A Zurigo, Grandi racconta...

A Zurigo, Grandi racconta... La Torino-Bruxelles A Zurigo, Grandi racconta... (Dal nostro inviato) Zurigo, 10 notteIl corridore non s l e i Zurigo, 10 notte. Dopo una corsa catastrofica come quella di ieri, i commenti, gii «chi e le discussioni sono ali ordine del giorno. Si lamentano tutti e, prima degli ui altri. * belgi. U signor Colignon. il -^dens ex machina di 'mesta eorsa, e o venuto a congratularsi eon noi per la - vittoria di Grandi, la guai uosa non ha potuto non farci piai ere, e noi dal nostro canto non abbiamo tralasciato di sottolineare tanta amabilità con un i e e e a o n a a i i o . a a a o a o d i augurio per... Joly Già, perchè se si vuole ingraziarsi i belgi bisogna dire che Joly è un bel campione. Noi, per esempio, non siamo del tutto persuasi che quell'uomo così tozzo e sgraziato di forme, possa essere un grande atleia, ma siccome Joly è una delle speranze belane non bisogna togliere ai colleglli belgi questa speranza. Quel ebe è successo all'arrivo Stamane abbiamo avuto dalla giuria una ennesima classifica. Ieri sera, nel giro di due ore, ce ne sono state consegnate cinque: alle 1,30 veniva redalita quella «quasi» definitiva. Quasi, perchè stamattina era di nuovo cambiata. Affìnehè i lettori possano farsi un'idea del come siano ambile le cose all'arrivo, diremo che la classifica vede al decimo posto Mariani. Mariani, per confessione sua, si è mirato ad Airolo ed ha valicato il Gottardo in treno. Arrivato a Zurigo Ita chiesto dov'era l'arrivo e vi si è presuntalo alle 9. 1 commissari sì sono impadroniti di lui, gli hanno fallo un bel discorso in tedesco, che Mariani naturalmente non ha capito, essendo e«li « romano de Roma » e lo hanno classificato decimo col lempo... dell'arrivo del treno. Il bello si è che Mariani andava ripetendo a destra ed a sinistra die si era ritirato perchè gli era accaduta la disavventura di trovarsi mito il manubrio fra le mani. Anche Bergamini, l'ex-stayer, non nasconde a nessuno di avere preso 11 treno a Blasca e di esser giunto a Zurigo in treno. Gli ultimi arrivati hanno impiegato 19 ore e 58", vale a d ro sono arrivali 4 ore e 21' dopo Grandi, cioè alla mezza dopo la mezzanotte, e .naturalmente sempre snnn al diluvio. a quando al traguardo d'arrivo non c'era 'piò un enne. Sta di fatto r-ho non sa e e o a ! e l pendo dove andare e non avendo quattrini in tasca, hanno cercalo un posto di polizia; e vi si sono falli ricoverare per la notte. Stamane eon Biacca e calzoni polizieschi (ve li iinmae nate voi questi italiani 1n ahto di poliziotti svizzeri?) sono andati alla ricerca dei loro bagagli e del giudice di arrivo per farsi elencare. Ma de mtinrnin non ami praetor. ed I commissari Incommensurabili di questa corsa non • tengono d Rt.ro a si- a- mili bagatelle. Però... per,,... a Grandi a hanno voluto rivedere le bucce e pre cisamente perchè n e n a eea, oT e 1) ha accettato da un motociclista al seguito un po' di cafre, fi in ticinese, costui, assicuriamo noi, clip non ave va mai visto in vita <u-i il earpiglano, ma che era stato cnlpuo dall'invocazione a noi fatta: « 1 n po' di caffè, per pietà »); 21 pprehè quando dopo Pellinzo na,- incominciò. a=.plnv'iu* un moiori-a a1 0: i S ) e 3; 0; e o ti fitta* ' con tonfò" di ■ t» •M"feV' zzerà "a 1 lit macchina, e che part/iva- italiano alla meno peggio, impi-'i'-tn'-'rtalte condizioni veramente ti-in'he In cui proseguiva 11 bianco rr'■■■-li!,' andava alla cercn di un tmpprwiihMo ordinario, e In riducpva. adaiiar lolo all'incircn alla taglia rìi Grandi. Ragion per -cui i -ignori commissari hanno ritenuto .mverosn riunirsi e decidere... Per ora r.Hiino soprasseduto. Decideranno ngci Ieri sera perei ad indurre alla clemenza £ stata la signora Marzhol, mogli' il"t Segretario della Federazione svizzera, la quale ha detto che bisognava avere .1 cuore di una iena per multare un ragazzo che aveva saputo compiere un'impresa simile sotto quelle ir-'mperie. La signora Marzhol l'ha sull'itala, a meno che oggi ì cerberi non .ritornino sulla Igio generosità. Otto uomini da vestire Ma all'occorrenza in campo italianoci sono buone firmi per la r torsione Mentre Grandi e '"uto 11 solo a si ala-re il