II Prefetto e il Segretario Federale all'adunata degli Arditi delle Valli di Lanzo

II Prefetto e il Segretario Federale all'adunata degli Arditi delle Valli di Lanzo II Prefetto e il Segretario Federale all'adunata degli Arditi delle Valli di Lanzo gOltre cento flamine nere torinesi si sono ieri recate a Lanzo a incontrarsi con le «anime nere delle valili. Queste ultime, costituite in nucleo, hanno proceduto al battesimo del gagliardetto. Ai commilitoni, gli arditi dette valli hanno preparato accoglienze festose, alle quali ha partecipato tutta la popolazione di l.anzo. Gli Arditi torinesi hanno ritrovato, unitamente ai neri maglioni ricamati, lo spirito .di un tempo. Cosi j viaggiatori del treno mattutino-11 lianno sentiti intonare le canzoni bellicose di un'epoca ormai lontana, ma non di meniicabile. I canti celebranti le più grandi audacie si sono susseguiti nei cori nutriti, fino aita stazione di arrivo, dove in pochi istanti la imponente massa si è trovata perfettamente inquadrata, agli ordini del tenente Cherasco, presidente della Federazione provinciale degli Arditi d'Italia e del tenente Scritoanti, suo collaboratore. Sulla piazzetta, proi-picente la stazione, presso il Monumento ai Caduti, è avvenuto l'incontro tra ila schiera torinese ed i commilitoni delle vallate. Tutte le Associazioni politiche e patriottiche di Lanzo sono presenti con numerose rappresentanze ed una Atta ■accolta di gagliardetti fa scorta a quelli delila Federazione provinciale degli arditi, alla Fiamma da inaugurare ed al gagliardetto del Fascio di Lanzo. Tra le personalità intervenute sono il podestà di Lanzo cav. Corderò, il segretario politico Di Manzo, l'on. Vassallo, il comm. Alloatti. padre Mugetti, il francescano ex cappellano degli Arditi, decorato di ben cinque- medaglie al valor militare, il seniore tìoglino ed il seniore Marchia della M. V. S. N. ed altri. Poco dopo le ore 9 giungono In automobile S. E. il Prefetto Maggioni, il Segretario Federale Bianchi Mina e il vice-Podestà di Torino comm. Ro^ ciano. Gli arditi, che ormai si sono incolonnati nel lungo corteo, scattano sull'attenti e salutano alla voce le Autorità. Il capo della Provincia si ferina, e passa in rassegna i reparti, che poco dopo sfilano in parata, salutando romanamente. 11 corteo, cui prendono parte le Autorità, si snoda lungo le strade di Lanzo. dirigendosi verso il Parco della Rimembranza. Qui due Arditi montano la guardia ai tati di un albero, al cui piede stónno alcuni mazzi di fiori. La folla passa innanzi e. saluta. Quando è la volta degli Arditi, si leva una voce « Pietro Boria! » — « Presente! ». E* l'omaggio dei commilitoni al piovane Ardito lanzese, caduto con M pugnale alla mano, tra i reticolati infranti delle trincee austriache di Busa Alta. A lui si intitolerà il Nucleo delle vallate della Stura ed il suo nome è scritto a lettere d'argento sitila "Fiamma » che si sta per inaugurare. La benedizione del vessillo viene impartita poco dopo nella chiesa par¬ rocchiale da Padre Mugetti. Il cappuccino fa seguire al rito religioso un discorso che è vibrante rievocazione della indomita ed incontenibile passione che animò le truppe d'assalto italiane. Richiamandosi al sentimento di sprezzo per la vita che fu condizione essenziale per l'Ardito, l'oratore paragona gli assaltatori ai cavalieri dell'ideale, li dice^-gente staccata da ogni legame terreno, uomini consacrati alla vita eterna e conchiude richiamando sulle anime di tutti gli Arditi, morti e sopravvissuti, la benedizione del Cielo. 11 corteo si ricompone; ai lati dell'alfiere che reca la nuova .. fiamma » stanno la madrina signora Felicita Di Manzo e la signora Nini Cherasco. consorte del tenente Cherasco. Nella piazza Gallenza si adunano ora gli Arditi e le Associazioni; prende primo la parola il tenente Di Manzo, il quale ringrazia le Autorità dell'intervento e prende in consegna il vessillo, a nome delle Fiamme Nere delle vallate. Segue il tenente Cherasco, che accenna brevemente alla gloriosa storia degli Arditi, iniziatasi sui campi più tormentai! della guerra e conchiusaci sulle piazze, quando le Fiamme Nere si posero al servizio della Rivoluzione fascista. S. E. il Prefetto che prende in seguito la parola, reca il saluto del Govèrno e dopo aver accennato allo spirito di sacrificio che sempre animò gli Arditi, da quando sul San Michele ebbero il battesimo del sangue e detta gloria, a quando sulle piazze e per le vie d'Italia tanto contribuirono alla Rivoluzione redentrice, afferma di constatare con piacere come bene gli Arditi abbiano compresa la parola d'ordine data dal Duce agli Italiani: disciplina. Un vivo elogio è dato per questa opera di organizzazione dal Capo della Provincia agli animatori dell'Associazione, on. Vassallo, tenente Cherasco e tenente Di Manzo. Il Prefetto conclude il suo discorso invitando gli arditi a creare con il loro fulgido esempio le nuove generazioni chiamate dalla Patria ad alti destini. Vivi applausi coronano il forte discorso del Prefetto. Segue ancora un breve discorso di Padre Mugetti ed infine il Segretario Federale Bianchi Mina saluta, gli Arditi a nome del Partito, dicendo come le Camicie Nere guardino con orgoglio alle Fiamme Nere. Dopo una rapida cronistoria delle gesta del Reparti d'assalto, il Segretario Federale ricorda agli Arditi che come durante le loro azioni essi ebbero l'alto onore di essere osservati dal Re, cosi oggi, durante le opere di pace, essi sono osservati con occhio benevolo e premuroso dai Duce. Nuovi applausi scroscianti accolgono le parole del Gerarca torinese; quindi il corteo si dirige al Monumento ai Caduti, dove tutti, sostano per qualche minuto in reverente silenzio.

Luoghi citati: Italia, Lanzo, Torino