Le imponenti onoranze funebri

Le imponenti onoranze funebri Le imponenti onoranze funebri a Sandro Mussolini L'intervento del Duce e P omaggio del popolo Mercato Saraceno, 22 notte. Con una commossa manifestazione di affetto, si sono svolti oggi 1 funerali di Sandro Mussolini. Da ogni più remoto angolo della Vallata del Savio, i contadini di Romagna hanno colto 1 fiori di campo per adornare -la bara del giovane. Alle prode del fiume pittoresco e tortuoso, al margini della lunga strada che da Cesena si Inerpica fino a Bagno, era una" l'olla commossa e devota, che voleva salutare il figlio di Arnaldo Mussolini in viaggio verso l'ultima dimora, e donargli l'omaggio fresco del Bori colti nei campi. Cerimonia questa non prevista nel programma ufficiale, ma che ha detto, nella sua spontaneità, quanta parte abbiano preso 1 fedeli abitanti della vallata al cordoglio di casa Mussolini. Del resto, quelli che avrebbero potuto essere soltanto dei funerali, anche solenni e commossi, hanno avuto tutti i caratteri di un rito. L'arrivo del Capo del Governo Ieri non ce lo aveva detto alcuno, ma si era certi lo stesso che 11 Duce avrebbe di persona seguito il corteo nel suo snodarsi per la lunga strada. Difatti il Duce, figura commossa pur nella consueta fierezza, è stato al fianco dell'angosciato fratello, in mezzo alla folla di personalità giunte a Cesenatico nei giorni scorsi e nella notte. Ma 11 suo gesto ha avuto un significato più alto. Quando 11 corteo s1 è mosso dalla Villa-Gregorlni di Cesenatico, il Capo del Governo, con accanto il fratello Arnaldo, Io ha seguito a piedi in prima fila dietro il feretro, desideroso certo di rendere in tal modo omaggio al nipote scomparso e nello stesso tempo certo di ringraziare con la sua presenza la popolazione di Cesenatico, che ha vissuto con intensità questi giorni d'ansia. Come Cesenatico ha potuto riversare al rito tanta folla? Certo, ieri notte i pescatori, che costituiscono la gran parte della sua rude e generosa popolazione, si erano dati nella voce, ed avevano rinunziato alla pesca per essere presenti al passaggio della bara di Sandro; certo, Cesenatico, pur cosi animata durante la stagione balneare, non aveva mal visto slmile imponente adunata di folla. I Fasci di tutta la provincia, 1 Sindacati, le rappresentanze degli enti e delle associazioni non hanno voluto mancare alla manifestazione di devoto omaggio, ed il corteo è riuscito davvero interminabile. Il saluto dei pescatori Ma ancora si pescatori si deve un gesto gentile. Lungo il porto-canale che ha visto sfilare, attraverso la via Anita, il corteo, le barche ed ! bragozzi avevano Innalzato sugli alberi di maestra le loro reti da pesca: omaggio originale e di profonda signl Bcazlone. Non c'erano stamane, all'alto del pennoni, le caratteristiche vele policrome del navigatori dell'Adriatico, ma campeggiavano sugli alberi scheletrici e spogli le reti ancor umide di mare. Disposte di traverso nei canale, con la popra adorna di una bandiera rivolta alla strada ove ha sfilato 11 corteo, le barche dei pescatori di Cesenatico hanno fatte stamane la più singolare parata. Ancor la notte scorsa la veglia alla bara di Sandro, sulla quale è stata sempre una nitida fotografia del giovinetto, è toccata at camerati del Popolo d'Italia ed ai fascisti di Cesenatico. Alle 9, ora fissata per la cerimonia di trasporto alla chiesa parrocchiale, una gran folla, convenuta dall'interno e dal paesi della costa, gremiva il Viale dei Mille e le sue immediate adiacenze. Mezz'ora prima, Insieme con donna Rachele, era giunto in automobile il Duce, accolto all'ingresso della villa da un imponente stato maggiore di gerarchi. Erano presenti, Infatti, Augusto Turati, 11 generale Gazzera Ministro della Guerra, S. E. Renato Ricci, S. E. Teruzzi, S. E. Pennavarla, il cav. di gr. croce Alessandro Chlavolini segretario particolare del Capo del Governo, 1 sen. Albiclni, La. Russa