Gottardo senza una spinta, i no-% 1, l,stri (Hclii e quelli di altri colleghi eeoe r; n e i o n i a e a a l a a à a a l o a i a a quelli dell'on.'Garelli e del cornili. Kos-sl da varie automobili- hanno s,-onoa più riprese che dalle macchine uilì ciali al seguito, scendevano personeper spingere 1 signori Frantz, De\vae-le, Bulla e Joly. Nonostante questo quei signori non hanno vinto. Mo se ci fosse na versare nelle fauci degli organizzatori nri biglietto da f>(Ki frun chi di ammenda i-r Grandi, deve ro-stare inteso che iiualeuii altro verseràaltrettanto. Quando ieri ini Airolo 1 grigi, cioèGiacobbe, Fossati. Rinaldi, Di Pacodecidevano di ritirarsi (ed è probabileche questa diversione l'on. Garelli! non la lasci passare oro liscia) e trascinavano seco loro Cremo, Gestri. Cavallini e Viarengo, fi sono trovati evidentement.e in troppi per essere equipaggiati da quella popolazione E allora, davanti quei gruppo di giovani che, cosi conciali muovevano a pietà, si aduno prima una folla di ragazzi, poi di genitori e siccome erano otto quelli da vestire, si è fatta una specie di rhohilituziòne de! capi di vestiario occorrenti, nelle varie case. Uno portò un berretto, un altro una giacca, un altro i calzoni, altri andavano a cerca re negli armadi camicie sdrusclte, calze e maglie. Ci volle un paio d'ore per metterli in grado di prendere il treno e così conciati giunsero a Zuri go In serata. Quando nrriv.nrono all'albergo dove fui sede la giuria della corsa, il portiere noti 11 voleva lasciar entrare. Ma la piti curiosa e loro capitata alla stazione; quando, per non avventurarsi attraverso In piazza ove diluviava, avevnno bighellonato qua e là. in attesa che Ili furia di Giove Pluvio si placasse. Così avvenne che si fermassero davanti ad una vetrina di gioielliere, 'l'inl'ad un tratto s! sentirono investirò da parole Incomprensibili e spiingere via: erano quattro poliziotti che scambimi gli iialiani per dei male intenzionati, li facevano circolare, in atteso, caso mni. rìi trarli al posto di polizia, se avessero osato resistere. Per completare degnamente la giornata, non ci sarebbe proprio mancato che quello- finire in guardina. Mentre gli assi iialiani hanno preferito ritirarsi ;i mezzo cammino, degli umili sconosciuti hanno dato prova di un coraggio ammirevole. Tra questi il feltrino Dalla Corte, che vive a Relfori, dove fa l'ebanista. Fgli ha 30 anni, ha prestato servizio militare nel 12.o bersaglieri e pò! t> emigrato in Francia. Ha moglie e un maschietto di sene anni. Corre spesso su] suolo francese con licenza italiana ed a spese ha voluto tentare In Torino-Bruxelles. Ieri sul Gottardo (• stato In vera rivelazione della corsa ed il suo settimo posto all'arrivo è il miglior elogio che si possa fare a questo coraggioso italiano. Tra i tipi curiosi è il parigino Recrosio. Il quale iv parigino dì... Ronco Cnnavese: egli nella capitale francese direttole di un'azienda vetraria Perdivi questo ragazzo si ostini a far? e e rli il e a n al o n i el ao a e n ea el nli, msi e ei, d n o lti o e o eo. isi a un 1 uno i, e Il corridore, non si capisce. Eppure, chi segue un po' I giornali francesi trova spesso Becrosio in gara alla do menica e lo vede regolarmente Ira il 20,o ed 11 30.o classificato. E non smette. Come aperitivo alla Torino-Bruxelles ha ratto in bicicletta la Parigi-Torino. Ieri, malgrado la rottura di un pedale ed uria caduta ha saputo terminare. Massacrante fatica. Egli si vanta di essere figlio di una guida alpina valorosa. Suo padre, infatti, salvo nel 1918 al Monte Colombo quattro persone e ne ebbe medaglia d'argento al valor civile. Ha avuto poi anche il Premio Servais e due encomi solenni. Il piccolo Recrosio si vanta inoltre di essere degno di tanto padre; egli pure è stato istruttore sciatore al 4.0 reggimento Alpini, nel battaglione l,evanna; è «scarpone» e ci tiene che lo si sappia. Quel che dice Orandi Ma le figure minori non devono farci perdere di vista la figura più interessante: quella di Grandi. L'emiliano molti lo hanno scoperto ieri. Con un po' di ritardo, evidentemente. Grandi, malgrado i suoi ventidue anni, è un autentico campione da parecchio tempo. Il suo... ruolino di marcia registra: 