Il cadavere della bimba scomparsa

Il cadavere della bimba scomparsa Il cadavere della bimba scomparsa rinvenuto in un canale sotterraneo Le nostre previsioni sulla scomparsa della piccola Bianca Marchesi, previsioni che escludevano l'ipotesi, assolutamente infondata, del rapimento e affermavano invece la caduta di lei nella roggia che passa dietro via San Donato, hanno trovato piena conferma nei fatti. Dopo due giorni di febbrili ricerche e di sondaggi praticati nella roggia che scorre dietro quelle strade e al prolunga poi in due derivazioni sotterranee fino al Po, ieri mattina, verso le ore 10,30. è stalo finalmente ritrovato il cadaverino della piccola Bianca, all'imbocco di una saracinesca sita all'incrocio di via Nizza e corso Valentino. Il rinvenimento è dovuto alle ricerche eseguite dal custode del canale. Francesco Aragno. e dal fontanieri suol dipendenti Giacomo Aragno e Luigi Carré. I tre volonterosi dipendenti municipali già avevano prestata la loro opera attiva e faticosa il 'iorno stesso della scomparsa della bambina: in unione ai pompieri, essi avevano ispezionato tutta la derivazione di sinistra della roggia, i tre canali — Piana, delle Fontane e dell'Arsenale — che, staccandosi da corso Principe Oddone, vanno a sboccare nel Po. L'altro ieri i tre fontanieri ispezionarono l'altra derivazione della roggia, quella che passa sotto vìa Vegnone, via dalle Chiuse, vìa Cibrario. piazza Statuto. L'altra sera 1 tre fontanieri erano giunti fino alla griglia di corso Vittorio angolo via Morosini. Si tratta di una griglia dalle maglie così larghe da consentire comodamente 11 passaggio del corpo della piccola Bianca. Decisero quindi di riprendere iermattl na il loro lavoro. Alle 8, 1 tre dlpen denti municipali erano di già dlsces1 nel canale per iniziare nuove ricerche Occorre rilevare che 11 canale è com Pletamente privo di luce e quindi eh' 10 percorre deve procedere illuminar, dosi 11 cammino con una lampada. La vòlta poi non è più alta di novanta centimetri e quindi bisogna procedere assai curvi. I fontanieri fecero 11 percorso ebe da via Morosini porta in via Nizza: attraversarono 11 corso Duca di Genova, via Legnano, la ferrovia. Come abbiamo detto, all'angolo di via Nizza' e di corso Valentino, trovarono11 cadaverino della piccola Bianca che o a a a e e a a . a o e corrente sballottava contro una saracinesca che era per tre quarti abbassata. Raccolto il cadaverino e percorso per breve tratto il canale in senso inverso, 1 tre uomini, -passando da una botola, risalirono sulla strada. Due di essi portarono il cadaverino nel vicino negozio di un meccanico e lo andarono a deporre su/un tavolo del laboratorio. L'aHro andò a telefonare la notizia del rinvenimento all'lng. Morgandini, capo dell'Ufficio tecnico municipale delle acque. Dopo mezz'ora giungeva sul posto il cav. dott. Rabbino, commissario dell'ufficio di P. S. di Borgo S. Salvarlo. Alcuni vigili municipali intanto dovevano proteggere la porta del negozio da una folla di donne, le quali, ap-impresa la notizia, erano accorse per vedere il cadaverino della pìccola Bian ca. I fontanieri che 1 avevano deposta ; sul tavolo del laboratorio, mossi da un pensiero delicato, avevano formato, con un mucchìetto di stracci raccolti qua e là. una specie di cuscino, sul quale avevano adagiato 11 capo della piccola vittima della 'propria Inesperienza. Bianca Marchesi sembrava che dormisse; nessun segno d'asfissia deturpava il suo bel volto, sul quale sembrava che errasse un sorriso, le mani, congiunte sul petto. Essa aveva ancora, al piede sinistro 11 sandalo di pelle nera, ed il piede destro aveva fasciato ancora sommariamente da una pezzuola di colore verdastro. Alle 12 il cadaverino fu deposto nella cassa funebre e quindi trasportato agli istituti Universitari del Valentino, dove un'ora più tardi dovevano giunger! t disgraziati genitori. Avvenne al; lora una scena pietosissima. La madre ed il padre della piccola Bianca si gettarono sulla loro figliola invocan dola disperatamente col nomi più gen tili. Aveva ragione Renzo Marchesi quan do ci esponeva come Inverosimile l'ipotesi di un rapimento e, indicandoc la griglia destra della roggia, manifestava il suo convincimento che di là doveva essere passata la povera sua bambina. La voce del sangue non lo aveva ingannato. Una parola di lode va detta per 1 tre fontanieri che, Immedesimati del dolore di un padre e di una madre, privati tragicamente della loro creatura, hanno sostenuto una fatica che fu ardua e non scevra di pericoli.

Persone citate: Bianca Marchesi, Cibrario, Francesco Aragno, Giacomo Aragno, Luigi Carré, Marchesi, Renzo Marchesi

Luoghi citati: Borgo S. Salvarlo