Le impressioni della stampa su Guerra

Le impressioni della stampa su Guerra Echi e commenti a! Giro di Francia Le impressioni della stampa su Guerra Quel ohe ne pensa l'italiano a prova finita La formula del (930 e quella probabile del prossimo anno ■• Gli errori che si dovranno evitare (l>jr.«» mo»**ro Inviato) Parigi, 23 notte. Calato il sipario sul arando avvenimento che ver la durala di un mese ha temila desta l'attenzione di milioni di sportivi, ull allori di esso si sono spariiugllall ritornando nel loro paesi, dove li ult endono famigliari e amici, nono passalo stamane «U'Aut-o a salature li « patron » Desgrungc c il alovanr Goddel, che durame il Giro mi furono pròdighi di cortesie, e vi ho trovalo i/nasi tulli i superstiti della corna che passavano alla cassa. Mentre agli assi venivano versali l « fissi » che loro orano siali garantiti, anche se non avessero vinto premio alcuno, i più mudcsli furisti-rouliers ritiravano t'ultima indonnila giornaliera e il rimborso del viaggio per il ritorno alla propria residenza. I saluti di congedo Mentre Guerra accompagnato da Vanvera e Giuntela entrava all'Auto, ile uscivano i belgi. I due gruppi sostarono ulguanlo per passare sotto l'obicttivo dell'immancabile fotografo; una slreltu di mano di Dcniugsère a Guerra e un: « Au revoir à la pròcimine annue » clic il belga disse all'ilaliano, misero fine al breve incontro. Anello il direttore della corsa ha espresso a Guerra l'augurio di rivederlo l'unno venturo. Ma attesto è un affare, si sa, mollo meno semplice di (inolio che fu quest'anno. Guerra comunque e lietissimo per il secondo posto conquistato e soprattutto perchè questa corsa, sommando tulli l premi di classillca o di tappa, gli renderà circa ."ìii nula franchi. — Allora c'è una casa in vista? — gli lio chiotto mentre nel ristorante italiano « Alla torre di. Pisa » della l'orto.Saint-Marlin, facevamo onore ad un vistoso piatto di lasagne verdi. Guerra hu risposto col suo sorriso largo (> buono di bravo ragazzo, al quale la popolarità raggiunta e la fortuna ormai assicurata non hanno fatto perdere lo qualità di modestia e di semplìcità Che me lo resero simpatico fin. dalia vigilia di quella Milano-Sanremo da lui stosso ricordatami. — Lei non può immaginare la mia gioia, alla secondo» lappa — mi dico il mantovano — quando guadagnai hi maglia gialla. Non me ne feci accorgere dai /nifi compagni, ma dentro di me mi pareva che fosse un sogno e che io non. fossi... più io. — Eppure lei non mi. ha. detto altra volta, che fin dalla prima tappa ebbe l'impressione di valere i francesi e i belgi? — E' proprio così — mi spiega Guerra. — Quando l'anno scorso Pancera si piazzò secondo, pensai che uneh'io avrei potuto furo allicttunto. Ma il giorno clic partimmo da Parigi, quella confidenza èra sparita e io aspettavo con ansietà te prime tuppè per farmi un giudizio esatto degli avversari. Quando guindici chilometri prima di Cucii, P'èlissicr fuggì, soliamo Binda od io riuscimmo ad inseguirlo staccandoci dal plotone, lo ero a cinquanta, metri da Binda e contesso che nini mi la. possibile annullare quella distanza, mentre Binda raggiungeva Péllsslcr e insieme andavano' verso il tra>iwirdo. Nonostante ciò mi sentii forte e ben disposto. Le gambo giravano bene, senza sforzo, e terminai la tappa, che mi pareva di aver fatto una. passeggiata. Il ricordo doloroso di Luchon — Il giro lo è sembrato faticoso? — Con/esso che la mia immaginazione mi aveva fallo supporre una corsa addirittura massacrante. Le prime S tappe consecutive, sebbene condotte ai media assai alla, non mi stancarono affatto. L'unica tappa in cui arrivai stanco lu quella di Luchon, quundo pernotti la maglia gialla. Lo giuro che non turono le salilo a