I campionati nazionali di canottaggio

I campionati nazionali di canottaggio I campionati nazionali di canottaggio Bernasconi è battuto da Giacomini e la Coppa del Re è vinta dai livornesi dopo una appassionante gara con napoletani - L'omaggio di Gabriele D'Annunzio ai vincitor Gardone, 28 mattino. La seconda giornata della massima ompetizione remiera nazionale si ft volta in una cornice suggestiva, di luci di azzurro e in una atmosfera, eletrizzante. La. lolla <V accorsa da ogni parte e pecialmente dalle città vicine. Il Gara è sempre un luogo affascinante e a folla da un anno in qua, e cioè da uando S. E. Augusto Turati ha vouto che qui tutto si rinnovellasse, vi ccorre in massa, ogni qual volta se ne resenta, l'occasione. Emozionante e ricca di sorprese que- vadta seconda giornata di campionati. Tn, gni gara i protagonisti hanno lottato;trenuamente e fino a pochi metri dal raguardo si è vista, sempre incerta la orte degli equipaggi. La più viva dele sorprese si ebbe nella sconfitta del ampione italiano Bernasconi, nella oppa Sinigaglia. E5li si è visto portar ia la vittòria per qualche frazione di econdo. Gabriele d'Annunzio ha voluto anchn ggi portare il suo saluto agli atleti. E' sceso rial Vittoriale poco prima delinizio delfultima gara ed è salito sul mas » di Buccari portandosi nello pecchio d'acqua di Salò, accolto da.alorosi applausi ria parte della fòlla e degli equipaggi. Il saluto di Gabriele D'Annunzio Questa seconda e penultima giornata di campionato si è iniziata di buon Tim gi del sole. La prima gara causa l'ona morta subisce un ritardo di circa mezz'ora. Infatti, sono le 8,30 quando i JnaU0 equipaggi concorrenti alla prima batteria della coppa, del Vice-preslallineano al rettifilo di par- dente si enza. Partono «Caprera» di Livorno. Ticino i> di Pavia. « Arno » di Pisa, Eridanea» di Casalmaggtore, «Dopolavoro Ferroviario » di Treviso. Al via prende la testa l'« Arno », seguito dalla «Caprera», indi a bordo a bordo utti gli altri. A 200 metri, « Caprera » passa decisamente in prima posizione ma "Ticino» reagisce e aumenta, il vantaselo sull'avversario. Una bordata ostringe il «Dopolavoro Ferroviario» a perdere tempo. A mille metri « Caprea » e « Ticino » sono ancora alla pari. Vicini vogano « Arno » e « Eridanea ». A 1500 metri « Ticino » si avvantaggia di qualche metro, mantenendo il vanaggio fino a 100 metri dal traguardo. Al serrate, i campioni di Livorno avanano fortissimo e battono di pochi meri gli avversari. Vicinissimi terminano «Arno» e «Eridanea». Lontano è nvece il « Dopolavoro ■ di Treviso. Eco i tempi : « Caprera » 7,54: « Ticino » 7,58 e un quinto: « Arno » 8,1 e tre quinti: «Eridanea» 8,3 e quattro quini; « Dopolavoro Treviso » 8.37. La gara è stata veramente emozionante ed ha strappalo gli applausi del pubblico. La bella prova del Dopolavoro Fiat Nella seconda batteria partono « Dopolavoro Fiat » di Torino, «-S.C. Baidesio » di Cremona. « S. C. Mincio » di Mantova. « S. C. Diadora » di Zara. Appena Io « starter » dà il via, la « Baldesio » parte decisa per assicurarsi subito un vantaggio ma la « Diadora » e la « Fiat », decise a non lasciarsi staccare, si portano alla pari. A 500 metri i tre equipaggi sono ancora alla 0Da,Jar,e corsS, a4 sè- ALmf,Ue meJ" j Bal«flS12 « £ia' » fl « D'adora » lot!ano b0Ido ^'P0'''10 c a 50 metn -al traguardo «Diadora» prende sulla «Baldesio » due metri di vantaggio Anche «Fiat» superarli circa un me tro ' cremonesi. Al serrate le tre 1mharcazinni Pi trovano ancora alla pari. 500 metri prima della fine della corsa! « Diadora » prende qualche metro di vantaggio sulle altre due imbarcazioni e può vincere. Sul traguardo, i torinesi con un forte sforzo arrivano a superare di mezzo metro t cremonesi. GII uomini per lo sforzo fatto si abbattono nelle imbarcazioni. Lontano termina «Mincio». Ordine di arrivo: « Diadora », 7,57 e quattro quiriti; a Fiat». 