1926 la vittoria a 19 anni nel campionato italiano dilettanti a Bologna; nel 1927 passa indipendente, ma a metà stagione è retrocesso dilettante, per farlo correre romp tale al campionato del «mondo ad Adenau. Ma quattro gomme lo mettono fuori gara, e riprende a correre in patria come indi- o. a a to e loi ti ei o r. di i- di e a e, e o, aè, o Gdppndente. Alla fine della staprlnne egli sarebbe stato campione d'Italia della categoria, se non lo avessero retrocesso nel periodo precedente ad Adenau. Nel I9?8 e campione del mondo a Budapest e nel 1929 campione d'Italia riegi indipendenti. Nel 1930 fa una buona Milano-San Remo, *V terzo nel Cliro d'Italia, dopo aver vinto la tappa piò lunga, la Cosenza-Salerno; e si prepara a partecipare al Giro ili Francia. La sua Casa non glielo con senta. Dovrà disputare la Torino Bruxelles, gli dicono. Non si può af fermare che abbiano avuto torlo. La sua corsa di ieri (■ più eloquente di ogni discorso nostro . Ho avvicinato Grandi stamane 11 Carpigiano... di Finale F.mllia mi dice- — Se avevo preparato la fuga? No Ma mi ero serralo rlellp fughe continue, rìe.gli strappi che senza posa Marfin e Vnrwaeeke andavano ripetendo da Chivasso. A Romagnario Sesia è un italiano che fugge: Del Mastro. Poi sfatta Polo, lo mi metto ad inseguirli La strada, appena fuori del paese e in salita. Raggiungo I due Italiani con poche pedalate ed insisto. Vedo che In velia al hrevp tratto ho cento metri di vantaggio. Nessuno mi Insegne. Allora decirlo di continuare Le gambe g'ravano ^on una facilita irrisoria Al confine mi dicono che ho sei minuti di vantaggio Comincio a credere che forse andrò meglio di quello che credevo \ Locamo ne ho in. A Rellinznna mi avvertono che sono In vantaggio di un quarto d'ora. Da allora ho lottato per vincere. Tuttavia, non ho Tor/ato mai. per non compromettere le mie ri-|nrohaliilità sul finire della corsa, che lit la diela e ala e uad oelha di he siohe o sapevo lunga e rlura — Qualche attimo dt crisi? Dnpo Rellinznna. La pioggia mi salita da Rlasra jari Airolo mi accorgevo che andavo plano. Ho resistito e reagito. Quando attaccavo il Gottardo la « cotta » stava andandosene. Bulla... vuol conoscere Grandi — Come vi siete allenalo? — Unno il Giro d'Italia mi sono limitalo a delle uscite brevi Tuttavia, domenica scorsa ho voluto provare il mio grado di forma partendo fuori gara nella Coppa Ciba di Carpi vinta da Catinzza. Mi sono accorto che quando ho voluto li ho potuti lasciare tutti ed ! infatti sono arrivato con oltre diecin— ... di vittoria? — IDI vittoria non proprio, certo con sperari/a di ben figurare Non nascon no do che i nomi di Franiz. Dewaele, Joly e mi incutevano Umore. Ho poi visto a- sul terreno della lotta che io ho sapn o-!lo v:i|(1rli. Spero domani e martedì con minuti di vantaggio Questo mi [<'<*■ persuaso din potevo tentare la Iorino VRruxcltes con qualche speranza.. | e|l.aj'ito dei miei compagni di poter s- difendere li primato che bo conquista no|to a Zurigo Primato che non ^ mio, lì perche f> soprattutto dell'Italia, che lo ne!qui rappresento con i miei compagni e-,'>cl confronto del campioni di citiqil o se gli n nazioni straniere. Oggi Grandi è andato a letto prestissimo. Stanotte dovrà alzarsi al tocco per essere pronto alle 3. F.gli «1 ap. o- presta a difendere con coraggio quella rà!vittoria che con molto coraggio » con Imolta bravura ha saputo conquistare, oèI con una ruga che e durata esattamente co dodici ore lungo 300 chilometri di strà le de sconosciuta on cialiuilni à, i, to ie o tò n a lre il i Oggi nel pomeriggio Grand! ha ricevuto la vìsita di Bulla, Geyor e Renold r.'ausiliare e i due tedeschi hanno voluto rendere omaggio al vincitore della tappa e... vederlo in viso. P'.ssi hanno confessato candidamente di volere infaiii ammirare le sembianze dell'italiano dal momento che Ieri non sono rlu-riti ad accorgersi chi egli fosse. Se ne andò cosi alla svelta e , , » — } rosi per tempo che proprio non hanno a vino il modo, non diciamo di far la sua rnnoseenza, ma neppure di vederi' all'incircn rome era fatto questo italiano ionio sollecito. 131 il ! a che dei tre e quello pivi compilo, ha voluto brindare all'italiano. CARLO TRABUCCO.