tradirmi, sebbene, il dolore alle reni che mi tormenlavn dal giorno prima. Per non. disturbare il masseur Villa, che aveva tunlo ali ri) lavoro, a Pan non. dissi niente, sperando elio durante la notte il male scomparisse. Un bagno caldo c un buon massaggio sarebbero siati la mia fortuna. Stetti, zitto e all'indomani capitò gucllo che lei sa. — Che impressione le luinno fatto i francesi o i belgi come arrampicatori:' — Il migliore di lutti è certamente Sericoli Paure, che sale con una grossa moltiplica e al quale assolutamente non si può stare dietro. Il solo Illuda avrebbe pollilo batterlo. Anche Ledacg, Pierre Magne, lìugssc e Dcniugsère sono buoni arrampicatori. Essi mi hanno parecchie volle preceduto sui colli, ma di poco, in modo che lu-ile discese potei sempre riprenderli, in quanto ut mio giudizio sul corno si comportarono voi mici riguardi, delibo diro che i più cortesi furono Ledwq, Bidot e Dclunttoy. Essi furono (lei veri camerati e quando ero alla loro ruota potevo star sicuro che non sairi cadalo. Per tutta la giornata sono continuati n giungere a Guerra telegrammi dall'Italia inneggianti alla sua bollissi ma corsa. Anche il parroco di San Niviiln di Mantova, il paese natio di. Gaorrii. gli In, telegrafato. Gli italiani di Parigi lo limino calmato di attenzioni., di cortesie, di rogali. Guerra ritornerà a casa con un paio di valigie nuove, un impermeabili: di vera marca inglese, tre o guattro portafogli, mezza dozzina di berretti sportivi... Il ricevimento al Fascio di Parigi Quest'oggi il rascio italiano di Pari gi ha offerto un ricevimento ai ire corridori italiani superstiti del Giro Nella bellissima sede del Pasclo al Campi. Elisi, il Segretario r.omm. IH Vittorio ha accollo i Ire corridori e II ha elogiati por là vera propaganda di italianità che essi, hanno fatto in Trancia. Assistevano al ricevimento numerosi fascisti or-combattenti o mu tilatt di guerra. Tutte questo attesta Stoni di simpatia e di ammirazione per il coraggioso corridore italiano che da solo. pressoccM senza aiuti, ha saputo precedere tutti i belgi e. i francesi, eccetto Lcdticq, non sono sentilo 'dai giornali di gai. che si limitano ad esaltare il vincitore e... Póllssier. Che cosa abbia [alto costui, oltreché vincere le tappe meno faticose e meno dure per meritare tanti ditirumbi, proprio non. si riesce a cupire. Evidentemento la popolarità da. lui. acquistata sulle piste, si riverbera sullo sue corse su, strada. Ma, come mi faceva ieri osservare il. direttore sportivo di una grande marca di cicli, questo fumoso corridore ha 27 anni e non lui ancora vinto una corsa classica. Leducq invece è stulo campione del inondo dilettanti, ha vinto una rurigi-lìoubaix, una Parlqi-Le Ilavre, una Purigi-Caen; si il classificalo una volta quinto e una volta secondo nel Giro di Francia. Egli è regolare, marcia bene in salita e sul piano : ha meritato più di tulli la. vili orla. Eppure i giornali non parlano che- di Pèlissler.' fc'Intransigeant, in un titolo a quattro colonne, lo chiama « il trionfatore del Giro ». lo rimango stupito di. fron- 10 a tale contegno del giornalisti tran cesi. I commenti dei giornali su Guerra Può darsi che domani e nei giorni seguenti ritornando a parlare del Giro ossi si accorgano ohe c'è stalo anche un italiano, elio si è piazzalo il secon do nella classifica, die ha portalo per selle giorni la muglia gialla e che. ha vinto tre tappe. Dei giornali politici solo J'Amis du Peuplc si occupa di lui. Marcel Gentls scrive: « Anche Guerra ci ha meravigliati. Ecco un corridore pressoché sconosciuto che a somiglianza di Cotteceliia nel 1923, sì porla di un balzo, solo, ali altezza do gii nomini del Tour, di quel Tour del quale egli non conosce nulla, assolutamente nulla. Arrampicatore rimarrliovole, sprinlrr valoroso, resistente, audace, in possesso del senso completo della corsa. Guerra tu il più difficile avversario dei ,nostri rappresetitanti. L'ostinazione con la quale egli ha difeso lino all'arrivo al Parco dei Principi il suo secondo posto in elassip.ca generale meritava davvero la granilo.ovazione che lo accolse ». t'Anto, oltre u una breve, noia del suo direttore che più sotto riportiamo, porla solo il resoconto della tappa di ieri n tace degli uomini e della formula. 