7.50 e un quinto; « Baldesio » 7,59 e tre quinti: « Mincio » 8,33. Venti minuti di attesa ed eccoci all'ultima batteria della prima gara. Si allineano nel seguente ordine: Dopolavoro Ferroviario di Napoli, S. C. Beroamas di Trieste. .?. C. Padova. S. C. Imo di Salerno. Fin dai primi '200 me- «_« o^i»V_",-. - —,— - ,—r ]*}>. Bergamns dimostra una superiori'a indiscussa e va sicura verso il traguardo. Ai primi mille metri l'equipaggio triestino è in vantaggio sulp/mo e sul Padova di Circa tre lunghezze. A questo punto per un'ondata di traverso presa male, l'imbarcazione padovana si rovescia c gli uomini sono in acqua e salgono poco dopo su canotto de! giudice arbitro. Beraamas vince in 8'1" 1/5; seguono Imo. in 8'16" 4/5; Dopolavoro Napoli, 8.36" 2/5. L'alto parlante, che a differenza di eri, oggi non fa che offrire canzoni con relative proteste generali, si decide a smettere di cantare e dà in pare i particolari più necessari. Cosi si apprende che a causa del lago mosso, a Coppa dellAvtléìiirr. riservata agli schiff juniores viene rimandata a do. mani mattina. Viene comunicato" pure che la Eridanea, quarta arrivata nella prima batteria della prima gara, ha presentato regolare reclamo per la bordata ricevuta. La Coppa della Regina Alle 10,55 avviene la partenza della prima batteria per la Coppa Regina Elena, per jole di mare a 8 vogatori di punta e timoniere, juniores. Partono: lì. C. Canottieri Italia, di Napoli; R. S. C. Bucintoro di Venezia, 8. C. Adria di Trieste;- S. C. Firenze di Firenze: C. Ancona, di Ancona; S. C. Varese, di Varese. Sin dalla partenza la gara si presenta emozionante. Gli equipaggi lottano alla pari fino ai 100 metri; qui avviene un incidente al Firenze. 11 quarto remo si spezza e mette in staio di inferiorità l'equipaggio che però non disarma. Ai 500 metri Varese si stacca di mezza lunghezza, vantaggio che andrà a mano a mano aumentando. A metà gara la Bucintoro, l'Ilatnlia, {'Ancona sono ancora alla pari. Firenze e Adria, seguono a mezza barca, indi Varese. Al serrate, Bucintoro tenta staccare Italia, e Ancona e se riesce a prendersi qualche metro suH'.iraconu, non riesce sull'/'alia, che, aumentando sensibilmente il numero delle palate prende circa mezzo metro di vantaggio sui veneti. A circa venti me tri dall'arrivo. Bucintoro con uno sforzo poderoso si mette in testa e vince di un metro. Ecco l'ordine di arrivo: Bucintoro. 6.48" 4/5: Italia, 6,49' 1/5 Ancona, tìol" 4/5; Firenze. 71:1"; Adria, 7*13"'2/5j Varese, 7'31"4'" Nella seconda batteri;. irtono: Dopn!nmro Ferroviario, Napoli; V. S. Vetio Parducci. Viareggio; S. N. Pietà tto Paraucci. Viareggio; s. N. l'tetas Julia. Fola. Fino ai 500 metri gli equipaggi sono pari. A questo punto, i viaroffcrini viiWiono a tnizliersi dal ernnre5B'm ^'°jj°.a 2SS ,„«ii r\iSl|15 uo, staccandosi di due metri. Gli altri lequipaggi attaccano e la l'ictus ha la meglio, riuscendo a sorpassare la Na- poli. Ai mille metri la Parducci ò sempre in testa, e a 1500 metri ha una barca, di vantaggio sulla Pietas che a sua volta ha un guadagno di mezza barca sul Napoli. L'arrivo avviene presso a poco alle stesse distanze. Parducci impiega 7 minuti; Pota, 7'6" 1/5; Dopolavoro Napoli, 7'10" 2/5. Con la fine di questa batteria, termina il programma del mattino. Il pomeriggio è dedicato alla, finale e la folla, che assiste alla, seconda fase del programma è veramente enorme Nella, tribuna d'onore, poco prima della partenza, giungono il Prefetto di Brescia S. E. Solmi e il Segretario v- -• ~,V"ìV„crWnt ~n?BclHen federale Innocente Dugnani. Preslden