L'inizio della ricostruzione nelle zone devastate dal terremoto

L'inizio della ricostruzione nelle zone devastate dal terremoto L'inizio della ricostruzione nelle zone devastate dal terremoto Un colloquio del Re col Duce == Come continua a svolgersi la grandiosa opera di soc= corso Gli ulteriori provvedimenti saranno presi oggi dal Consiglio dei Ministri Roma, 28 notte. In seguito al ritorno del Re a Roma ha avuto luogo stamane al Quirinale la firma reale. Il Re ha intrattenuto lungamente a cordiale colloquio il Capo del Governo sulle impressioni riportate dalla visita alle zone colpite e sull'azione di soccorso che autorità militari, camicie nere ed apposite squadre inviate dalle provincie vicine e da molte città, con vero spirito di abnegazione e di sacrificio vanno svolgendo. Il rapporto al Capo del Governo A S. E. il Capo del Governo è pervenuto il seguente rapporto n. 3 sul terremoto del Vùlture, da parte di S. E. il Ministro dei Lavori Pubblici : « Anche oggi assai intensa si è manifestata l'opera di organizzazione dei vari servizi di pronto soccorso e l'inquadramento delle varie unità tecniche con particolare riguardo alle zone più duramente colpite. Ufficiali, truppa, -militi, fascisti, Prefetti, Segretari federali, Podestà, funzionari amministrativi, tecnici e sanitari si moltiplicano in una nobile gara di attività. Il numero dei morti e dei feriti non ha avuto sensibili variazioni. « Per il ritorno ai paesi danneggiati di quei disastrali che in un primo momento sì erano allontanati nelle campagne vicine, si è dovuto disporre una nuova assegnazione di tende. La distribuzione dei viveri per i periodici rifornimenti dei Corpi d'Armata di Napoli, di Bari e dell'Alto Commissario di Napoli è divenuta regolare. Per il ripristino dei forni, che si va ovunque completando, in varie località si provvede già ad alimentare la popolazione con risorse locali. I servizi sanitari sono in piena efficienza. Si è iniziato il lavoro di ripristino delle attività comunali in quei Comuni ove sono stati distrutti gli Uffici municipali. Particolari cure sono state rivolte allo smistamento dei bambini rimasti orfani o sbandati per il loro collocamento presso Enti ed istituti di beneficenza. Crescente impulso hanno avuto i lavori di puntellamene delle case danneggiate, di demolizione di quelle pericolanti, di sgombero delle macerie lungo le strade. Si continua la identificazione dei cascinali ditrutti nelle campagne e si sono impartite le disposizioni per assicurare il raccolto e la conservazione del bestiame in quelle tenute che risulteranno abbandonate per la morte dei proprietari o dei conduttori delle aziende. Superate pertanto le prime giorriate di angoscia, molti contadini sono tornati ai lavori agricoli. In qualche località tali lavori non sono stati mai abbandonali. Nella mattinata e nel pomeriggio S. M. il Re ha percorso, in un nuovo vasto giro le zone colpite dell'lrpinia, sempre fatto oggetto a commoventi manifestazioni da parte di quelle popolazioni. « Anche io ho fatto un nuovo giro in compagnia 'di S. E. Cremonesi, visitando i Comuni di Melfi, Rapol la, Barile e Rionero in Basilicata; Candela, Ascoli Satriano, Accadia e Anzano nella provincia di Foggia, e Canosa in provincia di Bari, Irri mediabilmente distrutti debbono considerarsi i Comuni di Accadia e di Anzano, e gravemente colpito quello di Melfi, La disposizioni di S. E. DI Grollalanza Questa sera ho convocato presso la Prefettura di Foggia una riunione alla quale hanno partecipato S. E. Leoni, S. E. Cremonesi, l'onorevole Ranieri, rappresentante del Partito, i Prefetti di Foggia, Avellino, Potenza e Bari, e il Direi tore Generale dei servizi speciali Dopo avere riesaminato l'attività fino ad oggi svolVi ad accertare le ulteriori necessità, si è impostato il programma della nuova fase di lavoro da compiere. Sono lieto di poter confermare a V. E. di avere icssclptdmgni'ì.uMo. predisposto, per. l'immediato à o i i inizio delle costruzioni dei primi nuclei di case nei Comuni che trovansi a maggiore allimetria e che sono stati più, duramente colpiti. In qualche località i lavori saranno iniziali domani stesso. Il morale della popolazione è sempre elevato. Essa attende fiduciosa le ulteriori provvidenze del Governo. Riparto per Roma per la convocazione del Consiglio dei