La nuova ti salesiana in borgo San Paolo

La nuova ti salesiana in borgo San Paolo UNA PICCOLA MERAVIGLIA IGNORATA La nuova ti salesiana in borgo San Paolo Nel popoloso quartiere di San Paolo, 'Ira il eorso Racconigi e le vie Vigone Luserna, accanto ai nuovi quartieri che sono sorti in pochi anni facendo ■.'urla via sparire gli ultimi verdi prati e ultime traccie di campagna, la Convgregazlone/Salesiana ha creato un quartiere tutto suo, che occupa il va'*to spazio compreso fra le strade accennate. Poco tempo è stato sufficiente «■■'un decennio — perchè n'opera Saleciana creasse qui, dove non c'era nul'Ja, una organizzazione vasta e completa, che ha sede in un grande edi- 5ciò situato sulla fronte di via Vigone..ccanto. la chiesa di Gesù adolescente alza la sua bianca costruzione, che lo stile romanico, aggraziato di gotico, rende di linee svelte ed eleganti. In ■fiuesti ultimi tempi è sorta una terza grande costruzione. Un vasto locale destinato alle riunioni ed alle rappresentazioni teatrali e cinematografiche, tutto in cemento, costruito secondo le nonne delia più moderna tecnica, e che potrà raccogliere tra le sue mura 'circa duemila persone. Ancora i muratori stanno completando l'interno del teatro, mentre gli scenografi lavorano alla preparazione delle scene. Tra 'qualche settimana l'edifìcio sarà pronto per accogliere il pubblico. ' I fruiti di un decennio di lavoro Abbiamo voluto recarci dal Direttore Bell'Opera, Don Fedel, per conoscere da -lui qualche particolare di quanto la opera Salesiana ha compiuto nel Borgo di San Paolo. Egli ci ha accolto con molta cortesia ed ha voluto esserci di guida nella nostra visita, fornendoci tutte le spiegazioni atte ad Illustrare lo sforzo veramente grandioso compiuto dall'Opera in un decennio che va dal 1920 al 1930, del quale ora cominciano ad essere raccolti i buoni frutti. Ed ha voluto accompagnarci (dapprima dove, tra gli edifici moderni Che l'attorniano, quasi al centro del •vasto terreno occupato dall'Opera, sorìge ancora una piccola antica cascina, che quantunque, da tempo adattata ad altri usi, conserva ancora chiara l'impronta sua caratteristica, coi vasti pianterreni quasi sterrati. ed i locali che una volta erano adibiti a conservare il raccolto. E' questa la cascina SaccareWo, che testimonia con la sua presenza come qui, fino a non molti anni fa, ancora si stendesse la campagna. Oggi, edifici moderni e grandi opifici l'attorniano, ma la cascina concerva il suo aspetto tranquillo, villereccio che parla all'animo affaticato una parola di quiete e di tranquillità. Damanti alla casa, altri alberi dalle folte verdissime fronde stendono una riposante ombra sul vasto piazzale. Questa cascina Saccarello — come ci spiega il direttore dell'Opera — fu il primo nucleo del lavoro. Il suo acquieto segnò 11 primo passo dei Salesiani Bella difficile opera di educazione e Idi inquadramento che essi si prefiggevano di compiere in questo quartiere, al quale i dolorosi eventi dei giorni d'agosto 1917 avevano creato una (ama di turbolenza politica e di irrequietezza. i Borgo San Paolo era zona, come ci suol dire, di barriera. Vasti spazli campestri, dove a tratti si insinuavano rade case, davano al quartiere quel cazattere comune a tutte le periferie del le grandi città, ohe pare attiri a sè una popolazione girovaga ed irregolare, la quale spesso dà disturbo alla Rubblica Sicurezza ed alla Giustizia Cosi, da una parte le passioni politi ohe, dall'altra la presenza di nuclei di gente irregolare e turbolenta rendevano più che utile, necessaria, l'opera di un'Istituzione che, come quella Salesiana, vivesse tra «il popolo e col popolo, per educarlo ed istruirlo. .•Fu nel inaggio 1918 che Don Rinalc'i, allora Prefetto ed ora Superiore Ge iterale della Società Salesiana, insie epe a Don Ricaldone, ora Prefetto, si ■scavano a visitare quei terreni per sceglierne uno dove cominciare ad eri gare la prima pietra. Cascina Saccarello era libera ed in vendita; mentre II. due preti esaminavano il terreno, alcuni monelli gridavano a loro il solito V qua, qua « in segno di dispregio. Don Rinaldi si volse tranquillo al compagno e gli disse : • Ecco, sono loro che o« lo dicono. Qua verremo infatti, qua dobbiamo venire •. U primo oratorio: la prima vittoria Poco dopo la pietà di una grande benefattrice, la contessa Teresa Re baudengo-Ceriana, morta nel luglio 