Le feste per il centenario dell'indipendenza dell'Uruguay

Le feste per il centenario dell'indipendenza dell'Uruguay Le feste per il centenario dell'indipendenza dell'Uruguay 'Roma, 18 notte. Questa mattina, ricorrendo il primo fcentenario dell'Indipendenza dell'Uruguay, l'incaricato d'affari dell'Uruguay pressoi il Quirinale Grunwaldt Cuertas, ed il console in Roma, Rovira, accompagnati, dai funzionari della Legazione e del Consolato, si sono recati al Gianicolo' a deporre una corona ai piedi del monumento all'eroe dei due mondi. Erano a riceverli Ezio Garibaldi e un nucleo di garibaldini con la bandiera della loro Associazione. Il signor CuerItas, In .nome del Governo uruguayano, ha pronunciato brevi parole, cui ba Erisposto il generale Ezio Garibaldi. Subito dopo tale cerimonia, le stesse personalità si sono portate sul viale IMontevideo, dove, per iniziativa del Governatore di Roma, è stata apposta Sina magnifica corona d'alloro sulla lapide, che Montevideo ha offerto l'anno Bcorso alla città di Roma, « madre della latinità ». Si trovavano presso la lapide il vice-governatore conte D'Anfcora ed il ministro Depretls. Numerosa folla ha assistito alle due cerimonie che hanno iniziato il programma della celebrazione in Roma del primo centenario dell'Indipendenza dell'Uruguay. Il Re ha conferito al dottor Campifcteguy. Presidente della Repubblica dell'Uruguay, il Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, indirizzandogli un telegramma di felicitazioni. 11 Governatore di Roma ha inviato, al Municipio di Montevideo un telegramma augurale, cui il Municipio di Montevideo ha risposto con uguale ccidlalità. I rt^fcatìrt del Corpo consolare estero Su Roma hanno inviato un telegramma Ai saluto,al loro decano console dall'Uruguay, Enrique José.... Rovira,. esprimendo 1 migliori auguri per la prosperità di quella Repubblica. II cOn: solato argentino ed altri consolati di Nazioni sud-americane, In omaggio all'Uruguay, hanno issato la propria bandiera nazionale. j I brindisi dell'Incaricato di affari... II signor Grunwaldt Cuestas, Incantato di affari degl'Uruguay, ha offerto poi, una colazione ufficiate alla quale erano invitati: il Ministro della Guerra generale Gazzera, il Ministro dei! la Marina ammiraglio Sirianni, ii Mi tnistvo dell'Agricoltura barone Acerbo, SI Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio S. E. Giunta, 11 Sottosegretario agli Esteri S. E. Fani, l'on. Landò Ferretti, capo dell'Ufficio Stampa del Capo del Governo e varii rappresentan ti del Corpo Diplomatico. Allo spn mante il signor Grunwaldt Cuestas ha pronunciato il seguente discorso: a Eccellenza, la ricorrenza che il Popolo uruguayano celebra oggi, segna una data memoranda per la mia Patria. Cento anni or sono, l'Uruguay, jquale nazione libera ed indipendente, prendeva ii suo posto tra le Repubbliche sorelle del continente americano. Pochi anni innanzi l'America tutta ayeva. immolato di un solo slancio il flore della sua più pura giovinezza In prò di- quella libertà, che sciogliendo le ali ama vittoria, quella del diritto e della giustizia, dall'estremo confine del Capo Horn al Golfo di Messico, dette ial nuovo mondo la sua indipendenza ted il suo posto preminente nella civilità. Come dal Campidoglio le fatidiche iaquilé romane distesero sull'universo 61 loro volo possente e dettero a Roma una grandezza da nessun'altra stirpe mai superata, cosi, nell'incessante fluire degli eventi, all'alba della nostra redenzione, sulle ipiù alte cime delle Ande, il sole d'America splendente di una nuova e più fulgida luce sul mondo. E mi sia concesso di ricordare qui in vostra presenza uno degli ultimi tepisodi della vita del nostro grande lArtigàs: quando l'illustre naturalista Bonpland lo visitò nel suo esilio volontario del Paraguay, ebbe occasione di cflrire al Patire della Patria una copia 'della cogli limone già giurata dal Popolo uruguayano. 11 grande vegliardo nel prendente visione, piangendo, la portò alle labbra e disse: ■Benedetto eia Iddio: vi ringrazio di avermi concesso di vivere fino a veder 1a mia Patria libera p costituita ». « Eccellenze, il mio Governo ha voluto in special modo che questa ricorrenza fosse anche soprattutto ricordata qui in questa Roma, ispiratrice di ogni civiltà, di ogni grandezza, maestra delle più eccelse discipline, una delle più grandi, il diritto; e volle affidarmi l'alto e allibito onore di dirvi che l'Uruguay in questa data solenne, con vero sentimento d'amore, unisce in un comune abbraccio i nativi della nostra terra, i prodi figli d'Italia, quelli soprattutto che con la mente e col lavoro, sulle orme ideali di Glusep dgsnd1mcpgnpehentmLnczenvsgsCeedpgaprcppe Garibaldi, simbolo indistruttibile della fraternità italo-urugnnyana nella mia Patria resero e contribuirono a' rendere ancora viva la fiaccola del noBtrp progresso, e più luminoso l'orizzonte del nostro avvenire. v..« del Ministro italiano della Guerra i^.E' con questi sentimenti di profon*fia riconoscenza alla grande madre latina, che in ogni attività umana, in forma:cosi fulgida, S. E. Benito Mussolini, rinnovatore della potenza italica, guida verso i suoi più alti destini, che nel porgervi il cordiale saluto del -imi Governo, alzo il mio calice in maggio deferente all'Augusta Maestà lei Re, alla Maestà graziosa della Renna, alle LL. AA. RR. il Principe e i Principessa di Piemonte, a S. E. il iipo del Governo, alla felicità perso•ile delle Vostre Eccellenze ed alla ■mpre crescente prosperità del notassimo popolo italiano * ■U discorso dell'incaricato di AffariI dell Uruguay, il Ministro della Guerra, generale Gazzera, ba risposto con le seguenti parole: « Eccellenze, Signori, l'anima Italiana, educata al culto del ricordo del duro travaglio per la indipendenza e 1 unità della sua terra, è particolarmente sensibile all'intimo significato che l'odierna ricorrenza centenaria ha per il fl#ro popolo uruguavano. L'Uruguay è pervenuto alla sua costituzione di Stato libero e dalla sua attuale prosperità attraverso decenni di lotte e secoli di rude lavoro. A questa lotta hanno preso parte con amore di figli e con tenacia di lavoratori di razza, nostri connazionali, che hanno trovato nella Repubblica l'ambiente largamente ospitale di una seconda Patria. L'epopea garibaldina ha avuto anche nell'Uruguay un suo ramo fiorito. Le costanti e cordiali relazioni di amicizia fra i nostri due Paesi hanno avuto ed hanno cosi le più salde radici. « MI sia consentito di esprimere, a nome del Governo Fascista, il più fervido voto per la prosperità dell'illustre Presidente della Repubblica Uruguayana, al quale S. M. il Re d'Italia si è compiaciuto conferire oggi il Gran Cordone dell'Ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro, del generoso popolo amico e delle sue valorose Forze Armate •.