Re Fuad non vuole convocare il Parlamento

Re Fuad non vuole convocare il Parlamento Re Fuad non vuole convocare il Parlamento Londra, 22 notte. Nuovi incidenti, come sapete, sono avvenuti oggi a Porto Said, in seguito ai quai si deplorano un morto e alcuni feriti. Le vittime di ieri, invece, secondo le ultime informazioni, sarebbero, al Cairo, 5 morti e 200 feriti; e a Porto Said, un morto e 77 feriti. Durante la giornata, vaste retate sono state compiute dalia Polizia tanto al Cairo quanto a. Porte Said e a Suez. Circa 1500 persone sono state arrestate. La calma è ritornata al Cairo; ma le truppe continuano ad occupare l punti strategici e le strade sono costantemente percorse da automobili blindate. Le truppe inglesi rimangono tulle consegnate nelle caserme. Questa misura sembra però presa non in vista di un eventuale intervento della forza inglese; ma, al contrario, per evitare qualsiasi contatto tra soldati inglesi ed egiziani, contatto che potrebbe immediatamente venire interpretato dal Wafd come un appoggio offerto a Sid/d pascià. Il Governo inglese d'altronde non crede che un intervento sia necessario. Oggi, alla Camera dei Comuni, Von. Henderson, rispondendo a varii interpellanti, ha dichiarato: « Il Governo è pienamente conscio degli obblighi assunti dall'Inghilterra per la protezione della vita e delle proprietà dei residenti stranieri in Egitto. Informazioni ufficiali provano tuttavia che le autorità sono padrone della situazione. D'altra parte il Governo egiziano ha informato che speciali misure per la protezione degli stranieri non sono necessarie ». Stasera si smentisce categoricamente la notizia, corsa in giornata, secondo la quale a Suez le autorità sarebbero slate sopraffatte dalla folla, e avrebbero chiesto soccorsi al Cairo. La situazione a Suez sarebbe invece ritornata normale; ma si conferma che una domanda di invio di truppe è stata trasmessa telegraficamente ieri notte al Cairo. I giureconsulti del Foreiga Office danno ragione a Re Fnad Si ha qua l'impressione sempre più chiara che un cambiamento stia avvenendo nell'atteggiamento del Governo inglese di fronte al Wafd; e la replica data oggi da Henderson alla Camera dei Cernimi, nella quale egli direttamente ha lasciato a Sidki pascià la libertà di prendere le misure che riterrà indispensabili per il mantenimento dell'ordine, tendono a confermare la voce corrente. Si dice qua che l'atteggiamento più favorevole verso Sidki pascià, assunto da Henderson, sia dovuto all'esito di un consulto avuto dal Ministro degli Esteri coi giureconsulti del Foreign Office. A questi il Ministro si era rivolto per sapere se l'atteggiamento di Re Fuad di fronte al Wafd avesse oppure no carattere anticostituzionale. I giureconsulti, si afferma, hanno respinto la tesi di Nahas pascià, secondo la quale la proroga del Parlamento è contraria alla Costituzione egiziana.- Date queste premesse, la posizione issunta dal Sovrano potrà magari tssere considerata come poco saggia i poco opportuna; ma in ogni casa corretta, sotto il punto di vista del la pura e semplice legalità. E correi la rimarrà in ogni caso fino al mese di Novembre, quando il presente Parlamento avrà legalmente cessato di esistere. Il Governo inglese quindi non può intervenire nelle faccende private egiziane, a meno che Sidki pascià non risulti in modo incontestabile incapace di esercitare un completo controllo sulla situazione. La richiesta fatta dal Primo Mini stro egiziano di ritirare le corazzate attualmente ancorate nelle acque di Alessandria non sarà probabilmente accettata da Londra. Si apprende infatti oggi che l'invio di due corazzate ad Alessandria è stato deciso dall'Ammiragliato in seguito a passi particolarmente energici compiuti da una Potenza continentale, la quale avrebbe annunciato al Governo in glese che, nel caso in cui le unità navali inglesi non fossero inviate d'ur genza ad Alessandria, la protezione degli stranieri sarebbe stata assicurata mediante l'invio 'di corazzate battenti bandiera non inglese. In una intervista concessa a 'diversi giornali egiziani, Sidki pascià ha dichiarato che « il Governo aveva ricevuto ieri informazioni di numerosi piani preparati per sobillare la folla. Il