La prima difficile tappa Padova - Trento ha visto la brillanti prove delle Fiat

La prima difficile tappa Padova - Trento ha visto la brillanti prove delle Fiat COPPA DBLLE TRE) VENEZIE La prima difficile tappa Padova - Trento ha visto la brillanti prove delle Fiat l'i zx 1 nostro i 11 v ì at o l'Trento, 26 notto. Stamane, alla partenza della prima ppa della Coppa delle Tre Venezie a Padova, le tre rosse « Fiat 525 S. » di Nazzaro Salamano e Paore filavano via velocissime fra l'amirazione del pubblco che, malgrado ora mattutina (erano le 6), si trovava umeroso a Bassancllo, luogo fissato r il a via ■ ai concorrenti l tre guitori delle « Fiat » erano partiti fra primissimi, uno dono l'altro. Le due acchine che avevano preceduto quel del popolare » asso » torinese erano bito ingoiate e lasciate Indietro dai e bolidi, che si inseguivano velocismi e vicinissimi nel tratto di piaura fino a Vicenza, punto di conollo del primo settore. Le tre Fiat sole al comando Dopo Schio la strada incominciava d inerpicarsi verso la Valle dei Sinori, su fino al Piano delle Fugazze. na salita severissima, a frequenti e pide svolte: Il primo serio collaudo er macchine e uomini. Le tre » 525 », mantenendo le distan?" della partenza —• un minuto runa dall'altra — aveano ormai distanziato di molto tutti li altri concorrenti, tanto che al Pian elle Fugazze il pubblico dei vitleg. anti che assisteva a1 passaggio del macchine si domandava se erano oltanto partite io tre « Fiat ». Era rmai piti di mezz'ora che l'ultima di ueste era transitata e ancora non si vvistavano altro macchine. La corsa ei tre rossi bolidi continuò cosi rego rmente. senza il minimo incidente, nza il minimo arresto — fuorché tempo necessario per il rifornimenti— attraverso Rovereto, Riva, Tione, In fficile salita della Madonna di Camglio, Dimaro, Male, 11 Passo della endola, Bolzano, fino a Trento. Un ercorso severo, svolyentesi su strade rettissimo e sulle quali era sparsa bbondante ghiaia fina che, a non .....j ni-, „ho ottoni! nrnvnenvn riellfa,ci plu cne awetm' P">*«O*-*" a «W"8mozionanti uscite di strada nelle cure. L'ultimo tratto, poi, da Bolzano a rento, ò in condizioni disastrose, con n fondo stradale orribile. Nazzaro, partito alle 6,6' da Padova, ungeva a Trento alle I3,55',15", corendo i 517 chilometri e 300 metri del ercorso alla media di Km. 65,581; alamano tagliava il traguardo tuie ,53',33", alla media di Km. 65,268. e astore olle 1-1,5*. con una media di m. 65,19-1. Gli sposi in viaggio di nozze Dall'arrivo di Pastore passò molto mpo prima che un altro concorrente osse avvistato sul corso Buonarrotiove era posto l'arrivo: un'ora circa rimo a giungere, dopo la lunga soa, fu Poilucci, su « Alfa-Romeo seguilo da Mariotina su « LanciaLambda ». Mariotina non è una donna, come il nome potrebbe far credere al primo momento, ma . una coppia di sposi. Lui si chiama Mario e lei Tina, si vogliono bene, sono giovani e felici e filano il perfetto amore a cento all'ora, serbando l'incognito. Gli arrivi dopo si susseguiranno con frequenza. Applauditi Riella, su • Alfa », che otteneva un buon tempo. Danieli su « 0. M. », Tartara, Contieni!. Alle 17,29",44" giungeva la prima delle n Fiat 514 • (che concorrono nella categoria delle macchine utilitario'), quella di Peccol La rossa macchina era seguita dalle cinque., sorelle, che giungevano una dietro l'altra con una regolarità prodigiosa. Menchettt arrivava alle 