e Rava. gli onorevoli Perna, De Cinque, Calvetti, Amicuccl, Cacciari, Fornaciari, Fossa, Clarlantinl, Buronzo, Capoferri, Rocca, Polverelli, Gorinl, Lanzillo, Gray, Sardi, Lupi, Ferretti, Giordani, Piccinato, Ga'ddt Pepoli. Erano presenti inoltre il segretario federale 31 Bologna comm. Mario Ghinelli, il onmm. Ballarini consigliere delegato del Resto del Carlino, i segretari federali di Milano. Forlì, Ravenna, Reggio Emilia. A rappresentare la Milizia erano il gen. Carini di Milano, 11 gen. Preti, il gen. Vernè, il gen. Angelini, 11 console Brandimarte che ha diretto 11 corteo e molti altri ufficiali. Per l'Opera Nazionale Balilla erano presenti 1 fiduciari provinciali di Bologna, Milano, Forlì, Ravenna, ecc. Innumerevoli le rappresentanze, che è impossibile elencare. SI deve però ricordare un gruppo di studenti del Liceo Beccarla dt Milano, al quale il giovinetto Sandra appartenne, ed i membri della «Famiglia Romagnola» pure di Milano. Di particolare significato è riuscito l'omaggio della stampa italiana, che ha voluto essere in quest'ora di dolore vicina a quell'insigne maestro di giornalismo che è Arnaldo Mussolini. Rappresentava Malaparte, Direttore della Stampa, Mino Dolettl. Erano presenti Aldo Borelli, direttore del Corriere della. Sera, Achille Mnlavasi direttore del Resto del Carlino. Giulio Benedetti direttore deli'Ambrosiano, Beretta per il Sole, Giorgio Maria Sanjriorgi per il Sindacato fascista giornalisti emiliani, Michele Campana per il Corriere Padano, Giuseppe Fiorentini per 11 Picco'o dì Tr/oi-fc, il conte Cosimo Guerrieri in ta-W-iresentanza di Virginio Gayda, direttore del Giornale d'Italia, Gastone Corrieri direttore del Secolo-Sera, il comm. Conte in rappresentanza del direttore della Gazzetta del Mezzogiorno. Inu'.ile dire che erano presenti quasi tutti i redattori del Popolo d'Italia, con alla testa il redattore capo Sandro Giuliani. Alle 9 precise la salma che, racchiusa nel feretro, era stata recata nel g giardino della villa, è stata sollevata a braccia da alcuni ufficiali della Milizia e deposta sul carro. Reggevano l cordoni S. E. Turati, S. E. Teruzzi. S. E. Borri, prefetto di Forlì, l'ing. Fuzzi, il conte Gaddi Pepoli, l'on. Fossa. II carro, preceduto dal clero, si è subito mosso verso 11 Viale Carducci, mentre dietro si componeva l'immenso corteo, olla testa del quale era sempre stato il Duce. Accanto a lui ernno Arnaldo Mussolini ed 1 famigliari: Edda contessa Ciano di Cortellazzo, col consorte, donna Albina Mussolini, zia del Duce, donna Edvige Mussolini, il cav. Mancini, cognato del Capo del Governo, i cognati di Arnaldo Mussolini, I figli del Duce, Bruno e Vittorio. Donna Rachele, che è sempre stata vicina alla cognata donna Augusta, per dirle le sue parole di conforto, non ha voluto abbandonarla neanche stamane ed è rimasta con lei a Villa Gregorinl. Snodandosi per quasi due chilometri, il corteo ha percorso Viale Carducci e via Anita. Aperto dalla musica dell'82.a Legione della Milizia, esso era composto da tutte le rappresentanze che procedevano dietro il feretro, e del parenti di Sandro. Centinaia di gagliardetti rappresentavano simbolicamente 1 camerati non solo della Romagna, ma anche delle province limitrofe. Davanti alla chiesa parrocchiale di S. Giacomo il corteo ha sostato. Il feretro, sempre a braccia, è stato deposto su un apposito catafalco, ed ha ricevuto la benedizione e l'assoluzione. Accanto era stata deposta la corona di fiori che portava un nastro con su scritto: « Mamma a babbo ». II rito fascista Esaurita brevemente la cerimonia, alla quale il Duce, Arnaldo Mussolini e le altre gerarchie del Partito assistono con reverente commozione, il feretro viene di nuovo deposto sul carro, e si procede al solenne rito fascista dell'appello. Augusto Turati con voce ferma chiama : « Alessandro Mussolinil». 