VATICANO

VATICANO VATICANO I Salesiani e le Catacombe di S. Callisto • Il card. Capotosti Legato al Congresso Eucaristico nazionale. Città del Vatioano, 25 notte. La notizia che la custodia delle Catacombe di San Callisto sarebbe stata affidata alla Società Salesiana, soltanto ora. viene ufficiai niente confermata. E' ripartito ieri per Torino, dopo un soggiorno a Roma, di una settimana.. il prefetto generale della. Congregazione, Don HJoaJdotie, il quale, a nome e per conto del Rettore Maggiore Don Rinaldi, ha dato la piena, adesione al desiderio espresso dal Papa, accettando di prendere in consegna dalla Santa Serie tutto il vasto possedimento che copre le Catacombe di San Callisto. I figli di Don Bosco entreranno ufficialmente in possesso del luogo nel prossimo autunno, trasferendovi in un primo lempo la scuola pratica di agricoltura, del Mandrione. I Salesiani intendono poi fondare un grande studentato internazionale filosofico teologico, giuridico come quello che da. parecchi anni ormai funziona, a. Torino. Questo studentato, che avrà una vita a sé con un gruppo di professori sceltissimi, a guisa di quello di Torino, dovrà ra.ccògliere gli aspiranti sacerdoti salesiani che vengono in Italia dai paesi caldi e che male resistono ai rigori del freddo di Torino. Qui infatti confluirebbero gli studenti che provengono dai paesi a clima freddo. Avremo così in Italia due grandi Istituti salesiani di studi superiori, equivalenti a vere n proprie Università, intesi a formare gli apostoli destinati principalmente alle Missioni. Attualmente la Società Salesiana di Don Bosco ha oltre 1000 aspiranti e 250 novizi missionari. II Pontefice ha oggi nominato il cardinale Capotosti a legato del Congresso eucaristico nazionale, che sarà tenuto nel prossimo settembre a Loreto. Il cardinale, nella seduta inauguralo del Congresso, darà lettura di una lettera clic ;! Pontefice gli ha diretto per l'occasione. il Papa ha oggi ricevuto il padre Miccinelli, della Compagnia di Gesù, il quale gli ha offerto le reliquie dei martiri canadesi e del Bellarmino, testé canonizzato. In occasione della recente nomina del cardinale scapinelli a Datario, nel richiamare le fasi più importanti della sua carriera diplomatici, i giornali hanno accennato al fatto che il porporato ebbe a trovarsi a Vienna in qualità di Nunzio allo scoppio della guerra. A tale proposito, la corrispondenza afferma che nell'archivio della Nunziatura di Vienna sono conservati preziosi documenti dell'opera svolta in parecchie circostanze dal card. Scapinelli, prima '.rune Kunzio, poi come pronunzio, essendo stato da Papa Benedetto XV creati, cardinale a favore de! prigionieri italiani ed in genere per il buon diritto dell'Italia. Un episodio ignorato, che dimostra come il diplomatico valicano non si lasciasse fuorviare nel giudicare degli avvenimenti e sapesse anche Ir, quei momenti cosi turbinosi rendere giustizia a chi aveva ragione, è M seguente : Dopo l'entrata dell'Italia in guerra, alcune corrispondenze ufficiali dirette dalla Segreteria di Stato vaticana in Austria non erano nervShute a destinazione. Vi fu, chi insinuò che esse fossero state trattenuto dall'Italia. Lo Scapinelli, informalo, volle, esperire personalmente le indagini, dalle quali risultò che tuMe le corrisponden ze dirette dalla S. Sede In Austrlu venivano puntualmente spedite per via Svizzera e che era proprio l'Austria che si rifiutava di riceverle. Due lettere infatti con bollo della Segreteria di Stato, di cui una diretta personalmen. te «1 Nunzio, furono restituite dagli uffici postali dell'Austria con la dichiarazione scritta sulle rispettive buste che si respingevano perchè provenienti da paese hi guerra. Le letterestesse recavano chiaramente impresso il bollo dell'ufficio postalo di Zurigo, il quale faceva fede come l'Italia, fedele agli impegni assunti, le avesse regolarmente inoltrate per via Svizzera. Lo Scapinoli) riuscì cosi a provare che se i rapporti fra la s. Sede e la Austria erano in quel periodo difficili, la colpa doveva attribuirsi unicamente all'Austria, la quale aveva indubbiamente interesse a mettere in catti va luce l'Italia davanti al Vaticano. Dgmzstptpdatsgqzlnzccdssg

Persone citate: Bellarmino, Benedetto Xv, Capotosti, Don Bosco, Miccinelli