1919, offri all'opera la possibilità fi stanziarla di acquistare la Cascina Sac carello ed il terreno circostante, allo scopo di fondare un oratorio. Il primo programma non poteva preveder prevedere di più. L'opera ebbe inizio cosi •'•In seguito, pure attraverso le diffidenze e le sorde ostilità, cominciò ad affluire la gente, fanciulli ed adulti, per assistere alle funzioni religiose the sì celebravano nel locale adibito ad Oratorio. Accanto a questo sorsero nel vecchio edificio, adattato alla meglio, dei locali di riunione e di ricreazione, delle scuole, alle quali i fan cjulli cominciarono sempre più ad affluire. E poiché tutta la diffidenza < l'ostilità non erano in fondo che sen timenti superficiali, che non avevano intaccato l'indole buona, fondamenta! niente sana, della popolazione, ad eccèzione di pochi esigui gruppi, così, n'ello spazio di pochi mesi, l'affluenza andò crescendo rapidamente, e gli atti non infrequenti di ostilità, almeno nel primo periodo, trovava la riprovazione pSù viva da parte degli stessi abitanti 'del quartiere. Nel luglio 1919 quattrocento ragazzi di San Paolo, accompagnati dai sacerdoti, si recavano in pio pellegrinaggio alla tomba di Don Bosco. Era una vittoria, la prima e la più difficile. -rB* allora, attraverso un'opera assidua, indefessa, il progresso è stato costante e senza interruzioni. L'affluenza dei giovani e degli adulti alle cerimonie, alle ricreazioni, alle scuole, cresceva di giorno in giorno, e si rendevano necessari nuovi e più ampi locali. Già nel 1921 si iniziava la costruzione di un'ampia casa, con locali adatti, dove venivano sistemate 3e sale di riunione e di ricreazione, le scuole, gli uffici. Restava tuttavia occupato il vecchio edificio, perchè i locali erano tuttavia appena bastevoli. Sórgeva l'Unione Padri di Famiglia, tergeva una sezione di cutura religiosa e sociale, un'Unione Femminile oltre a squadre ginnastiche e ricreative. L'opera feconda dava frutti sempre più vistosi e confortanti per coloro che vi si dedicarono ogni loro sforzo. Sorgeva un istituto professionale ed un ufficio di collocamento. L'opera di diversa benefattori e benefattrici permette va intanto 1 successivi ampliamenti; iebsì la spesa cospicua, necessaria per I) vasto edificio di via Luserna, fu in Soco tempo interamente coperta. Orlai gl'iscritti ai circoli, i frequentatori si contavano a migliaia e nel 1922 1 nuovi locali vennero solennemente inaugurati. ,vSono precisamente i locali nei quali idra ci accompagna don Giuseppe Fe«el e che stanno in questi giorni subendo una definitiva trasofrmnzione. ùerrhè la prossima inaugurazione del Jéatro permetterà di utilizzare diversaaente tutto lo spazio che era destina- r toespre lademziinraziSodigrsi armraescoziteunrie posenisudifrglmini dileafnleè imtohdadvotoinbchnlacipmvvaudmelrozasleleeqmmilTNdlrlldpdaraldcRfcrTltcdtpggtsIegfqaavèpmldvDdt ana in borgo San Paolo, i o e o a a l o a e a a o d o a i i i l , d i i a a i i a i l i e ra e i o al è aa a i i ai eoi, e e si r i ae lo n ae a de e o fi c o o ei fid i, e o ro ean f < n no a! csì, za tti el ne ti oaio ola sionee, npi oote le ocoto alle grandi riunioni e che ora può essere utilizzato per le scuole serali e professionali e per le sale di riunione e di ricreazione. Dalla Chiesa al teatro Il 1925 ha visto l'inaugurazione della chiesa di Gesù Adolescente, opera dell'architetto Giulio Valotti, che veramente raduna gli elementi più tradizionali degli stili cristiani fondendoli in una armonia schietta, luminosa e raccolta. In questi giorni, per l'elargizione munifica di un benefattore, sta Sorgendo nell'interno, nella cappella di una navata laterale, un nuovo e grandioso altare, ricco di marmi, che si intona mirabilmente con l'eleganza architettonica del tempio. Questo è ormai terminato nelle _sue linee generali, ma le parti attendono ancora di essere affrescate; occorrerà quindi ancora del tempo e raiutc\di nuovi mezzi perche la chiesa di Gesù Adolescente, la quale costituisce oggi veramente uno degli elementi architettonici più rimarchévoli ed armoniosi del nuovo e rinnovato quartiere di San Paolo possa direi completata. Durante la nostra visita. Don Giuseppe Fedel ci ha fornito anche alcuni da'ti interessanti sullo sviluppo e sulla attività dell'Opera. Sono oltre diecimila i tesserati dei vari gruppi, fra i qua» l'Unione de Padri di famiglia raggiunge la