11 Duce e tutti i presenti rispondono: « Presentel ». Quindi il lungo iorteo si scioglie, e se ne forma un altro non meno lungo composto di automobili. Sulla prima prendono posto il Duce con Arnaldo Mussolini, e sulle altre le personalità dei seguito. Comincia rapido 11 viaggio verso Cesena. Durante tutto il tragitto è stata un'incessante pioggia di fiori: la frazioni attraversate dal corteo hanno voluto schierare sulla strada tutti I loro abitanti ed esporre tutte le loro bandiere abbrunate. In molte case era palese l'osservanza del rito romagnolo del drappo bianco con un nastro nero appuntato nel mezzo. A Cesena tutta la popolazione era nelle vie quando 11 corteo è passato. Uscita dalla folla, la lunga teoria delie automobili si è avviata per la strada che fiancheggia il Savio e da questo punto è cominciata la parte più. particolarmente caratteristica e spontanea della cerimonia. 11 dolore di Arnaldo Mussolini è stato sentito anche nel più lontani paeselli alpestri, ed 1 mazzi di fiori di campo raccolti dal contadini hanno fatto da morbido tappeto al passaggio del corteo. Intanto dal cielo altri fiori che due velivoli recavano da Rimini, si aggiungevano a quelli gettati dai valligiani. A Mercato Saraceno il corteo si è arrestato, e la salma ha fatto una breve sosta alla Casa del Fascio, per proseguire subito, accompagnata dal Duce, da Arnaldo Mussolini e dagli intimi, verso Paderno. Il luogo natale di Sandro è stato raggiunto in breve, superando l'aspra salita, e la bara ò stala deposta nella cappella di famiglia del piccolo cimitero. Dopo tanto travaglio e tanto soffrire in vita, Sandro Mussolini ha finalmente raggiunto, fra le cose care della sua terra, che gli parleranno con sommessi accenti di tenerezza, la sua pace serena. ♦ - I trasferimenti dei maestri [ Roma, 22 .lotte. Con recente provvedimento sono state impunite disposizioni per il trasferimento dei maestri, in relazione agli articoli 11 e 12 del decreto 17 marzo 1930. E' stato quindi disposto che, per quanto concerne i trasferimenti per domanda, nella valutazione dei motivi di famiglia degni di speciale considerazione dovrà aversi riguardo anche par i maestri mutilati e invalidi di guerra ' bisognosi di assistenza famigliare. Alla stessa stregua sarà da considerarsi la condizione dei maestri resi mutilali e invai di per la causa nazionale. E' noto poi che, in fatto di trasferimenti per domanda, l'art. 13 del decreto 17 marzo 1930 ha modificato l'art. 146 del Testo l'nico, nel senso che per potervi dar luogo occorre non più un biennio, ma un triennio di permanenza nella sede, tranne i casi dalla disposizione medesima pre. ivisti. Anche questa disposizione va applicata nel movimento del personale ichfi era ò in preparazione. I Per quanto riguardi i : trasferimenti j per servizio, è da notare che, con l'art. '11 del decreto 17 marzo 1930 si è in: trodotta nella legislazione riflettente Io stato giuridico degli insegnami elementari una speciale forma di trasfe|rimento di ufllcio, col consenso del In -lestro, al fine di provvedere a riconosciute esigenze di servizio dell'Opera Nazionale Rnli"'i Nel deliberare in merito a siffatti trasferimenti, bisogna tener presente che le richieste, opportunamente motivate, dovranno essere presentate non giù dai Comitati provinciali, ma direttamente dalla Presidenza dell'Opera Nazionale Balilla. I irasferiment; dovranno effettuarsi esclusivamente nei riguardi delle scuole e dei maestri dipendenti da ciascuna regione nei limiti di un quinto dei posti che, all'uopo dovranno essere accantonati, dopo avere dell'atto il quinto riservato ai maestri di altre regioni. Resta intesa che la quota del quinto non è riducibile, e dovrà, ove vi sia un corrispondente numero di giustificate richieste, essere attribuito per intero ai trasferimenti in servizio dell'Opera Nazionale Balilla; soltanto nel caso che le ricMeste siano in numero minore, 1 posti in eccedenza dovranno essere devoluti a beneficio dei trasferimenti per do» manda.