Governo, in base a queste informazioni, prendeva tutte le misure per dominare questa criminosa esplosione di violenza. Sono felice — ha continuato il Primo Ministro egiziano — di potere dire che i piani rivoluzionari sono falliti; e che, salvo, al Cairo, a Porto Said e a Suez, nulla di anormale è avvenuto nel corso della giornata di ieri. Il Governo rimarrà completamente padrone della situazione. Noi porremo un termine a tutti questi piani criminosi, che hanno già <messo in pericolo la vita e la proi prietà degli Egiziani e degli stranieri ». Non si sa ancora qua a Londra che cosa Re Fuad risponderà alla scmbcv0glcpqstcpLtapetizione consegnatagli ieri dal Pre- sidente della Camera, nella quale si chiedeva la convocazione del Parlamento in seduta straordinaria. Sembra difficile però che Sidki pascià consenta a ottenere un inevitabile voto di sfiducia. Ma il Daily Herald 03171 tiene a informarlo delle conseguenze di un suo rifiuto a convocare la Camera: ' Sidki pascià — dice l'organo ufficioso — se cercherà con la forza di impedire al Parlamento di riunirsi, come questo ha costituzionalmente il diritto, si renderà colpevole di un atto delittuoso eli violenza, il quale potrà provocare perturbamenti capaci di porre in pericolo la sicurezza degli stranieri. Lo scongiuriamo di meditare molto attentamente su questo fatto e sulle sua abbastanza ovvie complicazioni ». Ma se si deve credere a quello che riferisce il corrispondente dal Cairo dello stesso giornale, Sidki pascià potrebbe risparmiarsi la fatica e le ansie di questa meditazione : il corrispondente del Daily Herald dice infatti die negli ambienti moderali egiziani si asserisce cheRe Fuad intenda abdicare; Sidki. rassegnerebbe tra breve le dimissioni; e a coprire la earica di PrU mo Ministro sarebbe chiamato Adly\ Yeghan, Presidente del Senato^ tf quale dicesi abbia finora mantenu* to un atteggiamento rigorosamente, costituzionale di fronte alla crisi attuale. Egli non è membro del par? tito del Wafd; ma gli si attribuisco-» no simpatie per il nazionalismo egi> ziano. La Morning Post, in un iommerU to editoriale sulla situazione ili Egitto, attacca vivacemente MacDo* nald, a causa delle sue dichiarazio* ni sulla crisi in Egitto: « Sembra — dice il giornale — che il Primo Ministro intenda dire a Nahàs:l fate la vostra ribellione, e noi non interverremmo finché non toccherete glt stranieri. Nello stesso tempo, MacDonald sembra dire a Sidki pascià :1 Non vi permetteremo di introdurre nella Costituzione il minimo cambiamento che possa danneggiare le fortune politiche dei nostri amici del Wafd* Se questa è la politica del Governo, la denunciamo come antibritannica, come una politica che, presto o tardi, deve condurre a inutili e pericolosi imbrogli. L'azione londinese degli agenti del «Wafd»' | All'ultima ora, il Daily TelegrapK riceve dal suo corrispondente da Alessandria il seguente lelegrammai « Nuovi tumulti sono avvenuti oggi a Porto Said. La polizia ha dovuto sparare 6ulla folla. Due persone sono rimaste uccise. Re Fuad ha categoricamente respinto oggi la richiesta di una seduta straordinaria del Parlamento, perchè il Gabinetto ha dichiarato che tale seduta non sarebbe costituzionale. « Negli ambienti governativi e in quelli europei del Cairo si seguono con attenzione ie mosse degli agenti del Wafd a Londra, e si critica le accoglienze fatte loro dal Governo laburista. Si afferma al Cairo che Makram Zbeid, luogotenente notorio di Nahàs, attualmente a Londra per assistere alla Conferenza della Unione interparlamentare, rimane in frequenti contatti col dottor Dalton, Sottosegretario agli Esteri. Dato che il Wafd e apertamente antimonarchico, tali accoglienze londinesi ai delegati di Nahàs vengono, considerate al Cairo come un affronto a Re Fuad. E' chiaro che se il Governo laburista si ostinerà a manifestare simpatie per il Wafd< Sidky pascià sarà obbligato a dimettersi, e a lasciare aperta la vii a Nahàs. Nel caso di un ritorno di1 quest'ultimo al potere, Re Fuad! verrebbe a trovarsi in una posizioi ne estremamente delicata e difficile» E' impossibile prevedere quale decisione il Sovrano sarà obbligato ai prendere, per salvaguardare la propria dignità ». R. Pi