cifra di circa duemila. Tutto il quartiere è stato diviso in zone affidate a fiduciari, attraverso i quali viene esercitata un'attiva opera di assistenza, di propaganda e di collegamento. E' stato precisamente VlnoessantaJ afflusso dei nuovi iscritti che ha reso necessaria la costruzione di. un locale per le grandi riunioni, edificio che è un vero e proprio teatro, e che ha imposto un onere finanziario non certo lieve per l'Istituzione. Don Fedel ci ha fatto osservare come la mancanza di un edifìcio adattato per le grandi adunate rendesse veramente manche, vole l'opera di collegamento, pur tanto importante, e che doveva svolgersi in adunate parziali, effettuate in ambienti che bastavano r contenere qualche decina, od al più qualche centinaio di persone. «D'altra parte» ci ha detto 11 prelato « poiché era necessario costruire, cioè affrontare una spesa rilevante, è parso conveniente di fare le cose in modo degno e decoroso, per non trovarsi poi a dover affrontare un altra volta lo stesso problema fra qualche anno ». Il teatro costituisce veramente un'opera grandiosa. Abbiamo detto della sua capacità, che è di circa duemila persone. Le linee sono sobrie ed eleganti: le pareti sono di color oiivaro. il soffitto è bianco, con una decorazione in legno, che produce un effetto armonioso e gradevole, con semplicissimi mezzi. Il palcoscenico, sul quale ora si sta lavorando ad apprestare le scene, ha spaziosi locali di servizio e di manovra: una rete di tubi d acqua circola in tutto l'edificio per permettere in caso di bisogno, il collocamento di idranti numerosi. Del resto, il... combustibile é ridotto al minimo. Tutto l'edificio è infatti di cemento, Nel fondo della sala, una elegante ar dita mensola, tutte di sbalzo, senza l'aiuto di nessuna colonna portante, regge quella che si potrebbe chiamare la « galleria ». Lo spazio e quindi utilizzato al massimo e ve n'é stato tanto da poter allogare tutti 1 servizi, compresa un'ampia sala per te macchine, dove sarà collocato un impianto di aspiratori e compressori, destinato al rinnovamento dell'aria del locale, sia attraverso una presa all'esterno, per l'aria fresca, sia per quella fornita dadi apparecchi di riscaldamento. Architetto del lavoro e stato l'ingegnere Remo Locehl. Dalle ?n?ztetfve alle attuazioni Prima di congedarci, il Direttore ci faceva osservare come questa ultima costruzione completi veramente l'opera edilizia dell'Istituzione. Dopo 1) Tempio • la Gasa Salesiana, dopo I locali necessari per la fede, per la cultura, per la ricreazione, il teatro, sia come luogo di' svago, sia come luogo di adunate, renderà più semplice e tacila l'opera di collegamento e di propaganda nel popolare quartiere, 'dove gl'inscritti sommano già a molte migliala e vanno crescendo in modo continuo. Insieme si sviluppa e si accresce la feconda opera educativa della Istituzione Salesiana. Don Fedel, che è trentino di origine e che è anche cappellano degli Avanguardisti, ci parlava con calore e con fede del grande lavoro compiuto e di quello, sempre più grande, che resta ancora da compiere. Non vi possono infatti essere limiti all'opera di educazione religiosa e civile, alla cultura, alla pietà. Molto si è fatto e molto più ancora sarà compiuto; ma 1 Salesiani possono veramente trarre i migliori auspici per l'avvenire guardando all'opera fecon da già svolta e che, considerato il bre ve tempo trascorso e gli ostacoli su peratl, appare veramente grandiosa. Di questa opera, il tempio di Gesù A dolescente, al quale accorre ormai una folla sempre più numerosa di fedeli da tutto il Borgo di San Paolo, con le nuove e vaste costruzioni che l'attorniano, costituisce veramente il simbolo più espressivo, il segno più eloquente. Dopo aver visitato anche i cortili, nei quali, fra l'altro, sorge un campo per il giuoco del calcio, di dimen slonl regolamentari, e dove potranno essere ospitate anche altre forme di sporta, ci siamo accomiatati da don Giuseppe Fedel, ringraziandolo per la interessantissima visita, e congratulandoci con lui per le iniziative e le attuazioni che ci aveva permesso di constatare e che sono veramente caratteristiche della grande Opera Sale siana. hdmrasgrlslevsdScmccsssPSrdstflnnecpr

Persone citate: Cosi, Dalla Chiesa, Don Bosco, Giuseppe Fe, Giuseppe Fedel, Teresa Re

Luoghi citati: Borgo Di San Paolo, Luserna, Oratorio, Racconigi, San Paolo