rO'Pi te del Comitato esecutivo della manifestazione, con altre autorità. L'altoparlante comunica che i par 1-c.ipant.i alla finale della Coppa della. Regina per o'itriggers a 4 vogatori di punta e timoniere sono allineaci al traguardo di partenza. Partono Prillino di Isola d'Istria, Elpis di Genova, i4rgus di Santa Margherita Ligure. Pailanza di PaUanza, Bissolati di Cremona, Mira d'i Intra. Pal'anza. alla partenza si porta in testa, ma Pwiltno, pur battendo un numero inferiore di ■olpi, si mantiene aila sua altezza. Ai JóO metri, PulUno passa al comando, seguito a mezza imbarcazione dalla. PaUanza. Le altre sono ancora alla pari. Puìiino, vogando con palate lunghe e calme, guadagna a ogni colpo di remo. Ai 500 metri. Intra e Bissolati sono sulla «tessa linea, seguite a mezza, imbarcazione da-llMraus _ e a una imbarcazione datìa Elpis. Ai mille metri la Bissolati rimonta e si porta all'altezza di Intra, ma Intra risponde all'attacco ed ha la meglio. Poco dopo si avvicina alla PaUanza. Le ultima palate vedono un tentativo della Intra per diminuire lo svantag- jrio, mentre Elpis rimane distanziata. Eccn l'ordine di arrivo: PulUno. 6'59 e 3/5; PaUanza, TO'' 4/5; Intra (juniores) 7'3"3/5; Bissolati. 7'9" 2/5; Argui, "13"; Efpi-s^ 7'7" 3/5 (juniores). Bernasconi battuto da Giacomini Alle 16 precise. Baldesio di Cremona, s". C. Genovese, di Genova, e R. G. Arno di Pisa partono per contendersi la Coppa Piemonte libera agli outriggers a due vogatori di punta senza timoniere, seniores. La Baldesio al via prende mezza imbarcazione di vantaggio e dimostra di non volere eccessivamente forzare l'andatura. E' seguila tenacemente dalla Genovese, che ha badato a non lasciare aumentare la distanza, mentre Arno perde gradatamente terreno, rimanendo distanziata di ben cinque imbarcazioni. Ai 250 metri dal traguardo, i campioni d'Europa sono colli in embardée, di cui 'approfiiiano i genovesi per ricuperale lo svantaggio. Malgrado un tentativo di ripresa, la Baldesio non lentauvo ai ripresa, ia omuesiu huuiarriva a superare i genovesi che vln-lcono. Ecco l'ordine di arrivo: Geno-vese, 7'35"; Baldesio. 7'36" 1/5; Arno 8'10". Venti minuti di attesa; il tempo di ascoltare dall'altoparlante qualche canzonetta in voga, ed eccoci alla partenza degli equipaggi partecipanti alla finale della Coppa Sinigaglia per skiff seniores. Partono: Cario di Como (Bernasconi; Siìe di Treviso (Giacomini) : s. C. Triestina di Trieste (Petronio); Siie di Treviso (Bizzarrini) ; Cerea di Torino (Mazzocchi); Elpis di Genova (De Carli). E' questa la gara che procura la seconda sorpresa. Dopo la sconfitta dei campioni europei, è la volta del campione italiano Bernasconi. Data la partenza. Giacomini e Bernasconi si avvantaggiano, seguiti da Mazzocchi. Si accende una tenace disputa tra Bernasconi e Giacomini, i quali compiono quasi tutta la gara fino agli ultimi 200 metri sulla stessa linea, alternandosi al comando. Pure accesa è ila lotta per il terzo posto tra Mazzocchi e Bizzarrini. Al serrate Giacomini prende due metri di vantaggio al campione d'Italia, che per quanto reagisca non arriva a superare la distanza e perde cosi per circa mezzo metro, il campione del Slle vince in 7',40" 4/5; Bernasconi segue in 7',4l" e 1/5; indi Mazzocchi in 7'.50"3/5; Bizzarrini in 7'.51"2/5; Petronio in 8',4"; De Carli in 8'.18" 1/5. Per quinta gara si corre la finale della Coppa Principe Amedeo: due vogatori di punta e. timoniere outriogers seniores. Partono S. Garda di Salò; Baldesio di Cremona; Mincio di Mantova; Vittorino da Feltre di Piacenza; S. C. Ichnusa di Cagliari. La lotta, iniziale vede subito la Baldesio farsi luce, seguita a 2/3 di imbarcazione dalla Vittorino da Feltre, mentre gli altri