Ministri, mentre S. E. Leo ni continua a dirigere sul posto tutti i vari servizi. - F.to : Crollalanza ». Il Consiglio dei Ministri Domattina, a Palazzo Viminale, sotto la presidenza del Capo del Governo, si riunirà il Consiglio dei Ministri, per occuparsi dell'esame della approvazione delle provvidenze governative a favore delle popolazioni danneggiale dal terremoto del Vulture. Oggi ha fatto ritorno a Roma il Ministro dei Lavori Pubblici. S. E. Di Crollalanza, che nella stessa giornata ha ampiamente riferito al Duce sulla entità dei danni e sulla azione di soccorso, in aggiunta ai rapporti telegrafici inviali durante la sua permanenza sui luoghi del disastro. Per quanto si riferisce alla natura delle provvidenze, possiamo assicurare die l'opera di ricostruzione, die sarà ampia e sollecita, sarà dotata di larghi e notevoli mezzi Le inlese rapidamente intervenute sul posto con ijli organi e le auto rita locali, sotto la personale dire zione del Ministro dei Lavori Pub blici, hanno già permesso di fissare il programma dell'azione che deve essere scolla. Sulla portata delle provvidenze che saranno domattina approvate dal Consiglio dei Mini stri, sono già intervenuti i necessari accordi con il Ministro delle Finanze, senatore Mosconi. Il Capo del Governo ha ricevuto il senatore Cremonesi, die gli ha riferito sull'alacre opera di assistenza della Croce Rossa da lui diretta nella zona del terremoto. ppnletplbispLe ispezioni di S. E. Di Grollalanza Sant'Angelo dei Lombardi, 33 notte Stanotte il Ministro dei Lavori Pubblici, S. E. Di Crollalanza, dopo aver lungamente conferito col Sottosegretario di Stato S. E. Leoni, ha lasciato lo scalo di Sant'Angelo dei Lombardi per recarsi, accompagnato dal presidente della • Croce Rossa » sen. Cremonesi, a visitare i centri colpiti nella provincia di Potenza. La prima visita e stata fatta a Melfi dove il Ministro è giunto alle 7. E' arrivato a Sant'Angelo dei Lombardi il capo di Gabinetto del Governatore di Roma che in mattinata ha avuto colloqui col Sottosegretario S. E. Leoni in merito al ricovero dei bambini rimasti privi di assistenza. S. E. Leoni ha pure lungamente conferito con l'on. Ranieri, delegato del P. N. F., col Segretario federale di Napoli e con alcuni deputati della zona colpita dal disastro. Dal treno di soccorso si continua senza tregua ad impartire ordini e disposizioni per il coordinamento e la sistemazione dei vari servizi nei ceri tri terremotati. Nel pomeriggio sono stati convocati gli ingegneri capi delle varie Provincie della zona colpita per coordinare ì risultati delle ricognizioni eseguite e per l'accertamento dei danni. Verranno date quindi le disposizioni circa l'Inizio dei lavori di ricostruzione delle case, in conformità degli ordini giunti dal Ministro Di Crollalanza in seguito alle direttive del Capo del Governo. Lo eause del terremoto o Si escluda un risveglio del Vulture Roma, 23 notte. Il direttore dell'Osservatorio di Pom pei, in una intervista circa il terre moto, dopo aver ricordato i terremoti precedenti nello stesso epicentro, ha dichiarato di non ritenere che l'attuale terremoto possa essere sintomo di un risveglio del Vulture, sia perchè questo vulcano non è il centro dell'attuale a megasismica » sia perchè i terremoti ricordati nella zona non sono mai stati seguiti da necenni di risveglio del vulcano stesso. Il direttore dell'Osservatorio ha aggiunto di ritenere che la causa di que sto ultimo terremoto è oregenetica ossia da ascriversi alla causa che prò-duce il sollevamento della catena ap. penninica, il quale, verificatosi nell'epoca terziaria, continua tuttora. Il fenomeno abitualmente ò lento, ma nell'estrinsecarsi si verificano pressioni enormi sulla catena stessa, finché oltrepassando un limite di elasticità si produce una rottura i cui bordi, per la cessione rapida della tensione, vibrano straordinariamente producendo il terremoto. E' evidente che dovrà riscontrarsi nelle alte montagne dell'lrpinia il crepaccio che ha originato 11 disastro, come si riscontrò a suo tempo sull'Appennino centrai': in seguito al terremoto di Avezzano. Il crepaccio si chiude ma costituisce sempre un luogo di minore resistenza e da dove deriva la periodicità del risveglio di tale epicentro. Le repliche costituiscono una vera e propria fuse di assestamento.