate intorno alla vettura tranviaria, commentando con pietose parole l'accaduto. E' occorso un ingente servizio di ordine pubblico per rendere possibile la rapidità dei lavori necessari a portare immediato soccorso al disgraziato. Il fatto si è stolto con una rapidità fulminea. Una fatala Imprudenza Nella casa segnata col numero 22 dt via Balme, abita il cocchiere di piazza Ferretto Pietro fu Modesto, d'anni 38. Egli era ritornato verso le ore 19 dal suo quotidiano lavoro e si era trattenuto qualche tempo in casa, finché verso le ore 20 ne era uscito forse per recarsi ad un prossimo ristorante a consumare il pasto serale. Alcuni vicini l'hanno veduto scendere rapidamente le scale ed uscire in tutta fretta, come se gli premesse di raggiungere prestissimo la sua mèta. E' stata forse la fretta la principale ragione della morte del povero cocchiere. Uscito dal portone della sua abitazione, che è quasi all'angolo di corso Ponte Mosca, il Ferretto, Quasi a passo di corsa ha tentato di attraversare 11 corso stesso. Sopraggiungeva in quel mentre il convoglio tranviario diretto al capolinea di Largo Sonztni, composto della motrice n. 178 e di un rimorchio guidato dal manovratore Martinotti Giovanni. Il Ferretto, nella sua corsa, ha certamente avvertito l'arrivo del convoglio; tuttavia, invece di fre nare la propria corsa, egli ha cercato di accelerarla per attraversare il bi-i nario ugualmente. Un attimo d'indecisione da parte sua è stato sufTìeentr perché il suo calcolo cadesse total mente. è e gncracsspmcscleìntodedTIgapindbsrEceqppnvlptzl i e e o o a ia la, o ni to, iali t. i e i, n L'orribile scempio Forse se egli avesse saputo vincere l'istintiva titubanza con una maggior decisione, avrebbe potuto anche porsi in salvo. La motrice correva sui binari ad una notevole velocità e non ha potuto essere fermata a tempo. Il Ferrotto, investito in pieno, ha battuto con somma violenza del capo nella parte anteriore della macchina, quindi è stato travolto dal pesante veicolo le cui ruote gli hanno maciullato or rendamente il corpo. Il sangue freddo del manovratore, che ha immediata mente fatto azionare i freni, non valso a salvare il poveretto dalla mor te certa. Quando questa manovra è stata compiuta forse il cocchiere era già spirato. Infatti la sua morte deve essere stata rapidissima; non un grido è stato Inteso dai passanti che in quell'ora passeggiavano numerosi lungo il corso a ricercare nella serata un po' \i refrigerio aUa grande calura. Attorno alla motrice si sono raggruppati parecchi volenterosi a prestare man forte al personale tranviario per trarre di sotto la motrice lo sventurato. Ma ogni sforzo è apparso inutile Un cittadino, recatosi in un locale vicino, ha tosto dato notizia della sciagura alla caserma dei pompieri, donde un carro attrezzi agli ordini dell'ing. Pastore è immediatamente partito. In breve 1 pompieri provvedevano alla triste bisogna. Sollevata la motrice, il corpo del Ferrotto, ridotto ormai ad un ammasso informe e sanguinolento, dprLvctFcc stato pietosamente tratto dal binario composto sul vicino controviale. E' cominciata allora la fatica delle guardie della vicina sezione, accorse numerose con il loro maresciallo Sachetti. La voce del sinistro, sparsasi apidamente, ha richiamato sul posto, ome abbiamo detto, una grande folla tatava che il Ferrod o doveva essere pirato immediatamente dopo l'investimento per aver riportato lo spappola chVèTfflu7ta~i^ o le 21 ora in cui il medico muni-i ipale. dott. Samma.rtino è giunto peri e constatazioni di decesso Egli con-i'nèltó''Sa^lfìnteìflinl'To%c^i5B§S^-,;o del torace e la frattura ^?SÌÌSd^-|dellai volta cranica 1 mise'" rP=fì 'esperite le formalità'di le^ge, da, parte dei commissario aggiunto 'avv. cav Tomasino, sono slati trasportati agli stituti universitari del Valentino , La dolorosa impressione prodotta ne- gli abitanti del rione è dovuta anche«al fatto che il Ferretto era assai co-i posdato. Probo lavoratore, egli viveva I n un piccolo appartamento nella casa di via Baltea. Egli aveva saputo farsi benvolere dai ' suoi inquilini, dimo¬ trandosi sempre pronto a prestare lo ro i piccoli servigi della vita cotidiana. E la sua tragica fine è stata vieppiù commiserata per la circostanza che egli era orma.1 solo al mondo e di questa sua solitudine si era lagnato più di una volta con le conoscenze, Muratore ridotto in fin di vita In un investimento stradale Ieri mattina, alle ore 1, in corso Stuplnigi, il muratore Verdoia Giovanni fu Nicola, di anni 39. abitante in via Cesana, 86, è stato investito dal-l'automobile N. 21015 TO. guidata dalproprietario Luigi Baraldo. mentre at-traversava il corso Stupinigi all'altez-za dell'Ospizio di Carità. Il signor Ba¬ dazioni in varie parti del corpo, e do po le cure del caso, lò hanno ricoverato dichiarandolo in pericolo di vita. L'investitore è stato accompagnato al vicino Commissariato di Pubblica sicurezza, dovendosi accertare le eventuali sue responsabilità. Un ciclista contro un'automobile Il calzolaio Antonio Aparetale di Francesco, di anni 25. abitante in corso Altacomba 25, percorreva in bicicletta il corso Regina Margherita, quando all'altezza di via Ascoli andò ad urtare contro l'automobile 3(106 TO, guidato da certo Carlo Melle, abitante in via Cottolengo 54. Con la stessa macchina il ferito è stato accompagnato all'Astanteria Martini dove gli sono state riscontrate contusioni e escoriazioni alla regione parietale destra, alla spalla e ai dorso delHa mano. Il calzolaio è stato ricoverato in osservazione. La quotidiana caduta dal tram in motoA»'Ospe<lale. Martini £ stato ricoverato e giudicato guaribile in SO giorni per esportazione totale dell'alluce del piede destro e per ampia ferita lacero-contusa alla fronte, l'operaio Gervasio Stefano fu Antonio, di anni 43, residente ad Aosta, il quale nel salire su di un tram della linea n. 10. mentre questo era in moto, veniva investilo e cadeva sotto le ruote

Persone citate: Carlo Melle, Ferrod, Gervasio Stefano, Luigi Baraldo, Martinotti Giovanni, Pastore, Tomasino, Verdoia Giovanni

Luoghi citati: Aosta