L'assassinio di un fascista a Milano

L'assassinio di un fascista a Milano L'assassinio di un fascista a Milano Un numeroso gruppo di sovversivi contro cinque Camicie nere disarmate Dieci contro uno - Tre colpi di pugnale a tradimento o e e e a e n e Milano, 23 mattino. Nel pressi dulia Cascina Claretto, è rimasto ucciso con tre pugnalate infertegli a tradimento, il capo-squadra della Milizia Orazio Porcu. Il movente del delitto è di carattere politico. La salma ó stata trasportata, per disposizione del Segretario federale, nella Casa del l'ascio, in piazza Belgioioso. La tragica fine del fascista Orazio Porcu è stata appresa in città sabato notte, tardi. Le prime notizie, sebbene frammentarie e confuse, rivelavano il tosco carattere politico del delitto c ponevano subito il caduto nella luce del martirio. Un camerata era morto colpito di pugnale fuori di città, dove la periferia in penombra consente gli agguati, ed era morto un camerata fra i migliori. Dai rilievi sul posto, dalla narrazione dei presenti all'assassinio, e ancora dalle risultanze dei primi interrogatori subiti dagli arrestati, interrogatori che ininterrottamente continuano, il fatto si può cosi ricostruire. Un centi naio di metri prima che il Viale Marche incontri 11 viale Zara, si snoda tortuosissima la via Montalbino che raggiunge il cavalcavia di costruzione recente. Quasi a ridosso del cavalcavia, in una vasta zona irta di siepi, è la cascina Claretta che ospita una cinquantina di famiglie, contadini a operai. Per la via Montalbino passava in bicicletta lunedi scorso il fascista Tugnoni del gruppo Battisti. Egli abita a Prato Centonaro. Nel mezzo della strada, di fronte alla cascina Claretta, erano alcuni individui che nonostante i richiami a voce e di campanello non gli consentirono il passo. 11 Tugnoni, che nella zona è conosciutissiino, discese di macchina e pretese la via libera. Sorse allora una disputa. Quei facinorosi lo accusavano di non aver suonato il campanello, aggiungendo agli aspri rimproveri il dileggio e l'offesa per la sua fede di camicia nera. Dalle parole passarono alle mani. Il Tugnoni, solo e disarmato, affrontò coraggiosamente gli avversari, riuscendo ad assicurarsi il passo. L'incidente per quel giorno non ebbe altre conseguenze. Ma il Tugnoni, non dimentico delle offese alla sua fede di fascista, non appena ritornò alla sede del gruppo riferi nei suoi dettagli l'accaduto ad alcuni camerati. Non parve al Gruppo Battisti cne si dovesse lasciar morire la cosa, non tanto per lo proporzioni dell'incidente, quanto per le parole indegne che erano state pronunziate contro un fascista e per la viltà dell'aggressione, commessa da molte persone contro uno solo. E i fascisti Orazio Porcu, Spadoni, Baratto e Majocchi deliberarono insieme al Tugnoni di recarsi la sera di sabato alla cascina per riconoscere la località e riferire con precisione ai gerarchi sull'incidente di lunedi, cosi che gli aggressori potessero subire la me rilata punizione. lgpctPAbCome si è svolta l'aggressione 1 cinque fascisti lasciarono su di un'auto pubblica, noleggiata verso 1 ore 22, il C-ruppo Battisti. Non avevano intenzione di offendere. Sapevano di andare in una cascina sepolta nel buio della periferia insidiosa, ove si annidava l'inimicizia sorda e vigliacca. .Ma partirono disarmati. Haggiunta rapidamente la via Montalbino, ordinarono al conducente di arrestarsi cinquecento metri prima della cascina Claretta e di attendere il loro ritorno. I cinque camerati proseguirono cc.-i a piedi, innanzi al cascinale stavano, oziando, alcuni giovanotti; fra essi il Tugnoni riconobbe subito due degli aggressori e quelli proprio die blcuni giorni innanzi lo avevano malamente colpito. Fra i due gruppi corsero polle parole. 1 giovanotti, vistisi riconosciuti, dopo aver giurato e spergiurato di " non supere nulla di rulla • di quanto il lunedì era accaduto, ripararono nell'interno della cascina per riuscirne poco dopo, accompagnati da altri amici e da alcune donne. Le intenzioni dei sopraggiunti apparvero subilo pienamente ostili. E mentre le donne ui lavano bestemmie e insulti contro ì giovani fascisti, gli uomini li aggredivano violentemente, osiringendo il coraggioso manipolo disarmato a retrocedere passo pcsso, sempre con la lronte rivolta verso la raschia. Ma il gruppo dei facinorosi in pedi alla macchina la manovra per ti mutamento di direzione, cosicché i fascisti furono costretti a continuare piedi il percorso tino a viale Murile. Qui l'aggressione esplose sélvagiainente. li Tugnoni. separato dai camerati, venne accerchiato da quattro u cinque giovinastri, ai quali subito i aggiunsero altri compagni. La vile baldanza del gruppo facinoroso — dieci contro uno — creava poco a poco l'atmosfera del delitto. 