concorrenti si sgranano lungo il percorso. Dopo avejre percorso circa 500 metri, la Vittorino da Feltre arriva ad avvantaggiarsi di circa mezzo metro e si aggiudica la vittoria, proprio mentre il Garda, tra un delirio generale, toglie all'fcftnusa la terza posizione. Appena la Vittorino da Feltre ha tagliato ili traguardo, il timoniere salta in acqua e dà prova di resistenza raggiungendo la riva nuotando sott'acqua. La Vittorino da- Feltre impiega a compierò il percorso 8'3"; Baldesio 8'3"l/6; Garda 8'25"3/5; Ichnusa 8'26"2/5; Mincio 8'33"4/5. Qna»do si inizia la finale della Coppa Gerli iJer outriggers a quattro vogatori di punta senza timoniere, seniores, il lago è un pò' mosso. Prendono la partenza R. C. C. Barion, di Bari; S. ,V. PulUno, di Isola d'Ischia; S. C. Caprera, di Livorno; S. C. Vittorino da. Feltre di Piacenza. Vittorino da Feltre segna subito un leggero vantaggio, ma poi mentre Barion rimane notevolmente staccata, la Vittorino da Feltre e la PulUno compiono un buon tratto appaiati, finché ai 1500 metri la Vittorino da Feltre riesce a sorpassare gli antagonisti, ma stringe a terra chiudendo il passo alla PulUno, che è costretta ad arrestarsi. Per questo, il giudice arbitro ferma l'equipaggio e annulla la gara. Il tempo necessario di cronometrare e dare uno sguardo all'acqua che è ridiventata calma, ed ecco la disputa della Coppa Duca d'Aosta e Mariani per due vogatori senza timoniere, tipo e armamento libero, doublé scul, seniorcs e juniores. Vi partecipano la Tarlo di Como (Bernasconi-Decol); Milano di Milano (Paroli-Moretti) ; Ticino di Pavia (Negri E.-Negrl G.) ; Napoli di Napoli (Boiviglioni-De Gregori); Baldesio di Cremona (Sisti-Bolzoni)J E' la Lario che fin da principio tiene il vantaggio che manterrà fino alla fine. Essa giunge al traguardo con circa una lunghezza di vantaggio sulla Milano. Ecco i tempi impiegati: lario 7'l2"i Milano 7'15"2/5; Napoli 7'32"; Ti ciuo 7'36. La Coppa del Re La Coppa, del Re per otto vogatori di punta, e timoniere outriggers seniores dovrebbe chiuder* quesla :-econda giornata di campionato, ma invece si annuncia che per ultimo si ripeterà la gara per la Coppa Gerli, che fu annullata per il noto incidente. Appena gli equipaggi concorrenti sono in linea, l-giunge il mas di Gabriele D'Annunzio. Il Poeta rivolge agli equipaggi paro- n irli augurio, poi la Coppa, 'del Re ìtà principio. Partono: (/. C. livornese di Livorno; C. N. Giovinezza di Napoli: S. C. Padfìva. di Padova; S. C. Guerini di Venezia. Al via, Giovinezza passa, in testa e altre imbarcazioni si la.nciano al'inseguimento. Giovinezza, ai 200 metri mantiene il primato, seguita, a due terzi di lunghezza dai livornesi, a mezza unghezza dalla 0«cr(.ni., a tre quarti dalla Padova. Gli equipaggi continuano la corsa con ritmo indiavolato. Al 00 metri Giovinezza è sempre in vanaggio di mezza, lunghezza, ma vieoa attaccata decisamente dai livornesi. Anche la Querini è in lotta mentre Padova è lontano. Ai 750 metri Livorne$e è a un punto da Giovinezza ed è seguia a. mezza barca dalla Querini. La lotta fra Giovinezza e tiuorne.se è elettrizzante. Gabriele D'Annunzio segue la gara, con visibile interesse. Le due imbarcazioni lottano accanitamente e 6i sorpassano a vicenda di pochi centimetri. Ai 1500 metri i livornesi sono in vantaggio di mezzo punto su Giovinezza, che risponde ancora magniflcamente e riguadagnando il terreno perduto si riporta alla stessa altezza dei livornesi. Dopo un nuovo tratto a borbo a bordo, lo sforzo finale è in favore dei livornesi, che passano il traguardo con un lievissimo vantaggio sui napoletani, tutti tesi nell'ultimo tentativo di ripresa. aL folla applaude freneticamente e dal tniis del Poeta vengono) sparati colpi a salve.