17,30',4". Peyrolero olle drsmrèLcgalle 17.33U6", Audisio alle 17,3i',37". Più precisi di cosi... Peccol otteneva una media di 50 Km. netti, con una precisione matematica, non un quinto di secondo in più. od in meno. Alla partenza me l'aveva detto: « Faremo l cinquanta chilometri di media ». Ha mantenuto la parola non solo per sè, ma .anche per i compagni di égnìpe. che, se non hanno tenuto i cinquanta chilometri esatti come lui, sarà pio- j babilmento questioni- soltanto di metri e per qualcuno anche solo di centimetri. Dei 31 partiti da Padova (le defezioni furono numeroso: forse le «Fiat» avevano fatto da spauracchio a qualcuno) tutti sono arrivati a Trento. Di incidenti notevoli non ve ne sono da segnalare. 11 più grave c quello occorso a Cipriano Ulionp, che pilotava una » Fiat 525 S. S. » non iscritta ufficialmente dalla Casa, il Cipriano, sul Passo della Mendola. per evitare l'investimento di un ragazzo che attraversava di cors-. la strada, andava a cozzare contro un muricciunìo dan neggiando i parafanghi e l'assale an tenore, non gravemente però, tanti che poteva finire regolarmente la lappa. All'arrivo ho avvicinato 1 guidatori torinesi, che erano attorniati dallo stato maggiore della « Fiat » : comm. Follie, ingg. Rossi e Abate e comm. Cagno. Nazzaro. com1 sempre, era sorridente, rasato di fresco, inappuntabile. — E' andata benissimo — ha risposto alle mie domande. - Non ì! mi-1nimo incidente ne n me né ai miei!compagni. Non abbiamo dovuto alzar» il cofano delle vetture neanche unavolta. In un altro gruppo erano Pecco!, Gay e Ghisalba. — Credo — mi diceva Peccol — che tante lo che ! miei complichi abbiamo ottenuto i cinquanta chilometri di media in tutti i settori, compreso quello del Pian dello Fugazze e della Mendola. Erano contenti. — Io ricomincerei da capo — dichiarava. Ghisalba. — Che Dio vi benedica -- commentava una vecchietta che seguiva attentamente, incuriosita, i! colloquio. La tattica di gara Le due squadro della Fiat, quella dello «525» e quella delle o51'» hanno adottato una tattica completamente diversa Mentre Nazzaro, Salamano e Pastore non si sono preoccupati degli scarti tra settore e settore, cercando soltanto di mantenere una media elevata sull'intero percorso, le «514» hanno al contrario fatto una corsa perfettamente di regolarità, cercando di ottenere nel quattro settori il mi-I nor'numero di scarti. Le due tattiche sono riuscite compiutamente. Dolche Imentre lo «525 » hanno ottenuto una media altissima di oltre 63 chilometri all'ora, vale a dire superiore alla stessa che aveva ottenuto Kimpol nel la tappa più veloce della Coppa delle Alpi, dove raggiungeva 62 chilometri orari, lo «514» verranno probabilmente ad occupare i primi posti nella classifica, grazio alla loro regolarità, vale dire alla eguale media sia in pianura che In salita e nei tratti misti. I cronometristi hanno lavorato stasera fino a tarda ora al computo delle medie e degli scarti di tutti i concorrenti nei quattro settori della tappa: è stato un lavoro lungo e complesso. L'ing. Mazier, che ha cronometrato la partenza e l'arrivo, il rag. Casellato che ha disimpegnato il controllo segreto di Tione, e Corsini che ha cronometrato nel settore lino a Vicenza, e Bertoni in quello fino a Dimaro noti potranno dare che a ora tarda la classifica ul'ticiale. GIUSEPPE TOM Et. LI. Il comm \azzaro, che si è superbamente distinto nella Padova- 'i renio, a bordo detta sua « 525 ».