11 Tugnoni si difendeva con la sola forza dei pugni, oraggiosamente. Ma non appena Orazio Porcu vide il suo camerata chiuso nel cerchio sempre più stretto, si lanciò in suo soccorso. I compagni io videro battersi nella mischia con l'impeto della sua giovinezza e della sua fede. Il cerchio degli assalitori era ormai spezzato. L'ardimento dei giovani disarmati stava ormai per avere ragione sugli aggressori. Ancora un'ultima resistenza e a liberare i fascisti dalla lotta impari sarebbero giunti i militi che il Tugnoni si era recato a chiamare. .Mi d'improvviso i«i mischia si interruppe, 11 cerchio degli assalitori si diradò per disperdersi quindi in fuga verso la cascina e per la campagna. Orazio Porcu era stato vigliaccamente assassinato. Era miirtvpargmtONdfnslAhhcOpntdilAccgSpsli in piedi come pe' un'ultima ostina-Izione di vita fra i suoi compagni. Tre pugualate gli erano state vibrate prò- diariamente, quandi io mischia era pitì violenta. Lo Spadoni vide l'assus-1sino, un giovane basso e tarchiato in maglia bianca e con pantaloni' neri che vibrò i colpi, e si diede poi alla fuga. Dietro di lui gli altri. I tre compagni sorressero il camerata colpito, lo adagiarono poi su di una vettura privata che allora giungeva e lo trasportarono velocemente alla guardia medica di piazzale Oberdan. Mentre il triste trasporto si compiva, la notizia dell'assassinio giungeva alle gerarchie fasciste e alle autorità e sul posto si recavano per una prima in- chiesta il segretario federale avv. Cot-'tini e il console generale della Milizia Preii, o per lo indagini il vice-questore Aunibaldi, il capo della squadra mo- bile dott. Morelli e il commissario To-matis. Sirt luogo sopraggiungeva poi il giudice istruttore cav. Maini, che iniziava subito l'inchiesta giudiziaria. Venivano operati una ventina di arresti. Stasera sono avvenuti alcuni incidenti di poca entità in viale Monza e in viale Marche, a sedare i quali sono prontamente intervenuti carabinieri e agenti di Pubblica Sicurezza. I telegrammi di S. E. Turati e di Arnaldo Mussolini II Segretario del Partito, S. E. Turati, ha inviato il seguente telegramma: « L'episodio di feroce delinquenza dimostra come sia necessario vigilare e tenere armati gli spiriti. Salutiamo Orazio Porcu, vecchia fedele Camicia Nera, col. grido di battaglia. La salma dovrà essere accompagnata da tutti i fascisi/milanesi. Gli anziani si serrino nei ranghi,- t giovani imparino che bisogna saper lottare. L'onorevole Nico lato mi rappresenterà ai funerali =. Il direttore del Popolo d'Italia, dott. Arnaldo Mussolini, assente da Milano, ha inviato il telegramma che segue e ha tatto subito ritorno nelfla nostra citta: « Salma fiero fascista della vigilia Orazio Porrà trovi nel breve transito prima della tomba accoglimento degno nella sede del Fascio in. piazza Belgiooso, vicino alla, cripta dei nostri martiri. Ma non basta. Attorno alla salma deve levarsi flerissimo e ammonitore il Fascismo milanese. Fra le pieghe della, città tumultuosa vi sono insidie e imboscale da sventare. Non dimenticarlo e non disarmare. - Arnaldo Mussolini i. Anche il vice-Segretario del Partito, Achille Starace, ha co=i telegrafato: « Sailuto con profonda amarezza nel cuore la Camicia Nera Orazio Porcu, che per fedeltà e probità era tra le migliori del Fascio milanese. - Achille Starace ». La salma di Orazio Porcu è stata portata nella sede della Federazione Fascista in piazza Belgioioso, ove è stata approntata una camera ardente ; è stata ricoperta di fiori ed è stata durante la giornata vegliata da Carni eie Nere e visitata da autorità e personalità e da un aungo pellegrina»»io di popolo. - I funerali avranno luogo domani, alle ore 17. La salma sarà trasportata dalia sode ddla Federazionp in piazza San Fedele, su un affusto di cannone. Dopo la funzione religiosa sarà portata al cimitero monumentale dove sarà tuniulata nella cripta dei Martiri fascisti. II corteo, al quale parteciperanno tutti i fascisti di Milano e della Provin ma, i Sindacati, il Dopolavoro, tutte k a*soc'azioni cittadine e l'Opera Nazionale Balilla, attraverserà le vie principali della città e al cimitero verrà fatto ! anp.--:io del nuovo caduto. I! manifesto del Segretario federale Il Segretario federalo console Dottino ha dettato il seguente manifpsto: » Camicie Nere ! Nella notte di sabato, in viale Marche, il camerata Orazio Porcu. fascista della vigilia ed ex-com battente, è stato pugnalato a tradimpnto: tutto fa crpdere che l'assassino abbia voluto colpire nel camerata nostro il Fascismo e la Rivoluzione delle Camicie Nere. Il Fascio primng^niio dimostri la sua forza formidabile con la compostezza fiera e dignitosa del suo volere La legge fascista scenderà inesorabile sul! assassino e sui suoi complici. ' Camicie Nere, alla salma di Orazio Porcu, oggi assunto fra 1p schiere de* martiri, tributiamo esequie, affettimi e solenni. Dal nostro cuore semprp ardente si levi alto e ammonitore contro tutti i nemici di fnori e di dPntro il grido della passione fascista che oltr* la morie si cinge deM'hureola del martirio Per il Fascismo, per il Dure, a noi ! ».

Luoghi citati: Milano, Prato