7,'Edio des Sporti invece ha un interessante articolo di Louis Delblat, in cui dopo avere elogialo Leducq e lo spirito di sacrificio e di compattezza che animò la. squadra francese, è detto-, «ti completo trionfo nostro non deve farci passare sopra alla magnifica prova di valore, di tenacia dell'Italiano Guerra, che fu pericoloso tino all'ultimo sebbene non potesse contare che su se jsiessof*. '• '\ Più olire parlando della formula che ha rello questo Giro, lo stesso articolista così scriue : « C'osa pensare della formula dopo questo primo esperimento? Non è a distanza- di poche ore dalla fine dell'avvenimento che possiamo dirlo. Una cosa però è possibile dire subito: che essa ha enormemente appassionato le folle. Ma e. pure doveroso rilevare che certe squadra nazionali non erano formate nel migliore del modi. SI è dovuto tener conto delle varie ragioni di impossibilità che hanno purtroppo indebolito qualche squadra principale: l'italiana e la belga. Insomma se la formula è buòna, la sua applicazione ha lascialo a desiderare, ma la perfezione non e di questo mondo. Bimane al creatore del Giro di Francia dì cesellare e fluirò la sua opera e darci l'anno venturo la formula e il regolamento per tetti ». Appena finito il 2-4.o Giro di Franc/a, è infalli naturale che si cominci 11 parlurc di quello che lo seguirà. Le idee, del signor Desgranae al riguardo hanno avuto nei giorni scorsi qualche anticipazione e credo che « La Stampa », con le notizie du me mandalo da Luchon, sia sialo il primo giornale a parlarne. Il creatore ili questa colossale competizione ha infilili deciso che per la. formazione delle squadro interpellerà lo singolo federazioni. Inoltre nessuna limitazione sarà posta al cosiddetto giuoco di squadra. I corridori avranno la massima libertà di. aiutarsi scambievolmente, di potersi passare le ruote, i. pezzi dì ricambio, ecc. La formula dell'anno prossimo In una breve noia comparsa sull'Auto di stamane Desgrange ne dà la conferma scrivendo: a Non spiaccia a coloro che ci rimproverano di cambiare ogni, anno il regolamento della corsa, ma. por il prossimo anno questo regolamento sarà ancora lo stesso con un solo cambiamento: quello della più ampia libertà lasciata ai corridori. Cosi il Giro di Francia sarà più elio mai. una grande competizionc internazionale, e pacifica in cui lo nazioni vorranno ogni anno a stabilire il grado di valore del loro campioni ». Gasimi Benne nel Paris Soir avanza l'idea che si formi anche una squadra internazionale composta di. corridóri di quei paesi al quali non è possibile radunare otto uomini di eguale valore, squadra ohe potrebbe comprendere il lussemburgliesé Frantz, gli svizzeri. Satcr e Nollct, l'australiano Uppermann. Se sono rose fioriranno. Per conto nostro cioè dal punto di vista italiano, ribadiamo il concetto espresso più volte durante la corsa e ieri dopo l'arrivo. Abbiamo sbagliato una volta, badiamo a non ripetere l'errore. Con gli uomini che abbiamo potremmo occupare tre posti, entro i primi cinque, compreso quello del vincitore. Ma blsogtia fare le cose sul serio e soprattutto pensarci ih tempo. VITTORIO VARALE.

Persone citate: Bidot, Binda, Desgrange, Louis Delblat, Marlin, Pancera, Pierre Magne